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#46
ela78 ha scritto: per chi parlava di distribuzione delle ferie... bhè credo che sia più facile per due genitori organizzzarsi su ferie più spalmate che non su 3 mesi 3 consecutivi... considerando che non tutti lavorano nel statale o parastatale e che possono permettersi ferie "alternate"....
mah...
:wink:
Non le conosco bene, ma molti statali parastatali e affini hanno part-time e orari flessibilissimi.
Tipo a scalare, al raddoppio, briscola e scopa: oggi faccio 8 ore domani 3 dopodomani non vengo e così via...ferie idem.
Lavoro giorni pieni per 4 mesi e 2 sto a casa.
Insomma un'azienda privata avrebbe già chiuso i battenti.

Della serie: "Domani arriverò 2 ore più tardi, in compenso uscirò 2 ore prima"

#47
Gli orari ridotti sono legati alle necessità degli alunni e non dei genitori. La scuola non è un servizio di baby sitteraggio...
Sono d'accordo che va rimodellata ma non chiedete un parcheggio.
Nella mia scuola, tutti gli alunni tranne i "primini" entreranno alle 9.00 e usciranno alle 12.30 per 2 giorni nei quali saranno impegnati a preparare la festa di accoglienza (presentazione personale scuola e affidamento a un loro compagno tutor, contratto di autoresponsabilità, banchetto, torneo sportivo) per i + giovani. Quest'ultimi faranno il loro ingresso il terzo giorno nella nuova scuola alle 10.00 e usciranno alle 12.30. Dall'indomani tutti dalle 8.00 alle 14.00 con 2 ricreazioni per quelli della secondaria, e dalle 8.30 alle 13.30 per la S. primaria.
Da notare che non avendo locali e possibilità di mensa non possiamo offrire il tempo pieno sia alle S. dell'Infanzia sia in quella primaria. In ogni caso la Direzione regionale non ci darebbe il consenso per l'aumento del personale...

#49
Claudia81 ha scritto:resta il fatto che la mia generazione non ha mai fatto inserimenti e menate varie eppure non siamo così traumatizzati :roll:
io andavo a scuola anche al pomeriggio sia alle elementari che alle medie eppure mia mamma era casalinga :wink:
Claudia, la tua generazione non conosceva il fenomeno del bullismo o almeno non in queste forme drammatiche, i tuoi genitori si schieravano a fianco degli insegnanti e non stavano a pensare ai traumi causati dai docenti e dalla scuola... per cui un alunno andava a scuola punto e basta mentre adesso è un affare di stato. Come al solito non esistono vie di mezzo.

#50
bastille64 ha scritto:
Claudia81 ha scritto:resta il fatto che la mia generazione non ha mai fatto inserimenti e menate varie eppure non siamo così traumatizzati :roll:
io andavo a scuola anche al pomeriggio sia alle elementari che alle medie eppure mia mamma era casalinga :wink:
Claudia, la tua generazione non conosceva il fenomeno del bullismo o almeno non in queste forme drammatiche, i tuoi genitori si schieravano a fianco degli insegnanti e non stavano a pensare ai traumi causati dai docenti e dalla scuola... per cui un alunno andava a scuola punto e basta mentre adesso è un affare di stato. Come al solito non esistono vie di mezzo.
:?: :?:
il bullismo a scuola c'e' sempre stato suvvia...e' aumentata la consapevolezza del problema, o almeno spero :roll:
francamente, manco pensavo all'inserimento, sapevo che l'orario ridotto delle prime settimane (da me fatto soprattutto al liceo) dipendesse da esigenze organizzative :roll:
per favore..in quanto a metodi educativi non rimpiangiamo i bei tempi antichi :evil:

#51
Però ha ragione bastille nel dire che i genitori adesso rimproverano sempre più gli insegnanti quando i figli non vanno bene a scuola piuttosto che rimproverare i figli. :? :roll:

#52
bastille64 ha scritto:Gli orari ridotti sono legati alle necessità degli alunni e non dei genitori. La scuola non è un servizio di baby sitteraggio...
S
In primis ciò che dici è discordante rispetto a ciò che succede in moltissimi paesi occidentali e se vuoi ti ragguaglio.
In secondo luogo, baby sitteraggio "de che" ?
Mettere in difficoltà milioni di famiglie con i genitori che lavorano, non che si crogiolano al sole demandando il "baby sitteraggio" alle istituzioni..
Scuola concepita ancora, come 40 anni fa quando, generalmente, lavorava il padre e la mamma faceva la massaia.
Ci sono dati Istat sulla composizione di un nucleo famigliare, mica parliamo di cose astruse.
Poi, spiegami concretamente, come risolveresti la questione, come deve comportarsi una famiglia, oltre l'arte di arrangiarsi, per sopperire la cosa?
Questa è una repubblica che non può fondare le sue fondamenta sui nonni zii, parenti, baby sitter in nero etc etc etc.
Sono basito nel sentire ragionamenti simili da chi è docente.
Prova ad enucleare queste situazioni ad inglesi, danesi, tedeschi etc vedrai come rimangono attoniti.
Io queste problematiche le vivo marginalmente, vista la mia tipologia lavorativa, ciò non toglie che capisca il disagio che esse causano.

#53
bastille64 ha scritto:Gli orari ridotti sono legati alle necessità degli alunni e non dei genitori. La scuola non è un servizio di baby sitteraggio...
...
non sono d'accordo, nel senso che non considero la scuola un servizio di babysitteraggio, ma un "servizio"...e come tale dovrebbe cercare di andare incontro alle esigenze di tutti.
strutturare scuole con dei doposcuola che funzioni in modo che lìil bambino si fermi al pomeriggio facendo qualcosa di utile tipo i compiti, cossicchè il genitore non si trovi alle 20 a dover far studiare un figlio che giustamente è Ko.. non posso neppure licenziarmi perchè la scuola non è la baby-sitter!!!
che differenza c'è nel mandare a casa i ragazzi alle 13 con una barcata dic ompiti da svolgere nel pomeriggio oppure tenerli a scuola, assistiti da qualcuno di competente, magari dilazionando le nozioni concentrate della mattina alleviando i compiti eccetra?

ma solo io mi ricordo che passavo moooolto meno tempo sui libri di quelloc he ci passano adesso? sarà che facevo il tempo pieno... :roll:
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#54
bastille64 ha scritto:
Claudia81 ha scritto:resta il fatto che la mia generazione non ha mai fatto inserimenti e menate varie eppure non siamo così traumatizzati :roll:
io andavo a scuola anche al pomeriggio sia alle elementari che alle medie eppure mia mamma era casalinga :wink:
Claudia, la tua generazione non conosceva il fenomeno del bullismo o almeno non in queste forme drammatiche, i tuoi genitori si schieravano a fianco degli insegnanti e non stavano a pensare ai traumi causati dai docenti e dalla scuola... per cui un alunno andava a scuola punto e basta mentre adesso è un affare di stato. Come al solito non esistono vie di mezzo.
veramente il bullismo c'è sempre stato, ricordo perfettamente dei più grandi che sputavano addosso dall'autobus a quelli più grassi o che picchiavano quello con gli occhiali e roba varia............
eppure? nessuno è andato dallo psicologo o dai carabinieri, semplicemente impari che nella vita devi essere forte e contare solo su te stesso.
piuttosto diciamo pure che l'80% dei genitori attuali preferisce comprare un paio di jeans da 100euro al figlio piuttosto che dirgli di no per poter così starsene tranquillo. facendogli capire così che ogni capriccio è sempre e comunque giustificato dai genitori.
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#56
ela anch'io facevo tempo pieno, fin dalle elementari, eppure non mi ammazzavo sui libri, al pomeriggio si facevano altre cose, più divertenti e che al mattino non facevi, tipo inglese, religione, ginnastica!
si dovrebbero strutturare differentemente le ore scolastiche a mio avviso... :roll:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
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#57
ela78 ha scritto: ma solo io mi ricordo che passavo moooolto meno tempo sui libri di quello che ci passano adesso? sarà che facevo il tempo pieno... :roll:
Esatto Ela.
Giovanni Bosco diceva: Quando si gioca, bisogna giocare bene,
quando si studia bisogna studiare bene.
I compiti sono una tortura che non serve a nulla. Rendono odiosa la scuola
ai più.
Vanno sfruttati bene gli orari scolastici.
Idem per le vacanze. Come tali, i ragazzi devono divertirsi, meglio consigliare
qualche libro, non imbottirli con una caterva di esercizi..INUTILI!!!

