Ciao,
ho installo un addolcitore per diminuire la durezza dell'acqua.
Ho cercato in giro, ma non ho trovato i valori ottimali; non vorrei fosse troppo aggressiva, e danneggiasse le tubazioni. Attualmente è settato tra i 6 e gli 8 °f
Cosa ne pensate?
#3
Dammi il tempo !!!! 
Va benissimo, non si può mettere a zero altrimenti si perdono tutti
i sali minerali necessari per l'organismo e l'acqua diventerebbe
troppo agressiva ovvero potrebbero innescarsi corrosioni sulla tubazione.
Fino a poco tempo fa la legge imponeva di tagliare fino a 15 ° Fr ma visto
che anche su 8-10 non c'erano problemi, questo limite è stato abolito.
Secondo me va + che bene
Va benissimo, non si può mettere a zero altrimenti si perdono tutti
i sali minerali necessari per l'organismo e l'acqua diventerebbe
troppo agressiva ovvero potrebbero innescarsi corrosioni sulla tubazione.
Fino a poco tempo fa la legge imponeva di tagliare fino a 15 ° Fr ma visto
che anche su 8-10 non c'erano problemi, questo limite è stato abolito.
Secondo me va + che bene
#4
Mi diresti x cortesia, chi come e quando è stato abolito il
D.M. n. 443 del 21/12/1990
Visto che a me non risulta.
In casa sua poi ognuno può regolarlo come meglio crede
, senza scendere sotto certi limiti, visti i "danni" che potrebbe procurare
Grazie
D.M. n. 443 del 21/12/1990
Visto che a me non risulta.
In casa sua poi ognuno può regolarlo come meglio crede
, senza scendere sotto certi limiti, visti i "danni" che potrebbe procurare Grazie
#5
Mamma mia ma che è, un interrogatorio !? 
D.lgs 2/02/02 n. 27
I 15 gradi francesi li danno come valore consigliato (e non più obbligatorio); in 10 anni di lavoro, tenendo i valori di 8-10 non si è mai lamentato nessuno di corrosioni, poi se ne sentono tante.......
io ho dato un consiglio, non un imposizione, fate vobis.
D.lgs 2/02/02 n. 27
I 15 gradi francesi li danno come valore consigliato (e non più obbligatorio); in 10 anni di lavoro, tenendo i valori di 8-10 non si è mai lamentato nessuno di corrosioni, poi se ne sentono tante.......
io ho dato un consiglio, non un imposizione, fate vobis.
#6
Non è un'interrogazione e nemmeno un'interrogatorio
E' solo per chiarezza verso gli utilizzatori.
Ho provato a leggere il Dlgs, e quello precedente a cui sono apportate le modifiche, in nessuno dei 2 Dlgs ho visto qualcosa che tratta la Durezza dell'acqua all'uscita degli addolcitori.
Mi dici x cortesia dov'è il punto che tratta ciò di cui stiamo parlando?
Per legge (DM) risulta ancora in vigore i 15° gradi francesi, come soglia minima.
Poi ripeto ognuno in casa propria decide come meglio crede.
E' solo per chiarezza verso gli utilizzatori.
Ho provato a leggere il Dlgs, e quello precedente a cui sono apportate le modifiche, in nessuno dei 2 Dlgs ho visto qualcosa che tratta la Durezza dell'acqua all'uscita degli addolcitori.
Mi dici x cortesia dov'è il punto che tratta ciò di cui stiamo parlando?
Per legge (DM) risulta ancora in vigore i 15° gradi francesi, come soglia minima.
Poi ripeto ognuno in casa propria decide come meglio crede.
#7
a luuupè !! mi sembra il tribunale dell'inquisizione !!lupetto65 ha scritto:Non è un'interrogazione e nemmeno un'interrogatorio
E' solo per chiarezza verso gli utilizzatori.
Ho provato a leggere il Dlgs, e quello precedente a cui sono apportate le modifiche, in nessuno dei 2 Dlgs ho visto qualcosa che tratta la Durezza dell'acqua all'uscita degli addolcitori.
Mi dici x cortesia dov'è il punto che tratta ciò di cui stiamo parlando?
Per legge (DM) risulta ancora in vigore i 15° gradi francesi, come soglia minima.
Poi ripeto ognuno in casa propria decide come meglio crede.
non giro tutti i giorni con il decreto ma se tu vai al punto dove si parla dei parametri indicatori che, se non ricordo male, parla di durezza consigliata intorno ai 15° Fr in caso di presenza di impianti di addolcimento.
Posso concordare con te che il decreto lasci libero chiunque alla sua personale interpretazione cioè non dice " deve essere 15 piuttosto che 8 piuttosto che 10" MA (e qui non ci piove) il 15 NON è un limite IMPOSTO.
Sono stato spiegatoooo ?!!
