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#16
.però...ecco ogni tanto...ma solo un paio di volte l'anno...mi piacerebbe tornare indietro a quando lui non c'era e io avevo tutto il tempo di fare le mie cose senza dover correre per fare la spesa o preparare da mangiare o andare in lavanderia o fare questo e fare quello.
mmmmavieniii
ma ma ma..ma allora non l'unica bastarda!!! :D :D :D

#17
Cara Lalu, potrei essere la tua amica! :wink:
In effetti mi trovo nelle sue condizioni (ehm...chissà che i due capitani non si conoscano!)....devo dire che finora non ho ancora vissuto sulla mia pelle i 4-6 mesi di separazione, ma ho avuto una buona dose di 10gg/un mese/due mesi vari sparsi qua e là da quando siamo insieme. Che dire...provengo da una famiglia in cui mio padre ha sempre girato molto per lavoro (diverso nel genere, ma molto impegnativo) e sono cresciuta abituata al fatto che possano esistere situazioni del genere. Quando ho conosciuto mio marito non ho fatto una tragedia per le sue trasferte, ma ripeto, non ho ancora vissuto lontananze "esagerate".
Devo anche dire che per assenze "brevi", diciamo sui 10-15 gg, max un mese, per i primi giorni è anche divertente: posso organizzarmi come voglio, fare quello che mi pare sia come lavori in casa che come hobbistica varia...insomma, tra il lavoro e le faccende varie i giorni volano! Superato il mese però la nostalgia inizia ad affacciarsi...e in ogni caso pure a me è toccato fare qualche trasferta di lavoro ed è toccato a lui starsene a casetta ad aspettarmi!
Le cose secondo me sono molto diverse quando si hanno figli...mentre un adulto può sopportare la situazione e capirla, i bambini no...e qui non so ancora come faremo. Certo è che quasi tutti i suoi colleghi sono sposati e con figli e non per quel tipo di lavoro smettono di farne, anzi! Gli unici casi di coppie più o meno sfasciate sono pre-matrimonio o stabilizzazione...insomma, da cosa ne so, dipende dalla ragazza/moglie/fidanzata di turno se accetta o meno uno stile lavorativo del genere.

#18
c'è chi dice che conta la qualità e non la quantità del tempo che si passa insieme, sia che si tratti del partner che dei figli...
ma...
io non credo di essere completamente d'accordo.

se ti vedo un mese si e uno no, seppur con tutta la qualità che si vuole, rimene pur sempre un rapporto part-time, un rapporto a metà o quasi.
insomma...io il mio uomo ho bisogno di averlo accanto anche fisicamente.

quando io e il mio ragazzo non vivevamo insieme ci vedevamo di fisso il week end e poi, in media, una sera a settimana.
io un po' ci soffrivo perchè mi mancava qualcosa, e quel qualcosa, anche se ti senti per telefono 10 volte al giorno, ti manca sempre.
ora che viviamo insieme non è che abbiamo tutto sto tempo in più per vederci, anche perchè come ho detto in un altro post il mio moroso è un superattivo, quando torna dal lavoro tra palestra, calcetto, questo e quello, alla fine non è che ci si vede poi tanto...ma c'è, è qui, e anche solo l'addormentarmi con lui di fianco è tutta ma proprio TUTTA un'altra storia.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#19
rondine ha scritto:Cara Lalu, potrei essere la tua amica! :wink:
In effetti mi trovo nelle sue condizioni (ehm...chissà che i due capitani non si conoscano!)....devo dire che finora non ho ancora vissuto sulla mia pelle i 4-6 mesi di separazione, ma ho avuto una buona dose di 10gg/un mese/due mesi vari sparsi qua e là da quando siamo insieme. Che dire...provengo da una famiglia in cui mio padre ha sempre girato molto per lavoro (diverso nel genere, ma molto impegnativo) e sono cresciuta abituata al fatto che possano esistere situazioni del genere. Quando ho conosciuto mio marito non ho fatto una tragedia per le sue trasferte, ma ripeto, non ho ancora vissuto lontananze "esagerate".
Devo anche dire che per assenze "brevi", diciamo sui 10-15 gg, max un mese, per i primi giorni è anche divertente: posso organizzarmi come voglio, fare quello che mi pare sia come lavori in casa che come hobbistica varia...insomma, tra il lavoro e le faccende varie i giorni volano! Superato il mese però la nostalgia inizia ad affacciarsi...e in ogni caso pure a me è toccato fare qualche trasferta di lavoro ed è toccato a lui starsene a casetta ad aspettarmi!
Le cose secondo me sono molto diverse quando si hanno figli...mentre un adulto può sopportare la situazione e capirla, i bambini no...e qui non so ancora come faremo. Certo è che quasi tutti i suoi colleghi sono sposati e con figli e non per quel tipo di lavoro smettono di farne, anzi! Gli unici casi di coppie più o meno sfasciate sono pre-matrimonio o stabilizzazione...insomma, da cosa ne so, dipende dalla ragazza/moglie/fidanzata di turno se accetta o meno uno stile lavorativo del genere.
guarda, la mia amica era ed è consapevolissima del lavoro del marito. lei per ora che non hanno figli, sembra fronteggiare bene la situazione.

