#318
da segre
Eccomi ragazzi...
Ieri a Milano tutto ok, son stata promossa all'esameeeee!!!
Bene... Abbiam parlato... Non molto, non volevo fargli pesare troppo il mio dispiacere...
Gli ho spiegato per cosa c'ero rimasta male... Lui è ripartito ugualmente attaccando come la sera in cui gliel'ho chiesto... E io gli ho fatto notare che non deve aggredire così e con motivazioni infantili, ma basta che mi spieghi le cose perbene...
Pensavo che la discussione degenerasse in una litigata... Mamma che stress in quel momento...
Gliel'ho dovuto spiegar due volte che non doveva sentirsi obbligato a far quel che gli avevo richiesto e che per me il suo pensiero conta, e che però deve essere sincero e spiegare "perchè no" e non dire "no no e no" trovando scuse inutili...
Gli ho spiegato anche che mi sono sentita tradita dal fatto che fino a poco prima diceva di avere un'idea di matrimonio e poi al momento in cui gliel'ho chiesto era tutta un'altra...
lui si è calmato per un minuto, ha pensato prima di parlare e poi ha spiegato questa cosa:
"non è vero che io non ti voglio sposare, è il primo passo verso quello che io vorrei fare nella mia vita con te, che è un figlio... purtroppo sono costretto a farlo, per la legge italiana, e questo mi fa andare in bestia, se penso anche che la normalità è farlo in un certo modo non lo sopporto ancora di più...
quando penso al matrimonio mi viene sempre in mente la cerimonia in chiesa, ore di fotografie, pranzi infiniti con i parenti che non vedo mai... e le bomboniere... e le partecipazioni... i fiori... tutto ciò che a me non piace...
purtroppo non riesco a pensare che il mio matrimonio andrà in un altro modo perchè questo è quello che i miei si aspettano da me... quando mi hai detto la parola matrimonio io mi sono immaginato me in tutto questo e mi sono immaginato io molto imbarazzato in questa situazione... In questa vita siamo obbligati a sposarci per essere famiglia, quando invece per me lo siamo già, e questo obbligo e la possibilità di non scegliere mi fa incaz..re...
per anni ho cercato di immaginare un matrimonio diverso, che è quello che ti ho sempre raccontato, ma fondamentalmente credo che non sia proprio quel che mi capiterà, non riesco a definiro matrimonio se è fuori dalla norma... se è diverso da come si sposa la gente... sono confuso...
se bastasse andare in comune io e te a firmare i fogli lo farei anche domani, perchè tanto torneremo a casa e sarebbe tutto come ora, ma tutto il resto, tutta quella giornata, riesco solo ad immaginarmi io molto imbarazzato davanti a tutti..."
io gli ho spiegato che non esiste solo il bianco e il nero nella vita, che non dobbiamo per forza sposarci come si sposano la maggior parte degli italiani, ma che visto che è il nostro giorno dobbiamo farlo come piace a noi, che non è obbligatorio fare le bomboniere, che non è obbligatorio fare ore di fotografie, o invitare i parenti più lontani, che non è obbligatoria la cerimonia in chiesa... Certo che io non vorrei che si risolvesse tutto in pochi minuti, ma vorrei festeggiare il mio amore con le persone a me care...
lui, poi ha detto:
"sicuramente andrà così! ci verremo incontro e andrà così!
Ma adesso dobbiamo cominciare a pensare a un bel biglietto per annunciarlo ai nostri amici..."
io:
"calma, non c'è mica una scadenza precisa, riparliamone tra un pochino, così che tu possa pensarci ancora, ok?"
lui:
"ok..."
lui:
"ora mi spaventa organizzare tutto..."
io:
"è una festa, organizzi feste da anni, questa è solo una festa speciale perchè è la nostra... ma tu sai cosa fare..."
lui col sorriso allora ha detto:
"dici che allora basta cercare il posto, scegliere la data, fare i volantini, scegliere il gruppo a suonare, e il dj, organizzare il guardaroba, il bar con bevute, baristi e noleggiare la macchina per fare il ghiaccio?"
devo dire che mi ha fatto ridere... e gli ho risposto:
"beh, come alle tue feste..."
lui sorridendo:
"si mi piace!"
io:
"magari dovremo pensare prima a qualcosa tipo una bella cena oppure un bel rinfresco per coinvolgere proprio tutti... non ce la vedo tua nonna in mezzo alla pista a ballare col bicchiere di cuba libre in mano!"
lui:
"hai ragione! studieremo il modo giusto per festeggiare con tutti..."
e con queste parole si è conclusa la nostra discussione...
ne parleremo tra un po', aspetterò che lui dica qualcosa... non so se farò io ancora una volta il primo passo... ma poi chissà...
credo che sia andata bene, è stato pure divertente da ultimo...
Beh non è che ho raccontato tutto tutto quel che abbiamo detto, ho cercato di riassumere i punti salienti... sarebbe stato troppo lugo... già mi pare di aver scritto abbastanza...
scusatemi...