#8
Credo facciate un po' di confusione con il decreto in oggetto,vale a dire appunto il DM N.443 DEL 90,e nello specifico quando cita le disposizioni inerenti gli addolcitori a scambio ionico:
Addolcitori a scambio ionico.
1)Dispositivo per la rigenerazione automatica, (almeno ogni 4 giorni);
2)sistema automatico di autodisinfezione durante la rigenerazione o di postdisinfezione
continua;
3)se i sistemi di autodisinfezione od post-disinfezione non usano il cloro o i suoi
composti o lampade a raggi U.V., il sistema dovrà essere approvato dal
Ministero della sanità;
4)sistema di miscelazione dell'acqua originaria con quella trattata al fine di
mantenere la durezza secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 236/1988, e il
contenuto in sodio non superiore il limite di 150 mg/l;
5)le resine e gli altri scambiatori di ioni devono rispondere alle prescrizioni
previste per i tipi utilizzati nel campo alimentare.
E' chiaro che viene fatta confusione al punto 4) tra ioni calcio e ioni sodio;la legge infatti impone un residuo nell'acqua in sodio pari appunto al valore di 150 mg/lt,mentre non impone limiti di durezza.
Se non ricordo male,un valore attorno ai 10/15 °f veniva consigliato piuttosto in un testo inerente l'argomento dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'.
Personalmente,in presenza di tubature vecchie in ferro,sono solito regolare la durezza attorno ai 10 °F,mentre in presenza di costruzioni moderne,con tutte le tubature in multistrato(plastiche quindi) si puo' "tirare" fino ai 7/8 °f senza particolari ansie,anzi.
L'unica cosa che ricordo sempre agli utenti finali,cioe' chi poi ha l'addolcitore in casa,che piu' durezza andiamo ad eliminare,piu' sodio andra' ad esserci nell'acqua in uscita,per cui,se si beve l'acqua del rubinetto,attenzione a chi per questione fisiche,mediche etc deve seguire una dieta povera di sodio;diversamente,se non abbiamo di questi problemi,o non beviamo l'acqua del rubinetto,sicuramente l'addolcitore regolato in siffatta maniera da luogo ad evidenti miglioramenti e risparmi.
Ultima considerazione:la quantita' di sodio presente nell'acqua dopo l'addolcimento,non dipende dalla durezza in °f che abbiamo in uscita,ma dall'entita' dello scambio ionico delle resine;es.tariamo due addolcitori a 10 °f in uscita,ma in entrata in uno abbiamo un'acqua con durezza pari a 28 °f,nell'altro 40 °f.E' ovvio che dopo l'addolcimento,nonostante la stessa durezza in uscita,avremo una concentrazione di sodio piu' alta nel secondo caso.
Se si volesse assumere l'acqua addolcita ma senza assumere il sodio,la soluzione e' l'installazione di un'osmosina compatta,anch'essa tarata a dovere ed ovviamente a norma con il Dm,direttamente sotto il lavello della cucina;in questo modo andremo a ridurre la presenza di tutte le sostanze disciolte nell'acqua grazie al miscelatore interno,senza pero' renderla neutra o troppo povera di sostanze.
Restando a disposizione,porgo distinti saluti.
Celano Giuseppe
www.boschel.it
Addolcitori a scambio ionico.
1)Dispositivo per la rigenerazione automatica, (almeno ogni 4 giorni);
2)sistema automatico di autodisinfezione durante la rigenerazione o di postdisinfezione
continua;
3)se i sistemi di autodisinfezione od post-disinfezione non usano il cloro o i suoi
composti o lampade a raggi U.V., il sistema dovrà essere approvato dal
Ministero della sanità;
4)sistema di miscelazione dell'acqua originaria con quella trattata al fine di
mantenere la durezza secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 236/1988, e il
contenuto in sodio non superiore il limite di 150 mg/l;
5)le resine e gli altri scambiatori di ioni devono rispondere alle prescrizioni
previste per i tipi utilizzati nel campo alimentare.
E' chiaro che viene fatta confusione al punto 4) tra ioni calcio e ioni sodio;la legge infatti impone un residuo nell'acqua in sodio pari appunto al valore di 150 mg/lt,mentre non impone limiti di durezza.
Se non ricordo male,un valore attorno ai 10/15 °f veniva consigliato piuttosto in un testo inerente l'argomento dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'.
Personalmente,in presenza di tubature vecchie in ferro,sono solito regolare la durezza attorno ai 10 °F,mentre in presenza di costruzioni moderne,con tutte le tubature in multistrato(plastiche quindi) si puo' "tirare" fino ai 7/8 °f senza particolari ansie,anzi.
L'unica cosa che ricordo sempre agli utenti finali,cioe' chi poi ha l'addolcitore in casa,che piu' durezza andiamo ad eliminare,piu' sodio andra' ad esserci nell'acqua in uscita,per cui,se si beve l'acqua del rubinetto,attenzione a chi per questione fisiche,mediche etc deve seguire una dieta povera di sodio;diversamente,se non abbiamo di questi problemi,o non beviamo l'acqua del rubinetto,sicuramente l'addolcitore regolato in siffatta maniera da luogo ad evidenti miglioramenti e risparmi.
