La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#181
però è interessante quella cosa dei micro-nido... ma sono controllati in qualche modo dal comune?
The sisterhood of The Calf 40

#182
stefania_b ha scritto:però è interessante quella cosa dei micro-nido... ma sono controllati in qualche modo dal comune?
Le suddette signore (dico signore perché in genere sono donne) sono tenute a seguire dei corsi e a prendere una autorizzazione dal Comune e devono grarantire un minimo di struttura in casa. Non so dirti ogni quanto tempo passino a controllarle.
Diciamo che qui vengono utilizzate soprattutto per l'inserimento dei piccolissimi, anche bimbi di 3 mesi visto che le donne alla fine del terzo mese rientrano subito al lavoro, e per il fatto che hanno orari più flessibili che un normale nido.
Mi pare che anche in Italia stiano sperimentando i micro-nidi. Però le normative sono in genere molto più severe quindi non so dirti se siano la stessa cosa.

#184
fedelyon ha scritto:
stefania_b ha scritto:però è interessante quella cosa dei micro-nido... ma sono controllati in qualche modo dal comune?
Le suddette signore (dico signore perché in genere sono donne) sono tenute a seguire dei corsi e a prendere una autorizzazione dal Comune e devono grarantire un minimo di struttura in casa. Non so dirti ogni quanto tempo passino a controllarle.
Diciamo che qui vengono utilizzate soprattutto per l'inserimento dei piccolissimi, anche bimbi di 3 mesi visto che le donne alla fine del terzo mese rientrano subito al lavoro, e per il fatto che hanno orari più flessibili che un normale nido.
Mi pare che anche in Italia stiano sperimentando i micro-nidi. Però le normative sono in genere molto più severe quindi non so dirti se siano la stessa cosa.
infatti avevo sentito parlare dei micro nidi, ma credevo fossero privati invece tu parli di un qualcosa legato comunque al comune
The sisterhood of The Calf 40

#185
moon ha scritto:
Cerise ha scritto:fede... non vorrei dirtelo ma se hai i nonni in età da pensione anche se lavori in due ciao che te lo prendono il bimbo al nido... scendi in graduatoria in picchiata...
stika! questa non la sapevo mica :shock: ma sei sicura?? e se uno c'ha i nonni in pensione ma dediti a tutt'altro che fa? li costringe??
Mi hai tolto le parole di bocca! O se io il bimbo, che tra l'altro sta per nascere, non voglio lasciarglielo o, come nel mio caso, lavoro a 40km da casa e più di un'ora di macchina, preferisco portarmelo vicino al lavoro?
Casetta al 21/01/08: viewtopic.php?t=34241

Riccardo compie 5 anni il 24 Dicembre
Raffaella compie 2 anni il 15 Dicembre

#186
moon ha scritto:
Cerise ha scritto:fede... non vorrei dirtelo ma se hai i nonni in età da pensione anche se lavori in due ciao che te lo prendono il bimbo al nido... scendi in graduatoria in picchiata...
stika! questa non la sapevo mica :shock: ma sei sicura?? e se uno c'ha i nonni in pensione ma dediti a tutt'altro che fa? li costringe??
Mi hai tolto le parole di bocca! O se io il bimbo, che tra l'altro sta per nascere, non voglio lasciarglielo o, come nel mio caso, lavoro a 40km da casa e più di un'ora di macchina, preferisco portarmelo vicino al lavoro?
Detto questo nn penso che rientreremo in nessuna graduatoria dato che abbiamo due redditi e nessun mutuo... ma questo è un caso molto particolare
Casetta al 21/01/08: viewtopic.php?t=34241

Riccardo compie 5 anni il 24 Dicembre
Raffaella compie 2 anni il 15 Dicembre

#187
ho letto tutto attentamente... mi avete fatto notare il punto di vista del dipendente e quello del datore di lavoro...

adesso però vi pongo un quesito... è la mia situazione... e non so cosa fare...

sarò lunga, quindi capirò se vi farà fatica leggere tutto quello che ho da scrivere...

sono quasi 2 anni che lavoro stabilmente presso un cliente della mia azienda... cliente importante, uno di quelli che se nomini sul curriculum hai un passo in più rispetto ad altri... ma cliente che purtroppo ha messo a dura prova la mia pazienza, la mia voglia di continuare in questo lavoro...

