Ok, mi sono stancata di leggere quello che è stato scritto da quando non mi sono collegata più.
Volevo rispodnere a Diana Stella che è l'ultima che mi ha nominato.
Allora, io non ho detto che sono tutte scuse, la parola SCUSA è uscita fuori dal proverbio africano che ho copiato da Settimana Sudoku (Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa).
Volevo solo dire che se senti il bisogno di fare un figlio non chiedi a qualcuno di darti 20 ragioni per farlo.
Se senti di desiderare un bambino non ti metti con la calcolatrice a fare i conti.
Se senti nel cuore il bisogno di dare amore incondizionatamente ad un esserino, non ti metti a fare la lista delle cose a cui dovrai rinunciare.
Siccome sono una persona che vive nel mondo reale come te, ti dico che ogni cosa che vogliamo ha il suo aspetto negativo. Lo sappiamo e lo accettiamo.
Per quanto ti può piacere/gratificare/divertire il lavoro che fai, non vedi l'ora di prenderti le ferie perchè arriva il giorno che non ne puoi più, perchè arriva il giorno in cui tutto faresti tranne andare a lavorare, in cui avresti bisogno di più tempo libero per fare quello che vuoi/devi fare. Lo sai, però continui a lavorare. Perchè è necessario, mi dirai tu.
Ok.
Mio figlio è stata una sorpresa.
Non era stato programmato.
Non pensavo di essere abbastanza materna da poter avere un figlio.
Guardavo con circospezione i bambini degli altri, che piangevano quando incrociavano il mio sguardo.
Odiavo le pizzerie dove c'erano bambini strillanti.
Non avevo MAI preso in braccio un neonato, nè tantomeno gli avevo mai cambiato un pannolino (la puericultrice mi ha dovuto dare una lezione privata).
Sapevo che un giorno l'avrei voluto, ma non me lo aspettavo.
Eppure modificare le nostre vite, le nostre abitudini, le nostre priorità per fare posto a Massimo è stata la cosa più emozionante della nostra vita.
E quando è nato ho sentito che nella Vita, per quanto mi sforzassi ad immaginare tutte le cose fantastiche e irraggiungibili che avrei potuto desiderare di fare, MAI mi sarei sentita più appagata, più felice, più raggiante del giorno in cui ho sentito per la prima volta la voce di mio figlio, appena uscito dalla mia pancia.
Certo, un figlio ti cambia la vita. Il sonno. La stanchezza. Non faccio la pipì o la doccia a porta chiusa da quasi 17 mesi.
Però quando lui si accoccola sul petto, quando dorme con i piedini puntati contro le mie costole e mi immagino quanto Mondo calpesteranno quei piedini così perfetti, quando mi chiama "mamma" e mi sorride, me ne frego se rinuncio a comprarmi un paio di scarpe o una borsa, se dormo poco e male, se mangio in fretta, se non ho più privacy.
Guardo Massimo e mi dico: chi se ne frega!
Non so se sarò una brava madre. So solo che mi impegno ad esserlo ogni giorno. So che farò degli errori, perchè fare i genitori è DAVVERO il mestiere più difficile del mondo, come mi diceva mia madre e io non le credevo.
So che DAVVERO se non ci passi non lo capisci, perchè quando mi dicevano che la mia vita non sarebbe stata più la stessa facevo spallucce e pensavo che bastava un po' di organizzazione.
Non desidero MAI che Massimo non sia nato.
Non so cosa farei senza di lui.
Non so cosa facevo di così importante quando lui non c'era.
Non so cosa fare quando lo lascio un po' da mia madre o con i miei suocei (ah....posso mettermi qui a dire a dei perfetti sconosciuti quant'è bello avere un figlio).
Non mi interessa convincere gente a fare figli, penso che se uno li vuole non ha bisogno di sentirselo dire. E se non li vuole è perchè non è destino o non è tempo.
Il post è uscito fuori con una lista di motivi per cui non fare figli, io ho risposto come Dammispazio con la mia controlista.
Ho un parere differente, come tu hai il tuo.
Io devo rispettare il tuo.
Tu devi rispettare il mio.
Io non vivo su Marte e non sono milionaria.
Sono solo una che ce la fa, nonostante il mutuo, il caro-benzina, le tasse, ecc.
Così ora oltre a conoscere chi vorrebbe ma non ce la fa, conosci anche chi fa sacrifici e ce la fa.
Ah....l'ho già detto che ne vogliamo un secondo, di figlio?
Sandra