La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#376
Appunto strumentalizzazione politica. Il Comune di Cagliari è uno dei pochi a non aver iniziato una raccolta differenziata.
Dov'erano tutti questi signori quando si polemizzava sui trasporti bloccati nel porto cittadino di container di rifiuti speciali (proveniente dal Nord Italia) spacciati per materiale da riutilizzare nelle industrie di Porto Vesme?
Il solito teatrino poco edificante della nostra politica :evil:

#377
rananera ha scritto:
ranocchia secondo te quale sarebbe la soluzione????immediata???lasciarci a marcire nell'immondizia??
...tripsì purtroppo non ho soluzioni pacifiche e tranquille...
quindi mi vien proprio da risponderti: sì.
fino a quando non ci sarà almeno un altro inceneritore, acceso e attivo, segno tangibile della volontà locale di smazzarsi i problemi in casa...
fino a quel momento vi tenete la monnezza.
(non- solo- nelle vostre strade però, son pronta a venire persoanlmente armata di vanga per distribuirla nell'intera città, zone di lusso comprse, soprattutto nei cortili di bassolini e amichètti suoi).

p.s. tripsì se hai bisogno di ospitalità piuttosto nel frattempo ti ospito io, atttè ti piglio sempre volentieri, di monnezza da smaltire mi basta la nostra.
:wink:
a vabbè volentieri la distribuirei pure io a casa di bassolino e anche della iervolino :twisted: :twisted:
comunque io spero che quell'inceneritore ad acerra venga presto completato e messo in funzione e .... ospiteresti pure tripso 8) e pure wisky 8) guarda che il mio cagnolino fa la pipì nella lettiera come i gatti :D ed è pacifico e affettuoso quindi niente timore per l'astolfo :D
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine

#378
leggete un pochino

Il primario di oncologia dell'Istituto tumori della Fondazione Pascale,Giuseppe Comella, non usa mezzi termini. Perché la questione dei rifiuti, a Napoli, non è solo un problema di montagne di pattume per le strade. E' un problema di morte, di bambini nati deformi, di tumori che corrodono e portano alla tomba. Intervistato da Affari Comella spiega che "esiste un'emergenza, aumentano le neoplasie, aumentano le malformazioni congenite. E tutto per colpa del Nord che qui ha scaricato i suoi rifiuti tossici". Insomma, sotto la monnezza c'è il veleno.

Primario Comella, per l'emergenza rifiuti sta aumentando l'insorgenza dei tumori?
Sì, sicuramente. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto uno studio dettagliato, classificando in cinque livelli l'esposizione al rischio. Nelle zone di Napoli e Caserta ci sono otto comuni dove si muore.

In che modo?
In un modo orribile. Facendo un confronto con i comuni a livello 1, quindi poco esposti, il tasso di mortalità in queste otto cittadine è superiore per il cancro al polmone del 7 per cento negli uomini e del 9 per cento nelle donne. E andiamo avanti, si muore per cancro al fegato e alle vie biliari: +19 per cento negli uomini e +29 per cento nelle donne. Ma il problema non sono solo i tumori, anzi...

Spieghi meglio.
A Napoli possono nascere bambini deformi a causa delle discariche. Nascono con la spina bifida, nei comuni a livello 5 sono l'83 per cento in più. E quindi bisogna operare, altrimenti si creano infezioni, hanno problemi di deambulazione e nella crescita degli arti inferiori.

Piccoli mostri...
Bambini con gravissime deformazioni, come quelle all'apparato urogenitale, al pene. O anche malformazioni al palato, come il labbro leporino. Ma il problema non sono i rifiuti "normali", quelli urbani. Il problema viene dal Nord.

E quindi...
E quindi Galan farebbe meglio a stare zitto quando dice che non vuole i rifiuti di Napoli. Nessuno vuole darglieli, i rifiuti di Napoli. Però si riprenda quelli che per 30 anni hanno scaricato da noi con l'aiuto della camorra, quelli tossici, quelli che fanno venire queste malformazioni.

Le autorità sapevano, prima di questa ennesima emergenza?
Certo che sapevano. Sapevano tutto. C'è uno studio dell'Oms, c'è un esposto che ho firmato personalmente. Alla magistratura abbiamo detto tutto, abbiamo denunciato.