Il mio referente qui in questa azienda è uno "censured", uno di quelli che usa il suo potere per farsi i cavoli propri, per umiliare le persone, soprattutto se sono donne... perchè io, unica donna tra i consulenti esterni che segue, sono l'unica che a suo parere:
- arriva troppo tardi e va via troppo presto, anche quando sono la prima ad entrare e ad andare via dopo 9 ore di lavoro (il mio contratto ne prevede 8 e non mi vengono pagati gli straordinari)
- che fa troppe pause, quando ne faccio esattamente quante ne fanno gli altri consulenti: un caffè a metà mattina e uno a metà pomeriggio
- che può essere importunata con dispetti per niente graditi come il solletico, i pizzicotti, o braccia intorno al collo
- che essendo donna ha parti del corpo definite da lui come tette, "censured" ecc..
- che è una poco di buono perchè unica donna tra tanti consulenti uomini.

ecco è tanto che lavoro in questa situazione... e la mia produttività è andata a diminuire sempre di più... non riesco a concentrarmi, e mi sono convinta che non ne vale la pena di fare questo lavoro, tanto anche se lo faccio bene rispettando la scadenza, lo "censured" andrà sempre a spargere merda su di me.
L'ultima l'altro giorno quando ha detto al mio datore di lavoro che lui mi ha richiesto un nuovo progetto e io gli ho risposto: "No, questa cosa non la faccio!"... Cosa assolutamente non vera... Poichè faccio anche le cose che non sarebbero di mia competenza.
Si perchè nonostante il mio lavoro sia realizzare programmi per il pc, finisco sempre per inserire documenti al posto di qualche dipendente...

Mi sento umiliata, poco motivata, e ora ho fatto davvero il botto!
Non voglio fare più questo lavoro...
Lo so, è un mio limite, mi sento in colpa con me stessa ogni sera per non riuscire a reagire... Ma purtroppo è così...


E' già da un po' che cerco altrove... leggo le offerte di lavoro... ho fatto qualche colloquio... risultato:
contratti a un anno, a 6 mesi rinnovabili, partita iva, a progetto... ma per qualsiasi cosa eh... come faccio a lasciare il mio contratto a tempo indeterminato spiegatemi... non posso andare a fare niente, ne' la programmatrice, cosa che so fare, anche se non vorrei più fare, ne' la ragioniera, ne' la segretaria, ne' la cameriera, ne' la cassiera.... niente!

perchè dovrei lasciare il mio lavoro dove sto di mer*****da, che non mi soddisfa per vagare nell'ignoto mondo dei contratti co.co.co, pe.pe.pe...
Perchè di più a una che il prossimo anno probabilmente si sposa e che sta nell'età "pericolo figli", di più non possono offrire...

io ho bisogno di lavorare...
oh ma io c'ho casa...
oh ma io sto facendo un secondo lavoro per risparmiare per sposarmi...
oh ma io voglio un figlio...

le cose son due:
- o continuo qui fino a che non ho usufruito di licenza matrimoniale più maternità poi mi licenzio e penserò ad un lavoro più soddisfacente per me personalmente a prescindere dal contratto che mi faranno
- o rinuncio a ferie, malattia, maternità eccetera eccetera...

quindi che faccio? prendo in giro il mio datore di lavoro o sacrifico i diritti che adesso avrei...

A voi la sentenza...

#188
Ciao segre, ho letto con attenzione tutto quanto hai scritto e hai tutta la mia comprensione.
Non ho veri consigli da darti. Soltanto che mi ricordo che un'altra utente in passato aveva avuto un problema simile. Lei aveva risolto parlando con il responsabile che poi la aveva assegnata ad un altro ufficio.
Essendo tu consulente presso quella azienda e non loro dipendente, non potresti segnarti tutti i vari soprusi della persona in questione e andare a parlare direttamente con il tuo datore di lavoro o responsabile in sede?
Questo mi sembrerebbe gia' un primo passo. Magari riuscite a trovare un accordo per un cambio di sede o mansione in modo che lo squallido personaggio non sia piu' tuo responsabile.

