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#46
rananera ha scritto:semplice:
classi di...stiamo bassi, 20 alunni.
9 han sempre freqeuntato scuole normali, in italia, programmi italiani con vario rendimento.
7 sono stranieri, scuole diverse, nel loro paese, nella loro lingua.
(di questi 7, 5 parlano un italiano decente anche se, ovviamente, non proprio corretto, ma capiscon tutto, 2 non parlano italiano)
4 alunni non parlano italiano e, sebbene inseriti in prima media, non sono mai andati a scuola, nemmeno nel loro paese.

se tu fossi il padre di uno dei 9...ti assicuro che, non certo nella mia materia o in ed, fisica, ovvio, ma nelle materie "serie" quelle che davvero devon preparare tuo figlio alle scuole superiori...nelle materie come italiano.ingelse.matematica...ti accorgeresti che tuo figlio sta, per forza di cose, rimanendo indietro.
imparerà la tolleranza, l'integrazione, avrà amici con i quali parlare o cercar di parlare anche a gesti in modi buffi...di tutto un po'...
ma tuo figlio alla fine del percorso scolatsico avrà imparato molto, molto, molto, molto meno di quanto dovrebbe.
che faresti?
(e ora vado a scuola...quella è una delle mie classi -migliori come composizione- e mi sta aspettando
:wink: )
Ah, ok. Adesso ho capito.
Allora, ti spiego il mio punto di vista. Non credo che il compito primario della scuola dell'obbligo sia distillare nozioni, quindi non vedo un enorme problema nell'affrontare programmi un po' differenti rispetto a quelli ai quali siamo abituati, magari più volti all'integrazione e al confronto tra culture. Poi ognuno alla fine avrà raggiunto il suo personale grado di preparazione.
Leggevo poco fa i risultati del PISA fatto dall'OCSE e la descrizione delle scuole finlandesi.
Veramente tutto un altro modo di rapportarsi all'insegnamento. Niente voti fino ai 12 anni, ragazzi che svolgono attività personalizzate, individuali o di gruppo. Non si richiede un livello uniforme alla classe. Eppure, sono sempre i primi nei test internazionali.
Questo mi ha fatto pensare.

#48
asilo dalle suore e poi tutte scuole pubbliche. come Lorena e molti altri mi sono sempre trovata bene, certo parliamo di un bel po' di anni fa... :oops:
certo che già ai nostri tempi c'erano scuole pubbliche e scuole pubbliche, e all'interno della stessa scuola sezioni di serie A e sezioni di serie B.
nella prima categoria insegnavano i professori "storici", nelle altre quelli che andavano e venivano, con il rischio di dover cambiare un insegnante anche tre volte nello stesso anno scolastico :?
non ho figli nè nipoti, cuginetti ecc ecc quindi non so bene come vanno le cose ora, solo per sentito dire... e sinceramente, se avessi un bimbo/a e se sapessi che la scuola del mio paese non è più il massimo della vita, farei un pensierino sulla scuola privata...
La vita è come uno specchio:
ti sorride se la guardi sorridendo
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#49
Che bello, è l'unico argomento su cui ho rischiato di scannarmi con domovoy ai tempi :lol:

L'asilo non l'ho fatto (e non è che sia arrivata alle elementari con grandi tare eh :wink: )
Elementari e medie pubbliche.
Liceo privato per una banalissima ragione: era più vicino a casa di quello pubblico, potevo andarci in bicicletta ed evitavo di perdere 2 ore al giorno in trasferimenti in auto/treno
Università pubblica.

Sugli insegnanti non ho trovato tutte le differenze che dite: quelli che ho avuto al liceo erano gli stessi che alla prima occasione (concorso o punteggio) sono passati allo statale perché pagati meglio. Ho avuto ottimi insegnanti e ne ho avuti di pessimi, come anche all'università.

