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#16
Dorrance ha scritto:Prima di chiamare tizio o caio penso che sarebbe il caso di avere quantomeno una buona idea di base (che mi pare abbiate), prendere carta e penna e disegnare un pò di piantine (o anche qualche programmino per il computer) e vedre in internet materiali e finiture, questo per poter "arginare" eventuali derive futuriste del geometra/architetto.

Poi dipende molto da fatto di vivere dentro mentre vi fanno i lavori o di andare in albergo o in campeggio mentre vi sventrano la casa.

Infine più che sulle pagine gialle, meglio prima contattare amici e parenti e senitre se conoscono qualcuno che ha già lavorato per loro, una persona di fiducia perchè a scatola chiusa si deve avere molta fortuna nel trovare l'impresa o l'artigiano che lavora bene e come vogliamo noi.

Poi se avete la pazienza di contattare e coordinare l'intervento di vari artigiani (muratore, elttricista, idraulico, posatore, pittore) è un disocrso, altrimenti una persona di fiducia (geometra o architetto) a cui date le chiavi casa e si arrangia lui è necessaria e va pagata.

Il prezzo dipende molto da quanto "artista" si sente l'architetto e da quanto "onesto" è.

saluti.

Grazie mille. Comincia ad aprirsi il tunnel

Quindi, facciamo noi dei progettini con quello che ci viene in mente, lo sottoponiamo al geometra/architetto e lo facciamo implementare e rendere realizzabile. A questo punto (visto che non abbiamo tempo per seguire i lavori) diamo il tutto ad una persona di fiducia che coordini i vari artigiani e che sarà il nostro unico riferimento. Nel frattempo noi traslochiamo a casa del suocero che sarà in vacanza tra maggio e ottobre e seguiamo i lavori "a distanza".

A questo punto, se mi date dei consigli su come posso ristrutturare, potrei risparmiare sull'architetto e offrire una "bicchierata" inaugurale del mio appartamentino "nuovo" a tutti voi diciamo ..... ad un anno da oggi .....

#17
beh io e la mia fidanzata abbiam fatto tantissimi progettini con un programma al pc ma alla fin fine nn gle ne abbiam presentato nessuno.una volta che l'architetto ci ha fatto vedere le sue "opere" ci siam detti...lasciamo fare a lui!anche con i progettini al pc,se nn si è del mestiere, è difficile simulare poi la realtà.oltre ai 4 muri tirati dritti e le stanze arredate...abbiam spiegato cosa vogliamo x bene,gli abbiam portato foto di riviste e adesso aspettiamo i sui schizzi!

#18
la mia idea dei progettini era funzionale per "chiarirsi le idee", assolutamente non per fare il lavoro dell'architetto. E' che mi apre brutto andare dall'architetto e lui dice che vuole due camere e un bagno, lei invece pensava che fossero d'accordo sulla sauna finlandese, un secondo bagno e una grande camera con balcone.

poi son favorevole a investire qualche euro nelle varie riviste di casa, in un paio di pieni di benzia per visitare i vari show room di mattonelle, serramenti e quant'altro, visitare una fiera del settore, navigare su internet molto per avere spunti e idee, soprattutto sui materiali.

Poi anche capire se interessano questioni di bio architettura, si hanno particolari esigenze su materiali (naturali, meno metalli possbili), disposizione delle stanze per il campo magnetico terrestre o in base al segno zodiacale.

Il tutto perchè preferirei che l'architetto riuscisse a mettere in pratica le mie idee, cosa alquanto difficile anche quando si fa tutto da soli.

Fare tutto da soli è possibile, ma ci vuole tempo, tanto, e una certa esperienza per rendersi conto se un lavoro sta venedo bene o male, prima che sia finito e sia da rifare perchè sbagliato.

Meglio un buon architetto e un bravo geometra che sappia fare il suo mestiere. Soldi ben spesi.

#19
Il nostro è un mestieraccio in cui la concorrenza è spietata...ormai noi poveri architetti abbiamo i prezzi dei geometri, grosso modo, soprattutto per quel che riguarda le pratiche edilizie.

Le tariffe non esistono più, perchè il Decreto Bersani ha liberalizzato il settore svincolando il professionista dai minimi tariffari.

Il costo di un architetto si aggira tra il 7 e il 10% dell'importo complessivo dei lavori, che comprende praticamente tutto (tranne magari la progetazione esecutiva di particolari arredi su misura, se ne vuoi fare), e che ha quell'oscillazione in funzione di quanto effettivamente il cantiere ha bisogno di essere seguito, quanti particolari costruttivi vanno fatti...insomma dal carico di lavoro. Stabilisci un prezzo con l'architetto fin dall'inizio, che non varia qualora dovessero variare le lavorazioni da eseguire. In genere io stesso suggerisco cosi ai miei clienti (è una cosa che tutela entrambi).

Per quanto riguarda la tempistica, se hai deciso di chiamare un architetto allora fallo subito. Magari si, schizza qualche tua idea sulla carta, ma considera che l'architetto potrebbe stravolgere i tuoi progetti, pur rispettando tutte le tue esigenze.

Per quanto riguarda le riviste di "architettura" (chiamiamole riviste di arredamento pero', a meno che non ci riferiamo a Casabella, Domus o simili) io consiglio di affrontarle DOPO avere un idea di massima del progetto da realizzare. Altrimenti, chi non è del mestiere, rischia di mettersi tante idee in testa che messe in sieme fanno un pastrocchio: l'architetto serve anche a dare coerenza stilistica all'intervcento. Tali riviste, quindi, possono essere consultate per avere idee sui materiali o su alcune finiture, e non per farsi un idea generale del progetto.

La cosa fondamentale da fare in presenza dell'architetto, è descrivergli tutti i "mali" della casa, ovvero tutte quelle cose che secondo te non vanno nella casa attuale, e soprattutto digli tutto quello che tu pensi circa il tuo modo di vivere la casa. Come in un film giallo, ogni dettaglio è fondamentale per risolvere il problema, e l'architetto ne deve essere a conoscenza.

Una volta redatto un progetto che ti aggrada (non aver timore di dire all'architetto che un progetto ti fa schifo: anche questo è fondamentale) comincia a vedere i materiali, che saranno determinanti per alcune scelte iniziali del cantiere. Cerca di essere sicura al massimo sul progetto con cui parti, perchè poi cambiare idea in corso d'opera è una perdita di tempo e di soldi. Pretendi che l'architetto sia chiaro nell'illustrarti il progetto, ovvero, non ti accontentare di piantine colorate a mano, ma fatti fare delle prospettive a mano o al computer in modo tale che tu possa renderti conto degli spazi. Sulla piantina solo i tecnici riescono a vedere lo spazio (se sono bravi...) il cliente ha bisogno di vedere il volume che si crea, è questo è fondamentale per non rischiare di rimanere delusi o di essersi fatti false illusioni.

Per ridurre la mia bella professione ad una simpatica bancarella, una DIA con successivo DOCFA costa sui 1.500 euro, tasse escluse (circa 200 euro di tasse); il solo progetto, completo di dettagli esecutivi, puo'andare dai 500 ai 1000 euro. Seguire anche il cantiere, come detto, ti costa un 7-10% complessivamente, comprese le voci precedenti, ovviamente.

Sconsiglio sempre di affrontare da soli cantieri complessi di demolizione e ricostruzione impegnativi: spesso bisogna saper coordinare le maestranze prendendo delle decisioni che si basano anche, e soprattutto, sull'esperienza in campo edile.

Un mio amico è imprenditore edile, costruisce le case, eppure per casa sua ha voluto che io gli facessi il progetto e gli seguissi i lavori, dall'inizio alla fine... :)

ciao!
lo studio professionale
il blog
fotografia e grafica
casa nostra!

#20
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Un mio amico è imprenditore edile, costruisce le case, eppure per casa sua ha voluto che io gli facessi il progetto e gli seguissi i lavori, dall'inizio alla fine... :)

ciao![/quote]

Grazie, sei stato illuminante.

Tu che consigli mi daresti date queste esigenze:
"Unire la cucina con il soggiorno per avere uno spazio più ampio dove ricevere gli amici, dividere la zona giorno dalla zona notte. Spostare la lavatrice dal bagno cieco al bagno grande, creando possibilmente uno spazio lavanderia per riporre anche detersivi e bacinelle varie.
Siamo disposti a radere al suolo l'alloggio e riedificarlo ....
In famiglia siamo in 3/4 (il 4 sono le amiche di mia figlia che vanno e vengono da casa nostra)"


http://album.alfemminile.com/album/see_ ... ntina.html

Non voglio "sfruttare" :oops: il tuo lavoro ovviamente solo a grandi linee

#21
direi decisamente di unire la cucina al soggiorno, ne guadagneresti moltissimo. A quel punto, pero', valuta se non sia il caso di fare una cucina solo "lavorativa", cioè senza il tavolo per mangiare. In questa soluzione sfrutteresti il salone per mangiare (ma questa è una questione personale, di "stile di vita" della casa...pero'l'architetto propone a volte degli stili di vita assieme ai suoi progetti - ho detto propone... ^.^).
Con questa soluzione ingloberesti anche lo spazio dell'ingresso nel volume soggiorno-pranzo-cucina.
Valuta che un minimo di schermatura per la cucina ci vuole sempre.

