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#76
Giusto avrei dovuto scrivere:
Il rilascio del preventivo dettaglaito con i relativi disegni e schema tecnici, senza obbligo d'acquisto secondo Voi e' giusto ?
Saluti.

GiaSte ha scritto:Allora, se vogliamo cambiare discorso facciamolo, ma il topic che TU STESSO hai aperto dice:
"Il rilascio del preventivo dettagliato con i relativi disegni, senza obbligo d'acquisto secondo Voi e' giusto ?
Rispondo per primo: No..........le ragioni sono molte...."
Non mi pare tu parlassi di idraulica, elettricità etc...

Poi sul fatto di spere quel che dici sono convinto che tu sia una persona intelligiente e preparata, ci mancherebbe!

Però la figura del "mobiliere" è quella di chi VENDE il mobile, ben venga se in aggiunta (ma è solo un contorno) ci sono conoscienze tecniche superiori. I miei soldi però li prende il sig.Mobiliere che ha fatto meglio il suo lavoro indipendentemente dal fatto che questi possa essere architetto, arredatore o pilota di formula uno...

#77
A974 ha scritto:
iRmad ha scritto: Per prima cosa Forse dovremmo differenziare tra disegno della cucina ( progetto) e prezzi dettagliati.
Perche se da una parte il disegno è ARTE o cmq inventiva e merito del mobiliere dall'altra il prezzo del singolo pezzo che compone la cucina prescinde dal mobiliere ( in termini di prezzo di listino) che per trasparenza potrebbe renderlo disponibile al cliente per eventuali CONFRONTI.
quindi il cliente vorrebbe una cosa del tipo:
base cm 60 : 100 €
pensile cm 60: 100 €
progettazione: 100€
disegni: 100€
poi il cliente a cui piace il progetto va da un altro mobiliere e ... si fa fare un altro progetto e preventivo? o solo il preventivo perchè tanto il progetto ce l'ha già e quindi potrebbe risparmiare quei 100 €?
non ho capito bene cosa tu volssi dire. in ogni caso io vorrei leggere
Fianco 100 euro
manopola 100 euro e cosi via.
In modo da capire bene cosa mi viene offerto e a che prezzo, cosa togliere perche magari mi fa salire troppo il prezzo etc.
Poter fare dei conti per i cavoli miei nella mia cameretta.

#78
iRmad ha scritto:premetto che l'atteggiamento di djembe è abbastanza irritante ma non condivido nemmeno le argomentazioni di GIURISTA. io non sono molto d'accordo con nessuno dei due.

Il mobiliere , ed un po lo capisco, non vuole che il cliente possa fare dei paragoni con altri rivenditori della stessa cucina e per tale motivo cerca di ,passatemi il termine, "rendere fumosa e poco chiara" la differenziazione dei prezzi.
Ecco questo passaggio per me cliente è fondamentalmente molto sbagliato.
Se tu entri in una gastronomia ci sono esposti i prezzi dal pz o al kg di tutta la merce. Come se tu vuoi entrare in un ristorante e è obbligatorio per legge avere il listino. Stesso succede per comprare una macchina, una casa ( dove ti forniscono se non la pianta i mq e il prezzo) e qualsiasi altra cosa.Anche voi mobilieri ( che non vendete solo cucine) fornite i prezzi per singolo oggetto e parlo di letti como' lampade etc. Anche se decido di farmi arredare tutta una stanza mi fornite il prezzo dettagliato di cio che è in quella stanza.
E' la cucina? no della cucina no. Capisco che non vogliate far spuntare il prezzo piu basso al cliente e guadagnarci meno perche anche voi con questa recessione non ve la passerete bene ( spero per voi il contrario) ma anche noi clienti non ce la passiamo bene.

Quindi per stringere sono d'accordo sul fatto che non si possa pretendere di avere un progetto della cucina gratuito ( in quanto occupa tempo e sfrutta l'ingegno che è una risorsa da farsi pagare) ma il dettaglio dei prezzi dovreste fornirlo per trasparenza.

