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#17
Fantastico anche ciò che l'elezione di Obama sta facendo vivere in Africa...

"L'Africa intera è impazzita, stretta attorno ad un presidente che considera anche il suo. Barack Omana alla Casa Bianca qui significa più eguaglianza, più diritti, più certezze, più rispetto.

E' un uomo di colore, è un afroamericano, ha quella sensibilità che centinaia di milioni di persone cercavano da tempo. Barack vuole dire speranza per nuovo lavoro, rilancio economico per lo sviluppo, impegni per nuovi rapportio internazionali. Chi è povero spera in un futuro più dignitoso; chi è ricco di continuare ad esserlo.
Barack non fa paura, è il simbolo di un riscatto tanto atteso. E' il figlio dell'Africa e l'Africa oggi sente di contare di più. Di aver fornito l'uomo ora alla guida della più potente e influente nazione del mondo".

http://www.repubblica.it/2008/10/specia ... festa.html

#18
loremir77 ha scritto:io ci speravo.. ma con l'america + conservatrice non si sa mai..

avevo letto vari articoli.. tra cui uno bellissimo su vanity fair.. di Romagnoli, dove dimostrava che nella provincia.. non era così sicuro che vincesse obama..
perchè era nero
perchè dicevano che era musulmano.. :roll:
che non era americano.. :roll:

che mccain era + rassicurante. bianco e un vero americano.

io mi stupisco sempre di questa cosa.
gli americani a parte gli indiani d'america.. sono tutti provenienti da altri continenti.
chi prima chi dopo. sono stati tutti degli immigrati. :roll:
Anche io come Lore avevo letto quell'articolo e fino all'ultimo son stata dubbiosa.
Felice alla fine.
Negli USA il razzismo c'è ancora, durante un viaggio che feci anni fa me ne sono resa ben conto. Se si pensa come hanno ghettizzato gli indiani che sono i veri nativi!
Guardiamo al nuovo uomo con molte aspettative, ha un sacco da fare vista la situazione attuale :?
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo

#19
obama è una scelta felice sono d' accordo. Vento di speranza.
Non parlerei però di mc cain come un personaggio paragonabile a bush.
Abbiamo molto da imparare sia come cittadini che come politici.
Mi ha fatto commuovere il discorso di mc cain finale dopo aver saputo della sconfitta (ebbene si sono una persona sensibile molto alla politica, mi piace molto), ha detto che obama sarà anche il suo presidente. Purtroppo in italia sia veltroni (che era partito bene) che berlusconi non li sentiremo mai dire una cosa del genere, per amore del proprio paese.
Specialmente negli ultimi anni non ho mai avuto simpatia per gli usa, anzi tutt' altro, ma bisogna ammettere che questo voto ha segnato qualcosa nella storia.
Anche se ormai il mondo va verso altre direzioni, cina e india in primis, saranno (anzi lo sono già) le superpotenze, credo gli usa dovranno ridimensionarsi parecchio.
Viva obama e viva i giovani, anche se quasta cosa mi mette una tristezza per la nostra classe politica.

#20
stefania_b ha scritto:appunto. Alla favola degli USA patria di tolleranza e uguaglianza non ho mai creduto :roll: :?

infatti, basti pensare al voto determinante dei cristiano evangelici nell' elezione di bush, in due elezioni (non una, ma ben due).
Mi pare piuttosto palese che otto anni, otto, abbiano condizionato in modo troppo negativo il mondo occidentale.

#21
ma infatti ale. Io non mi sento di paragonare McCain a Bush anche perchè come dicevo non ho segutio la campagna elettorale nei contenuti.
Però è innegabile che la sua elezione non sarebbe stata ugualmente carica di aspettative, speranze e novità.
E poi sono d'accordo con te: lo sconforto che prende quando si fanno paragoni con l'Italia è grande :?
The sisterhood of The Calf 40

#22
durassero solo 8 anni i nostri..
invece di decenni.. :roll:
Immagine

Immagine


Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#23
loremir77 ha scritto:durassero solo 8 anni i nostri..
invece di decenni.. :roll:
miiii lore mi hai tolto le parole dalla tastiera!!!!
The sisterhood of The Calf 40

#25
curioso come si sia parlato più delle elezioni americane che di quelle italiane, curioso che ci siano persone italiane che abbiano pianto dalla contentezza per i risultati USA :roll:
alcune cosiderazioni
1) la gente si fa influenzare terribilmente dalla tv, ecco perchè questa mattina persone come la portiera del palazzo facesse festa per Obama :shock: :shock: ( premetto che è tanto una brava donna, ma per lei la politica estera si riduce all'importazione di qualche programma tv e l'economia si concentra sul costo dei mandarini al mercato...che poi c'ha pure ragione)
2) ho la vaga sensazione che si stia sopravalutando di molto l'uomo...ma speriamo di sbagliarci e che non abbia solo un bravo scrittore di discorsi
3) confesso fossi stata americana forse avrei votato hilary, ma :roll: non ho seguito molto i programmi dei candidati
4) le elezioni USA sono sempre una carnevalata nelle manifestazioni esterne, qui lo sono in quelle interne però :?
5)l'america ha perso il suo ruolo, non credo lo recupererà, non la vedo come una tragedia perchè tutto evolve e quel ruolo lo ha conquistato solo da 60 anni,
6) mi preoccupo di più di quel che fa l'europa o dovrebbe fare per riprendere il timone della questione...timone che ha sempre tenuto saldamente in mano fino a 60 anni fa appunto
7) oggettivamente non credo che l'europa lo riprenderà anzi :?
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#26
Io ammetto di non capirci nulla di politica...ma a fiuto Obama mi pare un soggetto positivo, giovane, innovativo.
McCain sarebbe stato l'ennessinmo presidente guerrafondaio, quindi nulla di nuovo... :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

Re: OBAMA PRESIDENTE.. nuova pagina nella storia?

#27
Cla' ha scritto:Sono contenta.
Perché come ha scritto ieri mattina il mio vate Gramellini, "se vince il Nero, sarà come per lo sbarco sulla Luna: le vite degli uomini resteranno ferme, ma l’umanità avrà compiuto un passo avanti".
E adesso aspettiamo il nuovo passo, magari fra 40 anni, quando il candidato alla presidenza non farà più notizia per il suo colore.

In risposta alla tua domanda,
loremir77 ha scritto: quando avremo noi in italia il nostro Barack? :roll:
ha risposto bene sempre il mio vate sul Buongiorno di stamattina:

No, we can't

Con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è una cosa meravigliosa, a differenza che altrove. Certo, i candidati vengono scelti dopo un duro apprendistato e non si candidano solo quando sono sicuri di vincere, come altrove. Certo, per il rito di iniziazione all’età adulta gli studenti hanno passato la notte nei sacchi a pelo davanti al maxischermo del loro college senza il conforto di mamme e professori (succede anche questo, altrove). Certo, davanti ai seggi ci sono code chilometriche perché da quelle parti si ostinano a stare in fila per uno, anziché sperimentare forme innovative di incolonnamento a fisarmonica, a raggiera, modello arrogance («lei non sa chi sono io») o formato parakul («mi lasci passare, la prego, ché la casa mi va a fuoco e ho dimenticato mio figlio sullo zerbino con un leone a stecchetto da mesi»), molto diffuse altrove. Certo, a Chicago, sperduto villaggio dell’Illinois, ieri sera aspettavano un milione di persone in piazza ed erano terrorizzati dall’idea di non riuscire a gestirle tutte, mentre altrove ne hanno appena ospitate due milioni e mezzo (ma in realtà erano due miliardi e mezzo, anzi due milioni di miliardi e mezzo) senza fare una piega. Certo, laggiù il candidato giovane sembra proprio giovane e il candidato vecchio proprio vecchio, non come altrove, dove al vecchio crescono i capelli e il giovane fa cascare le braccia.
Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza che altrove.
scusate l'OT clà mi manderesti il link dell'articolo :?: :oops: grassssssssssie 8) :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#28
di politica non ne capisco nulla (e non solo di politica :lol: )

sembra una bella novita' :roll:

speriamo riesca a fare quello che dice (e forse pensa) .....
... senza esagerare pero' ...... sarebbe molto alto il rischio che lo facciano fuori :cry:

#29
Francamente non ci ho creduto fino a che non ci sono stati i risultati... Eppure sotto sotto avevo cominciato a crederci da quando Ophra lo aveva appoggiato: e' una donna con un grande intuito in grado di percepire le sensazioni proprio di quell'america di provincia che e' lontanissima da NY o dalla West Coast

Mi sembra ancora impossibile... Il fattore razziale in USA e' ancora importante, eppure Obama e' riuscito a farlo passare in secondo piano, appellandosi all'ideale di un'America unita per affrontare le difficolta'. E' riuscito a coalizzare lo spirito fondamentalmente ottimista dell'America "profonda", quell'idea del "land of opportunities" che e' piu' forte del razzismo.

Sono veramente contenta, la forza dell'ottimismo USA e' forse la caratteristica piu' grande di questo paese.

Scusate la scarsa coerenza, ma sono davvero emozionata: ho tanti amici in USA e ci vado spesso, e i piani di Obama per istruzione e ricerca di base mi danno grandi speranze.

Uno che dice che la ricerca di base e' quella su cui si costruisce il futuro di una nazione... Che differenza
Ultima modifica di gebo il 05/11/08 12:38, modificato 1 volta in totale.

Re: OBAMA PRESIDENTE.. nuova pagina nella storia?

#30
Kalimeroxxx ha scritto:
Cla' ha scritto:
No, we can't

Con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è una cosa meravigliosa, a differenza che altrove. Certo, i candidati vengono scelti dopo un duro apprendistato e non si candidano solo quando sono sicuri di vincere, come altrove. Certo, per il rito di iniziazione all’età adulta gli studenti hanno passato la notte nei sacchi a pelo davanti al maxischermo del loro college senza il conforto di mamme e professori (succede anche questo, altrove). Certo, davanti ai seggi ci sono code chilometriche perché da quelle parti si ostinano a stare in fila per uno, anziché sperimentare forme innovative di incolonnamento a fisarmonica, a raggiera, modello arrogance («lei non sa chi sono io») o formato parakul («mi lasci passare, la prego, ché la casa mi va a fuoco e ho dimenticato mio figlio sullo zerbino con un leone a stecchetto da mesi»), molto diffuse altrove. Certo, a Chicago, sperduto villaggio dell’Illinois, ieri sera aspettavano un milione di persone in piazza ed erano terrorizzati dall’idea di non riuscire a gestirle tutte, mentre altrove ne hanno appena ospitate due milioni e mezzo (ma in realtà erano due miliardi e mezzo, anzi due milioni di miliardi e mezzo) senza fare una piega. Certo, laggiù il candidato giovane sembra proprio giovane e il candidato vecchio proprio vecchio, non come altrove, dove al vecchio crescono i capelli e il giovane fa cascare le braccia.
Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza che altrove.
scusate l'OT clà mi manderesti il link dell'articolo :?: :oops: grassssssssssie 8) :wink:
mi sa che questo Gramellini su La Stampa cominceremo a tenerlo d'occhio ;) 8)
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... ID_blog=41

mitico :lol:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.