fedelyon ha scritto:Non è che il perdono consista nell'avere qualcuno che si inginocchia ai tuoi piedi e aspetta la tua benedizione.
Insomma, penso che sia la volontà di ricostruire qualcosa o meno insieme, un'amicizia, una relazione sentimentale, un rapporto genitore-figlio.
Passa attraverso lunghe discussioni e ridiscussioni sui rispettivi errori, etc.
Se poi non c'è più interesse nel ricostruire il rapporto la cosa muore lì, secondo me.
Il perdono è una situazione che si costruisce in due. Anzi, più che perdono lo chiamerei proprio ricostruzione.
Se il "colpevole" vuole rimettersi in gioco mi sembra già l'inizio di qualcosa. No?
penso alle più grandi incazzature che ho ho covato in vita mia e, per quanto mi senta d'accordo al 100% col tuo modo di vedere... posso dire che... con la mia ex-migliore amica abbiamo in qualche modo elaborato il lutto ed abbiamo ripreso un buon rapporto, ma con meno forza di prima, perchè gli anni nel frattempo ci avevano cambiate profondamente.
Per quanto riguarda invece un mio ex-amore che ha letteralmente devastato i miei 20 anni... imbarazzante a dirsi ma sono 10 anni che mi cerca in ogni modo per parlare della cosa e magari lavarsi la coscienza... ed io proprio non ho alcun desiderio di vederlo, parlargli e perdonarlo.
Mi tengo la mia rabbia ed il mio rancore, se ne stanno in fondo al cassetto senza dar fastidio ma sono pur sempre roba mia
Fosse in punto di morte?
Gli direi la verità... che per quanto lo amavo non meritavo di essere massacrata come ha fatto.
Niente altro da aggiugere, risolvere o condividere.