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#796
Proverò......sono in vena di sperimentazioni ! :lol:
Il ferreto da uncinetto dovrei averlo.....ti dirò! :D
Aggiornamento casetta a novembre 07
http://album.alfemminile.com/album/aggi ... giugno2007
(pw: ioda)
Le mie foto: http://flickr.com/photos/12715891@N08/

#797
brava brava tu sperimenta e poi fammi sapere... :D
se hai altri dubbi dimmi pure, poi casomai chiedo al mio papy (appena i miei tornano dalle vacanze) se si ricorda come li faceva mia nonna...

#798
grazie di tutto per ora.....se avrò dubbi chiederò! :D
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#800
vedo che l'idea è stata apprezzata! :)

io per ora ho solo le foto del danubio, dei panini e dei biscotti, ma le ho già messe qualche pagina fa, appena ho qualcosa di nuovo prometto che mi impegno e fotografo :wink:
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#801
arale ha scritto:vedo che l'idea è stata apprezzata! :)

io per ora ho solo le foto del danubio, dei panini e dei biscotti, ma le ho già messe qualche pagina fa, appena ho qualcosa di nuovo prometto che mi impegno e fotografo :wink:
Evvai! :wink:
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#802
Allora chi mi spiega la differenza tra:
- Farina 00
- Farina 0
- Farina di grano duro
- Farina di grano tenero
ecc..... :D

La Farina 00 la uso per i dolci
La 0 per dolci o pasta fresca

Illuminatemi! :wink:
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#803
ptata00 ha scritto:Allora chi mi spiega la differenza tra:
- Farina 00
- Farina 0
- Farina di grano duro
- Farina di grano tenero
ecc..... :D

La Farina 00 la uso per i dolci
La 0 per dolci o pasta fresca

Illuminatemi! :wink:
io la 0 la uso per il pane assieme alla manitoba ed un pò di quella di semola di grano duro.
la 00 la uso per la pizza e per i dolci
Felicità è.........ogni istante vissuto con te...
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#804
Su wikipedia ho trovato questo, non so se può interessare...
scusate ma ho un gran mal di testa e non ho nemmeno letto tutto bene... :oops: comunque ci tenevo a rispondere, non sono sparita!

Forza della farina:
La proprietà più importante della farina, di cui tenere conto per la scelta del tipo più adatto ad una certa ricetta, è il suo contenuto proteico, in particolare di quello di gliadina e glutenina. Queste due proteine semplici poste a contatto con l'acqua formano un complesso proteico detto glutine che costituisce la struttura portante dell'impasto rappresentata come forza della farina. Si tratta di una sorta di reticolo all'interno della massa di farina e acqua che la rende compatta, elastica e capace di trattenere gli amidi ed eventualmente i gas della lievitazione che formano così le bolle caratteristiche della struttura spugnosa di pane ed altri prodotti lievitati.
In base alla quantità, ma anche alla qualità, del glutine contenuto in una data farina, l'impasto con l'acqua avrà più o meno resistenza ed elasticità, e varierà anche il tempo necessario per la lievitazione.

Tecnicamente, la forza di una farina si indica con il fattore di panificabilità W il cui valore varia proporzionalmente al contenuto proteico e che di norma non viene indicato nelle confezioni in commercio in quanto decifrabile solo dai tecnici del settore (panificatori, pasticcieri ecc.); per regolarsi, una stima del W di una data farina si può fare guardando il contenuto di proteine riportato sulla confezione.
Un alto valore di W indica un alto contenuto di glutine; questo vuol dire che la farina assorbirà molta acqua e che l'impasto sarà resistente e tenace, e che lieviterà lentamente perché le maglie del reticolo di glutine saranno fitte e resistenti. Viceversa, un W basso indica una farina che ha bisogno di poca acqua e che lievita in fretta, ma che darà un impasto (e un pane) leggero e poco consistente.
Il valore di W si misura per ogni farina in base a prove meccaniche su impasti standard.

Ecco un indice di massima:

Fino a 170W (deboli): per biscotti, cialde, grissini e dolci friabili; anche per besciamella e per rapprendere salse. Assorbono circa il 50% del loro peso in acqua.
Da 180W a 260W (medie): Pane francese, panini all'olio, pizza, pasta: assorbono dal 55% al 65% del loro peso in acqua.
Da 280W a 350W (forti): Pizza, pasta all'uovo, pasticceria a lunga lievitazione: babà, brioches. Assorbono dal 65% al 75% del loro peso in acqua.
Oltre i 350W (farine speciali): in genere fatte con particolari tipi di grano, vengono usate per "rinforzare" farine più deboli, mescolandovele, oppure per prodotti particolari. Assorbono fino al 90% del loro peso in acqua.
La farina in vendita nei normali negozi e supermercati varia fra i 150W e i 200W, ma si può trovare anche la farina manitoba, con circa 400W, per miscelarla alla farina "normale" e ottenere la forza voluta.


Farina di frumento:

Ciò che la rende l'ingrediente principale della cucina, in particolare di quella europea e americana, è l'alta qualità e quantità del suo glutine: questo dà alla pasta la tenacia necessaria per una cottura al dente mentre al pane e agli altri prodotti lievitati una struttura più sostenuta rispetto a quella che si potrebbe ottenere utilizzando altri prodotti.


Farina di grano tenero

Dalla macinazione del grano tenero si ottiene una resa in farina che oscilla tra il 70 e l'82%; il rimanente 18-30% è costituito da crusca per uso zootecnico. La percentuale di farina estratta dal chicco dipende, oltre che dal tipo di grano, anche dal tipo di macinazione impostata nei molini.