Anche il discorso "nella scuola privata basta che paghi e passi di sicuro" lascia il tempo che trova: da noi c'era un continuo rimpallo fra i due licei (pubblico e privato), chi veniva bocciato da una parte passava dall'altra e poi in genere... quando non stava più nei banchi finiva a lavorare :lol:

#50
Io ho fatto 11 anni di collegio dalle suore (non si dormiva lì ma a casa), dall'asilo fino alle medie, poi per il liceo ho scelto la scuola pubblica.
Appena fuori mi sembrava di avere molta più libertà...adesso mi rendo conto che l'ambiente del collegio era molto caldo, nel senso che era protettivo, rassicurante e piacevole, adesso quelle volte che ci torno provo le stesse sensazioni che avevo da piccola. Se dovessi avere un figlio lo manderei lì.
Una cosa da dire: i miei non sono ricchi, sono persone normali e in classe stavo con figlie di gente che stava molto meglio di me...non c'è mai stata alcuna differenza, anzi i genitori erano molto affiatati, soprattutto nel periodo delle elementari, tant'è vero che quando facevamo le gite c'erano sempre tutti i genitori. La mia maestra (suora) aveva creato davvero un bell'ambiente!
http://album.alfemminile.com/album/see_343116/Casa.html
psw:casa

http://album.alfemminile.com/album/see_ ... monio.html
psw:20080411
[img]http://img175.ImageShack/img175/901/cipollinoliberosf6.gif[/img]

#51
Asilo dalle suore perchè al pubblico non c'era posto (!), poi tutte scuole pubbliche. Mi sono sempre trovata benissimo.

Delle scuole private non ho una grande opinione, perchè nella mia città le scuole pubbliche sono di alto livello e alle private venivano trasferiti solo i compagni meno capaci perchè solo lì avevano chance di venire promossi e di prendere un diploma. Insomma, scuole per tardetti, da me. Ci andava chi non riusciva a tenere il ritmo della scuola pubblica.

Per i miei eventuali figli, scuole pubbliche: senza divisioni per QI, sesso, razza religione e altre diseducative amenità. Vorrei almeno tentare di crescere persone con mente aperta.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#52
Pubblica
Insegnanti più che competenti. Compagni seri, no teppisti. Strutture buone e pulite.

L'unico problema l'ho avuto alle superiori... Scelsi un istituto tecnico per gusto. E sui due della mia città scelsi quello con l'istituto migliore!

Per migliore non intendo affatto quello che pensate voi, perchè l'altro aveva 2 anni quindi nuovissimo.
Il mio aveva banchi ventennali, sritti, sbreccati, qualche porta rotta, bagni inguardabili e gli spifferi dalle finestre...
Però aveva l'aula magna, l'aula grande di stenotipia, una gigante di dattilografia, 2 palestre più una di attrezzi, 3 aule per ogni piano di informatica dove c'erano almeno 1 computer ogni 2 alunni, il bar con la mensa.

Mancanza di soldi, risparmio di affitti, noleggi, recupero di soldi vendendo strutture, tagli... chiamatelo come vi pare ma non si potevano più permettere di farci stare lì...

Ci fu una rivoluzione e nel nostro istituto accorparono 2 licei (chissà che ci avranno fatto con quelle aule giganti) e noi ci spostarono in un istituto piccolo piccolo sfrattando altri alunni che vennero accorpati da un'altra parte...

Gli ultimi due anni li abbiamo passati veramente male: alcune materie sono state cancellate, non c'erano i posti adatti a svolgerle.
I laboratori di informatica erano normali classi, un computer per 3 e a volte 4 persone, su scrivanie grandi come cattedre con 2 computer sopra... Sapete come si stà in 6 se va bene a lavorare ad una cattedra dove sopra ci sono 2 computer e una stampante? Beh ve lo dico io: non ci si può muovere, rischi di staccare i cavi dei computer della scrivania dietro, due lavorano, gli altri non è detto nemmeno che ce la facciano a guardare il monitor. E non hanno neppure spazio per appoggiar su un foglio e prendere appunti...
Per andare in palestra bisognava uscire a piedi, e bagnarsi se pioveva... La mensa era un buchino con 5 tavolini. I mezzi per arrivarci erano quasi inesistenti nonostante i 5 km di distanza da casa. Per entrare alle 8 e 20 sveglia alle 6 e mezzo e pulman diretto alle 7.20 per arrivare lì alle 7.35... Per il ritorno pulman alle 14.10. Cambio in centro città. Attesa 15/20 minuti per il cambio. Arrivo a casa alle 15.30. Dopodichè prepara il pranzo, mangia, sparecchia... una mezz'ora di riposo... e poi chi c'ha voglia di studiare? Devo dire che anche la mia produttività ne ha risentito.