io più che altro ero curiosa di capire se qualcuno che è abituato ad avere quotidianamente accanto il proprio compagno/a riuscirebbe a reggere bene una nuova situazione che implicherebbe lunghi e ripetuti periodi di distacco.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#20
Eccomi al varco 8)

Premetto che non parlo di assenze lunghe (mesi), che probabilmente accetterei solo se fossero l'eccezione e non la norma.

Semplificando i tempi, mio marito è fuori casa grossomodo una settimana sì e una no. Più o meno, dal lunedì al venerdì. Nei weekend raramente, 2/3 volte all'anno, quando va lontano o quando ci sono fiere importanti. Nei mesi di giugno/luglio le trasferte si diradano perché vengono qui i clienti ma non mi cambia molto perché in quei casi lo incrocio giusto 5 minuti al mattino.
A lui non pesa. Fa un lavoro che gli piace (e si rende conto che non è poco) e che lo gratifica, e non lo cambierebbe con un lavoro più stanziale nemmeno se gli offrissero lo stesso stipendio.
A me non pesa. Forse perché quando l'ho conosciuto faceva già questo lavoro. Forse per una questione di carattere (non mi pesa mangiare da sola in vacanza, a casa tantomeno). Forse, anzi certamente, perché quando lui è via ne approfitto per riprendermi tutto il mio spazio: invito a cena le amiche, sto in giro per negozi fino a tardi tanto non devo rendere conto a nessuno se ceno alle nove, posso saltellare per il soggiorno con il dvd degli U2 a palla :mrgreen:

Insomma, noi così stiamo proprio bene :D

Re: un compagno/a quasi sempre via per lavoro...

#21
lalu ha scritto:Potendo scegliere, preferireste avere un compagno/a con un lavoro "normale" (e per normale intendo che alla sera, a dormire, è a casa con voi) oppure un compagno/a che diciamo è a casa 2 mesi si e uno no? (giusto per ipotizzare dei tempi).
Naturalmente con conseguente differenza di stipendio.
Sicuramente un lavoro "normale" e tutte le sere si dorme insieme.. anche se il lavoro normale è di 9-10 ore e alla sera ci si parla pochissimo per la stanchezza.. ma si è comunque insieme.
Non importa del riscontro economico.. sposo lui, non un conto in banca..
Spero tanto che la tua amica abbia fatto questa scelta con grande consapevolezza. Ma del resto immagino di sì, visto che se ho ben capito questo lavoro lui non lo fa da poco tempo.
Maledetto bilocale!
Zona giorno - Camera - ALBUM!

