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#76
cyberjack ha scritto:A mio avviso, o uno è uomo, o è figlio.
Se ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo...
questo è il mio personalissimo parere...
era il parere anche del mio psichiatra... :roll:

#77
boo ha scritto:
cyberjack ha scritto:A mio avviso, o uno è uomo, o è figlio.
Se ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo...
questo è il mio personalissimo parere...
era il parere anche del mio psichiatra... :roll:
chissà come mai :wink:
ora che sento il mondo e più forte è il vento mentre salgo su
penso a quante volte allo stesso vento ho affidato il canto per cullarti ancora un altro po’
Immagine

#78
opy74 ha scritto:
boo ha scritto:
cyberjack ha scritto:A mio avviso, o uno è uomo, o è figlio.
Se ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo...
questo è il mio personalissimo parere...
era il parere anche del mio psichiatra... :roll:
chissà come mai :wink:
come e' vero il contrario
Se NON ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo...
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#79
dammispazio ha scritto:
opy74 ha scritto:
boo ha scritto: era il parere anche del mio psichiatra... :roll:
chissà come mai :wink:
come e' vero il contrario
Se NON ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo...
interessante...

#80
A mio avviso, o uno è uomo, o è figlio.
Se ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo..
ammè invece questa pare una strunzata...
ho sempre avuto rapporti mediamente buoni con i miei...ma stargli anche solo accanto, nella stessa stanza, in alcuni periodi dlela mia vita...era una vera sofferenza fisica.
mi davano sui nervi.
come parlavano, come ragionavano, guarda...anche solo come respiravano (porelli)...
insomma diciamocelo...ho avuto un'adolescenza standard con tutto il rifiuto del nido che ne consegue.
ma passato quel periodo...crescendo...diventando adulta...ho riscoperto il piacere di star con loro come persone, non solo come mammaepapà...
è proprio cambiata la qualtià del rapporto...
se non ci fosse il tessoro e se loro avessero una casa più grande di quella che hanno (insomma almeno una camera per me, ok, quello sì), tornerei tranquillamente a viver da loro.
non ho bisogno di viver da sola per far vedere quanto sono adulta, sono donna, sono figlia, tutto contemporaneamtne, alla facciazza dello psicologo :wink:

#81
rananera ha scritto: ma passato quel periodo...crescendo...diventando adulta...ho riscoperto il piacere di star con loro come persone, non solo come mammaepapà...
è proprio cambiata la qualtià del rapporto...
quindi mi dai ragione.

non ho mai detto che essere adulti significa sputare in faccia ai propri genitori, ma semplicemente passare da un rapporto genitori-figli (dove i primi provvedono per i secondi, in termini di "tetto", di "bisogni vari", ecc) ad un rapporto di scambio tra persone adulte che decidono di stare insieme.

Non è rifiutando i propri genitori che si diventa adulti, ma guardandoli come un individuo guarda un altro individuo: ossia pariteticamente.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#82
cyber...guarda...diciamocelo subito: se ogni tanto ti dovessero venir dei dubbi (cosa peraltro impossibile immagino :D ), pensa solo ad una assoluta certezza: non ti darò mai ragione. a prescindere e per definizione.
8)
ciò detto...confermo infatti di aver detto proprio l'opposto tuo...
Se ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo..
per me è, appunto, l'esatto opposto se si sta parlando di maggiorenni.
:wink:

#83
rananera ha scritto:
A mio avviso, o uno è uomo, o è figlio.
Se ti trovi bene a vivere con i tuoi, significa che non sei ancora formato come individuo..
ammè invece questa pare una strunzata...
ho sempre avuto rapporti mediamente buoni con i miei...ma stargli anche solo accanto, nella stessa stanza, in alcuni periodi dlela mia vita...era una vera sofferenza fisica.
mi davano sui nervi.

come parlavano, come ragionavano, guarda...anche solo come respiravano (porelli)...
insomma diciamocelo...ho avuto un'adolescenza standard con tutto il rifiuto del nido che ne consegue.
ma passato quel periodo...crescendo...diventando adulta...ho riscoperto il piacere di star con loro come persone, non solo come mammaepapà...
è proprio cambiata la qualtià del rapporto...
se non ci fosse il tessoro e se loro avessero una casa più grande di quella che hanno (insomma almeno una camera per me, ok, quello sì), tornerei tranquillamente a viver da loro.
non ho bisogno di viver da sola per far vedere quanto sono adulta, sono donna, sono figlia, tutto contemporaneamtne, alla facciazza dello psicologo :wink:
rana ti quoto... anch'io con l'età e soprattutto avendo delle figlie ho capito molte cose, in particolar modo di mia madre (io sono la maggiore) e molti suoi atteggiamenti...
metti poi la totale differenza di carattere...e anche la stessa testardia (non credo esista come termine... lo intendo non come testardaggine fine a se stessa ma come incapacità a volte di VOLER andar oltre le proprie posizioni...per tanti motivi... più o meno importanti)... ed erano scintille...
e comunque mentre ho razionalmente accettato di andare a vivere vicino/insieme ai miei suoceri... non avrei mai - all'epoca - pensato di andare a vivere con mia madre (e allora anche mio padre...)
ora forse sì....
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

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