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Secondo voi il ponte si inserisce..

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Malissimo
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#31
blumarea ha scritto:ops, avevo scritto male l'indirizzo :oops:
http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... ava/6.html


Prima di dire se sia bello o brutto io preferisco aspettare che sia finito e di averlo visto di persona. :wink:
sicuramente...ma se il plastico riporta la realtà... :?
Ultima modifica di bertok il 14/08/07 19:10, modificato 1 volta in totale.
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#32
Quoto Blumarea. E' sicuramente un ponte utile per i tanti turisti e in una zona ancora non centrale. Dal disegno, poi, non mi sembra niente male, comunque mi riservo di andarlo a vedere con i miei occhi! 8)

#33
A me piace, e non vedo tutti questi problemi di inserimento, visivamente mi sembra abbastanza leggero 8)
le polemiche sono inevitabili, e anche salutari se si e' in democrazia e si spendono soldi pubblici 8)
Il museo dell'ara pacis probabilmente e' nato male..occorreva prima una sistemazione urbanistica dell'area, ma cmq a parer mio non sfregia nulla, la piazza nella sua sistemazione degli anni 30 era ... :? :?
eppoi e' vero che roma tende a digerire tutto..per me e' come ci fosse sempre stato :lol:
non e' colpa di Maier, poi se i romani considerano il loro lungo fiume un'autostrada :evil:
Sempre a proposito di ponti..bello il progetto vincitore del ponte della Musica tra Flaminio e Foro Italico
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#34
Lalli04 ha scritto:Il museo dell'ara pacis probabilmente e' nato male..occorreva prima una sistemazione urbanistica dell'area, ma cmq a parer mio non sfregia nulla, la piazza nella sua sistemazione degli anni 30 era ... :? :?
Non sono d'accordo.
La sistemazione piacentiniana della piazza nel '31 ridonò la scena alle discoperte rovine (Mausoleo ed Ara Pacis), se non fosse che il ripristinato Mausoleo di Augusto,
perno della scenografia 'imperiale' e ritrovato grazie all'abbattimento dello storico ma funzionale Auditorium Augusteo, doveva poi rimanere muta rovina.
La zona è stata deturpata varie volte, a causa della costruzione degli argini sul Tevere che squassarono l'intera urbanistica dell'area: scomparve lo splendido Porto di Ripetta settecentesco e il ponte a pagamento che era stato provvisoriamente posto poco a nord del Porto scomparso..
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Proprio adesso in cui si discute dello spagnolo e del suo ponte sulla laguna,
qui a Roma c'è proprio una mostra su Calatrava, alle Scuderie del Quirinale:
http://www.romeguide.it/mostre/calatrava/calatrava.htm

#35
Qualsiasi architetto al mondo avrebbe "donato" il progetto del quarto ponte.
E' lo stimatissimo Calatrava che deve glorificarsi dell'opportunità unica ricevuta...non Venezia fregiarsi di tale costosissima regalia.
Quasi nessun veneziano voleva il ponte. Siamo conservatori, se non c'è mai stato, evidentemente non se ne sentiva l'esigenza.
Quale utilità? Nessuna. Risparmiare dai 60 ai 300 secondi in una città pedonale, a chi giova? Ai veneziani no, abituati a camminare per ore
o a prendere il traghetto,
Ai turisti? Nemmeno. A Piazzale Roma ci sono i vaporetti. A Santa Lucia pure.
Passeggiare fino a S.Marco sono oltre 40 minuti, risparmiare 1 minuto che senso ha?
Non disquisisco sul fattore architettonico, Calatrava è un grande architetto, ribadisco che il ponte è superfluo.

#36
Stropagio ha scritto:Qualsiasi architetto al mondo avrebbe "donato" il progetto del quarto ponte.
Non credo funzioni così.. Ammesso che Venezia è un luogo assolutamente unico al mondo, forse per poter redigere un progetto di quella mole su un sito particolarmente 'instabile' come la laguna, non sarà stata cosa da poco. :roll:

#37
Ho votato perfetto. Adoro Calatrava. 8)
Che io sappia il progetto è stato regalato da Calatrava alla città di Venezia.
Il problema è che tale progetto iniziale è stato rivisto a causa del particolare terreno della laguna e il costo delle modifiche è stato pagato dalla città.
Se sbaglio correggetemi.