In ogni caso a me nessuno a fornito il dettaglio dei prezzi e la cucina l'ho conmprata lo stesso...
Caro iRmad, apprezzabili le tue argomentazioni, pacate e razionali.
Capisco che oltre a non condividere le risposte pungenti e le polemiche fine a sè stesse di quell'utente tu possa non essere d'accordo nemmeno con le mie, per come sono state presentate. Mi rendo conto che l'acquisto dei mobili sia un passo gravoso per una famiglia, e necessita della congrua consulenza per ottimizzare l'acquisto, specie di questi tempi, molto difficili per chi tratta beni durevoli come noi, ma anche per i consumatori, come hai giustamente detto.

In realtà il mio modus operandi di lavorare è diverso e meno freddo dell'impressione che posso aver dato. Ho una pazienza e disponibilità infinita, te lo assicuro. Quì siamo su un forum e si discute, non sto facendo il mio lavoro...e ho risposto a tono con chi si pone male in partenza, giudicando la categoria una massa evoluta come il medioevo, senza capire o ammettere che chi si chiude a riccio, lo fa solo in conseguenza di un comportamento altrui, come chi non cede il preventivo lo fa per proteggersi da chi lo metterebbe sotto al naso del concorrente.
Tu l'hai capito, infatti, hai detto che capisci il motivo pratico; qualcun altro invece di ammettere una motivazione così semplice e logica, viene a citare regole e concetti di economia... :roll:

La sostanza delle mie ragioni è in realtà stata anche causata dall'atteggiamento estremamente fastidioso di chi, senza essere del settore, senza neanche dirci che lavoro fa lui o che studi ha fatto, pretende, da dietro una tastiera, di insegnare il vangelo a chi magari, è presente sulla scena del mercato del mobile da quasi un secolo, come l'azienda del sottoscritto.
Sinceramente tutto questo interesse mi incuriosisce, perchè se lui è un semplice consumatore, non capisco che interesse abbia a cercare di dare lezioni di politica aziendale al settore. Non che i mobilieri siano una categoria perfetta, per carità! ma se si vuole riorganizzare il sistema non è dai questi che bisognerebbe iniziare per raddrizzarlo.

Nel nostro piccolo abbiamo famiglie che hanno iniziato a servirsi da noi dai nonni o forse bisnonni, per poi passare il testimone ai padri, ai figli etc..
Da quando sono al mondo non ricordo di avere mai avuto una lamentela di gente che non sia stata soddisfatta o una causa in tribunale per qualsivoglia motivo, e sono sicuro non ce ne sono state neanche prima.
Evidentemente, il nostro modo di lavorare, seppur impostato ad una conduzione famigliare e modesta, funziona. Funziona perchè trasmette fiducia nel consumatore.
Io ho lasciato la mia strada forense e mi sono inserito nel negozio. Accolgo la gente, faccio i preventivi, curo anche le consegne. La mia ditta non è la fiat, posso curare quasi tutto da me.
Se chi, senza neanche conoscermi, mi viene a teorizzare che non si può fare tutto e che chi non cambia impronta è destinato al fallimento, mi fa girare un pò le scatole per l'invadenza. Il consiglio per diventare un bravo musicista è anche di non suonare un solo strumento, e personalmente sono capace a gestirmi nelle varie necessità del negozio. Invece, laddove c'è un deciso riparto di competenze, come nella grande distribuzione, viene spesso meno quel calore umano che trovo ancora nei negozi a conduzione famigliare. Spero che il futuro non ci riservi solo freddi centri commerciali e persone ridotte a numeri e codici.

Quì ho cercato di valutare la questione in termini oggettivi, staccandomi parecchio dal mio modo concreto di operare, solamente perchè siamo su un forum e qualcuno vuole discutere di un certo argomento, anche se mi sembra che un certo utente inserisca polemiche solamente fini a sè stesse e volutamente destabilizzanti.

