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#61
Lalli04 ha scritto:
Claudia81 ha scritto:
veramente il bullismo c'è sempre stato, ricordo perfettamente dei più grandi che sputavano addosso dall'autobus a quelli più grassi o che picchiavano quello con gli occhiali e roba varia............
eppure? nessuno è andato dallo psicologo o dai carabinieri, semplicemente impari che nella vita devi essere forte e contare solo su te stesso.
:? non e' detto che funzioni sempre in maniera cosi' positiva..e poi come educazione civica mi sembra piu' efficace insegnare che , se si subisce un sopruso, ci si rivolge all'autorita' competente..
Claudia81 ha scritto: piuttosto diciamo pure che l'80% dei genitori attuali preferisce comprare un paio di jeans da 100euro al figlio piuttosto che dirgli di no per poter così starsene tranquillo. facendogli capire così che ogni capriccio è sempre e comunque giustificato dai genitori.
beehh..io quando facevo la baby sitter :roll: tenevo un bambino all'ultimo anno dell'asilo, lui quasi rompe il naso ad un compagno aggredendolo :shock:
la madre "mio figlio non e' violento :!: e' fisicamente esuberante :shock:
il perche' sti tipi non vogliano fare i genitori lo ignoro, sicuramente di quello che succede fuori della loro famigliuola se ne fregano, per me sono pericoli pubblici :evil: oltre che pessimi cittadini :roll:
assolutamente non giustifico il bullismo ci mancherebbe! volevo solo dimostrare che il bullismo c'è semper stato, e che il fare l'inserimento ai bimbi non credo serva a molto dato che noi che non l'abbiamo fatto non siamo così traumatizzati :shock:
sembra brutto a dirsi, ma la colpa è sempre più spesso di molti genitori che non si capisce come mai fanno i figli :x
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#62
bastille64 ha scritto:Mi rendo conto di aver sollevato un polverone...
Allora:
i tempi dei bambini non sono i nostri: occorre affiancare alla scuola strutture per garantire ai genitori la possibilità di vivere senz'affanno la scolarizzazione dei loro figli. Non si deve far confusione tra scuola/ docente e doposcuola/educatore-animatore.
I metodi dei tempi andati non andavano bene neanche ai bimbi di allora figuriamoci a quelli di oggi.
Il mio intervento voleva mettere alla luce la confusione tra scuola come luogo in cui si apprende e prima/doposcuola.
Il problema semmai è far in modo che i tempi dei genitori e i tempi dei bambini non siano opposti.
PS: in Francia e in altri stati, i bambini fanno una pausa infrasettimanale dalle lezioni. I genitori che lavorano hanno la possibilità di affidare i figli a centri ludici con mensa che hanno una gestione del tutto diversa.
Perfetto, concordo. Ma come tua hai lucidamente spiegato, sono le istituzioni deficitarie.
E la difficoltà è maggiore per chi non ha disponibilità economiche, tale da permettersi baby sitter, scuole private etc etc.

#63
Bastille... con tutto rispetto...ma "i tempi andati" quotando il post di una del '78 mi pare unpo'...controsenso..

ok ci sono state riforme in mezzo, nulla da dire, ma mi sono parse un po' peggiorative rispetto a quello che era la scuola quando la frequentavo io, dall'introduzione dei moduli a seguire...

concordo sul fatto che insegnati e doposcuola siano due cose differenti, infatti non c'è stato alcun attacco agli insegnanti, ma all'istituzione scuola, che è differente... :wink:
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#64
Ela, per me la scuola deve rimanere scuola ossia apprendere/imparare ad apprendere, il dopo o il prima deve essere gestito da altri con finalità talvolta comuni all'istituto S. ma con modalità diverse.
I bambini non sono affatti come eravamo noi! Semplificando all'estremo direi è una generazione che conosce le immagini e non la scrittura e cio implica forme nuove di apprendimento. Hanno a loro disposizione tutto quanto ma devono apprendere a cercare e a scegliere, ecc.

#65
bastille64 ha scritto:Ela, per me la scuola deve rimanere scuola ossia apprendere/imparare ad apprendere, il dopo o il prima deve essere gestito da altri con finalità talvolta comuni all'istituto S. ma con modalità diverse.
I bambini non sono affatti come eravamo noi! Semplificando all'estremo direi è una generazione che conosce le immagini e non la scrittura e cio implica forme nuove di apprendimento. Hanno a loro disposizione tutto quanto ma devono apprendere a cercare e a scegliere, ecc.
giusta riflessione
berghy

#66
bastille64 ha scritto:Ela, per me la scuola deve rimanere scuola ossia apprendere/imparare ad apprendere, il dopo o il prima deve essere gestito da altri con finalità talvolta comuni all'istituto S. ma con modalità diverse.
I bambini non sono affatti come eravamo noi! Semplificando all'estremo direi è una generazione che conosce le immagini e non la scrittura e cio implica forme nuove di apprendimento. Hanno a loro disposizione tutto quanto ma devono apprendere a cercare e a scegliere, ecc.
secondo me invece il doposcuola non dev'essere sentito come un'entità a parte, bensi come elemento integrato alla scuola, viaggiare di paripasso. quindi non dovrebeb essere lasciato al libero arbitrio dei comuni (creando così ulteriori frammentazioni fra comuni di serie A e comuni di serie B - vedi ad es. post di people).
andrebbe regolarizzato, e questo non include per forza un extra per gli insegnanti, ma possibilità di lavoro in più. non dico neppure che il doposcuola debba essere gratis, si potrebbe far pagare anche una retta secondo ISEE, e secondo me converrebbe di più ai genitori una soluzione così che accollarsi il costo di babysitter &C.. sarebbero più tranquilli e i ragazzi avrebbero modo anche di essere seguiti da personale qualificato (con tutto il rispetto per le babysitter....)
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#70
Gli educatori sono personale specializzato. Il dopo scuola deve essere ricco di attività ludiche per permettere al bambino di "decompressare" in un ambiente stimolante e caloroso. Non può essere del tutto integrato alla scuola perchè non tutti gli alunni vi partecipano.

#71
bastille64 ha scritto:Gli educatori sono personale specializzato.
mai sostenuto il contrario...
bastille64 ha scritto:Il dopo scuola deve essere ricco di attività ludiche per permettere al bambino di "decompressare" in un ambiente stimolante e caloroso. Non può essere del tutto integrato alla scuola perchè non tutti gli alunni vi partecipano.
credo che abbiamo due concezioni differenti didoposcuola.. secondo me non dev'essere "solo" attività ludica...
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#72
ela78 ha scritto:credo che abbiamo due concezioni differenti didoposcuola.. secondo me non dev'essere "solo" attività ludica...
Condivido, anche perchè se al doposcuola giocano poi arrivano a casa alle 16.00 che devono ancora fare i compiti :shock: :roll:
Anch'io ho sempre fatto il doposcuola, quello serio in cui si facevano i compiti, e arrivare a casa alle 16.00 e passare il resto della giornata fuori a giocare con gli amici era una vera libidine 8) :lol:
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REBECCA psw: polpetta

#73
Il gioco è sempre apprendimento ma talvoltà noi adulti, credo, vogliamo rendere sempre le cose produttive mentre un bambino ha bisogno anche di momenti di svago svago specie dopo 5 o + ore di lezioni. Non trovi?

#74
Se il bambino esce alle 16.00 non è proprio un dopo scuola. Si parlava di orari lunghi per venir incontro alle esigenze delle famiglie, o no?

#75
bastille64 ha scritto:Il gioco è sempre apprendimento ma talvoltà noi adulti, credo, vogliamo rendere sempre le cose produttive mentre un bambino ha bisogno anche di momenti di svago svago specie dopo 5 o + ore di lezioni. Non trovi?
Io trovo che il tempo pieno sia un buon compromesso.
I compiti a casa vengono azzerrati (o almeno così era per me :roll: ) e i ragazzi possono vedere più di una insegnante (che non è male), in più nel pomeriggio si possono svolgere tante attività integrative interessanti.
Certo, però il tempo pieno richiede il doppio degli insegnanti per lo stesso numero di allievi (confermi?) e col blocco delle assunzioni... :?