spiegami un po meglio questa cosa, in dettaglio...che mi interessa veramentefarabj ha scritto:io non dovrei nemmeno dipendere da lui... (e' una vita che "lavoro" x una vecchiaia serena..........)
#948
sbaglio o ti sento polemica???Sandra75 ha scritto:Si, perchè è più faticoso scaldare una sedia in ufficio (come sto facendo io questa settimana) che occuparsi della famiglia.
Poi avete chiarito ampiamente che siete super efficienti a fare quello che faccio io, e oltre, in meno tempo e meglio di me, quindi è inutile continuare a parlarne.
Solo poche domande, per capire: come state?siete felici? Stressate? Soddisfatte? realizzate? E con i figli come va? Quanti anni hanno? Hanno fatto sesso prima dei 12 anni? Studiano? Sono felici? Sereni? E col compagno? Tensioni? Siete tutti pucci pucci? insomma....questo essere superefficienti ha delle controindicazioni ed è tutto oro quello che luccica? Oppure sono io a non capire niente e a perdermi il meglio?
stressate....soddisfatte...realizzate...quanti figli...
scusa eh, ma che c'entra con lavoro extradomestico?
sia la casalinga che la non casalinga possono essere tutto questo...
posso ribattere 2 figlie....cresciute nel miglior modo possibile, per quanto mi era possibile...
tutti credo facciano il possibile
adulte lavorano, anche se chiaro che non hanno il lavoro dei loro sogni....direi felici, discretamente responsabili (molto esigente io, purtroppo per loro)...non bevono, non fumano, non si drogano e per questo mia figlia, la grande, dichiara che loro 2 sono tanto brave e qualche adulto, che ha a che fare con i giovani, mi dice che la grande ha davvero ragione....io pretenderei di più..
lavoro... da prima di aver avuto le bimbe...nessun aiuto parentale...avendo i parenti a centinaia di km di distanza...una decina di traslochi alle spalle...il papi ha fatto la sua parte con le figlie...
felice...soddisfatta..io??? non lo so, francamente...
ma credo di essermi impegnata in tutto quello che ho fatto e ciò mi rende serena
#949
ehm ho messo "lavoro" tra virgolette...dammispazio ha scritto:spiegami un po meglio questa cosa, in dettaglio...che mi interessa veramentefarabj ha scritto:io non dovrei nemmeno dipendere da lui... (e' una vita che "lavoro" x una vecchiaia serena..........)
dai c'e' poco da spiegare.... e tanto da "ringraziare"........
pero' cmq io ho davvero sempre lavorato e sempre speso poco...
diciamo che il mio atteggiamento ha spinto la mia famiglia ad affidarmi tranquillamente alcune "cose".............
i miei sono della scuola "vali solo se lavori"... pensa come reagiranno alla mia svolta professionale...... quando decidero' di fare la casalinga.!!!
ecco perche' ho mille dubbi... e' proprio la mia autostima che verra' seriamente minacciata...
...ma x fortuna avro' + tempo x stare qui sul forum a trovare conforto... (oh, sono ironica !!!)
SSSil
#950
Mi lascia perplessa l'idea che alcune di voi avete sul concetto d'indipendenza economica.
Per me non vuol dire avere accesso ad un conto in comune, una carta di credito con cui comprare senza chiedere permesso, oppure avere soldi per le scarpe di marca o per gli sfizi personali...
Per me essere economicamente indipendente significa che io guadagno dei soldi indipendentemente di mio marito.
Per come la pensano alcune di voi, se il marito non ci fosse, finita l'indipendenza economica. Allora che indipendenza e'?
Per me non vuol dire avere accesso ad un conto in comune, una carta di credito con cui comprare senza chiedere permesso, oppure avere soldi per le scarpe di marca o per gli sfizi personali...
Per me essere economicamente indipendente significa che io guadagno dei soldi indipendentemente di mio marito.
Per come la pensano alcune di voi, se il marito non ci fosse, finita l'indipendenza economica. Allora che indipendenza e'?
#951
ma all'inizio non si parlava sempl. di stare a casa potendoselo permettere?casimira ha scritto:qui è stato ipotizzato uno stipendio statalefarabj ha scritto: ... senza pretendere niente da nessuno se non dal marito..
... mi sono persa un pezzo!!!
O.T. ...bellissimo il tuo sogno...
...e' un po' anche il mio.... e secondo me da vecchietta riusciro' pure a realizzarlo!!!
SSSil
#952
No, piera-bl, non volevo essere polemica.
Volevo capire se c'è un rovescio della medaglia oppure no.
Perchè qui mi sembrano tutti (compresa io) convinti di agire per il meglio e mi chiedo se qualcuno comunque fa una qualche fatica a vivere come ha scelto di vivere, se c'è una qualche controindicazione alle diverse scelte di vita.
Volevo sapere prima da voi, che lavorare tutte, mi pare di capire, dov'è che trovate difficoltà, se le trovate.
Poi vi dico delle mie, di difficoltà, se vi possono interessare.