Tumore al polmone, mortalità di genere, tumore del fegato, tumore dello stomaco ma anche malformazioni congenite del sistema nervoso e dell'apparato uro-genitale. Esiste una relazione, accertata, tra l'emergenza dei rifiuti in Campania e il rischio salute per i cittadini. Le zone più a rischio sono le province di Caserta e Napoli. Sono i risultati più evidenti dello studio commissionato dalla Protezione Civile con, tra gli altri, il Cnr, l'Istituto superiore di sanità e l'Organizzazione mondiale della sanità.

Studio che ha confermato la presenza di rischi elevati di mortalità per varie cause e malfomazioni congenite nella Regione. Otto i comuni più a rischio, fino al 2004: Acerra, Aversa, Bacoli, Caivano, Castel Volturno, Giugliano in Campania, Marcianise e Villa Literno.

Il 21 dicembre scorso è partito un nuovo, fondamentale, studio sulla situazione attuale, di massima emergenza rispetto allo stato precedente. L'operazione prevede il prelievo di campioni di sangue di 780 persone e del latte materno di 50 donne, in 13 Comuni delle province di Napoli e Caserta, per analizzare il contenuto di diossine e di metalli pesanti.

Dopo ulteriori analisi ambientali e sugli animali, la Regione ha ritenuto quindi opportuna la realizzazione di uno studio ampio e analitico, che per dimensione del campione non ha precedenti in Italia e si colloca tra le indagini più estese condotte a livello internazionale per capire gli effetti sulla salute umana delle montagne di "monnezza".

I DATI - Ma veniamo ai dati, disastrosi, del precedente studio (che Affari pubblica integralmente). Sono state rilevate numerose associazioni tra salute e rifiuti. I rischi maggiori sono per i tumori, sia per gli uomini che per le donne. Il rischio cresce, nella zona con maggiore presenza di rifiuti, del 2% in entrambi i sessi. Confontando il gruppo dei comuni più a rischio con quelli meno a rischio, si osserva un eccesso di mortalità del 9% per le donne e del 12% per le donne. Tumore ai polmoni (+2%) e tumore gastrico(+5%), tumore del fegato (4% uomini, 7% donne). Per non parlare delle malformazioni congenite del sistema nervoso (trend 8%).

Lo studio conferma inoltre l'ipotesi che eccessi di mortalità e di malformazioni tendano a concentrarsi nelle zone dove è più intensa la presenza dei siti conosciuti di smaltimento dei rifiuti. Non basta. Lo studio, nelle conclusioni, sottolinea anche le limitazioni della ricerca, rilevando una certa sottostima del rischio stesso. Insomma, questi sono i dati. Ma i rischi di mortalità, quasi certamente, sono più alti.

il link è qst http://www.pianura.org/rs11gen08h14.htm
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine

#379
Monta l'emergenza, ma in Campania
di rifiuti ci si ammala e si muore
L'allarme era stato dato già da giugno. Ma è rimasto inascoltato. Era nella lettera su carta intestata "Presidenza del consiglio" che il 1 giugno 2007 l'allora capo della protezione civile Guido Bertolaso invia alla commissione sanità del senato. Nelle aree del napoletano e del casertano più interessate dall'abbandono dell'immondizia "il tasso di mortalità per numerose patologie - scrive Bertolaso - è superiore circa del 10% e il rischio di malformazioni congenite cresce addirittura in modo esponenziale".
In 196 comuni della province di Napoli e Caserta aumentano i decessi per tumori allo stomaco, ai polmoni, ai reni, alla vescica e ai tessuti molli legati in modo diretto o indiretto all'emergenza rifiuti che va avanti dal 1994 e alla situazione ambientale disastrosa. Nei sette comuni dove c'è la maggiore concentrazione di discariche - da Acerra a Giugliano - i decessi per tumore del fegato e dei dotti biliari toccano il 19% in più per gli uomini e addirittura il 29% in più per le donne. Sono migliaia di morti - spiega Fabrizio Bianchi del Cnr che ha preso parte alla ricerca. Ora i magistrati napoletani, che hanno aperto un'inchiesta sull'emergenza sanitaria, hanno un elemento in più. E l'assessore regionale alla sanità, su proposta di An, istituirà una commissione permanente, anche per affrontare eventuali epidemie.