#189
la sentenza non te la darà nessuno perchè sono scelte fondamentali per la vita e anche i consigli devono essere sempre molto cauti.
cmq un paio di domande per capire meglio
1) il tuo referente è sto cretino patentato, ma non è il tuo datore di lavoro vero?
2) mai pensato che certi atteggiamenti sono denunciabili?

se il punto uno è come penso io, visto come sei messa vai dal capo di sto rincoglionito esponi i fatti, senza eccedere nell'emotività, porta anche delle prove se ne hai e se non ne hai le puoi trovare, parla con il capo e spiega cosa fai, quanto stai a lavoro, etc...etc...etc... non solo se hai un buon rapporto con il cliente di cui ti stai occupando faglielo notare, ovviamente non eccedere mai nei toni sarebbe controproducente...
al cretino fai notare in modo chiaro che certe attenzioni e modi di fare non sono ammessi...
detto questo se la situazione non evolve NON lasciare il lavoro prima di averne trovato uno nuovo, lo so è dura, ma lo devi fare per te, e cerca di mantenere con il cliente un livello di rapporto ottimo potrebbe esserti utile
per il resto ricordati solo una cosa per quando sia non nel tuo carattere bisogna imporsi per le cose che si vogliono e che si meritano, non cedere MAI ad attacchi di rabbia, isteria, rancore etc.. anche se più che motivati perchè diventerebbero un'arma contro di te, affronta le cose con razionalità e poi sfogati a casa contro un cuscino o datti allo yoga :lol: :lol: :lol: :wink: ma non dare mai un'arma al cretino e cogli le occasione per dimostrare agli altri chi è sto tipo :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#190
Difficlle darti un consiglio.

Mi sembra di capire che il problema principale sia il comportamento scorretto, al limite della denuncia penale, del tuo referente.

Che potere ha dentro l'azienda? E' intoccabile per capacita' o per amicizie? Se c'e' qualcuno piu' in alto di lui che ti sembra ragionevole fai come ti consiglia Kali

Come ultima risorsa tieni presente che il "pettegolezzo" puo' essere un arma letale...
Comincia a confidare ai colleghi con cui sei piu' in confidenza quanto trovi disgustoso e sessista/retrogado il suo comportamento, facendo capire che un po' ti fa perfino pena...

#191
ho letto le vostre risposte, grazie...
non so se ero io la ragazza in questione...
perchè avevo parlato già di questo argomento...

cominciai con la tecnica del pettegolezzo come dice gebo... Ebbi solo la conferma che lui fa così... Soprattutto con le donne...
E venni a conoscenza della scommessa che gli altri consulenti facevano su quanto avrei retto io, perchè chiunque stava al mio posto prima di me se l'è data a gambe levate...

Quindi raccontai tutto al mio datore di lavoro, e lui ne parlò direttamente con lo "Stronxo" che in un primo momento mi lasciò in pace...
Il mio datore di lavoro non potendomi sistemare da un altro cliente, mandò a lavorare con me un mio collega uomo che si doveva occupare di interagire con lui, così che potessi evitarlo...

In un primo periodo andò tutto bene... ma poi in due eravamo troppi e avremmo finito troppo in fretta le giornate del contratto, e il mio collega tornò in ufficio ad occuparsi di altre cose...
Dinuovo sola...

Passa il tempo e io c'ho dinuovo paura di lui... Lo evito, ma ci devo lavorare insieme, capita che dobbiamo partecipare a riunioni insieme (indette da lui, io e lui da soli), in cui ruba il cellulare per vedere le mie foto, o con il righello mi schiaffeggia le mani quando mi mangio le unghie...
E io glielo dico che non gradisco, ma fa finta di capire...
Ma capisce.. Tanto che poi trova un nuovo sistema per importunarmi chiamando il mio capo per comunicargli che sono maleducata, che gli dico che non voglio lavorare, che arrivo tardi la mattina, che fumo troppe sigarette.... E i nuovi assunti in gerarchia sotto di lui, stanno diventando uguali... Non ne posso più...

Ho riparlato col mio capo... E finalmente mi toglie da questo incarico! Devo solo pazientare un paio di settimane o poco più...