L'altro nodo cruciale, a mio avviso, sono i bagni. Quello stretto e lungo è un po terribile :shock: quindi ti consiglio di valutare questa soluzione che ti dico. Restringi il bagno stretto e lungo e fallo diventare un bagno a servizio esclusivo della camera da letto grande (la porta comunica con la stanza e basta) e lo spazio rimanente lo dai all'altro bagno (aimeh, cieco) che diventa il bagno grande, che, con una pianta più "regolare" non avrà difficoltà ad ospitare la lavatrice, la vasca e quant'altro. Il bagno "piccolo" avrà vaso, bidet, lavandino e doccia (disposizione perfetta per un locale largo 140 cm circa).

Cmq peccato che la casa, ad occhio, ha poche finestre.

Spero di essermi spiegato decentemente...descrivere certe cose a voce non è semplice... :)

ciao!
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#22
Marcvsrvs ha scritto:direi decisamente di unire la cucina al soggiorno, ne guadagneresti moltissimo. A quel punto, pero', valuta se non sia il caso di fare una cucina solo "lavorativa", cioè senza il tavolo per mangiare. In questa soluzione sfrutteresti il salone per mangiare (ma questa è una questione personale, di "stile di vita" della casa...pero'l'architetto propone a volte degli stili di vita assieme ai suoi progetti - ho detto propone... ^.^).
Con questa soluzione ingloberesti anche lo spazio dell'ingresso nel volume soggiorno-pranzo-cucina.
Valuta che un minimo di schermatura per la cucina ci vuole sempre.

L'altro nodo cruciale, a mio avviso, sono i bagni. Quello stretto e lungo è un po terribile :shock: quindi ti consiglio di valutare questa soluzione che ti dico. Restringi il bagno stretto e lungo e fallo diventare un bagno a servizio esclusivo della camera da letto grande (la porta comunica con la stanza e basta) e lo spazio rimanente lo dai all'altro bagno (aimeh, cieco) che diventa il bagno grande, che, con una pianta più "regolare" non avrà difficoltà ad ospitare la lavatrice, la vasca e quant'altro. Il bagno "piccolo" avrà vaso, bidet, lavandino e doccia (disposizione perfetta per un locale largo 140 cm circa).

Cmq peccato che la casa, ad occhio, ha poche finestre.

Spero di essermi spiegato decentemente...descrivere certe cose a voce non è semplice... :)

ciao!
scusa se all'epoca non ti avevo risposto, sei stato chiarissimo e molto utile.

La scorsa settimana è venuta a vedere l'alloggio un'architetta amica di amici conosciuta a una cena prenatalizia.

Mi è sembrata abbastanza professionale, anche se non so ancora quanto sarà il suo cachet perchè siamo ancora in una fase embrionale.

Le idee, fatte a voce di primo acchitto, sono di fatto come le tue. Unica zona giorno che inglobi ingresso, creazione disimpegno notte, bagno con accesso dalla camera da letto, altro bagno con antibagno-lavanderia.

Dato che i miei pavimenti si sono rotti in parecchi punti, lei era dell'idea di non smantellarli ma di metterci su un pavimento più elastico tipo parquet flottante per paura che cambiando i pavimenti con altra ceramica nel giro di poco si possano rompere di nuovo. La cosa non mi dispiace. Ma in cucina? boh sono perplessa! In più con cucina a vista non mi piacciano tantissimo i rivestimenti in piastrelle, come si può ovviare? I pannelli nelle cucine non mi fanno impazzire e l'idea di lasciare il muro da tinteggiare diciamo ogni 3 mesi non fa impazzire mio marito. Tu in genere cosa consigli in questi casi?

Grazie ancora!
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... ntina.html

#23
Sono contento che la collega ti abbia suggerito soluzioni simili alle mie: riguardando la piantina, a distanza di tempo, mi sembrano comunque le soluzioni migliori.

Per quanto riguarda la cucina, non è brutto che il pavimento in corrispondenza cambi rispetto a quello del salone, anzi: da all'ambiente quel giusto tocco di differenza che ne evidenzia la funzione. Ad ogni modo, molti usano mettere il parquet anche in cucina, soluzione che io, pero', sconsiglio sempre (però io non sono un sostenitore del parquet "comunque e dovunque", e lo uso solo dove penso sia necessario).

Per la rottura dei pavimenti, consiglio indagini più approfondite in sede di cantiere: fai fare dei saggi distruttivi per vedere in che stato è il massetto. è inutile spendere 75 €/mq (parquet prefinito di buona qualità, a Roma) per coprire un pavimento con massetto fatto male, che da sempre problemi (anche con un pavimento elastico come il legno del parquet), quando con la stessa cifra (mooooolto grosso modo) rifai tutto, massetto e pavimento con un buon gres porcellanato indistruttibile ed eterno (poi, de gustibus: se ti piace il parquet, allora vai con quello, ma medita seriamente se non vale la pena spendere un altra manciata di euro/mq per rifare comunque i massetti).
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