Giustamente fai l'esempio dei prezzi in chiaro della gastronomia tanto per citarne uno. Ho capito la sostanza, ma il commesso della gastronomia non ti rilascia un preventivo per un'insalata russa da presentare al suo concorrente, ma ti dice: "i prezzi sono esposti, valuti lei". Il venditore dell'autosalone, difficilmente ti indica il prezzo scontato per iscritto, ma lo fa a voce o ti dice "venga e ne riparliamo". :wink: Voglio dire che sono esempi calzanti, ma appartenenti ad una realtà diversa, o meglio, il settore dell'arredamento ha peculiarità tali che non si ritrovano in altri settori, ecco perchè assume caratteri di specialità rispetto alla generalità delle ipotesi.
Anche nel mio negozio ci sono i prezzi esposti, ma una cucina è una composizione complessa, consta di tanti elementi e variabili.

---------
La faccio breve: comprare mobili costa molto, e siccome per una famiglia è una spesa che si fa una volta o due nella vita, ecco che ne è nato un fenomeno correlato di collocare gli specchietti per le allodole unico nel suo genere.
Sulle tv regionali è tutta una pubblicità di mobili a prezzi scontatissimi, affaroni, offerte etc.. tutto questo vuol dire che la gente cerca sempre l'illusione dell'affare a cifre ridicole, e che pensa ancora che i mobili si possano comprare sempre a meno.
Un economista (serio, non un polemizzatore), potrebbe davvero fare uno studio sulla realtà del marketing dell'arredamento e sui modi di comunicazione, perchè in nessun altro settore le pubblicità sono così "pompate". Come mai solo per i mobili si leggono di quelle offerte così strampalate ed inverosimili? Come mai non succede per le auto, per le case, per tutto ciò di importante e che richiede parecchio denaro??
Perchè la gente crede ancora che i mobili si possano trovare a meno, e poi nel negozio a fianco a meno ancora. Prova ne è che sul forum si chiede sempre "quanto sconto si ha mediamente per la ditta x"? "quanto ricarico avete voi"? Chiusa parentesi perchè l'argomento è complesso e non si può trattare così facilmente.
---------


Tornando al tema, ti assicuro che mia mamma i preventivi li ha sempre fatti al dettaglio e lasciato i disegni. Lo so che serve per confrontare la soluzione. Ma so anche che quel preventivo al 99% dei casi finirebbe sulla scrivania di un mio concorrente.

Lo ripeto: concordo che un preventivo in chiaro e trasparente sia sinonimo di correttezza, ma per l'uso potenziale e strumentale che quasi sempre ne viene fatto, in linea di principio non sono più d'accordo nel rilasciare un disegno o un preventivo dettagliato prima che venga concluso il contratto. Per questo condivido la soluzione di alcuni concorrenti che rilasciano la documentazione prima della conclusione di un contratto, richiedono una caparra a garanzia. E' quello che succede in altri settori del resto. Mai un ingegnere o architetto rilascerebbe un progetto gratis. Non vedo perchè il lavoro di progettazione, frutto di lavoro intellettuale ed assimilabile per analogia a quello delle categorie di liberi professionisti citate, debba essere ceduto senza corrispettivo.

Sono spiacente ma a causa di certi comportamenti la penso così, perchè di clienti scorretti che andavano dai miei concorrenti con quel disegno in mano ne ho visti troppi.
Mettetevi nei nostri panni; io mi metto nei vostri e sono a disposizione per tutti i chiarimenti del caso, ci mettiamo davanti alla scrivania e parliamo di pezzo per pezzo, ve li elenco tutti, cambiamo il progetto 10 volte etc.. ma rilasciare la documentazione prima della vendita spesso fa felice solo la concorrenza.

