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#32
Io sono dall'altra parte della barricata: purtroppo sono io quella che sta mesi lontano da casa :cry:
Mi sono promessa che questo sara' il mio ultimo anno all'estero..ogni volta che torno in Italia andarmene via di nuovo e' una tortura.
Spero solo che questa "avventura" dia i suoi frutti :)
Una vita cosi' "vagabonda" ha, almeno per me, una data di scadenza ben definita!
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#33
elicita ha scritto:Io sono dall'altra parte della barricata: purtroppo sono io quella che sta mesi lontano da casa :cry:
Mi sono promessa che questo sara' il mio ultimo anno all'estero..ogni volta che torno in Italia andarmene via di nuovo e' una tortura.
Spero solo che questa "avventura" dia i suoi frutti :)
Una vita cosi' "vagabonda" ha, almeno per me, una data di scadenza ben definita!
Infatti mi stavo proprio ponendo la domanda al contrario...forse perchè poco prima delle feste ho avuto un colloquio per un lavoro molto allettante: professionalmente era l'ottimale, un bella occasione per imparare bene il lavoro, finanziariamente più o meno, ma quello dipendeva anche dalla carriera futura, unico neo...frequentissime trasferte in Italia e all'estero...non mi hanno chiamata, ma ho passato 15 gg a chiedermi che fare...probabilmente avrei accettato, ma se avessi visto che non funzionava me ne sarei andata di corsa!

#34
rananera ha scritto:
.però...ecco ogni tanto...ma solo un paio di volte l'anno...mi piacerebbe tornare indietro a quando lui non c'era e io avevo tutto il tempo di fare le mie cose senza dover correre per fare la spesa o preparare da mangiare o andare in lavanderia o fare questo e fare quello.
mmmmavieniii
ma ma ma..ma allora non l'unica bastarda!!! :D :D :D
nono, non sei sola!! :D

anche perchè devo confessare che io a casa da sola ci sto benissimo!
...e qualche volta mi piacerebbe farmi una serata scrofalando le peggio schifezze (di solito mac donald's) davanti alla tv...col pieno possesso del telecomando!!!!! :lol:
'Io non sono grassa...è la stanza che è stretta'

Re: un compagno/a quasi sempre via per lavoro...

#35
lalu ha scritto:Parlavo con una mia amica, sposata da quest'estate con un capitano dell'esercito.
Suo marito si fa 6 mesi a casa e 6 mesi in missione da qualche parte, ora, per esempio, è in Afghanistan.
Naturalmente il tornaconto economico c'è (anche perchè insomma, non sono in posti proprio tranquilli).

Ho riflettuto sul fatto che io alle volte quasi mi lamento perchè mi sembra di vedere poco il mio moroso, che comunque, bene o male, la sera per per cena è a casa. Poi parlo con lei e tutto a un tratto mi sento quasi un'ingrata a lamentarmi quando io comunque, lo vedo ogni giorno.

Al che mi è sovvenuta questa domanda...senza estremizzare come il caso della mia amica che in effetti è abbastanza limite, vi chiedo:

Potendo scegliere, preferireste avere un compagno/a con un lavoro "normale" (e per normale intendo che alla sera, a dormire, è a casa con voi) oppure un compagno/a che diciamo è a casa 2 mesi si e uno no? (giusto per ipotizzare dei tempi).
Naturalmente con conseguente differenza di stipendio.
ehm...il problema è che in certi tipi di lavoro (come sopra) non puoi scegliere...e se ti trovi uno che fa quella vita, mica puoi mollarlo per quello... :?
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Album matrimonio:
http://www.alfemminile.com/album/unofficialweddingalbum (pw in mp)

#36
rondine ha scritto:Cara Lalu, potrei essere la tua amica! :wink:
In effetti mi trovo nelle sue condizioni (ehm...chissà che i due capitani non si conoscano!)....devo dire che finora non ho ancora vissuto sulla mia pelle i 4-6 mesi di separazione, ma ho avuto una buona dose di 10gg/un mese/due mesi vari sparsi qua e là da quando siamo insieme. Che dire...provengo da una famiglia in cui mio padre ha sempre girato molto per lavoro (diverso nel genere, ma molto impegnativo) e sono cresciuta abituata al fatto che possano esistere situazioni del genere. Quando ho conosciuto mio marito non ho fatto una tragedia per le sue trasferte, ma ripeto, non ho ancora vissuto lontananze "esagerate".
Devo anche dire che per assenze "brevi", diciamo sui 10-15 gg, max un mese, per i primi giorni è anche divertente: posso organizzarmi come voglio, fare quello che mi pare sia come lavori in casa che come hobbistica varia...insomma, tra il lavoro e le faccende varie i giorni volano! Superato il mese però la nostalgia inizia ad affacciarsi...e in ogni caso pure a me è toccato fare qualche trasferta di lavoro ed è toccato a lui starsene a casetta ad aspettarmi!
Le cose secondo me sono molto diverse quando si hanno figli...mentre un adulto può sopportare la situazione e capirla, i bambini no...e qui non so ancora come faremo. Certo è che quasi tutti i suoi colleghi sono sposati e con figli e non per quel tipo di lavoro smettono di farne, anzi! Gli unici casi di coppie più o meno sfasciate sono pre-matrimonio o stabilizzazione...insomma, da cosa ne so, dipende dalla ragazza/moglie/fidanzata di turno se accetta o meno uno stile lavorativo del genere.
quoto rondine in tutto..... :lol: il tuo capitano in che corpo è? :lol: (anche in mp, se vuoi)
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#37
Aggiungo che spesso le trasferte sono terapeutiche: se la domenica si litiga non si è costretti a tenersi il muso, lui parte e quando torna il venerdì si è dimenticato tutto 8)
Volendo gli si può anche fare la scenata e mettergli la valigia fuori dalla porta :lol: :lol:
Ultima modifica di Cla' il 15/01/08 12:26, modificato 1 volta in totale.

#38
rondine ha scritto:Lalu, ti dò ragione, però spesso il lavoro non lo si può scegliere...te lo dico perchè per esempio mio padre ha viaggiato un sacco, pura amando moglie e figli, ma non ha potuto scegliere...o quello o a casa!
Mio marito, quando ha scelto il suo lavoro, non aveva in mente gli effetti e implicazioni su eventuali relazioni future e famiglia...e ora gli tocca!
E io cosa devo fare? Se lo amo prendo tutto di lui, il bene e il male, lavoro compreso, e mi faccio forza quando sono da sola. Di sicuro, quando ci siamo conosciuti e ci frequentavamo senza ancora stare insieme, ho pensato molto a come sarebbe stata la vita con lui...ma l'amore...è cieco e non guarda i lavori! :wink:
ariquoto!!!
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#39
silbhe ha scritto:
rondine ha scritto:Cara Lalu, potrei essere la tua amica! :wink:
In effetti mi trovo nelle sue condizioni (ehm...chissà che i due capitani non si conoscano!)
quoto rondine in tutto..... :lol: il tuo capitano in che corpo è? :lol: (anche in mp, se vuoi)
;) qua la "famiglia" cresce :lol:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#40
Anche io faccio parte di quelle donne con il marito spesso lontano.
Il lavoro di mio marito è organizzato per tutto l'anno facendo una settimana a casa ed una fouori casa. E per fuori casa parlo di Germania come Emirati Arabi come Cina come Giappone e via.........penso che ormai siano pochi i paesi in cui non abbia messo piede.
Siamo sposati da 11 anni e siamo insieme da 20. La nostra vita è cominciata con questo ritmo e sinceramente non mi pesa. E' la nostra vita. Abbiamo una bambina di 7 anni. Non costituisce un problema avere un papà che lavora spesso fuori casa. L'importante è che quando è casa ci sia veramente. Non solo in senso fisico. E' un marito comunque molto presente nella famiglia anche quando è distante.
La vita purtroppo si dipana davanti ai tuoi occhi e spesso non ti permette di fare delle scelte. Si deve fare virtù di cio' che ti offre. Il lavoro di mio marito non è stato una scelta. L'azienda per cui lavora come export manager è quella di famiglia. Il suo futuro probabilmente era già stato deciso prima che lui potesse scegliere. Ma va benissimo così. C'è chi non sa come fare perchè un lavoro non lo trova. Il lavoro lui ce l'ha e lo gratifica sotto ogni punto di vista con il compromesso di non essere sempre a casa. Ma tutto gira come un perfetto ingranaggio. Speriamo che mai si inceppi.
Cate

#41
Mercury ha scritto:
silbhe ha scritto:
rondine ha scritto:Cara Lalu, potrei essere la tua amica! :wink:
In effetti mi trovo nelle sue condizioni (ehm...chissà che i due capitani non si conoscano!)
quoto rondine in tutto..... :lol: il tuo capitano in che corpo è? :lol: (anche in mp, se vuoi)
;) qua la "famiglia" cresce :lol:
si, ma tu mercury a che punto sei? any news? :lol:
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#42
Catcat1968 ha scritto:Anche io faccio parte di quelle donne con il marito spesso lontano.
Il lavoro di mio marito è organizzato per tutto l'anno facendo una settimana a casa ed una fouori casa. E per fuori casa parlo di Germania come Emirati Arabi come Cina come Giappone e via.........penso che ormai siano pochi i paesi in cui non abbia messo piede.
Siamo sposati da 11 anni e siamo insieme da 20. La nostra vita è cominciata con questo ritmo e sinceramente non mi pesa. E' la nostra vita. Abbiamo una bambina di 7 anni. Non costituisce un problema avere un papà che lavora spesso fuori casa. L'importante è che quando è casa ci sia veramente. Non solo in senso fisico. E' un marito comunque molto presente nella famiglia anche quando è distante.
La vita purtroppo si dipana davanti ai tuoi occhi e spesso non ti permette di fare delle scelte. Si deve fare virtù di cio' che ti offre. Il lavoro di mio marito non è stato una scelta. L'azienda per cui lavora come export manager è quella di famiglia. Il suo futuro probabilmente era già stato deciso prima che lui potesse scegliere. Ma va benissimo così. C'è chi non sa come fare perchè un lavoro non lo trova. Il lavoro lui ce l'ha e lo gratifica sotto ogni punto di vista con il compromesso di non essere sempre a casa. Ma tutto gira come un perfetto ingranaggio. Speriamo che mai si inceppi.
Un bel regalo per la festa del papà :D
"Favole al telefono" di Rodari:
C'era una volta il ragionier Bianchi, di Varese. Era rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: Mi raccomando papà: tutte le sere una storia... Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina. Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi. Sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe"

#45
al marito (ingegnere) un anno e mezzo fa gli offrirono un posto di capo squadra (non ricordo bene la mansione) in Romania (paese dove io ho nonna, zii, cugini, diversi parenti insomma)
con
vitto/alloggio/auto
aereo pagato ogni 2/3 settimane per il rientro in italia
e stipendio di € 2500,00 netti al mese
stavamo mettendo su casa, a me lo stipendio sembrava basso (per una vita del genere) e lui non accettò

ora che lavora in una multinazionale a bologna, ma non ha soddisfazioni professinali ne economiche
ogni tanto mi dice e se...
e alla sera mi torna a casa triste

quindi si sta guardando attorno, sta facendo colloqui
proprio l'altro giorno mi ha detto: sai ho mandato il curriculum a questa ditta che cerca ingegnere per tale progetto negli Emirati Arabi
io gli ho risposto: se ti chiamano ci vai

Ho capito che per lui è importante la famiglia, ma lo è anche realizzarsi professionalmente, ha le sue ambizioni, per cui lo lascerò andare ovunque vorrà, anche se fra qualche mese apriremo i cantieri.
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