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#61
..Sandra Lonardo Mastella è nella casa di Ceppaloni, paese natale suo e del marito. Il provvedimento le è stato notificato intorno alle 14.30 ma le indiscrezioni sull'arresto erano comparse sulle agenzie di stampa già nel primo mattino. Raggiunta al telefono dai cronisti, prima che gli agenti di polizia giudiziaria le consegnassero l'ordine firmato dal giudice, Sandra Lonardo aveva annunciato che non si sarebbe dimessa: "Dimettermi? Assolutamente no. Non ci penso proprio. Saranno i cittadini a giudicare. Sono serena e pronta a fornire qualsiasi chiarimento. Credo che anche questo è l'amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo. Basta guardare alla vicenda del Papa di questi giorni per capire cosa avviene ai cattolici".. (dalla Repubblica di oggi).
http://www.repubblica.it/2008/01/sezion ... tella.html

:shock: ..non so voi, ma io.. sono rimasto letteralmente allibito da queste dichiarazioni.. Che cosa c'entrano i valori cattolici con la corruzione..?? :? :roll:

#63
Vedo che, come al solito, anche qui ci si ferma tanto sull'apparenza delle cose e non si va al sodo.

Perchè, anzichè analizzare le conseguenze, una volta non si analizzano le cause? Perchè non si cerca di capire il perchè, dietro alle manifestazioni?

Perchè il popolo cristiano non riesce a guardare se stesso con aspetto critico e invece è sempre così pronto a criticare gli altri?

Da fuori, è chiaro per chiunque che la chiesa sia un un business, una forza economica, ancora prima che politica, e sicuramente una forza economico-politica molto prima che spirituale.
è chiaro che il papa non sia più da almeno 1700 anni (escludo i primi 10, tanto per convenzione....) il "portavoce di dio in terra", ma semplicemente l'amministratore capo dello stato pontificio, il quale ha un enorme patrimonio, possedimenti, interessi economici e, conseguentemente, politici.
è chiaro che il papa rappresenta uno stato potente. forse l'unico stato potente.
è chiaro che chiunque, siano essi politici, politicanti, pseudopolitici (ome il rettore di un'università, che ovviamente ha la responsablità politica di dare un'impostazione alla "rotta" da seguire) preferisce avere un alleato forte, anzichè un nemico forte (ovviamente, questo è chiaro perchè viviamo in un'epoca di senza-coglioni, che chinano la testa e voltano la faccia a seconda di quello che è per loro più vantaggioso in termini economici e, ovviamente, a ciò che permette loro di mantenere i propri privilegi. Non viviamo in un'epoca dove i politici sono politici. Viviamo in un'epoca dove i politici sono economi, ed il loro interesse non è nè la res-pubblica, nè il futuro... il loro interesse è il qui, l'ora ed eventualmente, anche tra qualche annetto.

in un'epoca come questa, ripeto, è ovvio che avere un alleato economicamente e politicamente forte sia una cosa da preferire, rispetto alla coerenza mentale.

Questo perchè, è evidente agli occhi di tutti, esiste una dicotomia schizofrenica tra l'idea e la sua applicazione coerente. E la lama che taglia in due e separa questi fattori è il desiderio di conservazione del potere. Fin qui, credo sia abbastanza evidente agli occhi di tutti. Ministri che fanno i festini con le prostitute e poi difendono la famiglia, anticlericali a favore dei DICO che poi fanno finta di dimenticarsene, amanti della libertà che appoggiano guerre di invasione, ecologisti che vanno in giro con auto super-inquinanti... ce n'è per tutti i gusti.
L'unica cosa che giustifica ed ha sempre giustificato il voltafaccia è il desiderio di mantenere il potere.

qual è il pensiero del papa, a mio avviso perfettamente coerente con la sua storia ed il suo ruolo?
no all'aborto, in qualsiasi caso, anche in caso di violenza sessuale o di difficoltà emotive e psicologiche
no ai preservativi, anche se permetterebbero a milioni di persone di viviere, anzichè morire di aids.
no alla fecondazione assistita
no alla ricerca sulle cellule staminali
no alla clonazione
no al pensiero critico-scientifico
no
no
no
no

Tutti punti perfettamente legittimi, e, permettetemelo, PERFETTAMENTE SCONTATI. Lo sappiamo benissimo tutti cosa avrebbe detto, e sappiamo perettamente che lo avrebbe detto.