Siccome non possiamo cambiare i diversi modi di pensare, almeno possiamo cercare di capire, no?
Volevo capire se c'è un rovescio della medaglia oppure no.
Perchè qui mi sembrano tutti (compresa io) convinti di agire per il meglio e mi chiedo se qualcuno comunque fa una qualche fatica a vivere come ha scelto di vivere, se c'è una qualche controindicazione alle diverse scelte di vita.
Volevo sapere prima da voi, che lavorare tutte, mi pare di capire, dov'è che trovate difficoltà, se le trovate.
Poi vi dico delle mie, di difficoltà, se vi possono interessare.
Siccome non possiamo cambiare i diversi modi di pensare, almeno possiamo cercare di capire, no?
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.
http://www.alFemminile.com/album/lanave pass: lanave
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#953
Concordo, già avere il conto in comune...beh lasciamo perdere.sherezade ha scritto:Mi lascia perplessa l'idea che alcune di voi avete sul concetto d'indipendenza economica.
Per me non vuol dire avere accesso ad un conto in comune, una carta di credito con cui comprare senza chiedere permesso, oppure avere soldi per le scarpe di marca o per gli sfizi personali...
Per me essere economicamente indipendente significa che io guadagno dei soldi indipendentemente di mio marito.
Per come la pensano alcune di voi, se il marito non ci fosse, finita l'indipendenza economica. Allora che indipendenza e'?
Io con il mio lui divido tutto, ogniuno ha il suo conto in banca e un conto in comune per le spese. Io metto gli stessi soldi che mette lui, nonostante lui prenda più di me. Di sicuro un giorno non mi potrà mai dire che mi ha mantenuta!
http://album.alfemminile.com/album/see_343116/Casa.html
psw:casa
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... monio.html
psw:20080411
[img]http://img175.ImageShack/img175/901/cipollinoliberosf6.gif[/img]
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#954
ehehehe splendido intervento.... come facevo a non quotarlosherezade ha scritto:Mi lascia perplessa l'idea che alcune di voi avete sul concetto d'indipendenza economica.
Per me non vuol dire avere accesso ad un conto in comune, una carta di credito con cui comprare senza chiedere permesso, oppure avere soldi per le scarpe di marca o per gli sfizi personali...
Per me essere economicamente indipendente significa che io guadagno dei soldi indipendentemente di mio marito.
Per come la pensano alcune di voi, se il marito non ci fosse, finita l'indipendenza economica. Allora che indipendenza e'?
Osservazione polemica... io posso essere un'ereditiera e pertanto "guadagnare" dalle mie proprietà ed investimenti senza "lavorare" in senso tradizionale
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.
#955
chiaro che tutte crediamo di agire per il meglioSandra75 ha scritto:No, piera-bl, non volevo essere polemica.
Volevo capire se c'è un rovescio della medaglia oppure no.
Perchè qui mi sembrano tutti (compresa io) convinti di agire per il meglio e mi chiedo se qualcuno comunque fa una qualche fatica a vivere come ha scelto di vivere, se c'è una qualche controindicazione alle diverse scelte di vita.
Volevo sapere prima da voi, che lavorare tutte, mi pare di capire, dov'è che trovate difficoltà, se le trovate.
Poi vi dico delle mie, di difficoltà, se vi possono interessare.
Siccome non possiamo cambiare i diversi modi di pensare, almeno possiamo cercare di capire, no?
chiaro che c'è sempre il rovescio della medaglia
chiaro che la vita impone delle scelte
chiaro che talvolta è fatica vivere
Sandra il mondo dei sogni a me è finito troppo presto
e ho preso a vivere...a lavorare...a impegnarmi...
se ho fatto bene a fare le scelte che ho fatto non lo so
però non avrei saputo fare diversamente
#956
Bè, vi faccio l'esempio di mia sorella, sposata da 2 anni, con una bimba di 4 mesi.
Lei e il marito lavorano (lei ha un part-time) e hanno conti separati.
Se acquistano un mobile per la casa e lo mettono a rate (sul conto di uno dei due), l'altro si impegna a versare, mese per mese, il 50% della rata all'altro.
Oh, per me è squallido!
Che famiglia è? La famiglia è condivisione, è comunione, tutto il contrario dell'individualismo. Secondo me.
Non parlo della convivenza, perchè è chiaro che li niente e nessuno, a parte te stesso, ti tutela. Ma se uno si sposa è per dividere la vita con l'altro finchè morte non li separi. Come puoi pensare di metterti da parte un gruzzoletto tutto tuo (sottraendolo alla comune amministrazione di una famiglia che, per metà, è anche tua) nell'eventualità del fallimento? Come fai anche solo a pensarci, al fallimento. Se ci pensi in partenza per me hai già perso. Poi i divorzi esistono, ma se ce lo metti in conto è più facile "arrendersi". Bò....io sono cattolica, per me il matrimonio è per sempre, almeno nelle intenzioni.
Poi in caso di divorzio comunque sei tutelata, bene o male. E in caso di divorzio io vorrei solo gli alimenti per il figlio, non per me, perchè lo trovo squallido e svilente, per una donna. Ma anche per un uomo.
