Ma lo so benissimo, figurati! Lavoro con altri eh, mica da sola. E so benissimo quanto fanno girare le palle quelle che mettono i figli come problema "da condividere" e basta... oppercarità! Ci sono priorità e priporità ma in un clima di collaborazione, approfittarne è da oche giulive!Kalimeroxxx ha scritto:raffa, spesso e volentieri si pensa che le proprie necessità vengano cmq prima di quelle degli altri...ora parteno dal presupposto che l'erba del vicino sembra sempre più verde, ma non è detto che lo siariffa&raffa ha scritto:Anche tu farabj,comunque non sei molto solidale con le madri che lavorano eh ? questo l'hai scritto tu.... e se per avvallare la tua scelta devi criticare chi ne fa un'altra, non ti sentire poi attaccata, no?
Ho sentito discorsi di mamme che volevano stare a casa sempre quando c'erano le chiusure delle scuole... natale, capodanno e opporsi ad altri colleghi dicendo : "ma tu non hai famiglia che ti frega di stare a casa sia la vigilia che il 31???"
insomma alla fine vengono penalizzati quelli che non hanno figli...
(per mia fortuna io non devo litigare con nessuno per le ferie ma sti discorsi mi fanno cmq incazzare!)
quando passi il 24 e il 26 a lavoro perchè chi doveva esserci ha i bambini a casa quindi ha più diritto di te a godersi la sua famiglia, magari ti girano ehhhhhhhhhhhhhhhhh se ti girano, sapessi come ti girano quando resti in studio fino alle 23.30 per finire un lavoro che doveva fare chi è corso a casa per l'ennesima volta...o come ti girano se ti si dice che dal 23 al 7 tu lavori, perchè non hai bimbi che stanno a casa
D'altra parte è comprensibile che una donna che lavora e si fa in otto per farlo bene debba essere rispettata anche nelle sue difficoltà di conciliare le sue difficoltà di gestione pubblica e privata, senza sentirsi uno scarto o un "pezzo" che va a rilento. Spesso invece in alcuni ambienti di lavoro, le mamme sono trattate da handicappate o privilegiate come se un figlio fosse una scelta e non una necessità.