(tra l'altro, permettetemi un inciso, anch'io sono contrario a molte delle cose elencate, ma per buon senso, non per partito preso... semplicemente non mi sognerei mai di imporre la mia opinione ad altri)

Cos'è l'università?
Una università (universitas) è un'istituzione costituita da un gruppo di strutture scientifiche finalizzate alla didattica e alla ricerca. Definizio presa dall'enciclopedia e difficilmente obiettabile.
un'Università, come sugerisce il nome, è qualcosa di universale, di omnicomprensivo, che abbraccia ogni settore della conoscenza, e sopratutto, della ricerca a 360°.

il papa e l'università, nella stessa frase, non stanno bene. Uno rappresenta la negazione della ricerca, l'altro rappresenta l'esaltazione della ricerca.

Quindi perchè invitare il papa in un'università? Per usarlo come "spot pubblicitario".
Semplice.

il papa "vende", e "vende" bene, aumenta il prestigio, aumenta gli iscritti, aumenta l'introito nelle casse della scuola.
Di certo, non facilità l'apertura mentale degli studenti, non ne sprona il pensiero autonomo, ne quello critico, assolutamente necessari per un ricercatore, studioso, scienziato che sia.
Esprime il proprio pensiero. E lo sprime mettendo dei paletti.
di contro, il papa ne avrebbe tratto il vantaggio dell'eposizione mediatica, la possibilità di ribadire in un contesto diverso da quello ecclesiastico, il proprio pensiero.
un qui pro quo.

Quello che mi stupisce, è che nessun cattolico, tutti pronti a gridare alla censura, abbia gridato allo scandalo nel vedere il mssimo rappresentate religioso "ingaggiato" come testimonial per far soldi.

E quel che mi stupisce ancora di più è che nessun cattolico abbia gridato allo scandalo nel vedere il massimo leader spirituale che governa (o almeno dovrebbe governare) la salvezza della propria anima, scendere a patti con un "insignificante" esserucolo umano che gestisce un'impresa pubblica come la sapienza...
Quello che trovo SCANDALOSO (e, permettetemi ancora una volta ri ribadirlo) è che nessun cattolico si scandalizzi nel vedere il proprio leader spirituale comportarsi come un comunissimo politico che va a fare il discorsino in parlamento, o in università, riceve la laurea ad honoris causa (ma tu pensa se il rappresentante di dio in terra ha bisogno che un povero pirla di professorino qalsiasi gli dica "bravo, conosci la teologia".....) e poi se ne torni a casa sua e lasci dietro di se una sequela di politici o politicanti che fanno la fila per accaparrarsi un secondo di esposizione televisiva al fine di rinnegare qualsiasi loro posizione o idea per dire "sono d'accordo col papa" o "sono contrario al papa".
Nessuno, se proprio vogliamo dirla tutta, ha il diritto di essere d'accordo o contrario alle parole del papa.
Il papa ha parlato. Dio ha parlato. non sei contrario con dio. Non vai da dio e gli dici "senti, guarda, sono d'accordo con te su questi punti ma credo che ti stia sbagliando su questi altri...."

Semplicemente, è scandaloso come i fedeli stessi accettino di vedere il proprio portavoce spirituale ridotto alla misera posizione di politico, e lo accettino senza battere ciglio.

Concludo dicendo: Secondo me impedire al papa di parlare alla Sapienza dopo averlo invitato è ASSOLUTAMENTE SCORRETTO.
Così come è scorretto cansurare le parole di un satiro dopo averlo invitato in una trasmissione televisiva.

ci pensi prima: o lo fai o non lo fai. Se lo fai, però, accetti qualsiasi cosa possa venire da lui.

Altra domanda che mi pongo, però, è: e se avessero invitato un Mullah, ad aprire l'anno accademico? Anche un Mullah è un grande esponente di teologia.... se lui avesse parlato, i cristiani lo avrebbero accettato?
Il diritto di parola e l'obbligo alla non-censura valgono per chiunque allo stesso modo?
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#65
:roll: decisamente un discorso che mira la laicità dell'università ed è contr la conoscenza scientifica:lol: :lol: :lol: :lol: ........
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#66
Ciao a tutti, intervengo in questo discorso non tanto per dire ha ragione il papa oppure hanno ragione gli studenti perche' credo che, come molto spesso accade, la ragione non sta ne da una parte ne dall'altra...
...penso che sia stato un errore invitare il papa in questo momento particolare, perche' stiamo vivendo un periodo di forti critiche rivolte nei confronti della scienza e questo invito sembra quasi una provocazione...penso anche che gli studenti che stanno protestando in questi giorni stiano esagerando e mettendo in ridicolo l'intera comunita' universitaria, e credo che i professori firmatari della petizione abbiano agito in buona fede per evitare tutto quello che stiamo vedendo in questi giorni...penso che il rettore abbia commesso un grosso errore nell'invitare il papa senza il consenso dei docenti scatenando tutto questo polverone...

l'unica cosa di cui sono certa indipendentemente dalle polemiche di questi giorni, e' chiesa e mondo scientifico sono agli antipodi...e non per colpa della scienza...
...non ho letto il discorso del papa e non mi interessa leggerlo perche' e' chiara l'opinione della chiesa su tanti temi caldi che anche voi avete citato... questo discorso non cambia la filosofia di tanti preti e tanti cattolici sulla ricerca e mi dispiace dirlo ma purtroppo il tanto sbandierato "dialogo" che tirate in ballo mi sa tanto di imposizione perche' il dialogo puo' essere sostenuto solo se dall'altra parte viene data l'opportunita' di difendersi e di esprimere la propria opinione...questo non sarebbe potuto accadere ieri se il papa avesse accettato l'incontro...

#67
Marylu81 ha scritto:Ciao a tutti, intervengo in questo discorso non tanto per dire ha ragione il papa oppure hanno ragione gli studenti perche' credo che, come molto spesso accade, la ragione non sta ne da una parte ne dall'altra...
...penso che sia stato un errore invitare il papa in questo momento particolare, perche' stiamo vivendo un periodo di forti critiche rivolte nei confronti della scienza e questo invito sembra quasi una provocazione...penso anche che gli studenti che stanno protestando in questi giorni stiano esagerando e mettendo in ridicolo l'intera comunita' universitaria, e credo che i professori firmatari della petizione abbiano agito in buona fede per evitare tutto quello che stiamo vedendo in questi giorni...penso che il rettore abbia commesso un grosso errore nell'invitare il papa senza il consenso dei docenti scatenando tutto questo polverone...

l'unica cosa di cui sono certa indipendentemente dalle polemiche di questi giorni, e' chiesa e mondo scientifico sono agli antipodi...e non per colpa della scienza...
...non ho letto il discorso del papa e non mi interessa leggerlo perche' e' chiara l'opinione della chiesa su tanti temi caldi che anche voi avete citato... questo discorso non cambia la filosofia di tanti preti e tanti cattolici sulla ricerca e mi dispiace dirlo ma purtroppo il tanto sbandierato "dialogo" che tirate in ballo mi sa tanto di imposizione perche' il dialogo puo' essere sostenuto solo se dall'altra parte viene data l'opportunita' di difendersi e di esprimere la propria opinione...questo non sarebbe potuto accadere ieri se il papa avesse accettato l'incontro...
Quoto, bisquoto, straquoto

#68
Il vero pensiero laico non può fare a meno di sottoporre alla propria ragione ciò che legge, ascolta, vede. Non si può rifiutare/accettare una cosa a priori, altrimenti il giudizio non sarebbe più laico.
Il discorso di Benedetto XVI offre enormi spunti di riflessione....
Tappare la bocca ad una persona è un principio contrario al sapere universitario, come del resto non si può rinunciare a dire la propria e poi mandarla a dire.
La vicenda non mi è piaciuta vista da entrambi i lati.

#69
lavispachiara ha scritto:Tappare la bocca ad una persona è un principio contrario al sapere universitario, come del resto non si può rinunciare a dire la propria e poi mandarla a dire.
La vicenda non mi è piaciuta vista da entrambi i lati.
A me pare che sia Ratzinger ad aver rifiutato l'incontro, dopo le critiche al Rettore.
Non mi pare che qualcuno abbia detto al suddetto Ratzinger di tacere, mi pare invece che le critiche fossero rivolte al Rettore, vista l'inopportunità dell'invito.

#70
Quando Ratzinger difese Galileo alla Sapienza
Giorgio Israel
Professore ordinario di Matematiche complementari Università La Sapienza



È sorprendente che quanti hanno scelto come motto la celebre frase attribuita a
Voltaire - "mi batterò fino alla morte perché tu possa dire il contrario di quel che
penso" - si oppongano a che il Papa tenga un discorso all'università di Roma La
Sapienza. È tanto più sorprendente in quanto le università italiane sono ormai un
luogo aperto ad ogni tipo di intervento ed è inspiegabile che al Papa soltanto sia
riservato un divieto d'ingresso. Che cosa di tanto grave ha spinto a mettere da parte
la tolleranza volterriana? Lo ha spiegato Marcello Cini nella lettera dello scorso
novembre in cui ha condannato l'invito fatto dal rettore Renato Guarini a
Benedetto XVI. Quel che gli appare "pericoloso" è che il Papa tenti di aprire un
discorso tra fede e ragione, di ristabilire una relazione fra le tradizioni giudaicocristiana
ed ellenistica, di non volere che scienza e fede siano separate da
un'impenetrabile parete stagna. Per Cini questo programma è intollerabile perché
sarebbe in realtà dettato dall'intento perverso, che Benedetto XVI coltiverebbe fin
da quando era "capo del Sant'Uffizio", di "mettere in riga la scienza" e ricondurla
entro "la pseudo-razionalità dei dogmi della religione". Inoltre, secondo Cini, egli
avrebbe anche prodotto l'effetto nefasto di suscitare veementi reazioni nel mondo
islamico. Dubitiamo però che Cini chiederebbe a un rappresentante religioso
musulmano di pronunziare un mea culpa per la persecuzione di Averroè prima di
mettere piede alla Sapienza. Siamo anzi certi che lo accoglierebbe a braccia aperte
in nome dei principi del dialogo e della tolleranza.L'opposizione alla visita del Papa
non è quindi motivata da un principio astratto e tradizionale di laicità. L'opposizione
è di carattere ideologico e ha come bersaglio specifico Benedetto XVI in quanto si
permette di parlare di scienza e dei rapporti tra scienza e fede, anziché limitarsi a
parlare di fede. Anche la lettera contro la visita firmata da un gruppo di fisici è
ispirata da un sentimento di fastidio per la persona stessa del Papa, presentato
come un ostinato nemico di Galileo. Essi gli rimproverano di aver ripreso - in una
conferenza tenuta proprio alla Sapienza il 15 febbraio 1990 (cfr J. Ratzinger,
Wendezeit für Europa? Diagnosen und Prognosen zur Lage von Kirche und Welt,
Einsiedeln-Freiburg, Johannes Verlag, 1991, pp. 59 e 71) - una frase del filosofo
della scienza Paul Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più
fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e
giusto". Non si sono preoccupati però di leggere per intero e attentamente quel
discorso Esso aveva come tema la crisi di fiducia nella scienza in sé stessa e ne
dava come esempio il mutare di atteggiamento sul caso Galileo (n.d.r. Dal finale
dello stesso discorso di Ratzinger Cardinale del 1990 15 marzo a Parma dove
citava Galileo, o meglio Feyerabend, usato in questi gg. dai "sapientini" di Fisica
delle Univ. Sapienza, fondata manco a dirlo nel 1303 da papa Bonifacio VIII,.“La
fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua
fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più
grande”). Se nel Settecento Galileo è l'emblema dell'oscurantismo medioevale della
Chiesa, nel Novecento l'atteggiamento cambia e si sottolinea come Galileo non
avesse fornito prove convincenti del sistema eliocentrico, fino all'affermazione di
Feyerabend - definito dall'allora cardinale Ratzinger come un "filosofo agnosticoscettico"
- e a quella di Carl Friedrich von Weizsäcker che addirittura stabilisce una
linea diretta tra Galileo e la bomba atomica. Queste citazioni non venivano usate
dal cardinale Ratzinger per cercare rivalse e imbastire giustificazioni: "Sarebbe
assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La
fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità". Esse
piuttosto venivano addotte come prova di quanto "il dubbio della modernità su se
stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica". In altri termini, il discorso del 1990
può ben essere considerato, per chi lo legga con un minimo di attenzione, come
una difesa della razionalità galileiana contro lo scetticismo e il relativismo della
cultura postmoderna. Del resto chi conosca un minimo i recenti interventi del Papa
sull'argomento sa bene come egli consideri con "ammirazione" la celebre
affermazione di Galileo che il libro della natura è scritto in linguaggio matematico.


Come è potuto accadere che dei docenti universitari siano incorsi in un simile
infortunio?


Un docente dovrebbe considerare come una sconfitta professionale
l'aver trasmesso un simile modello di lettura disattenta, superficiale e omissiva che
conduce a un vero e proprio travisamento. Ma temo che qui il rigore intellettuale
interessi poco e che l'intenzione sia quella di menar fendenti ad ogni costo. Né
c'entra la laicità, categoria estranea ai comportamenti di alcuni dei firmatari, che
non hanno mai speso una sola parola contro l'integralismo islamico o contro la
negazione della Shoah. Come ha detto bene Giuseppe Caldarola, emerge qui "una
parte di cultura laica che non ha argomenti e demonizza, non discute come la vera
cultura laica, ma crea mostri". Pertanto, ripetiamo con lui che "la minaccia contro il
Papa è un evento drammatico, culturalmente e civilmente".

#71
Rispondo ad agostina:
:arrow: Il vero pensiero laico non può fare a meno di sottoporre alla propria ragione ciò che legge, ascolta, vede.
Giusto. Infatti penso di aver gia' letto, ascoltato e visto abbastanza, e' palese cio' che la chiesa pensa della ricerca scientifica, e ripeto che il mancato discorso del papa alla sapienza non sarebbe stata un opportunita' di dialogo ma solo l'ennesima imposizione ideologica...probabilmente un po' piu' soft viste le circostanze...ma pur sempre un discorso imposto e senza opportunita' di dialogo...il vero dialogo si fa a tavolino. Mi spiegate perche' non ho mai visto il papa interessarsi realmente alla scienza? come pretende di parlare di scienza e di darne giudizi, senza saperne il reale significato? e' mai entrato in un laboratorio, in un centro di ricerca? ha mai parlato con dei ricercatori per capire cos'e' veramente la fecondazione assistita? Lo sa cos'e' un OGM? la clonazione...credo proprio di no. Credo che la sua conoscenza si fermi alla lettura dei giornali e basta, come del resto fanno tanti italiani senza approfondirne il vero significato. Percio' se al papa preme tanto dialogare che si faccia un bel giretto nei laboratori universitari, questo si che sarebbe un bel gesto di apertura nei confronti della scienza...

:arrow: Che cosa di tanto grave ha spinto a mettere da parte la tolleranza volterriana?
Te lo spiego io cosa. La continua chiusura mentale da parte della chiesa...mi spiegate a cosa sarebbe servito il discorso del papa se i suoi interventi in passato hanno gia' messo in evidenza la sua totale mancanza di fiducia nei confronti della scienza? credo che non servano altri chiarimenti...

:arrow: L'opposizione è di carattere ideologico e ha come bersaglio specifico Benedetto XVI in quanto si permette di parlare di scienza e dei rapporti tra scienza e fede, anziché limitarsi a parlare di fede.
E allora? mi sembra giusto...come ho detto prima lasciamo ad ognuno i propri ambiti. Che il papa parli di fede e i ricercatori di scienza...piu' logico di cosi'...

:arrow: La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande”
credo che nessuno abbia intenzione di rifiutare la fede, penso che molti firmatari della petizione siano credenti come del resto lo sono anch'io...non penso che questa situazione sia nata dal risentimento o dalla mancanza di razionalita', ma semplicemente dal fatto che la chiesa ha espresso chiaramente la propria posizione ideologica e altri discorsi a tale riguardo non fanno altro che inasprire una situazione gia' difficile...

#72
Kalimeroxxx ha scritto:
kafkaa ha scritto:fusissima,
hai perfettamente ragione!
ma non ti spaventa questa invadenza del papa? se mette pure in ridicolo secoli di scienza.....non ti viene da chiederti che piano diabolico possa evere in testa ora?
Se denigra la scienza, il progresso, la società cosmopolita...che senso ha tutta questa sua smania di essere li, alla Sapienza, luogo di studio, ricerca, pensiero cosmopolita e scientifico? :twisted:
sarà che oggi ti trovo un pò :roll: estremista nei ragionamenti :lol: :lol: :lol:
ma la prima regola di ogni università è che ci si trova nella culla del sapere dove le menti si confrontano e ( si spera) si migliorano. Non ha senso impedire un confronto, questo sì sarebbe contro la natura stessa dell'università...poi è natura del capo della hiesa gironzolare e portare la visione della vita secondo la chiesa stessa altrimenti ch ci sta a fà? :lol: :lol:


uhhhhhhhhhhhhhhhhh quanto ti quoto......

#73
lavispachiara ha scritto:Tappare la bocca ad una persona è un principio contrario al sapere universitario, come del resto non si può rinunciare a dire la propria e poi mandarla a dire.
La vicenda non mi è piaciuta vista da entrambi i lati.
Mi pare di essermi spiegata infatti.

#74
Alla luce di ciò che ha postato agostina, di cosa stiamo parlando?
Doppia figura merda.
E qualcuno sopra diceva che "come al solito, nessuno approfondisce",
cominciassero i docenti firmatari...

#75
lavispachiara ha scritto:
lavispachiara ha scritto:Tappare la bocca ad una persona è un principio contrario al sapere universitario, come del resto non si può rinunciare a dire la propria e poi mandarla a dire.
La vicenda non mi è piaciuta vista da entrambi i lati.
Mi pare di essermi spiegata infatti.
penso che nessuno abbia tappato la bocca al papa, se voleva poteva benissimo andare all'inaugurazione, e poi mi pare che ogni domenica ha modo di fare tutte le prediche che gli pare...
chi non riesce a farsi sentire sono proprio i ricercatori, mi dispiace...
...si parla di approfondimento scientifico, mica di scemenze filosofiche...