Se mi conoscessi di persona sapresti che a differenza di come posso sembrare da dietro una tastiera, sono molto timido e con poca faccia tosta, dunque, se tu me lo chiedessi espressamente, dal vivo sarei dispiaciuto di dover dire che non sono molto d'accordo nel rilasciare un dettaglio dei prezzi o un disegno o a dirti chiaramente il motivo, perchè è il mio carattere e perchè mi rendo conto che non tutti i clienti ne farebbero un esclusivo uso strumentale e scorretto, ma ci sono anche quelli che lo desiderano solo per valutare con calma e a casa propria la soluzione proposta.
Questo era il mio pensiero, ma dipende da caso a caso: valuto se la persona che ho di fronte apprezzerebbe la mia trasparenza o ne farebbe un utilizzo egoistico. Con i clienti che conosco o con quelli che reputo persone corrette generalmente non ho problemi a farlo.
Mobiliere

#79
Mi piace molto quello che dici ed il tono. Niente da eccepire.
Concordo con te su tutta la linea ed è per questo che io vorrei che fosse attribuito un costo al servizio/progetto/preventivo che ci fornite.
Essendo gratis i preventivi ne vengono fatti molti di piu di quanti ne sarebbe necessario anche solo per andare a passare una mattinata dal mobiliere e aver cmq la possibilità di captare qualche dritta.

Io al posto tuo non lo rialscerei il preventivo.
Al posto mio vorrei pagare quei 2 o 3 preventivi ( da scontare al momento dell'acquisto) per fare le mie valutazioni

#80
GIURISTA ha scritto:
iRmad ha scritto:premetto che l'atteggiamento di djembe è abbastanza irritante ma non condivido nemmeno le argomentazioni di GIURISTA. io non sono molto d'accordo con nessuno dei due.

Il mobiliere , ed un po lo capisco, non vuole che il cliente possa fare dei paragoni con altri rivenditori della stessa cucina e per tale motivo cerca di ,passatemi il termine, "rendere fumosa e poco chiara" la differenziazione dei prezzi.
Ecco questo passaggio per me cliente è fondamentalmente molto sbagliato.
Se tu entri in una gastronomia ci sono esposti i prezzi dal pz o al kg di tutta la merce. Come se tu vuoi entrare in un ristorante e è obbligatorio per legge avere il listino. Stesso succede per comprare una macchina, una casa ( dove ti forniscono se non la pianta i mq e il prezzo) e qualsiasi altra cosa.Anche voi mobilieri ( che non vendete solo cucine) fornite i prezzi per singolo oggetto e parlo di letti como' lampade etc. Anche se decido di farmi arredare tutta una stanza mi fornite il prezzo dettagliato di cio che è in quella stanza.
E' la cucina? no della cucina no. Capisco che non vogliate far spuntare il prezzo piu basso al cliente e guadagnarci meno perche anche voi con questa recessione non ve la passerete bene ( spero per voi il contrario) ma anche noi clienti non ce la passiamo bene.

Quindi per stringere sono d'accordo sul fatto che non si possa pretendere di avere un progetto della cucina gratuito ( in quanto occupa tempo e sfrutta l'ingegno che è una risorsa da farsi pagare) ma il dettaglio dei prezzi dovreste fornirlo per trasparenza.

In ogni caso a me nessuno a fornito il dettaglio dei prezzi e la cucina l'ho conmprata lo stesso...
Caro iRmad, apprezzabili le tue argomentazioni, pacate e razionali.
Capisco che oltre a non condividere le risposte pungenti e le polemiche fine a sè stesse di quell'utente tu possa non essere d'accordo nemmeno con le mie, per come sono state presentate. Mi rendo conto che l'acquisto dei mobili sia un passo gravoso per una famiglia, e necessita della congrua consulenza per ottimizzare l'acquisto, specie di questi tempi, molto difficili per chi tratta beni durevoli come noi, ma anche per i consumatori, come hai giustamente detto.