Le farine derivate da basse estrazioni (abburattamento del 70-75%) provengono principalmente dalla parte centrale del chicco e si contraddistinguono ad occhio nudo per la loro purezza e candore; sono denominate in Italia farina tipo 00. Al contrario, una farina ad alto tasso di estrazione (circa 80%) sarà meno chiara in quanto contiene anche la farina proveniente dalla parte esterna del chicco (strato aleuronico); in relazione al contenuto in ceneri (minerali) possono essere essere denominate farina tipo 0, tipo 1 o tipo 2. Quando la percentuale di estrazione giunge al 100% si ottiene la cosiddetta farina integrale, cioè uno sfarinato comprensivo anche di crusca.


Farina di grano duro
La farina proveniente dal grano duro viene denominata semola rimacinata ed è prodotta prevalentemente nelle regioni del sud Italia. Essa si distingue da quella di grano tenero sia per la granulometria più accentuata che per il suo caratteristico colore giallo ambrato, colore che si ripercuote anche sui prodotti con essa ottenuti. Questa farina si utilizza prevalentemente per la produzione di pane e pasta (sia casereccio che industriale) ma anche per dolci tipici.

#805
cacchio quante cose non sapevo sulla farina :shock:
Grazie eldu! :wink:
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#806
Provata ieri sera, ha riscosso un successo incredibile, mio marito stava per mangiarsi anche la padella! :lol: :lol:
Però non ho pensato alle foto :?


***RIGATONI CON PANCETTA E ZUCCHINE ***

In una padella abbastanza grande ho fatto rosolare la pancetta tagliata a cubetti, dopo un paio di minuti (quando ha cominciato a sciogliere il grasso) ho aggiunto le zucchine tagliate a fettine. Qualche minuto sul fuoco senza aggiungere altro, per sfruttare il grasso della pancetta. Poi ho aggiunto un filo d'olio, sale e pepe ed ho continuato a far cuocere a fuoco medio. Quando ho buttato la pasta nell'acqua bollente, ho alzato la fiamma della padella ed ho sfumato il condimento con poco vino bianco, quando si è asciugato ho aggiunto un cucchiaio di panna e l'ho lasciata sciogliere. Ho scolato i rigatoni leggermente al dente, li ho passati nella padella, ho aggiunto del latte ed ho tenuto sul fuoco 3-4 minuti mescolando bene finchè il latte si è stretto formando una leggera salsina, ed ho servito.
Un bontà 8)

Nota: è meglio fare l'acqua di cottura della pasta leggermente sciapa, perchè il condimento, con la pancetta, è già di per sè parecchio saporito.
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The Sisterhood of The Calf 38

#808
eldu ha scritto:
ptata00 ha scritto:uauhhh! :shock:
Voglio assolutamente farli......... :D
Ma come? Com'è il ferretto? Racconta racconta che mi interessa! :wink:
E l'impasto? Solo con farina 0, sale e acqua??? :roll:
allora l'impasto si dovrebbe fare con la farina di semola, sale e acqua... ma secondo me si può anche fare con una parte di semola e una parte di bianca (soprattutto per i cavatelli così dovrebbero restare più morbidi), è sempre meglio lasciarlo riposare una mezzoretta...
io non li ho mai fatti quindi non vorrei darti indicazioni sbagliate...
comunque il ferretto che si usa può essere il ferro per lavorare a maglia o (non ridere) il ferretto di un ombrello...
Ieri sera ho provato a usare il ferretto.....(da maglia :lol: )....è semplice da fare ma è anche molto lungo...ci ho messo mezz'ora per farne una cinquantina..... alla fine mi sono stufata e con la restante pasta ho fattole mie trofie! :D
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#809
ptata00 ha scritto:
eldu ha scritto:
ptata00 ha scritto:uauhhh! :shock:
Voglio assolutamente farli......... :D
Ma come? Com'è il ferretto? Racconta racconta che mi interessa! :wink:
E l'impasto? Solo con farina 0, sale e acqua??? :roll:
allora l'impasto si dovrebbe fare con la farina di semola, sale e acqua... ma secondo me si può anche fare con una parte di semola e una parte di bianca (soprattutto per i cavatelli così dovrebbero restare più morbidi), è sempre meglio lasciarlo riposare una mezzoretta...
io non li ho mai fatti quindi non vorrei darti indicazioni sbagliate...
comunque il ferretto che si usa può essere il ferro per lavorare a maglia o (non ridere) il ferretto di un ombrello...
Ieri sera ho provato a usare il ferretto.....(da maglia :lol: )....è semplice da fare ma è anche molto lungo...ci ho messo mezz'ora per farne una cinquantina..... alla fine mi sono stufata e con la restante pasta ho fattole mie trofie! :D
si ci vuole tanto tanto tempo...anzi se in mezz'ora ne son venuti una cinquantina direi che non è male!!! son buoni, soprattutto al sugo di pomodoro che si intrufola nel buchino... :lol:
e le trofie? sono più veloci? io non le ho mai fatte... ma mi dan l'idea di essere lunghe da fare...

#810
eldu ha scritto:buonaaaaaaaaaa!!!
io la faccio quasi uguale, con speck e zucchine... slurp!
Interessante anche la variante con lo speck... Quasi quasi la provo con le lasagne.
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The Sisterhood of The Calf 38