Ultima considerazione:la quantita' di sodio presente nell'acqua dopo l'addolcimento,non dipende dalla durezza in °f che abbiamo in uscita,ma dall'entita' dello scambio ionico delle resine;es.tariamo due addolcitori a 10 °f in uscita,ma in entrata in uno abbiamo un'acqua con durezza pari a 28 °f,nell'altro 40 °f.E' ovvio che dopo l'addolcimento,nonostante la stessa durezza in uscita,avremo una concentrazione di sodio piu' alta nel secondo caso.
Se si volesse assumere l'acqua addolcita ma senza assumere il sodio,la soluzione e' l'installazione di un'osmosina compatta,anch'essa tarata a dovere ed ovviamente a norma con il Dm,direttamente sotto il lavello della cucina;in questo modo andremo a ridurre la presenza di tutte le sostanze disciolte nell'acqua grazie al miscelatore interno,senza pero' renderla neutra o troppo povera di sostanze.
Restando a disposizione,porgo distinti saluti.
Celano Giuseppe
www.boschel.it
#9
Grazie and! e grazie BOSCHEL, molto chiaro.
Vi chiedo un'altra cosa....
L'addolcitore installato ha un controllo elettronico (non so se è il termine giusto), che misura la durezza in ingresso, quando effettuare la rigenerazione etc, ed in teoria potrebbe decidere la durezza in uscita, ma chi me lo ha installato (la stessa persona che vende la macchina), l'ha regolato con un rubinettino manuale....Lui mi dice che si fa solo così
Mi chiedo com'è possibile?
Vi chiedo un'altra cosa....
L'addolcitore installato ha un controllo elettronico (non so se è il termine giusto), che misura la durezza in ingresso, quando effettuare la rigenerazione etc, ed in teoria potrebbe decidere la durezza in uscita, ma chi me lo ha installato (la stessa persona che vende la macchina), l'ha regolato con un rubinettino manuale....Lui mi dice che si fa solo così
Mi chiedo com'è possibile?
#10
dovrebbe essere la cosidetta valvola miscelatrice, in pratica quella valvola che regola il passaggio di acqua non addolcita dell'acquedotto con quella totalmente addolcita dell'addolcitore. Se la valvola è chiusa totalmente l'acqua ti uscirà a zero gradi francesi, viceversa più la apri e più si alzerà la durezza. La testata elettronica dovrebbe servire ad impostare i tempi di rigenerazione, forzare i lavaggi, mettere in stand-by l'addolcitore ec.c....55ty66 ha scritto:Grazie and! e grazie BOSCHEL, molto chiaro.
Vi chiedo un'altra cosa....
L'addolcitore installato ha un controllo elettronico (non so se è il termine giusto), che misura la durezza in ingresso, quando effettuare la rigenerazione etc, ed in teoria potrebbe decidere la durezza in uscita, ma chi me lo ha installato (la stessa persona che vende la macchina), l'ha regolato con un rubinettino manuale....Lui mi dice che si fa solo così
Mi chiedo com'è possibile?
#11
Quoto and.
Toh siamo d'accordo stavolta
Ovviamente scherzo
Toh siamo d'accordo stavolta
Ovviamente scherzo
#13
Per quanto riguarda i programmatori degli addolcitori che tratto e conosco,la taratura della durezza avviene manualmente con un miscelatore,ovverossia una vite o una rotella posta sulla testata,o dietro,tra gli attacchi di entrata e di uscita.
Per quanto riguarda il sensore elettronico di cui parli,credo si tratti del contatore dell'acqua;infatti il tuo addolcitore sara' VOLUMETRICO,giusto?
Celano Giuseppe
www.boschel.it
Per quanto riguarda il sensore elettronico di cui parli,credo si tratti del contatore dell'acqua;infatti il tuo addolcitore sara' VOLUMETRICO,giusto?
Celano Giuseppe
www.boschel.it
#14
and ha scritto:...almeno dimostro che non sono un incompetente !!lupetto65 ha scritto:Quoto and.
Toh siamo d'accordo stavolta
Ovviamente scherzo
ovviamente scherzo anch'io
e guarda che non abito distante da imola, quindi fai attenzione
a come parli !!!!!!
p.s. mai pensato fossi un incompetente
(giusto x chiarezza)
#15
Si tratta di una testata elettronica dove programmi la rigenerazione (quando farla, come farla, etc), e puoi visualizzare portata istantanea, etcBOSCHEL S.R.L. ha scritto: Per quanto riguarda il sensore elettronico di cui parli,credo si tratti del contatore dell'acqua;infatti il tuo addolcitore sara' VOLUMETRICO,giusto?
Celano Giuseppe
www.boschel.it
Non so se è volumetrico