In realtà il mio modus operandi di lavorare è diverso e meno freddo dell'impressione che posso aver dato. Ho una pazienza e disponibilità infinita, te lo assicuro. Quì siamo su un forum e si discute, non sto facendo il mio lavoro...e ho risposto a tono con chi si pone male in partenza, giudicando la categoria una massa evoluta come il medioevo, senza capire o ammettere che chi si chiude a riccio, lo fa solo in conseguenza di un comportamento altrui, come chi non cede il preventivo lo fa per proteggersi da chi lo metterebbe sotto al naso del concorrente.
Tu l'hai capito, infatti, hai detto che capisci il motivo pratico; qualcun altro invece di ammettere una motivazione così semplice e logica, viene a citare regole e concetti di economia... :roll:

La sostanza delle mie ragioni è in realtà stata anche causata dall'atteggiamento estremamente fastidioso di chi, senza essere del settore, senza neanche dirci che lavoro fa lui o che studi ha fatto, pretende, da dietro una tastiera, di insegnare il vangelo a chi magari, è presente sulla scena del mercato del mobile da quasi un secolo, come l'azienda del sottoscritto.
Sinceramente tutto questo interesse mi incuriosisce, perchè se lui è un semplice consumatore, non capisco che interesse abbia a cercare di dare lezioni di politica aziendale al settore. Non che i mobilieri siano una categoria perfetta, per carità! ma se si vuole riorganizzare il sistema non è dai questi che bisognerebbe iniziare per raddrizzarlo.

Nel nostro piccolo abbiamo famiglie che hanno iniziato a servirsi da noi dai nonni o forse bisnonni, per poi passare il testimone ai padri, ai figli etc..
Da quando sono al mondo non ricordo di avere mai avuto una lamentela di gente che non sia stata soddisfatta o una causa in tribunale per qualsivoglia motivo, e sono sicuro non ce ne sono state neanche prima.
Evidentemente, il nostro modo di lavorare, seppur impostato ad una conduzione famigliare e modesta, funziona. Funziona perchè trasmette fiducia nel consumatore.
Io ho lasciato la mia strada forense e mi sono inserito nel negozio. Accolgo la gente, faccio i preventivi, curo anche le consegne. La mia ditta non è la fiat, posso curare quasi tutto da me.
Se chi, senza neanche conoscermi, mi viene a teorizzare che non si può fare tutto e che chi non cambia impronta è destinato al fallimento, mi fa girare un pò le scatole per l'invadenza. Il consiglio per diventare un bravo musicista è anche di non suonare un solo strumento, e personalmente sono capace a gestirmi nelle varie necessità del negozio. Invece, laddove c'è un deciso riparto di competenze, come nella grande distribuzione, viene spesso meno quel calore umano che trovo ancora nei negozi a conduzione famigliare. Spero che il futuro non ci riservi solo freddi centri commerciali e persone ridotte a numeri e codici.

Quì ho cercato di valutare la questione in termini oggettivi, staccandomi parecchio dal mio modo concreto di operare, solamente perchè siamo su un forum e qualcuno vuole discutere di un certo argomento, anche se mi sembra che un certo utente inserisca polemiche solamente fini a sè stesse e volutamente destabilizzanti.

Giustamente fai l'esempio dei prezzi in chiaro della gastronomia tanto per citarne uno. Ho capito la sostanza, ma il commesso della gastronomia non ti rilascia un preventivo per un'insalata russa da presentare al suo concorrente, ma ti dice: "i prezzi sono esposti, valuti lei". Il venditore dell'autosalone, difficilmente ti indica il prezzo scontato per iscritto, ma lo fa a voce o ti dice "venga e ne riparliamo". :wink: Voglio dire che sono esempi calzanti, ma appartenenti ad una realtà diversa, o meglio, il settore dell'arredamento ha peculiarità tali che non si ritrovano in altri settori, ecco perchè assume caratteri di specialità rispetto alla generalità delle ipotesi.
Anche nel mio negozio ci sono i prezzi esposti, ma una cucina è una composizione complessa, consta di tanti elementi e variabili.