Dovrei essere felice, lo sono, ma lo "Stronxo" è talmente stronxo che mi ha convinto che sono una perdente a mollare... Cioè, lui ancora non lo sa, ma ha parlato talmente male delle persone che prima di me se ne sono andate che mi sento una vera perdente...

Il fatto è che già da tempo avevo intenzione di cambiare lavoro, ancora prima di prendere questo incarico, sapevo di voler fare altre cose... Non ho mai pensato che questo fosse il lavoro della mia vita... Ma aspettavo vista la crisi che sta in giro...
Ma ora come ora c'ho lo sdegno... Appena accedo al programma che mi serve per il mio lavoro mi viene la nausea!

Ecco perchè ora vorrei cambiare, sono sicura che una volta via da qui affronterò il mio lavoro in maniera diversa, ma rimane il fatto che lo sarà ancora per un po' poi abbandonerò comunque cercando altre strade...

lo so che nessuno può darmi un consiglio sulla mia domanda: approfitto di quello che il mio contratto mi offre o faccio quello che vorrei...
E' difficile dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato...
E' una questione di priorità... La mia priorità è pensare alla mia famiglia, quindi dovrei approfittare del mio contratto per usufruire di quei diritti che nessun altro può darmi... Ma dovrei sentirmi una di quelle donne che dice cyberjack?
E anche questa difficoltà a trovare opportunità per vivere bene e relizzarsi e sentirsi importanti per un progetto, è dignità?

#192
Non sei tu la perdente, ma lui.

Se io fossi il tuo vero capo andrei a parlare con il capo della cacchetta e gli direi chiaro e tondo che a lui interessa continuare a collaborare con loro, ma che lui non puo' permettersi di rischiare di perdere collaboratrici preziose come te solo perche la cacchetta in questione non sa tenere le mani a posto

#193
Segre, mi sa che eri proprio tu l'utente a cui facevo riferimento :oops:
La situazione che descrivi e' veramente insopportabile.
Come dice giustamente kali, e' molto difficile darti dei consigli. Ti posso dire, pero', che io cercherei di fare una scelta difficile come quella di cambiare lavoro in un momento di tranquillita', piuttosto che di rabbia e mortificazione.
Una situazione come quella che hai descritto puo' succedere ovunque, nulla ti assicura che non troverai un altro personaggio simile altrove.
Per consigli piu' precisi sul da farsi dovresti parlarne con qualcuno di fiducia che abbia gia' passato o gestito situazioni simili.

#194
beh se hai il cambio di incarico e l'idiota non lo vedi più o cmq non ci sei più a contatto quotidiano direi che una parte del problema l'hai risolta :D tutto il resto, le insicurezze che lui ti ha fatto venire, sono solo un momento tuo di sconforto, ma perchè dare potere su di te ad uno che non ha neppure la forza di comportarsi come un uomo figuriamoci come un capo, non farti trascinare in un circolo vizioso e fare dei suoi difetti i tuoi limiti non ce ne è proprio motivo, nessuno deve avere un tale potere su di noi.
Detto questo affornta il nuovo incarico in modo positivo o almeno provaci sarà il modo migliore di farla pagare a sto tipo e poi continua con la ricerca, non è il periodo migliore per cercare lavoro, ma chi la dura la vince.

certo che deve essere un individuo proprio misero per ricorrere a certi comportamenti, deve proprio avere seri problemi :roll:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#195
segre ha scritto:E' una questione di priorità... La mia priorità è pensare alla mia famiglia, quindi dovrei approfittare del mio contratto per usufruire di quei diritti che nessun altro può darmi... Ma dovrei sentirmi una di quelle donne che dice cyberjack?
E anche questa difficoltà a trovare opportunità per vivere bene e relizzarsi e sentirsi importanti per un progetto, è dignità?
non ho risposto, fino ad ora, ma adesso mi sento tirato in causa, quindi do il mio parere sul tuo amletico dubbio.