#38
Il ponte de Venessia?
Prestigioso ma basta che non ci pigliano troppo gusto..
.. mi fa pensare ad una bellissima signora: se gli si mette troppo trucco, diventa bella quanto le altre.

L'Ara Pacis oggi? fantastica.
Quella chiesa.. :roll: ah ecco, le 3 Vele di Tor 3Teste
Ci passai per caso... effettivamente stride con i palazzi attorno (edilizia popolare, palzzi vicini tra loro), ma + la guardi e + ti piace o ti induce ad entrare.
Ha rivalutato un quartiere periferico che non è particolarmente bello ne brutto.

#39
Ennesimo Architetto che fà monumenti a se stesso, fregandosene del contesto.
Ennesimo esempio di come la già scarsissima intelligenza della classe dirigente abdichi di fronte al "brand", e di come si conferiscano incarichi sentendosi al riparo da critiche soltanto grazie al nome in calce al progetto....sapete, l'ha fatto Clatrava, il non plus ultra in fatto di ponti... che ne volete spere voi rozzi cittadini...
Se date un'occhiata alle opere di Calatrava verdete chiaramente come sia ormai ossessivamente ripetitivo ed indiffere al contesto urbano, segno di una perdita di vitalità creativa che ne fa conservare esclusivamente gli elementi di riconoscibilità estetica... appunto come un marchio di abbigliamento, non diversamente dalle magliette con scritto a caratteri cubitali D&G, unico motivo per farle pagare 100 euri.
Tra l'altro mi risulta che sia stato completamente riprogettato perchè non stava in piedi... se il buongirono si vede dal mattino..
L'unico progetto degno di nota degli ultimi anni, sorvolando per pietà umana sull'Ara Pacis, è la ristrutturazione della Scala di Mario Botta.
Ciao

#40
lot ha scritto:
Lalli04 ha scritto:Il museo dell'ara pacis probabilmente e' nato male..occorreva prima una sistemazione urbanistica dell'area, ma cmq a parer mio non sfregia nulla, la piazza nella sua sistemazione degli anni 30 era ... :? :?
Non sono d'accordo.
La sistemazione piacentiniana della piazza nel '31 ridonò la scena alle discoperte rovine (Mausoleo ed Ara Pacis), se non fosse che il ripristinato Mausoleo di Augusto,
perno della scenografia 'imperiale' e ritrovato grazie all'abbattimento dello storico ma funzionale Auditorium Augusteo, doveva poi rimanere muta rovina.
La zona è stata deturpata varie volte, a causa della costruzione degli argini sul Tevere che squassarono l'intera urbanistica dell'area: scomparve lo splendido Porto di Ripetta settecentesco e il ponte a pagamento che era stato provvisoriamente posto poco a nord del Porto scomparso..
qui dissento io :wink: non mi pronuncio sul valore estetico della sistemazione della piazza del '38...ma tu hai mai visto qualcuno viverla come una piazza? era un non luogo, vuoi per il lungotevere ridotto a un'autostrada vuoi perche'a ridosso di luoghi molto piu' belli e suggestivi...
a piazza Augusto imperatore ci si passava e basta :!:
ora e' cmq un luogo fruibile, anche se la sistemazione del mausoleo e' deludente, l'ara pacis ha una sistemazione piu' che dignitosa e si comincia a parlare di interrare il traffico sul lungotevere..siamo d'accordo sul fatto che si siano commessi degli errori (a cominciare dal fatto di non avere scelto l'architetto con la procedura del concorso, per continuare rimandando il problema della sistemazione urbanistica) pero', a mio parere, in quanto a vivvibilita' sociale si e' guadagnato uno spazio :wink:

#41
ismaele ha scritto:..L'unico progetto degno di nota degli ultimi anni, sorvolando per pietà umana sull'Ara Pacis, è la ristrutturazione della Scala di Mario Botta.
Veramente è stata più che una ristrutturazione, che ha provocato, anche in quest'occasione, parecchie critiche, questa volta stemperate dal fatto che il teatro 'vivente' ora sembra avere una struttura piu grande ed adeguata per la sua attività prestigiosa.. L'aspetto, la cubatura, il rifacimento degli interni, in tutta sincerità appare radicalmente molto diverso, sopratutto per l'aggiunta della torre e del grande dado, rispetto a come era stata pensata solo 3 secoli fa dal 'tecnico' Giuseppe Piermarini..
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Prima e dopo:
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Qui, qualche info, ma critica..
http://www.antithesi.info/testi/testo_2.asp?ID=226
Ultima modifica di lot il 03/09/07 8:34, modificato 1 volta in totale.

#42
:arrow: Lalli..
Fruibiltà, mmm.., la serberei per le periferie, che a Roma, sono degradate come poche città occidentali.
Non capisco perchè non creare cultura anche al di fuori del centro storico.. perchè non risistemare e ridare importanza architettonica ed urbanistica a zone che non sanno nemmeno cos'è..
A ben vedere, considerando i problemi della nostra città, cercherei la vivibilità..

La zona di Piazza Augusto Imperatore, trovo, Lalli, che era già prima anche troppo fruibile e frequentata.. sotto i portici metafisici, si siede e mangia gran parte della movida che sfila al Corso.. e sai quanti locali commerciali ci sono..? - a parte il museo dell'Ara Pacis che c'era anche prima, Mondadori, Armani, Nike, la Castelli (la casa della Plia, la sedia) ecc.. - anche una decina di ristoranti.., da Recafè, a Gusto (diviso in più settori, pizzeria, enoteca, shop.. ecc.), a Rhome, ad Alfredo all'Augusteo, ed altri locali da poco aperti che non mi vengono in mente..
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L'Augusteo, ovvero il vecchio Auditorium, demolito, secondo le vedute della Quajotto e di Mafai (Scuola Romana)..
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La 'teca' di Morpurgo, a racchiudere l'Ara Pacis, distrutta come pure i resti del Porto di Ripetta che erano sotto..
..Porto che un giorno a venire, quando la sensibilità degli amministratori sarà più sviluppata, si sarebbe potuto ricostruire..:
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..la nuova struttura che con la fontana e la gradinata, va addirittura a chiudere anche le fronti delle due chiese barocche.. :!:
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#43
lot ha scritto: il rifacimento degli interni, in tutta sincerità appare radicalmente molto diverso, sopratutto per l'aggiunta della torre e del grande dado, rispetto a come era stata pensata solo 3 secoli fa dal 'tecnico' Giuseppe Piermarini..
Ehm...per essere precisi...gli interni non sono stati rifatti, ma restaurati....e per essere precisi restaurati ad opera d'arte, come raramente si fa sull'architettonico, da una serie di imprese tra le piu' prestigiose e selezionate d' Italia, seguitissime quasi maniacalmente da una soprintendenza agguerrita e pignola....

Che tutto appaia diverso, dopo un restauro, e' normale...soprattuto se l'originale aveva subito numerosissimi rifacimenti nei secoli.

tutto questo vale anche per la facciata della vecchia Scala. I colori che vediamo ora sono quelli originali recuperati con un restauro tecnicamente estremamente complesso, sponsorizzato da Akzo Nobel.

Pane al pane e vino al vino.... :winkle critiche che ci sono state sono state rivolte alle parti nuove, non ai lavori di restauro e di adeguamento :wink:
Blumarea
______________________________________
... "ho aspettato a lungo qualcosa che... non c'e'....invece di guardare il sole sorgere....

#44
credo fosse meglio uno che non si distaccase del livello piano terra formando un arco, ma che invece avrebbe un grande arco d'apoggio con dei pilastri sottacqua. Sembra però, che a lui piacia costruire in altezza... :roll:

#45
blumarea ha scritto:..gli interni non sono stati rifatti, ma restaurati....e per essere precisi restaurati ad opera d'arte, come raramente si fa sull'architettonico, da una serie di imprese tra le piu' prestigiose e selezionate d' Italia, seguitissime quasi maniacalmente da una soprintendenza agguerrita e pignola..
Per gli interni, Blu, mi riferivo ai cambiamenti operati nella zona posteriore il palcoscenico e ad una serie di ambienti di servizio (tra i quali il sottopalco di Secchi, vero 'parco' di archeologia industriale).
Che i restauri siano stati eseguiti con rigore filologico, nulla da eccepire, anzi era necessario un'operazione del genere, cioè annullare tante modifiche successive - che pure sono comuni/necessarie nel divenire della vita dei teatri - e riportare e/o tentare di ricreare l'aspetto neoclassico originario all'epoca della sua creazione, che inevitabilmente ha portato alla scomparsa degli interventi successivi.

Qui, qualche dettaglio approfondito su una Scala 'nascosta':
http://www.lrst.net/opinioni.htm

Biografia dell'arch. conservatore L.L.Secchi:
http://www.lrst.net/storialls.htm
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