Mio marito mi mantiene finchè è mio marito.
Sempre SECONDO ME.
Lei e il marito lavorano (lei ha un part-time) e hanno conti separati.
Se acquistano un mobile per la casa e lo mettono a rate (sul conto di uno dei due), l'altro si impegna a versare, mese per mese, il 50% della rata all'altro.
Oh, per me è squallido!
Che famiglia è? La famiglia è condivisione, è comunione, tutto il contrario dell'individualismo. Secondo me.
Non parlo della convivenza, perchè è chiaro che li niente e nessuno, a parte te stesso, ti tutela. Ma se uno si sposa è per dividere la vita con l'altro finchè morte non li separi. Come puoi pensare di metterti da parte un gruzzoletto tutto tuo (sottraendolo alla comune amministrazione di una famiglia che, per metà, è anche tua) nell'eventualità del fallimento? Come fai anche solo a pensarci, al fallimento. Se ci pensi in partenza per me hai già perso. Poi i divorzi esistono, ma se ce lo metti in conto è più facile "arrendersi". Bò....io sono cattolica, per me il matrimonio è per sempre, almeno nelle intenzioni.
Poi in caso di divorzio comunque sei tutelata, bene o male. E in caso di divorzio io vorrei solo gli alimenti per il figlio, non per me, perchè lo trovo squallido e svilente, per una donna. Ma anche per un uomo.
Mio marito mi mantiene finchè è mio marito.
Sempre SECONDO ME.
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.
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#957
forse è in queste parole che io non mi ritrovo, anzi decisamente non mi ritrovoMio marito mi mantiene finchè è mio marito.
il discorso del mantenere non fa per me, perchè per me chi lavora (e secondo me la casalinga lavora) non ha bisogno di essere mantenuta
e guarda che ho tanti più anni di te...ma ragiono in modo molto differente...forse ragioni storiche, geografiche, antropologiche o che altro
#958
Guarda, su questo sono d'accordo.Sandra75 ha scritto:Bè, vi faccio l'esempio di mia sorella, sposata da 2 anni, con una bimba di 4 mesi.
Lei e il marito lavorano (lei ha un part-time) e hanno conti separati.
Se acquistano un mobile per la casa e lo mettono a rate (sul conto di uno dei due), l'altro si impegna a versare, mese per mese, il 50% della rata all'altro.
Ma non funziona così in tutte le coppie in cui entrambi lavorano.
All'interno della coppia i sacrifici, le opportunità, le ambizioni possono essere diverse e su questo siamo d'accordo.
Ma ci sono responsabilità che a mio parere non possono cadere solo su uno dei due. Cioè la donna lavoratrice non può essere anche madre? Non può avere il desiderio di realizzarsi anche al di fuori della famiglia?
E il padre dov'è? E' solo lavoratore?
#959
E allora qual'è la soluzione, se LAVORI come casalinga e non percepisci stipendio?il discorso del mantenere non fa per me, perchè per me chi lavora (e secondo me la casalinga lavora) non ha bisogno di essere mantenuta
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http://www.alFemminile.com/album/lanave pass: lanave
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#960
Sandra...ma tu varamente vivi nel mondo delle favole!No scusa ma dopo questa te lo dovevo proprio dire...e poi non mi dire che non sembri una casalinga degli anni '50!Sandra75 ha scritto:Bè, vi faccio l'esempio di mia sorella, sposata da 2 anni, con una bimba di 4 mesi.
Lei e il marito lavorano (lei ha un part-time) e hanno conti separati.
Se acquistano un mobile per la casa e lo mettono a rate (sul conto di uno dei due), l'altro si impegna a versare, mese per mese, il 50% della rata all'altro.
Oh, per me è squallido!
Che famiglia è? La famiglia è condivisione, è comunione, tutto il contrario dell'individualismo. Secondo me.
Non parlo della convivenza, perchè è chiaro che li niente e nessuno, a parte te stesso, ti tutela. Ma se uno si sposa è per dividere la vita con l'altro finchè morte non li separi. Come puoi pensare di metterti da parte un gruzzoletto tutto tuo (sottraendolo alla comune amministrazione di una famiglia che, per metà, è anche tua) nell'eventualità del fallimento? Come fai anche solo a pensarci, al fallimento. Se ci pensi in partenza per me hai già perso. Poi i divorzi esistono, ma se ce lo metti in conto è più facile "arrendersi". Bò....io sono cattolica, per me il matrimonio è per sempre, almeno nelle intenzioni.
Poi in caso di divorzio comunque sei tutelata, bene o male. E in caso di divorzio io vorrei solo gli alimenti per il figlio, non per me, perchè lo trovo squallido e svilente, per una donna. Ma anche per un uomo.
Mio marito mi mantiene finchè è mio marito.
Sempre SECONDO ME.
http://album.alfemminile.com/album/see_343116/Casa.html
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http://album.alfemminile.com/album/see_ ... monio.html
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