Per come sono io di carattere, in quanto datore di lavoro tendo a non interferire con i rapporti tra colleghi, e se un/una mia dipendente mi viene a dire che si trova male a lavorare con tizio/tizia, la mia risposta solitamente è che questo è un posto di lavoro e non un asilo, quindi ci sono persone adulte e non bambini. Le persone adulte, sempre a mio avviso, dovrebbero essere in grado di capire due fondamentali:
la prima è la differenza tra ciò che serve e ciò che piace. Lavorare serve. Fare il lavoro ideale piace.
non a tutti è concesso fare ciò che piace e riuscire a mangiarci. a me in prima persona non è concesso, in quanto se potessi avrei 1.000 altri modi molto più piacevoli di guadagnarmi la pagnotta... ma lavorare mi serve, e mi serve lavorare "in un certo modo" per permettermi ciò che mi permetto (auto, casa, vacanze, ecc...). Certo, potrei andare a fare la guida subacquea e passare tutto il giorno, tutto l'anno ai tropici sott'acqua a vedere i pesciolini e trombare le turiste, ma significherebbe rinunciare a molto, tra cui i miei piani per il futuro, i miei piani di famiglia, di casa...

La seconda è che il problema non è mai "nell'altro" ma in se stessi. Se una persona mi infastidisce, l'origine del mio fastidio non è mai l'altra persona, ma risiede dentro di me... questa è una cosa di cui sono profondamente convinto e non basteranno i miliardi di prove contrarie che adesso vi metterete a scrivere per farmi cambiare idea. se una persona mi prevarica, il fastidio che provo NON è dovuto alla prevaricazione, ma alla mia incapacità di reagire a questa situazione, o peggio ancora alla mia propensione nel lasciarmi prevaricare. Io, personalmente, credo di conoscere il mio valore. Se una persona che stimo mi critica, accetto la critica e ne faccio spunto per una riflessione ed un'introspezione. Se una persona che NON stimo mi critica, la sua critica mi scorre sopra come l'acqua fresca... Se una persona mi offende, a meno che io non ritengo quella persona così superiore a me da accettare l'offesa e farmi un bell'esame di coscienza ("chissà cosa avrà voluto realmente dire...?") oppure non mi ritengo offeso, semplicemente perchè è il toro che da del cornuto al cavallo... non ha senso.

tutto questo per dire:
segre, fatti un bell'esame di coscienza, valuta molto attentamente, anche con l'aiuto del tuo compagno o di chi vuoi tu, quali siano realmente i tuoi obiettivi di vita, quale sia la situazione (NON lavorativa) che stai viveno, quali siano le tue speranze per il futuro, dove vuoi arrivare, qual è il tuo reale obiettivo nella vita (il lavoro? La casa? I figli? la coppia?) e, con quello in mente ben preciso, valuta attentamente chi sei tu e cosa devi fare pr arrivare a quell'obiettivo.
considera molto attentamente quali sono gli ostacoli REALI che ti separano dal tuo obiettivo, e considera quali sono i mezzi che, invece, ti aiutano a raggiungerlo.
Scoprirai che sia gli ostacoli che i mezzi sono dentro di te. non esiste nessuno, all'esterno di te, che ti possa impedire di essere ciò che vuoi veramente essere.
L'unica cosa che ti potrà impedire di realizzare te stessa è.... te stessa. Se tu non comprendi dove vuoi veramente arrivare, sarai sempre una barchetta trasportata dal vento. Se tu non comprendi come fare ad arrivarci, sarai sempre a domandarti se la strada che hai preso è quella giusta. Se tu non sei sicura dei tuoi mezzi per arrivarci, sarai sempre disposta a prestare orecchio a chi ti critica e ti svalorizza.

molto spesso, ricorda, chi tende a sminuire o offendere gli altri, lo fa per mancanza di stima in se stesso. Cerca di sopperire alle sue carenze interiori acquistando un'immagine pubblica di prestigio. Molto probabilmente, questa persona che ti da tanto fastidio non è altro che un poveraccio che vive una vita iname, e la sua unica soddisfazione è sentirsi ammirato e stimato dai suoi colleghi. a quel punto, per farlo non ha altri mezzi che svilire chi potenzialmente potrebbe essere superiore a lui agli occhi degli altri.

è il famoso paradosso della "debolezza del bullo" ;)

in bocca al lupo ;)
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe