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#16
piera-bl ha scritto:
ale85 ha scritto:
Approfitto della vostra competenza per sottoporvi un altro quesito così evito di aprire un altro thread:
Marito e moglie, sposati in regime di separazione dei beni, con 2 figli. Vivono in un appartamento intestato a se stessi in parti uguali. Il marito muore improvvisamente, senza testamento. La quota della moglie rimane tale, la quota del marito va in successione ai figli e alla moglie. La domanda è: è vero che la moglie in quanto vedova (o in virtu' di qualcos'altro) gode di usufrutto in quella casa finchè vive? Grazie...
per quel che ne so io, la proprietà diventa per4/6 della moglie (il suo 50%+1/3 come quota ereditaria, 1/6 a ciascuno dei 2 figli)
la moglie ha diritto di vivere in quella che è la casa coniugale (penso che sia l'usufrutto per i 2/6 di proprietà dei figli)
...uhm, non mi è molto chiaro, intendi dire che l'usufrutto ce l'hanno i figli e non la moglie? Oppure che la moglie avendo la quota di proprietà maggiore (4/6 contro 2/6) ha il diritto di starci dentro finchè vive? :roll:
Ale

#17
ale85 ha scritto:
vany ha scritto:Secondo me con il testamento è piu' complicato, se i fratelli vogliono possono impugnarlo...ci sono delle regole da seguire, cerca in internet e trovi tanto su qst argomento.
Il consiglio postato secondo me "credo" è migliore, in quanto tua zia resta cmq in casa e nn la puo' mandare via nessuno fino a che nn va a miglior vita, e poi voi di conseguenza ne diventate proprietari leggittimi.
già, penso proprio che alla fine dei conti sia la cosa migliore da fare...


Approfitto della vostra competenza per sottoporvi un altro quesito così evito di aprire un altro thread:
Marito e moglie, sposati in regime di separazione dei beni, con 2 figli. Vivono in un appartamento intestato a se stessi in parti uguali. Il marito muore improvvisamente, senza testamento. La quota della moglie rimane tale, la quota del marito va in successione ai figli e alla moglie. La domanda è: è vero che la moglie in quanto vedova (o in virtu' di qualcos'altro) gode di usufrutto in quella casa finchè vive? Grazie...
tripso studia legge e mi ha detto che il caso si potrebbe risolvere col combinato disposto degli artt 540 e 542 c.c.:

Art. 540 Riserva a favore del coniuge

A favore del coniuge (459) è riservata la metà del patrimonio dell'altro coniuge, salve le disposizioni dell'art. 542 per il caso di concorso con i figli.
Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare (144), e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli.

Art. 542 Concorso di coniuge e figli

Se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio, legittimo o naturale (459, 231, 258) a quest'ultimo è riservato un terzo del patrimonio ed un altro terzo spetta al coniuge.

Quando i figli, legittimi o naturali, sono più di uno, ad essi è complessivamente riservata la metà del patrimonio e al coniuge spetta un quarto del patrimonio del defunto. La divisione tra tutti i figli, legittimi e naturali, è effettuata in parti uguali.


Quindi vi è diritto di abitazione per il coniuge e di uso sui mobili e , lasciando 2 figli, ad essi và metà del patrimonio ed al coniuge 1/4


Inoltre nella separazione dei beni I patrimoni di marito e moglie restano separati durante il matrimonio, salvi i diritti successori nonché i diritti legati allo status di coniuge.
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine

#18
tripsina (o tripsino :D ) ti ringrazio moltissimo per la spiegazione!!!
Ma scusa se ragioniamo in "quarti" mettiamo che i figli siano 2 ... 1/4 va al coniuge, 1/4 a testa ai 2 figli e siamo a complessivi 3/4... e l'ultimo "quarto" che fine fa? Ho paura di essermi incartato col ragionamento... :roll:
Ale

#19
Hai ragione infatti tripsino si è sbagliato, nel senso che il 542 indica la quota che spetta ai figli e al coniuge come legittima, del restante 1/4 (1-1/4-1/2=1/4) il testatore può disporre come più gli aggrada.
Nel caso che proponi tu invece non c'è un testamento quindi le quote non sono quelle del 542 ma quelle del 581 ovvero 1/3 al coniuge e il restante in parti uguali ai figli (art.566)
Utente gemellata con Abigaille e Boo

#20
alice7 ha scritto:Hai ragione infatti tripsino si è sbagliato, nel senso che il 542 indica la quota che spetta ai figli e al coniuge come legittima, del restante 1/4 (1-1/4-1/2=1/4) il testatore può disporre come più gli aggrada.
Nel caso che proponi tu invece non c'è un testamento quindi le quote non sono quelle del 542 ma quelle del 581 ovvero 1/3 al coniuge e il restante in parti uguali ai figli (art.566)
ahh ecco mi sembrava :wink:
Ale