#58
Mi rendo conto di aver sollevato un polverone...
Allora:
i tempi dei bambini non sono i nostri: occorre affiancare alla scuola strutture per garantire ai genitori la possibilità di vivere senz'affanno la scolarizzazione dei loro figli. Non si deve far confusione tra scuola/ docente e doposcuola/educatore-animatore.
I metodi dei tempi andati non andavano bene neanche ai bimbi di allora figuriamoci a quelli di oggi.
Il mio intervento voleva mettere alla luce la confusione tra scuola come luogo in cui si apprende e prima/doposcuola.
Il problema semmai è far in modo che i tempi dei genitori e i tempi dei bambini non siano opposti.
PS: in Francia e in altri stati, i bambini fanno una pausa infrasettimanale dalle lezioni. I genitori che lavorano hanno la possibilità di affidare i figli a centri ludici con mensa che hanno una gestione del tutto diversa.

#59
Claudia81 ha scritto:
veramente il bullismo c'è sempre stato, ricordo perfettamente dei più grandi che sputavano addosso dall'autobus a quelli più grassi o che picchiavano quello con gli occhiali e roba varia............
eppure? nessuno è andato dallo psicologo o dai carabinieri, semplicemente impari che nella vita devi essere forte e contare solo su te stesso.
:? non e' detto che funzioni sempre in maniera cosi' positiva..e poi come educazione civica mi sembra piu' efficace insegnare che , se si subisce un sopruso, ci si rivolge all'autorita' competente..
Claudia81 ha scritto: piuttosto diciamo pure che l'80% dei genitori attuali preferisce comprare un paio di jeans da 100euro al figlio piuttosto che dirgli di no per poter così starsene tranquillo. facendogli capire così che ogni capriccio è sempre e comunque giustificato dai genitori.
beehh..io quando facevo la baby sitter :roll: tenevo un bambino all'ultimo anno dell'asilo, lui quasi rompe il naso ad un compagno aggredendolo :shock:
la madre "mio figlio non e' violento :!: e' fisicamente esuberante :shock:
il perche' sti tipi non vogliano fare i genitori lo ignoro, sicuramente di quello che succede fuori della loro famigliuola se ne fregano, per me sono pericoli pubblici :evil: oltre che pessimi cittadini :roll:

#60
bastille64 ha scritto:Mi rendo conto di aver sollevato un polverone...
Allora:
i tempi dei bambini non sono i nostri: occorre affiancare alla scuola strutture per garantire ai genitori la possibilità di vivere senz'affanno la scolarizzazione dei loro figli. Non si deve far confusione tra scuola/ docente e doposcuola/educatore-animatore.
I metodi dei tempi andati non andavano bene neanche ai bimbi di allora figuriamoci a quelli di oggi.
Il mio intervento voleva mettere alla luce la confusione tra scuola come luogo in cui si apprende e prima/doposcuola.
Il problema semmai è far in modo che i tempi dei genitori e i tempi dei bambini non siano opposti.
PS: in Francia e in altri stati, i bambini fanno una pausa infrasettimanale dalle lezioni. I genitori che lavorano hanno la possibilità di affidare i figli a centri ludici con mensa che hanno una gestione del tutto diversa.
il fatto è che, scuola o centri ludici, i genitori sono supportati dalle istituzioni per quello che riguarda il tempo a disposizione coi figli. cosa che in italia non si fa e non va bene. poi si lamentano che non si fanno figli o che, nella maggioranza dei casi, le donne dopo la maternità lasciano il lavoro. :roll:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
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