Per la privata... Che dire? Ogni amica che ho l'ha scelta per studiare il meno possibile, ammettendo che la retta annuale ha per loro influito tanto sul risultato finale.

#53
Asilo dalle suore, prima privata (perchè nata in gennaio e proprio non volevo stare a casa un anno chè mi annoiavo da sola!!) e poi elementarimedieliceo tuuuuuuutti pubblici!

Mi son trovata benissimo e ho pure imparato tanto.....ma adesso vedo che è diversa....le amiche con figli alle elementari hanno già riscontrato spesso problemi tipo quello che diceva Rana prima, ovvero dei bambini che non parlano italiano e fanno "restare indietro" tutta la classe....purtroppo i bambini "avanti" si annoiano e per far passare il tempo diventano dei teppistelli!! :evil:
'Io non sono grassa...è la stanza che è stretta'

#54
Io ho fatto tutte scuole pubbliche e soprattutto elementari e medie mi hanno insegnato moltissimo... alle elementari ho avuto una maestra (ai miei tempi ce n'era ancora una sola!) per la quale non esistevano giochi o gite (solo il museo Pigorini che tutti i romani conosceranno!), alle medie ho studiato da morire e ancora campo di rendita sia per l'italiano che per l'inglese...Al liceo ho fatto bene solo matematica, ma perchè la prof era un cane arrabbiato non perchè fosse didatticamente valida. Ho avuto un ottimo (ma veramente strapreparato) prof di storia e filosofia... che però non era in grado di sostenere trenta diciottenni!
Sono contraria alle scuole private, al contrario di molti miei amici, perchè la mamma di mia cugina handiccapata è stata gentilmente invitata a tenersi a casa la bimba dalla suora che prendeva la retta...
Poi a Roma ci sono il S.Giuseppe (di cui sopra) e il S. Maria noti per la severità della struttura... mio cugino è stato bocciato! e poi ha fatto il 2/3 in 1!

Però quando avrò dei figli... lavorando dalle 8 alle 17 a 30km da casa e con due stipendi (normali, ma due) non so se avranno la possibilità dell'asilo pubblico.

E ora c'è anche da affrontare il problema, già menzionato, degli extracomunitari... non è una questione di razzismo, anzi .... ma una cosa è che si vada a giocare tutti insieme a calcio o al parco o alla play e imparare a conoscere da subito le altre culture...una cosa è parlare lingue diverse a scuola! Senza parlare del fatto che ormai, a Roma, le scuole sono invase anche da zingari...e verso di loro, davvero, sono un po' razzista...
Scelta che sarà molto difficile
Casetta al 21/01/08: viewtopic.php?t=34241

Riccardo compie 5 anni il 24 Dicembre
Raffaella compie 2 anni il 15 Dicembre

#55
dammispazio ha scritto:posso approfittare di questo topic popolato da maestrine per farvi una domanda?
chi sa dirmi con certezza quali sono le norme per l ammissione alle elementari dei bambini nati gennaio/febbraio....
qui non si capisce niente, mi danno info contraddittorie

grazieeeeeee
a Modena abbiamo fato l'iscrizione nel nostro bacino poi abbiamo incrociato le dita sperando che potesse finire nella scuola che speravamo (per logistica)
di norma non ci sono problemi per gli anticipatari ma magari potrebbero non esserci posti vicino e quindi ti accettano il bimbo lontano da casa (impossibile che siano riempite tutte le classi di un provveditorato)
Ultima modifica di canarino il 15/01/08 12:47, modificato 1 volta in totale.

