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#31
Steve1973 ha scritto:No, nella mia visione della vita, non c'è nessuno che può arrogarsi il diritto di dire basta alla vita di un'altra persona.
Perchè altrimenti sarebbero autorizzati anche quelli che utilizzano la pena di morte.

Siamo tutti essere umani VIVENTI finchè non moriamo.
Anche se fosse un vegetale la persona in coma, è pur sempre una persona.
Le macchine e la scienza sono state inventate per aiutare a vivere, non per il contrario...
Comunque lo stoicismo è nato prima del cristianesimo. :roll:
E Socrate è ancora più lontano...
Insomma, in questi casi i dogmi sono un po' duri a sostenere.

#32
casimira ha scritto:Steve... ti ho chiesto se per TE. per te stesso.
Domandati se vorresti vegetare attaccato a una macchina per 10 anni. inconsapevole di tutto. accudito anche nei tuoi bisogni più elementari.

io no.
Vedi...
questo mi riporta al discorso sull'aborto a cui non avevo volutamente partecipato e alla possibilità di avere o meno un figlio disabile.
In questo caso, prenderei come esempio, un grado di handicap massimo, che praticamente equivale allo stato vegetale da te descritto.

La ragione per cui MOLTE persone ti dicono che non vorrebbero avere questo figlio (o, nel tuo esempio, mantenere in vita questo "vegetale") è sempre la stessa: "lo faccio per lui"
Dimostrando quasi "altruismo"...
Non è vero!! Quella è l'affermazione più egoista che si possa avere.
Lo fai per TE, perchè qualsiasi minuto vissuto è pur sempre meglio di niente. E una persona vegetale non si rende neanche conto dei problemi che state citando.
E, se se ne rendesse conto (com'era nel caso di Welby), vuol dire che non è morto e che ancora ragiona.
Per cui nessuno può arrogarsi il diritto di toglierli la vita.

----

ora devo andare a casa. :wink:

Mi spiace, ma io la penso così.
Come al solito, quando si affrontano queste discussioni, mi trovo a fare la mosca bianca, ma questo è il mio pensiero. :wink:

#33
fedelyon ha scritto:
Steve1973 ha scritto:No, nella mia visione della vita, non c'è nessuno che può arrogarsi il diritto di dire basta alla vita di un'altra persona.
Perchè altrimenti sarebbero autorizzati anche quelli che utilizzano la pena di morte.

Siamo tutti essere umani VIVENTI finchè non moriamo.
Anche se fosse un vegetale la persona in coma, è pur sempre una persona.
Le macchine e la scienza sono state inventate per aiutare a vivere, non per il contrario...
Comunque lo stoicismo è nato prima del cristianesimo. :roll:
E Socrate è ancora più lontano...
Insomma, in questi casi i dogmi sono un po' duri a sostenere.
E quindi?? :roll: :roll: :roll:

Non ho capito cosa c'entra con il mio discorso... :?
Non ho espresso un concetto dettato dal cristianesimo, ma semplicemente quello che per me è una regola fondamentale della vita.
Non sono certo io in grado di esprimere dogmi...

#34
steve io rispetto il tuo modo di considerare la "vita" e ritengo che la tua volontà vada rispettata, ma io la penso in modo diverso, non ho principi religiosi a cui rifarmi e ritengo di meritare lo stesso rispetto quando chiedo di non fami vivere vegetando...
che senso ha costruire macchine che mantengono in vita artificialmente e non consentire la ricerca che può modificare questa vita artificiale? la spina non si stacca ma le cellule staminali non si toccano...
penso che ognuno deve avere il diritto di scegliere e che di questo si deve tenere conto, io non rispondo a dio ma alla mia coscienza (e non credo sia una cosa così diversa...)
e trovo un pò stucchevole che il dibattito sulla definizione di "vita" si animi quando si parla di aborto o eutanasia, scandalizziamoci per la "vita" che fanno i bambini usati dal turismo sessuale, o quelli mutilati per farne mendicanti o.... non vado oltre, potrei sembrare demagogica....
insomma, dobbiamo essere liberi di scegliere...
Vivi il presente, sogna per l'avvenire: vivi come se dovessi morire subito, pensa come se non dovessi morire mai.
Jim Morrison
http://www.alfemminile.com/album/ops1
psw: il mio nick

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#35
in questo caso, questa persona non può scegliere.
non solo: non può mangiare, ridere, ragionare, fare la cacca da sola.

la chemioterapia mira a risolvere una condizione di squilibrio fisico in una persona che però comprende cosa gli sta succedendo.
tant'è che questa stessa persona ha il diritto di rifutare le cure contro il tumore che gli vengono fatte.
nel caso di coma vegetativo, la scelta è negata, poiché la persona non ha fisicamente la possibilità di dire cosa preferirebbe.

quindi, ritorno al mio quesito: quanto è etico che altre persone, che non hanno vissuto giorno per giorno con questa ragazza, sia quando era cosciente, sia nei suoi quindici anni da sdraiata, si prendano il diritto di decidere cure mediche al suo posto? cure mediche che ne prorogano la sussistenza in stato di totale incoscienza, non che cercano - con lei consapevole - di salvarle la vita. (qua volendo è accettato anche il dibattito su cosa è vita: per me, ad esempio, la mia vita è l'insieme delle esperienze che sto maturando. io il coma lo vedrei come non-vita)

#36
boo ha scritto:in questo caso, questa persona non può scegliere.
non solo: non può mangiare, ridere, ragionare, fare la cacca da sola.
Stiamo quindi facendo un processo di selezione naturale all'origine?
Devono vivere solo quelli che possono ridere, ragionare, mangiare o fare la cacca da soli? :roll: :roll:

boo ha scritto:la chemioterapia mira a risolvere una condizione di squilibrio fisico in una persona che però comprende cosa gli sta succedendo.
tant'è che questa stessa persona ha il diritto di rifutare le cure contro il tumore che gli vengono fatte.
E questo, volendo classificare questa scelta, si chiamerebbe suicidio.
Nessuno decide per la tua vita... ma tu stesso.
boo ha scritto:nel caso di coma vegetativo, la scelta è negata, poiché la persona non ha fisicamente la possibilità di dire cosa preferirebbe.
e quindi, a questo punto, e' giusto farla morire?
boo ha scritto:quindi, ritorno al mio quesito: quanto è etico che altre persone, che non hanno vissuto giorno per giorno con questa ragazza, sia quando era cosciente, sia nei suoi quindici anni da sdraiata, si prendano il diritto di decidere cure mediche al suo posto? cure mediche che ne prorogano la sussistenza in stato di totale incoscienza, non che cercano - con lei consapevole - di salvarle la vita. (qua volendo è accettato anche il dibattito su cosa è vita: per me, ad esempio, la mia vita è l'insieme delle esperienze che sto maturando. io il coma lo vedrei come non-vita)
Le persone a cui fa riferimento sono pagate per prendere quelle decisioni, cosi' come per vedere se stai male e trovare la cura.
E, soprattutto, sono pagate per tenerti in vita, perche' questo e' lo scopo fondamentale del loro lavoro e del "giuramento" che fanno quando decidono di fare i medici.

#37
steve lo sai che si solito su queste cose siamo in sintonia, ma in quest'argomento specfico no. e la mia coscienza ne è martoriata, ma non ce ne posso nulla.

io vivo costantemente quotidianamente sulla mia pelle con due delle persone che amo di più al mondo mia madre e mio nonno che cosa vuol dire "essere mantenuti in vita"...
la loro non è vita, la mia e quella di mio padre e di mia nonna non è vita.
non per colpa ma al momento loro non sono in grado di dare nulla.. mio nonno non ha idea di chi io sia o di che cosa faccia lì, nelle giornate "no" mi manda a "dare via il c..o", letteralmente...

se un giorno mi dicessero che potrei porre fine al loro stato inumano lo farei. soffrono, perchè soffrono... prova tu a non poter bere, ma ti devono gelificare dal bicchiere d'acqua al caffè al brodo... tutto... a non riuscire più a tenere la testa sollevata...

non è vita...

mia madre per me è morta 5 anni fa, quando ha avuto la crisi che l'ha ridotta così...per mio padre anche e per la donna che era so che anche per lei sarebbe così...


è vero, prima la pensavo come te Steve...ma provarlo sulla pelle è diverso... ti distrugge dentro, al di là di ogni coscienza morale e religiosa...
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#38
Steve1973 ha scritto:
boo ha scritto:la chemioterapia mira a risolvere una condizione di squilibrio fisico in una persona che però comprende cosa gli sta succedendo.
tant'è che questa stessa persona ha il diritto di rifutare le cure contro il tumore che gli vengono fatte.
E questo, volendo classificare questa scelta, si chiamerebbe suicidio.
Nessuno decide per la tua vita... ma tu stesso.
quindi tu accetti il diritto al suicidio.
io penso che Welby si sarebbe suicidato volentieri se ne avesse avuto la possibilità fisica. solo che non riusciva.
perchè posso suicidarmi se riesco fisicamente a farlo da sola e non posso chiedere un'iniezione che mi faccia addormentare senza dolore?

