mavi2013 ha scritto:Vedo che avete fatto un copia e incolla delle varie risposte dei colleghi del forum, comunque Lei continua darmi dell'ignorante e scrivere che non so' cosa dico, che il mio comportamento e' scorretto e che sono un retrograte. Se Lei e' cosi' intelligente come crede di essere, (visto che ha studiato cosi' tanto....) avrebbe dovuto capire la mia domanda, che e' semplice ed elementare.
Visto purtroppo che cosi' non e' stato, non vedo perche' dovrei perdere tempo a rispondere ad una persona che non riesce a capire di cosa parlo, usa un linguaggio poco corretto, e offende.
Si capisce a distanza che Lei non ha avuto un felice approccio con i mobilieri, ma non per questo bisogna vedere del marcio in gran parte di essi, utilizzando parole pesanti come le Vostre, giudicando chi non si conosce, sfogando la prorpia rabbia sul primo che passa.
PS. Forse ti potra' essere utile:
IL PASSAPORTO DELLE BUONE MANIERE
Editore: SPERLING & KUPFER
Djembe ha scritto:non so tutto, ma so che "marketing" non coincide con "pubblicità", voi no....
Fate sempre magre figure a partire dalle nozioni, figurarsi i concetti. Ne sanno di più i clienti di voi, infatti un conto è il preventivo dettagliato, un conto è un preliminare: incominciate a imparare da chi ha scritto sopra come si fa (basta il buonsenso ma noto che è sempre più merce rara....) E poi il concetto di "arma contro il mobiliere"...... ridicolo!!!!
Una grande mezza verità: "Io penso che di qualsiasi attività si parli l'importante è essere chiari e trasparenti, quando si deve comprare qualcosa per la quale hai bisogno di un preventivo se andrai da persone che ti hanno seguito, consigliato, trattato con i guanti ecc. ecc. te lo ricorderai, al di là di un preventivo rilasciato o meno."
Una grande verità: "la prima cosa che il mobiliere deve fare è capire che tipo di cliente vuole e chi si trova davanti: come? mettendo in chiaro fin dal principio le aspettative del cliente e quanto è disposto ad investire...
se il cliente è nella fase: "cerco di capire cosa mi serve ma nn so manco da che parte girarmi", probabilmente mettersi a fare un preventivo serio non ha rientri possibili, ma dalla metratura e facendo poche domande mirate, un mobiliere esperto può dare una stima (e dico stima, non preventivo) senza starci troppo tempo
se invece il cliente cerca il preventivo perchè deve decidere e ordinare la cucina, trovo controproducente cercare di metterlo con le spalle al muro: mi dan fastidio i commessi dei negozi che mi danno gli out out, figuriamoci qualcuno a cui devo dare ben più soldi!
poi son la prima a dire che bisogna lavorare insieme: ti dirò che fra i vari preventivi che mi sono stati fatti per la cucina, il ballottaggio era tra i due che mi hanno dedicato più tempo a costruirlo CON me."
La seconda dimostra che il ragionare per "perdita di tempo" o "chiedo soldi perchè mi costa tempo" è già partire col piede sbagliato che per me significa fare male il proprio lavoro se non addirittura non saperlo fare. Pregherei di ricordare a lorsignori che è il cliente che vi paga e vi permette di mangiare e non voi che fate un piacere al cliente. Siete rimasti agli anni '60 per l'approccio alla vendita. Davvero notevole.