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#76
violet ha scritto: ecco, "accettare" è la parola giusta...non "dimenticare" :wink: bisognerebbe resettare il cervello o perdere la memoria....per dimenticare
uhm... questo fatto dell'accettare... mi pone le cose in maniera differente.
Mi cambia la prospettiva dal sublimare l'azione del perdono in ottica catartica ad una dimensione più umana.

forse non mi salverà il fegato, ma mitigherà qualche spigolo.
forse.
Prima di criticare una persona, fai un miglio nelle sue scarpe. Almeno, se la critichi, sarai un miglio lontano. E avrai le sue scarpe.

#77
fresno io credo che il perdono sia anche accettazione. Non so se ha un effetto catartico però in genere fa vivere meglio.
The sisterhood of The Calf 40

#78
Fresno ha scritto:
violet ha scritto: ecco, "accettare" è la parola giusta...non "dimenticare" :wink: bisognerebbe resettare il cervello o perdere la memoria....per dimenticare
uhm... questo fatto dell'accettare... mi pone le cose in maniera differente.
Mi cambia la prospettiva dal sublimare l'azione del perdono in ottica catartica ad una dimensione più umana.

forse non mi salverà il fegato, ma mitigherà qualche spigolo.
forse.
Brava violettina! Era più o meno quello che intendevo io nel mio primo post
lunaspina ha scritto:Non so di che si tratta nel tuo caso. Mi pare di capire che qualcuno che ti ha ferito ora è in difficoltà e ti ha chiesto aiuto. Io cercherei di capire se la sua richiesta è sincera, e nei limiti del possibile cercherei di dargli una mano. Per far questo, non credo ci sia bisogno di perdonarlo o di dimenticare :oops: :oops:
Ma tu l'hai detto meglio :wink:
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The Sisterhood of The Calf 38

#79
io ho una persona che mi ha fatto tanto male, perchè questa persona io ce l'ho sotto la pelle, impressa a fuoco in fondo alle pupille.. e ogni volta che ha scalciato l'ha fatto dritto nei reni.. adesso sono nella fase di negazione, dell'indifferenza, perchè non vederla mi fa meno male che vederla.. ma sempre sotto la pelle rimane e ogni giorno ci penso.. nonostante non la frequenti più dal 2003..

sinceramente non so che fare.. non sono capace di perdonare, come diceva free, per rispetto verso me stessa, non per orgoglio.. quello l'ho messo sotto le scarpe tante volte..
dall'altra parte non riesco nemmeno a dimenticare..
l'unica cosa che penso, è che spero che lei stia male almeno la metà di quello che ho sputato sangue io..

forse è vero che solo il tempo cura certe ferite..

da parte mia credo che quello che c'è da fare vada fatto, quello che c'è da dire vada detto.. e il resto sono tutte "censured"@te..

#84
ho letto qua e là.
io perdono. davvero.
non mi sento incoerente, però capisco le debolezze altrui.

forse non me ne hanno ai fatte di troppo grosse, ma non ne sono sicura. e alcune di queste mi rodono dentro da anni.
ma se poi vedo il riconoscimento dell'errore nell'altro, perdono. sempre, e non perché me lo imponga, ché non sono mai riuscita a fare qualcosa su imposizione. semplicemente, da dentro improvvisamente sento partire un "...in fondo, ha commesso un errore... e ora lo sta riconoscendo..."

l'unica cosa è che - un po' come dio!!!! - attendo il pentimento sincero da parte dell'altro.
altrimenti sì, è un prendersi in giro. tu me la fai, e neanche te ne rendi conto? allora non perdono, e non passo oltre.

non so come affronterei la morte.
ma poiché con alcuni ho preferito tagliare completmente i ponti, una eventuale notizia di morte non cambierebbe le cose.

#85
boo ha scritto:forse non me ne hanno ai fatte di troppo grosse, ma non ne sono sicura. e alcune di queste mi rodono dentro da anni.
ma se poi vedo il riconoscimento dell'errore nell'altro, perdono. sempre, e non perché me lo imponga, ché non sono mai riuscita a fare qualcosa su imposizione. semplicemente, da dentro improvvisamente sento partire un "...in fondo, ha commesso un errore... e ora lo sta riconoscendo..."
Secondo me esiste una profonda differenza tra il capire che l'altro ha sbagliato, comprendere le motivazioni del suo errore e perdonarlo.

Io posso anche giustificare il suo errore dicendo "è umano", ma questo non significa che dentro di me l'abbia perdonato....
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#86
cyberjack ha scritto:
boo ha scritto:forse non me ne hanno ai fatte di troppo grosse, ma non ne sono sicura. e alcune di queste mi rodono dentro da anni.
ma se poi vedo il riconoscimento dell'errore nell'altro, perdono. sempre, e non perché me lo imponga, ché non sono mai riuscita a fare qualcosa su imposizione. semplicemente, da dentro improvvisamente sento partire un "...in fondo, ha commesso un errore... e ora lo sta riconoscendo..."
Secondo me esiste una profonda differenza tra il capire che l'altro ha sbagliato, comprendere le motivazioni del suo errore e perdonarlo.

Io posso anche giustificare il suo errore dicendo "è umano", ma questo non significa che dentro di me l'abbia perdonato....
per me no invece...
dopo che arriva quella frase, sento che la rabbia e il rancore se ne vanno, sento di non provre più nulla di male per quella persona...

#87
io di regola perdono se l'altro si mostra pentito.. o almeno riprova a tessere i rapporti.. se vedo la buona volontà.. anche perchè sono una persona per niente permalosa e difficilmente mi ricordo i torti subiti..
la situazione di cui parlavo sopra è particolare perchè mi sto rendendo conto dell'irrisolvibilità.. nonostante sia sicura che lei stia male quanto me..

#88
fedelyon ha scritto:Non è che il perdono consista nell'avere qualcuno che si inginocchia ai tuoi piedi e aspetta la tua benedizione.
Insomma, penso che sia la volontà di ricostruire qualcosa o meno insieme, un'amicizia, una relazione sentimentale, un rapporto genitore-figlio.
Passa attraverso lunghe discussioni e ridiscussioni sui rispettivi errori, etc.
Se poi non c'è più interesse nel ricostruire il rapporto la cosa muore lì, secondo me.
Il perdono è una situazione che si costruisce in due. Anzi, più che perdono lo chiamerei proprio ricostruzione.
Se il "colpevole" vuole rimettersi in gioco mi sembra già l'inizio di qualcosa. No?
penso alle più grandi incazzature che ho ho covato in vita mia e, per quanto mi senta d'accordo al 100% col tuo modo di vedere... posso dire che... con la mia ex-migliore amica abbiamo in qualche modo elaborato il lutto ed abbiamo ripreso un buon rapporto, ma con meno forza di prima, perchè gli anni nel frattempo ci avevano cambiate profondamente.

Per quanto riguarda invece un mio ex-amore che ha letteralmente devastato i miei 20 anni... imbarazzante a dirsi ma sono 10 anni che mi cerca in ogni modo per parlare della cosa e magari lavarsi la coscienza... ed io proprio non ho alcun desiderio di vederlo, parlargli e perdonarlo.
Mi tengo la mia rabbia ed il mio rancore, se ne stanno in fondo al cassetto senza dar fastidio ma sono pur sempre roba mia :twisted:
Fosse in punto di morte?
Gli direi la verità... che per quanto lo amavo non meritavo di essere massacrata come ha fatto.
Niente altro da aggiugere, risolvere o condividere.
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#89
Avete mai cercato il perdono di qualcuno?
francamente no.
ho chiesto di "passarci sopra", ho proposto mediazioni, accordi convenienti, ho lusingato e ho dimostrato d'aver imparato dai miei errori...
ma chiedere il perdono non è nelle mie corde.
non mi perdono da sola...come faccio a chiedere ad altri di farlo? :wink:

#90
Mercury ha scritto: Fosse in punto di morte?
Gli direi la verità... che per quanto lo amavo non meritavo di essere massacrata come ha fatto.
Niente altro da aggiugere, risolvere o condividere.
condivido parola per parola. Se la mia ex in punto di morte chiedesse di vedermi e di essere perdonata, le direi semplicemente la stessa cosa: Non meritavo ciò che mi hai fatto, girerei le spalle e me ne andrei...
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