http://www.tg5.mediaset.it/cronaca/arti ... 5999.shtml
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine

#380
tripsì...io ci credo pure...
ma diciamocelo...
come faccio a sentirmi in colpa per i miei rifiuti portati là da voi dopo avervi (non attè, ovvio, alla mafia che tutto decide), dopo avervi pagato per trasporto e smaltimento laute tariffe?
non è che qui al nord, in emergenza come da voi ora, ad un tratto abbiam costretto tutta italia a raccattare la nostra monnezzatossica (che comunque amo ricordare essere sicuramente in quantità minore grazie alla racolta differenziata che ci permette di tener qui e di gestire quella normale)...
e non è nemmeno per colpa mia se tu (ahimè, sì, anche tu temo) sei stata costretta a respirare sostanze tossiche spirgionate grazie agli incendi dolosi dei cumuli di monnezza attuale...
quello che mi sconvolge è: ok a pianura si combatte perchè là la monnezza non la vogliono perchè dannosa, va bene, posso umanamtne capire la cosa...ma ecchecaxxo..è altrettanto dannoso (se non dippiù) bruciarla nelle strade... :?

#381
ma i rifiuti tossici da chi venivano inviati?
secondo me c'è da fare una distinzione molto molto importante.

-se i rifiuti venivano mandati da strutture pubbliche (es. comuni) è una cosa gravissima e va punita duramente

-se i rifiuti venivano mandati da aziende... quelli devono pagare!!!! ma con il penale. non è un discorso di nord ma di criminali che incidentalmente stanno al nord. brava gente come quelli della Thyssen Krupp :twisted: e soprattutto come quelli della BREDA. Avete idea dell'incidenza dei tumori a Sesto San Giovanni? gli operai lavoravano l'amianto negli altiforni senza NESSUNA protezione... oggi muoiono come mosche e al processo sono stati assolti...
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#382
le fabbriche del nord utilizzavano qst metodo di smaltimento rifiuti proprio per non pagare laute somme...legate allo smaltimento dei rifiuti tossici ... era spazzatura di contrabbando. e poi sì che al nord rispetto al sud c'è la raccolta differenziata(non sono un'esperta ma cmq credo che per le fabbriche ci sia un iter diverso da seguire per lo smaltimento di rifiuti) ma è una storia che dura da 30 anni quindi ti lascio immaginare!
dietro quelle proteste incivili ci sono delinquenti e teppisti e chissà cos'altro...
al di fuori si può anche pensare che dato che la discarica non la vogliamo perchè vi dovete prendere la nostra spazzatura...io lo capisco...ma mai come ora mi sono informata...sto leggendo tanto di qst situazione ed ho capito il motivo per cui stanno manifestando (parlo delle persone normali...insomma della brava gente) per non farla riaprire...in quella discarica c'è di tutto e riaprirla buttandoci ancora spazzatura, senza le dovute bonifiche...controlli ecc.., sarebbe far esplodere una bomba tossica...la gente quì è stanca di dover subire prima per la camorra, poi per le istituzioni, che sono molto coivolte in qst giro o direttamente o perchè fanno finta di non vedere e lo hanno fatto per anni, il degrado in tutte le sue sfaccettature, che deriva da tutta qst situazione.
ranocchia tu sei insegnante lavori con i bambini e non posso credere che tu possa solo per un istante strafregartene almeno di loro che non hanno minimamente colpa per tutta qst situazione almeno loro hanno diritto a vivere in una città sana e pulita!!! eddai!!!!... io e tripso proprio per come vanno le cose in campania e poi nel resto d' Italia stiamo valutando(già da tempo) di andarcene da qst paese prima o poi (meglio prima). :?
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine

#383
casimira ha scritto:ma i rifiuti tossici da chi venivano inviati?
secondo me c'è da fare una distinzione molto molto importante.

-se i rifiuti venivano mandati da strutture pubbliche (es. comuni) è una cosa gravissima e va punita duramente

-se i rifiuti venivano mandati da aziende... quelli devono pagare!!!! ma con il penale. non è un discorso di nord ma di criminali che incidentalmente stanno al nord. brava gente come quelli della Thyssen Krupp :twisted: e soprattutto come quelli della BREDA. Avete idea dell'incidenza dei tumori a Sesto San Giovanni? gli operai lavoravano l'amianto negli altiforni senza NESSUNA protezione... oggi muoiono come mosche e al processo sono stati assolti...
casi in tutte qst situazioni io non credo che lo stato ne sia all'oscuro...semmai fa finta di non sapere niente...a quei lavoratori và tutto il mio sostegno mica sto a dire l'hanno voluto loro perchè potevano scegliere se lavorarci o meno! io qst non lo dico e non lo penso perchè in qlc modo dovranno campare...anzi li ammiro!
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine

#384
trispi una cosa sola...quando parli delle fabbriche del nord parli solo di alcune fabbriche ...con responsabilità penale soggettive individuate o cmq individuabili...di fabbriche al nord ce ne sono migliaia ...la stragrande maggiornanza delle quali 30 anni fa non ha portato niente a napoli...oltretutto, come tu ben saprai, ci sono processi che hanno dimostrato o nei quali l'accusa cerca di dimostrare che una parte ( anche qui minima) di quello che viene chiamato polo industriale del lazio, dove si trovano industrie multinazionali chimiche, farmaceutiche, e parte sostanziale dell' industria militare hanno usato come smaltimenti rifiuti anche alcune discariche illegali in campania...quindi al solito la propaganda trova il tempo che trova, e di solit con la realtà ha pochino a che fare....queste cose le so solo perchè il mio studio si occupa di una delle famose industrie laziali....






già che ci sono posto anche il sondaggio del corriere...visti i numeri direi che a pensare la stessa cosa in italia sono in tanti
Sondaggi Le regioni del Nord devono accettare i rifiuti della Campania?

No
70.0% Sì
30.0% Numero votanti: 23098
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#385
Kalimeroxxx ha scritto:trispi una cosa sola...quando parli delle fabbriche del nord parli solo di alcune fabbriche ...con responsabilità penale soggettive individuate o cmq individuabili...di fabbriche al nord ce ne sono migliaia ...la stragrande maggiornanza delle quali 30 anni fa non ha portato niente a napoli...oltretutto, come tu ben saprai, ci sono processi che hanno dimostrato o nei quali l'accusa cerca di dimostrare che una parte ( anche qui minima) di quello che viene chiamato polo industriale del lazio, dove si trovano industrie multinazionali chimiche, farmaceutiche, e parte sostanziale dell' industria militare hanno usato come smaltimenti rifiuti anche alcune discariche illegali in campania...quindi al solito la propaganda trova il tempo che trova, e di solit con la realtà ha pochino a che fare....queste cose le so solo perchè il mio studio si occupa di una delle famose industrie laziali....






già che ci sono posto anche il sondaggio del corriere...visti i numeri direi che a pensare la stessa cosa in italia sono in tanti
Sondaggi Le regioni del Nord devono accettare i rifiuti della Campania?

No
70.0% Sì
30.0% Numero votanti: 23098
Colpe o non colpe se del nord o del sud ormai poco ce ne importa, il danno è stato fatto ed è gravissimo....qui si parla di malattie pesanti, mortali...è un inferno!!!!!
spero davvero che questo incubo finisce al più presto!!!
POLLY

#386
Non ho letto tutto il topic, pero' sentivo che adesso stanno stoccando i rifiuti e li stanno trasportando verso varie regioni italiane....tra cui sardegna, ove è successo un casino.....non per dire..pero'...mica è giusto essere sommersi dalla monnezza altrui...fermo restando che è un problema enorme e da risolvere....
Immagine
Album matrimonio:
http://www.alfemminile.com/album/unofficialweddingalbum (pw in mp)

#387
Sono una vecchissima utente del forum, vi seguo sempre ma ho pochissimo tempo da dedicarvi, e così, spesso leggo, ma rarissimamente scrivo. Stavolta però DEVO farlo.

Non ho letto tutto, sono arrivata a pag. 10 poi non ce l'ho fatta più. Quindi ho rapidamente cercato (grazie al Mulo) il passi di un libro che TUTTi dovrebbero leggere, se davvero vogliono capire un pò di più che sta succedendo. Il libro è GOMORRA, di Roberto Saviano:

"Le aziende dei clan hanno determinato piani regolatori, si sono infiltrate nelle ASL, hanno acquistato terreni un attimo prima che fossero resi edificabili e poi costruito in subappalto centri commerciali, hanno imposto feste patronali e le proprie imprese multiservice, dalle mense alle ditte di pulizia, dai trasporti alla raccolta dei rifiuti.
Mai si era avuta una così grande e schiacciante presenza degli affari criminali nella vita economica di un territorio come negli ultimi dieci anni in Campania. I clan di camorra non hanno bisogno dei politici come i gruppi mafiosi siciliani, sono i politici che hanno necessità estrema del Sistema."

"La parte più consistente dei traffici di rifiuti tossici ha un vettore unico: nord-sud. Dalla fine degli anni '90 diciottomila tonnellate di rifiuti tossici partiti da Brescia sono stati smaltiti tra Napoli e Caserta e un milione di tonnellate, in quattro anni, sono tutte finite a Santa Maria Capua Vetere. Dal nord i rifiuti trattati negli impianti di Milano, Pavia e Pisa venivano spediti in Campania. La Procura di Napoli e quella di Santa Maria Capua Vetere hanno scoperto nel gennaio 2003, grazie alle indagini coordinate dal pubblico ministero Donato Ceglie, che in quaranta giorni oltre seimilacinquecento tonnellate di rifiuti dalla Lombardia sono giunte a Trentola Ducenta, vicino a Caserta."

"Vicino a Villaricca i carabinieri individuarono un terreno dove erano state accumulate le carte utilizzate per la pulizia delle mammelle delle vacche, provenienti da centinaia di allevamenti veneti, emiliani, lombardi.
Le mammelle delle vacche vengono continuamente pulite, due, tre, quattro volte al giorno. Ogni volta che devono inserire le ventose dei mungitoriautomatici gli stallieri devono pulirle. Spesso poi le vacche si ammalano di mastiti e patologie simili, e iniziano a secernere pus e sangue, ma la vacca non viene messa a riposo: semplicemente ogni mezz'ora bisogna nettarla,
altrimenti il pus e il sangue finiscono nel latte e interi fusti si pregiudicano."

Passeggiare nell'entroterra campano è come assorbire gli odori di tutto quanto producono le industrie.

"Da nord verso sud i clan riescono a drenare di tutto. Il vescovo di Nola definì il sud Italia la discarica abusiva dell'Italia ricca e industrializzata. Le scorie derivanti dalla metallurgia termica dell'alluminio, le pericolose polveri di abbattimento fumi, in particolare quelle prodotte dall'industria siderurgica, dalle centrali termoelettriche e dagli inceneritori. Le morchie
di verniciatura, i liquidi reflui contaminati da metalli pesanti, amianto, terre inquinate provenienti da attività di bonifica che vanno a inquinare altri terreni non contaminati. E ancora rifiuti prodotti da società o impianti pericolosi di petrolchimici storici come quello dell'ex Enichem di Priolo, i fanghi conciari della zona di Santa Croce sull'Arno, i fanghi dei depuratori di Venezia e di Forlì di proprietà di società a prevalente capitale pubblico.
Il meccanismo dello smaltimento illecito parte da imprenditori di grosse aziende o anche da piccole imprese che vogliono smaltire a prezzi irrisori le loro scorie, il materiale di risulta da cui più nulla è possibile ricavare se non costi. Al secondo passaggio ci sono i titolari di centri di stoccaggio che attuano la tecnica del giro di bolla, raccolgono i rifiuti e in molti casi li
miscelano con rifiuti ordinari, diluendo la concentrazione tossica e declassificando, rispetto al CER, il catalogo europeo dei rifiuti, la pericolosità dei rifiuti tossici."

L'operazione "Cassiopea" del 2003 dimostrò che ogni settimana partivano dal nord al sud quaranta Tir ricolmi di rifiuti e – secondo la ricostruzione degli inquirenti – venivano sversati, seppelliti, gettati, interrati cadmio, zinco, scarto di vernici, fanghi da depuratori, plastiche varie, arsenico, prodotti delle acciaierie, piombo. La direttrice nord-sud era la strada privilegiata dai trafficanti. Molte imprese venete e lombarde, attraverso gli stakeholder, avevano adottato un territorio nel napoletano o nel casertano trasformandolo in un'enorme discarica. Si stima che negli ultimi cinque anni in Campania siano stati smaltiti illegalmente circa tre milioni di tonnellate di rifiuti di ogni tipo, di cui un milione solo nella provincia di Caserta. Il casertano è un'area che nel "piano regolatore" dei clan è stata assegnata alla sepoltura dei rifiuti."