#22
guarda allora ti dico: l'anno scorso s'è presentata per il mio moroso l'occasione di un posto di lavoro molto buono, ben stipendiato (diciamo intorno ai 2500 al mese)...
solo che sarebbe stato sempre in giro per l'Italia :shock:
gli altri ragazzi con cui avrebbe dovuto lavorare e il titolare anche, hanno confessato che tornano a casa il venerdì sera e ripartono la domenica pomeriggio... a volte non tornano neppure perchè le commesse che prendono sono troppo lontane da casa... :roll:
il mio lui ha rinunciato :wink:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#23
Lalu, ti dò ragione, però spesso il lavoro non lo si può scegliere...te lo dico perchè per esempio mio padre ha viaggiato un sacco, pura amando moglie e figli, ma non ha potuto scegliere...o quello o a casa!
Mio marito, quando ha scelto il suo lavoro, non aveva in mente gli effetti e implicazioni su eventuali relazioni future e famiglia...e ora gli tocca!
E io cosa devo fare? Se lo amo prendo tutto di lui, il bene e il male, lavoro compreso, e mi faccio forza quando sono da sola. Di sicuro, quando ci siamo conosciuti e ci frequentavamo senza ancora stare insieme, ho pensato molto a come sarebbe stata la vita con lui...ma l'amore...è cieco e non guarda i lavori! :wink:

#24
Beh io sono una di quelle donne che spesso hanno l'uomo lontano.
Sarà perchè mi sono abituata, quando non vivevamo insieme, a una relazione a distanza, abitavano a 25o km di distanza... Ma io anche ora che viviamo insieme e lui si assenta spesso non ne faccio una tragedia.
Lui per lavoro va via spessissimo. 3/4 giorni in spagna, 5/6 giorni in germania, grecia, portogallo, russia... anche 2 settimane in asia...
Ovvio che quando parte mi dispiace, ovvio che mi manca quando non c'è, ma ci sono abbastanza abituata e la cosa non mi pesa più di tanto. Come dice quanlcuno alcune sere ne approfitto per fare qualcosa da sola e per me.
Oltretutto vivo lontano dalla mia famiglia e dagli amici quindi dovrebbe essere un peso maggiore per me, ma non è così, forse perché per carattere non soffro la solitudine.
Se un giorno avremo dei figli però credo che mi piacerebbe se lui riducesse le sue trasferte.
Ora poi che ho il TATO non sono mai sola!! :D
La mia cucina:
http://album.alfemminile.com/album/see_221904/casa.html
pass: pap

"Disse la goccia alla roccia: dammi tempo che ti buco!"

#25
Cla' ha scritto: Semplificando i tempi, mio marito è fuori casa grossomodo una settimana sì e una no. Più o meno, dal lunedì al venerdì. Nei weekend raramente, 2/3 volte all'anno, quando va lontano o quando ci sono fiere importanti. Nei mesi di giugno/luglio le trasferte si diradano perché vengono qui i clienti ma non mi cambia molto perché in quei casi lo incrocio giusto 5 minuti al mattino.
A lui non pesa. Fa un lavoro che gli piace (e si rende conto che non è poco) e che lo gratifica, e non lo cambierebbe con un lavoro più stanziale nemmeno se gli offrissero lo stesso stipendio.
A me non pesa. Forse perché quando l'ho conosciuto faceva già questo lavoro. Forse per una questione di carattere (non mi pesa mangiare da sola in vacanza, a casa tantomeno). Forse, anzi certamente, perché quando lui è via ne approfitto per riprendermi tutto il mio spazio: invito a cena le amiche, sto in giro per negozi fino a tardi tanto non devo rendere conto a nessuno se ceno alle nove, posso saltellare per il soggiorno con il dvd degli U2 a palla :mrgreen:

Insomma, noi così stiamo proprio bene :D
quotissimo. L'importante è che la coppia sappia trovare un suo equilibrio, e ogni coppia ha tempi, abitudini e storie a sè.
Mille volte meglio un compagno spesso lontano, anche per mesi, ma che fa un lavoro che lo gratifica e lo soddisfa, di uno sempre a casa che sprofonda nella depressione.
Meglio vedersi poco ma bene e perchè si è felici di stare insieme, che logorarsi giorno per giorno... parlo per duplice esperienza personale: nel 2000, subito dopo la laurea, mi offrirono un master+ stage di un anno all'estero, per amore non partii e sono ancora qui che a volte mi chiedo "what if"...; nel 2007, il mio (ormai ex) rinunciò a lavorare e vivere a new york 6 mesi l'anno per amor mio. Dopo 1 anno di convivenza, depressissimo e scontento del lavoro su cui aveva dovuto ripiegare x restarmi accanto, ha capito che sarebbe stato meglio partire.
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Casa Spozilli
Babyzillo

