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Vivere.... nell'Ikea...

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Vivere una settimana all'Ikea
Esperimento del comico Mark Malkoff, da lunedì scorso si è chiuso nel negozio di Paramus nel New Jersey

MILANO - Il comico newyorkese Mark Malkoff ha deciso di fare casa all’Ikea. Nel senso che in uno store dell’Ikea ci è proprio andato ad abitare, in attesa che gli disinfestino l’appartamento dagli scarafaggi.
Da lunedì scorso, infatti, l’eccentrico trentunenne si è volontariamente chiuso nel negozio di Paramus, nel New Jersey, e lì vi resterà fino alla mezzanotte di sabato prossimo, vivendo uno degli appartamenti ricostruiti all’interno del magazzino (65 mq di superficie) e mangiando al ristorante dello store, mentre per la doccia e i bisogni fisiologici può utilizzare i bagni degli uffici.


DOCUMENTARIO - Malkoff sta registrando il suo soggiorno all’«hotel Ikea» per farne un documentario, mentre sul suo sito si possono vedere i primi episodi della sua avventura come inquilino del colosso svedese di mobili “pret-à-porter”. «Questo posto mi sta piacendo un sacco – ha raccontato l’attore nel suo blog su MySpace – perché non mi fa sentire nostalgia di casa mia, visto che l’80% dei miei mobili li ho comprati qui. Mi sa che mi dovranno cacciare con la forza». Per la verità, quando si era ritrovato con la casa infestata di scarafaggi, il comico aveva pensato di farsi ospitare da un amico, ma nessuno di quelli che ha contattato aveva un appartamento abbastanza grande per entrambi. Improponibile, invece, l’idea di stare in hotel, visti i prezzi di New York. Da qui, la balzana idea di provare a “scroccare” una settimana di alloggio all’Ikea in cambio di un video che immortalasse l’esperienza, “ma mai in un milione di anni mi sarei aspettato che quelli del negozio accettassero la mia proposta”, ha confessato Malkoff. E, invece, così è stato, con somma invidia della londinese Jamie Flamand, uno dei contatti di Mark su Facebook, che da bambina aveva spesso sognato di vivere in un mobilificio, ma nessuno le aveva mai dato il permesso.

ALTRI ESPERIMENTI BIZZARRI - Malkoff, che attualmente lavora nello show “The Colbert Report” per l’emittente “Comedy Central”, non è nuovo a trovate di questo tipo. Il 29 giugno dell’anno scorso si era, infatti, inventato un altro esperimento bizzarro: visitare tutti gli Starbucks di New York in una sola giornata (una media di 7 minuti a sosta nell’arco di 20 ore consecutive), prendendo qualcosa da bere o da mangiare in ognuno dei 171 bar della catena e documentando poi il tutto nel video “171 Starbucks”. Ha finito in overdose da caffeina, che lo ha “schizzato” a tal punto da costringerlo a mollare la bicicletta e ad usare un autista per gli ultimi spostamenti. Non solo, disorientato com’era, è stato due volte in 6 locali, portando così il computo totale a 177, e alla fine ha speso la bellezza di 369,14 dollari, pari a oltre 251 euro. Nel conto sono finiti anche gli 80 dollari (54 euro) pagati per un pezzo di torta, ma in realtà serviti come “bustarella” per convincere la recalcitrante barista a riaprire lo Starbucks che aveva appena chiuso. I soldi gli sono stati restituiti qualche giorno più tardi da uno dei dirigenti della compagnia, dopo che Malkoff aveva ricevuto garanzie che la ragazza non sarebbe stata licenziata.
«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.»