"il Veneto il vero centro di stoccaggio, secondo le indagini coordinate negli ultimi anni dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Da anni alimenta i traffici illegali sul territorio nazionale. Le fonderie settentrionali fanno smaltire le scorie senza precauzioni, mischiandolo al compost usato per concimare centinaia di campi agricoli."

Verso gli inceneritori i clan hanno un atteggiamento ambivalente. Da un lato sono contrari, poiché vorrebbero continuare a vivere di discariche e incendi, e l'emergenza permette in più di speculare sulle terre di smaltimento delle ecoballe, terre che loro stesso affittano.
Nel caso però si dovesse realizzare l'inceneritore sono già pronti per entrare in subappalto per la costruzione, e successivamente per la gestione. Laddove le inchieste giudiziarie non sono ancora arrivate, la popolazione è già giunta.
Terrorizzata, nervosa, spaventata. Temono che gli inceneritori possano diventare delle fornaci perenni dei rifiuti di mezz'Italia a disposizione dei clan, e quindi tutte le garanzie sulla sicurezza ecologica dell'inceneritore andrebbero a vanificarsi contro i veleni che i clan imporrebbero di bruciare. Migliaia di persone sono in stato di allerta ogni qual volta si dispone la riapertura di una discarica esaurita. Temono che possano arrivare da ogni parte rifiuti tossici spacciati per rifiuti ordinari, e così resistono sino allo stremo piuttosto che rischiare di fare del proprio paese un deposito incontrollato di nuova feccia."


Io, meridionale, sono stanca di sentirmi parassita in italia, tacciata di inciviltà nel civilissimo, evoluto e ricco di senso civico Nord in cui vivo e lavoro.
Se la situazione è quella che è, come potete vedere, e perchè conviene anche alla grande imprenditoria settentrionale. Le mie colpe, sono le mie colpe, ma per piacere, non nascondiamoci dietro un dito, e cerchiamo di capire quali sono gli interessi che sono dietro a tutto questo.

Perchè NAPOLI SIAMO NOI. e questo non lo dico io, ma un grande giornalista PIEMONTESE, Giorgio Bocca, il cui libro pure vi invito a leggere.
...Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l'amai , e a volte anche lui mi amò ...

#388
sono d'accordo, ma la camorra è viva anche grazie a persone qualunque che preferiscono non vedere, non sentire, non parlare (ecc), oltre che grazie ai poteri conniventi con essa; se non si risolve il problema camorra, è difficile risolvere qualsiasi problema del sud italia e si deve cominciare dal basso.

cmq mi sembra che qualcun altro avesse già postato questo passo, o alemno avesse citato il libro.

#390
smarty:) ha scritto:Verso gli inceneritori i clan hanno un atteggiamento ambivalente. Da un lato sono contrari, poiché vorrebbero continuare a vivere di discariche e incendi, e l'emergenza permette in più di speculare sulle terre di smaltimento delle ecoballe, terre che loro stesso affittano.
Nel caso però si dovesse realizzare l'inceneritore sono già pronti per entrare in subappalto per la costruzione, e successivamente per la gestione. Laddove le inchieste giudiziarie non sono ancora arrivate, la popolazione è già giunta.
Terrorizzata, nervosa, spaventata. Temono che gli inceneritori possano diventare delle fornaci perenni dei rifiuti di mezz'Italia a disposizione dei clan, e quindi tutte le garanzie sulla sicurezza ecologica dell'inceneritore andrebbero a vanificarsi contro i veleni che i clan imporrebbero di bruciare. Migliaia di persone sono in stato di allerta ogni qual volta si dispone la riapertura di una discarica esaurita. Temono che possano arrivare da ogni parte rifiuti tossici spacciati per rifiuti ordinari, e così resistono sino allo stremo piuttosto che rischiare di fare del proprio paese un deposito incontrollato di nuova feccia.
"
è qst quello che sto cercando di dire il motivo delle proteste per gli inceneritori e la riapertura delle discariche...se nessuno ci tutela contro qst tipo di risultato allora io sono con chi protesta...
http://www.alfemminile.com/album/lanostracasa15
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=28095
Immagine