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Vuoto per pieno

#1
Salve a tutti sono nuovo del forum anche se vi leggo da molto tempo.
Ho un quesito da porvi.
Sto iniziando i lavori per la ristrutturazione interna di un immobile (realizzazione dei tramezzi, abbozzo ed intonaco) e mi trovo a fronteggiare i calcoli per la misurazione del dovuto al muratore.
Premesso che in fase di preventivo mi sono stati comunicati i costi per mq ma non mi è stato accennato (avrei dovuto chiederlo prima) al metodo di misurazione delle aperture.
Un amico mi ha detto che solitamente si procede al calcolo del vuoto per pieno, ma considerando che ci sono 10 tra finestre e balconi e circa 7 porte il metodo con cui il calcolo si realizzerà avrà un certo impatto sul computo finale.
La domanda è: il vuoto per pieno è normato da una disciplina precisa o si tratta solo di una prassi consolidata?

Illuminatemi!

#2
discutevo di questo argomento giusto la settimana scorsa col mio pittore in fase di preventivo per un cliente..

di solito se ci sono tante aperture si può introdurre la variabile dell'esclusione dalla formula vuoto per pieno di aperture superiori a X mq

in generale comunque l'applicazione del criterio vuoto per pieno va adoperato quando è evidente che il calcolo delle sole parti piene non ripaga per intero il lavoro svolto.

Io ti direi di trovare il giusto accordo che ti faccia ottenere un lavoro ad un prezzo equo e fatto a regola d'arte.
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#3
Ovviamente il giusto mezzo è da ricercare per evitare di andare a contabilizzare i cm per calcolare la somma da corrispondere, però c'è anche da dire come alcuni ci lucrano su queste cose e non mi va di farmi raggirare.
Ho visto che ci sono delle normative regionali che determinano le metodologie di calcolo; ovviamente non potrò applicarle alla lettera perchè ci sarebbe da tirare in ballo un numero enorme di implicazioni, però sarà l'occasione per riportarlo ad una misura più adeguata di calcolo se dovesse indicare il vuoto per pieno come strumento obbligatorio.

#4
La definizione di vuoto per pieno, non mi vorrei sbagliare, è presente in una vecchia legge (ora non ricordo bene, forse la 765/67) che disciplina alcuni aspetti dell'edilizia, ed è un appellativo riferito al volume di una abitazione per indicare il valore comprensivo del volume dei muri perimetrali. Impropriamente, si usa anche per indicare la superficie di un appartamento quando, appunto, comprende le tamponature verso l'esterno. La dizione corretta della superficie "vuoto per pieno" sarebbe: superficie utile lorda (SUL).

Quando si considera la pittura, è un altro discorso: si considera la superficie delle pareti nette interne, comprese le porte e le finestre. In questo modo, infatti, anche se queste parti non vanno pitturate, si considerano i piccoli extra che bisogna comunque pitturare, come gli imbotti delle finestre e, eventualmente, quelli delle porte, e si ovvia al fatto che comunque di vernicie tocca sempre comprarne un po di più di quella che necessiterebbe.
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#5
Il prezzo va sempre indicato in modo esatto prima di iniziare qualsiasi lavoro. Premesso questo, personalmente uso sempre il listino regionale e la prassi ampiamente consolidata è vuoto per pieno. Non si considerano mai e dico mai le pareti nette interne . C' è poi da ricordare che il listino è ambiguo, faccio un esempio rasare una parete è certamente più agevole che rasare un soffitto eppure da listino non c'è differenza di prezzo, e ancora da listino la tinteggiatura a semilavabile dei soffitti costa a Roma 3,62, le pareti che sono più agevoli, a lavabile 5,16. La diversità del materiale non giustifica la differenza e semmai dovrebbe essere il contrario visto che i soffitti sono più impegnativi e richiedono la stessa finitura. Personalmente mi rivarrei unicamente sul modo non perentorio di stabilire il prezzo.
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#6
Il pittore che ha eseguito i lavori a casa mia (un paio di settimane fa) mi ha calcolato un prezzo X per il lavoro. Dopo che ha preso tutte le misure (considerando appunto una parete con finestra per intero ed escludendo l'area di un finestrone della cucina) mi ha proposto il suo preventivo... gli ho poi fatto notare che le porte e le finestre non erano presenti nell'appartamento e che quindi si sarebbe risparmiato il rognoso lavoro di posa dello scotch intorno agli stessi... ...mi ha applicato uno sconto sul totale (3000€ anzichè 3200€)
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#7
Si usa il vuoto per pieno di prassi perchè i ritocchi intorno a porte e finestre necessitano di accuratezza, precisione per cui di più tempo rispetto ad una parete senza aperture.
Comunque fatevi fare sempre un prezzo finito non al Mq perchè le sorprese sono sempre dietro l'angolo!