#26
Claudia81 ha scritto:guarda allora ti dico: l'anno scorso s'è presentata per il mio moroso l'occasione di un posto di lavoro molto buono, ben stipendiato (diciamo intorno ai 2500 al mese)...
solo che sarebbe stato sempre in giro per l'Italia :shock:
gli altri ragazzi con cui avrebbe dovuto lavorare e il titolare anche, hanno confessato che tornano a casa il venerdì sera e ripartono la domenica pomeriggio... a volte non tornano neppure perchè le commesse che prendono sono troppo lontane da casa... :roll:
il mio lui ha rinunciato :wink:
ecco è esattamente questo che volevo dire!

a fronte di una proposta lavorativa del genere, con stipendio adeguato di conseguenza, sareste o meno contente se il vostro lui accettasse?

Se ti sposi un ufficiale lo sai cosa ti aspetta, infatti la mia amica lo sa...
se però sposi uno che fa un lavoro "normale" e riceve una proposta tipo quella che hanno fatto al moroso di Claudia?
Si può accettare o rifiutaree, in entrambi i casi, ci si guadagna da un lato ma ci si perde dall'altro.

Bisogna capire da che parte pende la bilancia.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#27
Purtroppo ti devi adattare. Il maritino ha trovato lavoro a Firenze. Dal lunedì mattina al venerdì pomeriggio è lì. Al netto dei viaggi lo stipendio è rimasto quello di prima. Io sono figlia unica e non mi sono mai fatta una ragione del dover stare da sola in camera... figuriamoci ora in una casa! Per me è difficilissimo, quando arrivo a casa vorrei solo andare a dormire... ma poi anche andare in quel letto così grande da sola non è piacevole. E nn parliamo della cena.
Comunque considerando che la casa deve andare avanti comunque (pulizie, bucato e stiraggio) non ho assolutamente maggior tempo per me... anzi è peggio perchè la domenica sera devono essere pronto il cambio per tutta la settimana.
A Roma l'alternativa sarebbe stata solo fare l'ing. impiantista, ma non si poteva chiedere tanto a uno che si emoziona (veramente eh!) quando vede dei binari! E l'ho spinto io a partire.
La quotidianità secondo me è tutto, ma non sempre la si può avere
Casetta al 21/01/08: viewtopic.php?t=34241

Riccardo compie 5 anni il 24 Dicembre
Raffaella compie 2 anni il 15 Dicembre

#28
E ovviamente i bambini dovranno aspettare
Casetta al 21/01/08: viewtopic.php?t=34241

Riccardo compie 5 anni il 24 Dicembre
Raffaella compie 2 anni il 15 Dicembre

#29
ci sono passata, prima come figlia, mio padre x lavoro sta fuori tutta la settimana e viene a casa il sabato e la domenica, e poi con il mio ragazzo, quando ci siamo messi insieme per motivi economici è andato a lavorare fuori, stava via tutta la settimana, tornava il sabato e ripartiva la domenica pomeriggio, a volte stava via anche per quindici giorni.
Io ho sofferto questa situazione sia come figlia, mio padre mi è mancato tantissimo, sia con lui, ho sopportato perchè sapevo che era una situazione momentanea, altrimenti avevo già chiarito che non avrei sostenuto una vita così...magari se non avevo già vissuto la situazione con mio padre l'avrei vista in modo diverso, ma alla fine abbiamo capito che x noi è meglio tirare la cinghia ma stare insieme
brilloccate ma disoneste

#30
io sono tra quelle che non lavora lontano ma fa orari talmente strampalati che quando io sono al lavoro lui è a casa...e viceversa...a volte lo sento arrivare di notte e mi prendono di quegli infartoni perchè mi accorgo che c'è qualcuno in camera...ok è lui, ma con la fifa che ho a stare sola...sono sempre in panico...sono giorni in cui non ci incrociamo proprio...ma poi quando ci vediamo è bellissimoooooo 8)