tu dici che anche un minuto di vita è meglio che niente. però secondo me ti contraddici quando dici che la persona in stato vegetativo non ha neppure coscienza delle problematiche che diciamo... ma allora è ancira vita?
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#39
guggenheim ha scritto:
se c'è una sola possibilità anche su un 1000000000000000 io la spina non la stacco
opinone personalissima
lo faresti per te e per lui??
è per evitare di sentirti in colpa per aver staccato la spina o perchè davvero pensi che per lui sia la cosa migliore???
brilloccate ma disoneste

#40
avete mai provato a vivere fianco a fianco con una persona paralizzata in un letto, che non può più vedere e che non riesce più a parlare...e oltretutto attaccata ad un respiratore...avete mai provato?
avete mai provato ad avere vicino persone con la sclerosi laterale amiotrofica che ti lascia in un letto per intere giornate in cui non riesci nemmeno a leggere un libro...parlare con i tuoi figli...con tuo marito...e che ti indica il cielo per farti capire che sta morendo...io sono per l'eutanasia perchè questo strazio non se lo merita nessuno...e oltretutto...un grazie ad uno stato completamente assente...

#41
pola ha scritto:avete mai provato a vivere fianco a fianco con una persona paralizzata in un letto, che non può più vedere e che non riesce più a parlare...e oltretutto attaccata ad un respiratore...avete mai provato?
avete mai provato ad avere vicino persone con la sclerosi laterale amiotrofica che ti lascia in un letto per intere giornate in cui non riesci nemmeno a leggere un libro...parlare con i tuoi figli...con tuo marito...e che ti indica il cielo per farti capire che sta morendo...io sono per l'eutanasia perchè questo strazio non se lo merita nessuno...e oltretutto...un grazie ad uno stato completamente assente...
perchè, tu si ? :?

mica è una questione di merito...
"Presta l'orecchio a tutti, la tua voce a qualcuno, senti le idee di tutti ma pensa a modo tuo."
W. Shakespeare

#42
violet ha scritto:
pola ha scritto:avete mai provato a vivere fianco a fianco con una persona paralizzata in un letto, che non può più vedere e che non riesce più a parlare...e oltretutto attaccata ad un respiratore...avete mai provato?
avete mai provato ad avere vicino persone con la sclerosi laterale amiotrofica che ti lascia in un letto per intere giornate in cui non riesci nemmeno a leggere un libro...parlare con i tuoi figli...con tuo marito...e che ti indica il cielo per farti capire che sta morendo...io sono per l'eutanasia perchè questo strazio non se lo merita nessuno...e oltretutto...un grazie ad uno stato completamente assente...
perchè, tu si ? :?

mica è una questione di merito...
si io si...infatti non è una questione di merito ma è troppo facile generalizzare...di certo non voglio un premio...troppo facile però parlarne senza averlo provato

#43
casimira ha scritto:io sono a favore dell'eutanasia.
per tutti i motivi che hai detto tu.
perchè queste persone non tornano "bene"
perchè per anni non vivono ma si consumano
perchè io non vorrei essere tenuta in vita a quelle condizioni
perchè non è naturale, infatti senza macchinari morirebbero
perchè nessuno si dovrebbe arrogare il potere di togliermi il diritto di scegliere di non vivere più
ti quoto io la penso proprio come te
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#44
fedelyon ha scritto:Per quanto mi riguarda, se stiamo parlando di un maggiorenne, trovo corretto che la persona in questione possa scrivere un testamento biologico sul trattamento che vorrebbe avere e in quali casi.
Per i minorenni, o per coloro che per qualunque motivo non hanno potuto decidere, trovo corretto che siano i parenti più prossimi, con l'aiuto del comitato di bioetica dell'ospedale a decidere.
Avere una macchina che gonfia e sgonfia i polmoni e fa passare un po' di elettricità nel cervello non equivale esattamente a tenere in vita una persona, secondo me. Comunque ci sono organi preposti.
Per quanto riguarda il caso di persone consapevoli della loro scelta ma inabili ad attuarla (vedi Welby) trovo assolutamente scorretto che sia qualcun altro a decidere.
quoto al 100%.
I miei genitori e free sanno benissimo che non vorrei vivere come vegetale e vorrei che fossero donati i miei organi e spero che, facendo tutti gli scongiuri del caso, se dovesse succedere, rispettassero la mia scelta
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#45
boo ha scritto:
io il coma lo vedrei come non-vita
potremo stare qui a parlarne per ore, ma non c'è un giusto o uno sbagliato, è qualcosa di talmente profondo che ognuno la pensa a modo suo... anche per me il coma sarebbe un non-vita e peggio ancora sarebbe essere coscienti di quello che sta accadendo intorno a te e non poterne far parte...
io vorrei che qualcuno staccasse la mia spina, ma rispetto e comprendo chi la penso diversamente.
brilloccate ma disoneste