#56
il caso singolo non fa testo, parte 1
da parte mia ho fatto le elementari dalle suore ed alle medie non ho quasi mai studiato tanto ero avanti rispetto ai miei compagni (30 anni fa)
e senza bacchettate sulle dita o in ginocchio sulle noci rotte

ORA, per quello che mi raccontano i miei amici con figli più grandi, il buco nero sono le medie, purtroppo per la mancanza di gestire i zucconi che insegnano e i ragazzi che vengono da altre nazioni e che hanno "debiti formativi"

il caso singolo non fa testo, parte 2, un po' OT
certo che se penso alle tesi che ho corretto in questi ultimi anni mi viene freddo, non tanto per l'errore di battitura ma per la capacità di costruire e seguire un ragionamento

#57
:roll: private fino al liceo, quindi lico pubblico e nuovamente private...il liceo era pubblico per via di vari trasferimenti e della fama del b., ma ammetto che ai tempi è stata una decisione molto discussa :roll:
cosa farei oggi se avessi figli? Ripeterei la scelta dei miei ancora con più convinzione
Ultima modifica di Kalimeroxxx il 15/01/08 13:21, modificato 1 volta in totale.
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

Re: scuola pubblica-scuola privata

#58
dopo questa premessa so che è scopmodo chiederlo ma son curiosa..che scuole avete frequentato?

ehm... liceo privato scuola religiosa :wink:
(Don Bosco Pordenone)
ma milla anni fa! (ho iniziato la prima superiore nel 1978!)
rette salate (non posso che ringraziare i miei genitori di aver fatto questo "investimento" e la fortuna di averne potuto usufruire... nessun tipo di agevolazione per loro!)
sicuramente meno divertente più rigida di quella statale (dell'epoca! perchè credo che ora... ci sia un allineamente verso il basso di tutte le scuole, anche di quelle private)
sicuramente mi ha dato moltissimo sia come ambiente di crescita che come preparazione e non solo culturale....
era un piccolo istituto, forte selezione (29 ragazzi in 4a ginnasio 15 all'ultimo anno) molto severità, professori quasi tutti religiosi!...

ma come li ringrazio....e come mi sono piaciuti quegli anni!

sulle scuole private di ora... ho però molte perplessità...così come sulla scuola pubblica.....
e penso che se una civiltà si misura anche dal grado della sua cultura (e di quanto conti nel complesso....)... forse noi.... siamo al declino?
Ultima modifica di difra il 15/01/08 13:14, modificato 1 volta in totale.
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

http.//arredamentoedintorni.forumcommunity.net/

#59
canarino ha scritto:
dammispazio ha scritto:posso approfittare di questo topic popolato da maestrine per farvi una domanda?
chi sa dirmi con certezza quali sono le norme per l ammissione alle elementari dei bambini nati gennaio/febbraio....
qui non si capisce niente, mi danno info contraddittorie

grazieeeeeee
a Modena abbiamo fato l'iscrizione nel nostro bacino poi abbiamo incrociato le dita sperando che potesse finire nella scuola che speravamo (per logistica)
di norma non ci sono problemi per gli anticipatari ma magari potrebbero non esserci posti vicino e quindi ti accettano il bimbo lontano da casa (impossibile che siano riempite tutte le classi di un provveditorato)
grazie cana
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#60
fedelyon ha scritto:Non credo che il compito primario della scuola dell'obbligo sia distillare nozioni, quindi non vedo un enorme problema nell'affrontare programmi un po' differenti rispetto a quelli ai quali siamo abituati, magari più volti all'integrazione e al confronto tra culture. Poi ognuno alla fine avrà raggiunto il suo personale grado di preparazione.
Ehm...,sì, bellissimo...ma già la formazione scolastica negli ultimi anni è scaduta tantissimo, gli studenti arrivano all'università con lacune profondissime, risalenti proprio alla scuola dell'obbligo..

Il primo esempio che mi viene in mente (ma ne ho tanti altri): scritto di chimica analitica, secondo anno di università: "ma..per trasformare i cm in mm devo dividere per 1000, vero?". :shock: Io uno che mi fa questa domonda lo rispedirei dritto in terza elementare :roll: