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la Chiesa Tettamanzi e i divorziati

#1
Dal corriere di oggi
Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano (Ansa)
MILANO - Una lettera agli sposi «in situazione di separazione, divorzio o nuova unione». Per dire a quelli che hanno «il cuore ferito» che la Chiesa e la comunità cristiana hanno riguardo del loro «travaglio umano». A scriverla l'arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi. Ventitrè pagine («Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito», tre euro, Centro Ambrosiano e sarà da lunedì in libreria) per dire che la fine del matrimonio «è anche per la Chiesa motivo di sofferenza e fonte di interrogativi pesanti» ma che non può essere motivo di esclusione. «Anche la Chiesa sa - scrive ad un certo punto Tettamanzi - che in certi casi non solo è lecito ma può essere addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, per evitare traumi più profondi, per custodire la grandezza del matrimonio, che non può trasformarsi in un'insostenibile trafila di reciproche asprezze».

«NON SIETE ESTRANEI» - Parole di conforto dunque per separati e divorziati «sorelle e fratelli amati e desiderati», che dalla Chiesa non sono guardati «come estranei che hanno mancato a un patto» dal momento che la comunità cristiana «si sente partecipe delle domande» che «toccano intimamente» queste persone. E infatti nella lettera Tettamanzi si rivolge anche a quanti «hanno fatto esperienza di qualche durezza nel rapporto con la realtà ecclesiale» e a queste persone in particolare il cardinale esprime il suo «dispiacere».

«FIGLI PROTAGONISTI INNOCENTI» - Tettamanzi avverte come necessario non «prendere decisioni affrettate» ma soprattutto dedica un passaggio ai bambini (e anche ai figli più grandi) che «sono spesso tra i protagonisti innocenti ma non meno coinvolti»: «Voglio raccomandare a tutti i genitori separati di non rendere la vita dei loro figli più difficile, privandoli della presenza e della giusta stima dell'altro genitore e delle famiglie di origine». Ma il porporato pone anche la domanda su che spazio c'è nella Chiesa per gli sposi che vivono la separazione, il divorzio e una nuova unione. E risponde che è per obbedienza alla parola di Gesù («il legame sponsale tra un uomo e una donna è indissolubile>) che la Chiesa «ritiene impossibile la celebrazione sacramentale di un secondo matrimonio dopo che è stato interrotto il primo legame sponsale» così come è impossibile «accedere alla comunione eucaristica».

«NON ALLONTANATEVI» - Ma «la norma della Chiesa non esprime un giudizio sul valore affettivo e sulla qualità della relazione che unisce i divorziati risposati. Il fatto che spesso queste relazioni siano vissute con senso di responsabilità e con amore nella coppia e verso i figli è una realtà che non sfugge alla Chiesa e ai suoi pastori»; insomma non c'è «un giudizio sulle persone e sul loro vissuto». La norma sull'accesso alla comunione, ricorda, non si riferisce ai coniugi separati nè a chi «ha dovuto subire ingiustamente il divorzio ma considera il matrimonio celebrato religiosamente come l'unico della propria vita». Però tutti possono partecipare alla vita della Chiesa, alla celebrazione eucaristica pur senza la comunione. E, anzi, chiude con un'esortazione: «chiedo a voi, sposi divorziati risposati, di non allontanarvi dalla vita di fede e dalla vita di Chiesa».
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#2
Anche la Chiesa sa - scrive ad un certo punto Tettamanzi - che in certi casi non solo è lecito ma può essere addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione
Evviva,era ora.
Però tutti possono partecipare alla vita della Chiesa, alla celebrazione eucaristica pur senza la comunione
Ho visto donne separate,piangere,al corso prematrimoniale(che era aperto a tutti),perchè impossibilitate a fare la comunione...
Ultima modifica di Glamazon il 21/01/08 11:09, modificato 1 volta in totale.

#3
certo che mi fa un pò ridere..scrivono tutto per sentito dire! :lol:
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#4
Glamazon ha scritto:
Ho visto donne separate,piangere,al corso prematrimoniale(che era aperto a tutti),perchè impossibilitate a fare la comunione...
se sono cattoliche ci credo, ma la comunione si può fare anche se sei separato, non si può fare se sei risposato almeno che
a) il primo matrimonio non sia dichiarato nullo
b) l'ex marito/moglie sia schiattato :twisted:
c) il primo matrimonio sia stato solo civile
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#5
bertok ha scritto:certo che mi fa un pò ridere..scrivono tutto per sentito dire! :lol:
:roll: tok scusa chi?
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#6
bertok ha scritto:certo che mi fa un pò ridere..scrivono tutto per sentito dire! :lol:
:?:

Mi sembra un segnale di apertura... chissà se giovedi ne parleremo al corso prematrimoniale :roll:
The sisterhood of The Calf 40

#7
Kalimeroxxx ha scritto:
bertok ha scritto:certo che mi fa un pò ridere..scrivono tutto per sentito dire! :lol:
:roll: tok scusa chi?
La chiesa...scrive del matrimonio senza mai averlo vissuto sulla propria pelle. Questa cosa mi fa sorridere!
Anche se come dice Glamazon...era ora!
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#8
bertok ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:
bertok ha scritto:certo che mi fa un pò ridere..scrivono tutto per sentito dire! :lol:
:roll: tok scusa chi?
La chiesa...scrive del matrimonio senza mai averlo vissuto sulla propria pelle. Questa cosa mi fa sorridere!
Anche se come dice Glamazon...era ora!
:roll: beh considerando che il matrimonio è un sacramento direi che più vissuto di così...
poi il fatto che preti e suore non si sposano...ehhhhhhhhhhh non uccidono neppure ( di solito) eppure vagli a dire che non sanno di caino e abele :lol: :lol:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#9
Kalimeroxxx ha scritto:
Glamazon ha scritto:
Ho visto donne separate,piangere,al corso prematrimoniale(che era aperto a tutti),perchè impossibilitate a fare la comunione...
se sono cattoliche ci credo, ma la comunione si può fare anche se sei separato, non si può fare se sei risposato almeno che
a) il primo matrimonio non sia dichiarato nullo
b) l'ex marito/moglie sia schiattato :twisted:
c) il primo matrimonio sia stato solo civile
E' fondamentale,a mio avviso,spendere parole di comprensione,verso chi,ha fatto veramente di tutto per salvare un matrimonio,ma ha dovuto tristemente divorziare.
I cattolici soffrono molto per questo fatto,si sentono emarginati,anche fisicamente,dalla chiesa.Un'apertura è doverosa.

#10
Glamazon ha scritto: E' fondamentale,a mio avviso,spendere parole di comprensione,verso chi,ha fatto veramente di tutto per salvare un matrimonio,ma ha dovuto tristemente divorziare.
I cattolici soffrono molto per questo fatto,si sentono emarginati,anche fisicamente,dalla chiesa.Un'apertura è doverosa.
è verissimo...è una cosa dolorosa, già immagino che per tutti un divorzio sia cmq una sorta di fallimento, un fallimento di un progetto per la vita, per i cattolici è anche un fallimento come membro della comunità cristiana perchè è la rottura di un sacramento indissolubile :?
sono momenti durissimi nella vita di una personaè giusto che la chiesa sempre di più ne prenda atto e agisca di conseguenza
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#11
Kalimeroxxx ha scritto:
bertok ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto: :roll: tok scusa chi?
La chiesa...scrive del matrimonio senza mai averlo vissuto sulla propria pelle. Questa cosa mi fa sorridere!
Anche se come dice Glamazon...era ora!
:roll: beh considerando che il matrimonio è un sacramento direi che più vissuto di così...
poi il fatto che preti e suore non si sposano...ehhhhhhhhhhh non uccidono neppure ( di solito) eppure vagli a dire che non sanno di caino e abele :lol: :lol:
già...ma di solito nessuno uccide! :wink: :lol:
Ma commetteranno atti impuri? :roll:
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

Re: la Chiesa Tettamanzi e i divorziati

#12
Kalimeroxxx ha scritto:la fine del matrimonio «è anche per la Chiesa motivo di sofferenza e fonte di interrogativi pesanti» ma che non può essere motivo di esclusione. «Anche la Chiesa sa - scrive ad un certo punto Tettamanzi - che in certi casi non solo è lecito ma può essere addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, per evitare traumi più profondi, per custodire la grandezza del matrimonio, che non può trasformarsi in un'insostenibile trafila di reciproche asprezze».

Parole di conforto dunque per separati e divorziati «sorelle e fratelli amati e desiderati», che dalla Chiesa non sono guardati «come estranei che hanno mancato a un patto»

è per obbedienza alla parola di Gesù («il legame sponsale tra un uomo e una donna è indissolubile>) che la Chiesa «ritiene impossibile la celebrazione sacramentale di un secondo matrimonio dopo che è stato interrotto il primo legame sponsale» così come è impossibile «accedere alla comunione eucaristica».
:roll: sono un po' perplessa, ho quotato i passi che mi sembrano più significativi

il primo passaggio è molto bello ma sembra un po' la scoperta dell'acqua calda... un divorzio E' doloroso, e per un cristiano assistere una persona nel dolore E' un'opera di misericordia spirituale (4. Consolare gli afflitti).
Le medesime opere di misericordia però raccomandano anche
3. Ammonire i peccatori
quindi mi sembra contraddittorio che la Chiesa NON guardi ai divorziati come persone che hanno mancato ad un patto. Mi sembra anche una forzatura far passare per *lecita* un'azione che a livello di catechesi non lo è. Ma ok, ammettiamo che l'accettazione e la comprensione del dolore superino il precetto. In sostanza poco cambia, il matrimonio resta un legame indissolubile (a meno che la Sacra Rota non lo annulli/sciolga per gravissimi e validi motivi... tipo, non è stato consumato (!!?!), era nota l'intenzione dei coniugi di non volere figli, etc), i divorziati possono fare vita di chiesa ma restano sempre di serie B e soprattutto queste restano le parole che Tettamanzi esprime a titolo personale, ovvero non a nome dell'intera Chiesa di cui certo non può farsi portavoce.

Questa apertura mi è piaciuta, personalmente, ma altrettanto personalmente stimo e apprezzo in ugual modo la severità delle regole di un culto... non si possono cambiare a beneficio di "alcuni" credenti.
(Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri........)
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#13
Kalimeroxxx ha scritto:
Glamazon ha scritto:
Ho visto donne separate,piangere,al corso prematrimoniale(che era aperto a tutti),perchè impossibilitate a fare la comunione...
se sono cattoliche ci credo, ma la comunione si può fare anche se sei separato, non si può fare se sei risposato almeno che
a) il primo matrimonio non sia dichiarato nullo
b) l'ex marito/moglie sia schiattato :twisted:
c) il primo matrimonio sia stato solo civile
da divorziato/separato puoi accostarti al Sacramento dell'Eucarestia solo nel caso in cui tu conduca una vita ligia, senza distrazioni e peccato, ovvero se non hai alcun tipo di rapporto sessuale o simil ....

altrimenti no.

ovviamnete parliamo sempre di coscienza, sincerità e rapporto con il rpoprio confessore.
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#14
Nuova (per me) è la comprensione e solidarietà a livello pubblico e mediatico <<in certi casi non solo è lecito ma può essere addirittura inevitabile prendere la decisione di una separazione: per difendere la dignità delle persone, per evitare traumi più profondi, per custodire la grandezza del matrimonio, che non può trasformarsi in un'insostenibile trafila di reciproche asprezze» «Voglio raccomandare a tutti i genitori separati di non rendere la vita dei loro figli più difficile, privandoli della presenza e della giusta stima dell'altro genitore e delle famiglie di origine»
In sostanza trovo molto reazionario (e meno rivoluzionario) il messaggio di Tettamanzi....nella pratica, non cambia e non potrà mai cambiare nulla.
La fede poi non è ad uso e consumo del singolo, ma è così in ogni religione organizzata, se osservate bene.
Concludendo chi si sposa in Chiesa dovrebbe deve rammentarsi che il matrimonio religioso è un sacramento (ci credono tutti?), non un mero giuramento fatto davanti ai suoceri e agli invitati commossi. Ci sposa e si prende un impegno davanti a Dio, non davanti al fotografo. :!:
Come chi si sposa civilmente deve sapere altro.. che i divorzi in Italia non vengono concessi tanto celermente rispetto aglia altri paesi europei. :!: :?

Parlano male della Chiesa e prelati.... ok, ma spesso i più zelanti sono proprio i fedeli (lo sanno meglio i figli di separati o divorzaiti, i figli illeggittimi... marchiati dai parrocchiani con la lettera scarlatta). La Chiesa è fatta anche da loro, non dimentichiamolo. I parroci sono molto migliori.
I bigotti, i fedeli troppo ispirati, o i falsi devoti (predicano bene ma come razzolano lo sanno solo loro), la carità pelosa --- I hate

#15
ela78 ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:
Glamazon ha scritto:
Ho visto donne separate,piangere,al corso prematrimoniale(che era aperto a tutti),perchè impossibilitate a fare la comunione...
se sono cattoliche ci credo, ma la comunione si può fare anche se sei separato, non si può fare se sei risposato almeno che
a) il primo matrimonio non sia dichiarato nullo
b) l'ex marito/moglie sia schiattato :twisted:
c) il primo matrimonio sia stato solo civile
da divorziato/separato puoi accostarti al Sacramento dell'Eucarestia solo nel caso in cui tu conduca una vita ligia, senza distrazioni e peccato, ovvero se non hai alcun tipo di rapporto sessuale o simil ....

altrimenti no.

ovviamnete parliamo sempre di coscienza, sincerità e rapporto con il rpoprio confessore.
Il prete del mio compagno gliel'ha rifiutata...la sua quasi ex moglie invece alla comunione della bambina ha potuto prenderla..lui ci soffre per questa cosa..ma tant'è
Però mi chiedo..come mai a Berlusconi gliel'hanno data? :roll:
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