casimira ha scritto:e non esiste un diritto a non soffrire?
è proprio necessario consumarsi nel dolore fino all'ultimo?
secondo te la vita ha sempre e comunque una dignità immagino... ma se per me la negazione di alcune cose toglie dignità e mi avvilisce... devo accettarlo comunque?
Immagino siano a me le domande...
Casi, come fai a essere certa di quello che prova la persona in questione?
Qui si dà sempre per scontato che il disabile soffra... Non è vero.
Il disabile ha una sua vita ed è diversa dalla nostra.
Quelli che soffrono sono le persone che ci stanno intorno, perchè un disabile a tutti i livelli ti cambia la vita.
Il dolore è dei parenti e degli amici, non di chi è attaccato a una macchina per restare in vita.
Ed è proprio per questo che dico che la scelta di interrompere questa sofferenza è "egoista" perchè riguarda chi prende la decisione e non chi la subisce.
Ogni vita deve per forza avere dignità, perchè altrimenti ognuno può decidere a suo piacimento quando è il momento di interromperla.
Premetto che quello che sto per dire è una pura forzatura...
Per me avrebbe più dignità di vivere un vegetale attaccato a una macchina che una persona sanissima che ha ammazzato dieci persone...
E quindi? Che si fa?