---------
La faccio breve: comprare mobili costa molto, e siccome per una famiglia è una spesa che si fa una volta o due nella vita, ecco che ne è nato un fenomeno correlato di collocare gli specchietti per le allodole unico nel suo genere.
Sulle tv regionali è tutta una pubblicità di mobili a prezzi scontatissimi, affaroni, offerte etc.. tutto questo vuol dire che la gente cerca sempre l'illusione dell'affare a cifre ridicole, e che pensa ancora che i mobili si possano comprare sempre a meno.
Un economista (serio, non un polemizzatore), potrebbe davvero fare uno studio sulla realtà del marketing dell'arredamento e sui modi di comunicazione, perchè in nessun altro settore le pubblicità sono così "pompate". Come mai solo per i mobili si leggono di quelle offerte così strampalate ed inverosimili? Come mai non succede per le auto, per le case, per tutto ciò di importante e che richiede parecchio denaro??
Perchè la gente crede ancora che i mobili si possano trovare a meno, e poi nel negozio a fianco a meno ancora. Prova ne è che sul forum si chiede sempre "quanto sconto si ha mediamente per la ditta x"? "quanto ricarico avete voi"? Chiusa parentesi perchè l'argomento è complesso e non si può trattare così facilmente.
---------


Tornando al tema, ti assicuro che mia mamma i preventivi li ha sempre fatti al dettaglio e lasciato i disegni. Lo so che serve per confrontare la soluzione. Ma so anche che quel preventivo al 99% dei casi finirebbe sulla scrivania di un mio concorrente.

Lo ripeto: concordo che un preventivo in chiaro e trasparente sia sinonimo di correttezza, ma per l'uso potenziale e strumentale che quasi sempre ne viene fatto, in linea di principio non sono più d'accordo nel rilasciare un disegno o un preventivo dettagliato prima che venga concluso il contratto. Per questo condivido la soluzione di alcuni concorrenti che rilasciano la documentazione prima della conclusione di un contratto, richiedono una caparra a garanzia. E' quello che succede in altri settori del resto. Mai un ingegnere o architetto rilascerebbe un progetto gratis. Non vedo perchè il lavoro di progettazione, frutto di lavoro intellettuale ed assimilabile per analogia a quello delle categorie di liberi professionisti citate, debba essere ceduto senza corrispettivo.

Sono spiacente ma a causa di certi comportamenti la penso così, perchè di clienti scorretti che andavano dai miei concorrenti con quel disegno in mano ne ho visti troppi.
Mettetevi nei nostri panni; io mi metto nei vostri e sono a disposizione per tutti i chiarimenti del caso, ci mettiamo davanti alla scrivania e parliamo di pezzo per pezzo, ve li elenco tutti, cambiamo il progetto 10 volte etc.. ma rilasciare la documentazione prima della vendita spesso fa felice solo la concorrenza.

Se mi conoscessi di persona sapresti che a differenza di come posso sembrare da dietro una tastiera, sono molto timido e con poca faccia tosta, dunque, se tu me lo chiedessi espressamente, dal vivo sarei dispiaciuto di dover dire che non sono molto d'accordo nel rilasciare un dettaglio dei prezzi o un disegno o a dirti chiaramente il motivo, perchè è il mio carattere e perchè mi rendo conto che non tutti i clienti ne farebbero un esclusivo uso strumentale e scorretto, ma ci sono anche quelli che lo desiderano solo per valutare con calma e a casa propria la soluzione proposta.
Questo era il mio pensiero, ma dipende da caso a caso: valuto se la persona che ho di fronte apprezzerebbe la mia trasparenza o ne farebbe un utilizzo egoistico. Con i clienti che conosco o con quelli che reputo persone corrette generalmente non ho problemi a farlo.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ciao.

complimenti sei un grande.

da Tessa

#81
Djembe ha scritto:
tessa ha scritto:Ciao a tutti,
siamo alle solite discussioni su chi è più bravo o più disonesto tra i mobilieri! Sono solo parole al vento, ogniuno la vede come vuole dal suo punto di vista.
Anche di clienti ci sono di diverse tipologie:
-quello che vuole la professionalità e il servizio e non guarda il prezzo;
-quello invece che guarda il prezzo e gira tantissimo fino a quando non capisce più niente e si lascia fregare, e poi torna magari dal primo mobiliere per farsi sistemare la cucina e qui paga;
-c'è quel cliente che vuole fare il furbo ed entra in un negozio solo per farsi fare un preventivo (quando già in partenza non comprerà mai in quel negozio) solo perchè andando in un mercatone sa che là non gli daranno retta più di tanto come invece succede in un negozio tradizionale. Quindi, se poi gli si rilascia anche disegni e preventivi, quello va a 1000 e io ho lavorato per la gloria. Per questo quoto i 50 euro.
Se nel mio negozio, come è già successo, entra un cliente e mi fa fare un preventivo e poi alla fine mi dice che tizio gli dà la stessa cucina, nel mio caso Scavolini, a un prezzo inferiore, gli dico, senza tropppi giri di parole, la compri pure dove vuole. Ma chissà come mai ritornano a fare il contratto.
Durante i corsi di marketing Scavolini tra noi rivenditori si parla e quindi si sa come viene gestito un preventivo e un contratto.

Detto questo, volevo chiedere: Ma perchè qualcuno pensa che i mobilieri siano gente che ha fatto solo la terza elementare? Quando la maggior parte ha un diploma di arredatore o una laurea in archittettura.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mi sembrano studi adatti a molto tranne che a gestire professionalmente un'azienda.

Ciao,
nonostante gli studi non adatti a gestire " professionalmente " un'azienda il mio negozio è sul mercato da ben 40 anni, e come me tanti altri, che sanno fare bene il loro lavoro senza riempirsi troppo la bocca di paroloni.

#82
ciao Mavi,
allora se hai fatto il mio stesso corso, vendi anche tu la stessa marca di cucine.

Tessa

#83
Premetto che voglio discostarmi dai toni offensivi usati da alcuni utenti (ma esistono i moderatori qui?)

"Sbattere il preventivo sul tavolo dei concorrenti è sleale".
Perché? A me pare un ottimo e pratico modo per poter sapere se il prezzo che mi è stato fatto è “in linea”. Dato che a tutti piace guadagnare (anche agli onesti) è normale stare “alti” all’inizio della trattativa, quale altri parametri di confronto posso avere io cliente ignorante se non i vari preventivi?


Qualcuno dice:
“Grazie al cielo per i mobili, a differenza dell'elettronica, non è ancora così e nei piccoli negozi esiste ancora il LATO UMANO, non solo i numeri”
Quindi i piccoli negozi dal loro commercialista portano una serie di “lati umani” al posto delle fatture?
Il “lato umano” è una cosa che esiste nei negozi di telefonia tanto quanto nelle salumerie.. si tratta solo di vedere quanto utile è per arrivare alla vendita :)
Ricorda che il negozio di mobili (grande o piccolo che sia) ha come scopo principale quello di mantenere la famiglia del proprietario….

Poi ancora:
“maggiore funzione sociale più calorosa ed attenta al cliente e poi vuoi fare del mobiliere un manager spietato costruito sulle strategie del nuovo millennio??”
Stiamo sul mezzo, diciamo solo un po sveglio..
Ma poi, se un venditore scende troppo con il prezzo di certo non sono “io cliente” ad essere sleale, semmai sono fortunato. Sarebbe preoccupante il contrario (non navigando nell’oro se posso risparmiare ben venga, il prezzo è vero che non è tutto ma è un pre-requisito fondamentale!!!)
Semmai sarà il concorrente a lavorare in modo “sleale”, ma qui si tratta di definire quale dei concorrenti è stato veramente sleale e soprattutto nei confronti di chi!!

Questa è un'altra perla:
“Riguardo al preventivo dettagliato di attacchi ecc.vado contro i miei interessi e dico che io non lo darei,se non compri la cucina da me”
Bravo, in questo modo però fai un favore ai tuoi concorrenti, pensaci..
“Il mobiliere , ed un po lo capisco, non vuole che il cliente possa fare dei paragoni con altri rivenditori della stessa cucina e per tale motivo cerca di ,passatemi il termine, "rendere fumosa e poco chiara" la differenziazione dei prezzi.”
E questo secondo te perché?
Perché invece chi non ha nulla da temere o nascondere non si fa alcun problema ad agire diversamente?
Cordialità,
GiaSte

#84
Ciao,
nonostante gli studi non adatti a gestire " professionalmente " un'azienda il mio negozio è sul mercato da ben 40 anni, e come me tanti altri, che sanno fare bene il loro lavoro senza riempirsi troppo la bocca di paroloni.
Personalmente ti auguro che il tuo negozio posso stare aperto per altri 100 anni ma le cose cambiano, la concorrenza si muove, e chi sta con il "buon vecchio metodo" piano piano va scomparendo (e purtroppo aggiungo).
Non puoi negare che gli studi (anche basilari) di mercato siano indispensabili per poter affrontare i tempi moderni.
Cordialità,
GiaSte

#85
Questa è un'altra perla:
“Riguardo al preventivo dettagliato di attacchi ecc.vado contro i miei interessi e dico che io non lo darei,se non compri la cucina da me”
Bravo, in questo modo però fai un favore ai tuoi concorrenti, pensaci..

Intendo dire che io,se fossi un mobiliere(non lo sono) non darei il preventivo comprensivo di attacchi idraulici ed elettrici,ma i prezzi ovviamente si...

#86
GiaSte ha scritto: "Sbattere il preventivo sul tavolo dei concorrenti è sleale".
Perché? A me pare un ottimo e pratico modo per poter sapere se il prezzo che mi è stato fatto è “in linea”. Dato che a tutti piace guadagnare (anche agli onesti) è normale stare “alti” all’inizio della trattativa, quale altri parametri di confronto posso avere io cliente ignorante se non i vari preventivi?

Non è così. Ti faccio un esempio. Nelle aziende, quando un manager decide di spostarsi in un'azienda concorrente si fa spesso un patto di non concorrenza. Come mai? Lo si fa perchè il know how acquisito da quel manager è stato appreso anche grazie all'azienda stessa ed ai suoi investimenti e ricerche, dunque, il nostro ordinamento ha ritenuto non corretto che un soggetto possa, da un momento all'altro, spostarsi nell'ufficio dell'azienda concorrente vicina per posizione geografica o per attività e sfruttare l'impegno altrui nell'altra azienda a danno della prima, che è quella che ha permesso che apprendesse certe conoscenze. Quel manager e quell'azienda si troverebbero la pappa pronta, fatta da altri.
Invece, la pappa se la debbono cucinare loro.

Nel caso di qualcuno che si fa fare un preventivo e poi lo sbatte sulla scrivania del negozio vicino, la sostanza è la medesima. Non è corretto perchè non è giusto che il negozio sia che il concorrente non debba perdere tempo a studiarsi lui una composizione, sia perchè non è corretto che abbia quelle informazioni tali da poter più facilmente spuntare la vendita.
Alla dispetto di chi senza sapere, parla in sostanza di tale situazione come di una situazione di concorrenza e di mercato, quella NON è concorrenza, perchè la situazione di Tizio e Caio non è di parità a causa delle informazioni privilegiate che Caio, venditore nel secondo negozio (che si trova un preventivo in mano di altri), ha rispetto a Tizio, primo negozio. La concorrenza si deve fare ad armi pari. Il mio concorrente vuole vendere la cucina? Bene, vediamo quali condizioni riesce a spuntare con le medesime informazioni che hai dato a me. E' troppo facile spuntare una vendita con un preventivo di altri in mano, sai già subito che cifra sparare. Trovate corretto usare così l'impegno di un altro? A qualcuno può fare comodo, ma è un comportamento scorretto, sinistro.
“Grazie al cielo per i mobili a differenza dell'elettronica, non è ancora così e nei piccoli negozi esiste ancora il LATO UMANO, non solo i numeri”
GiaSte ha scritto:Quindi i piccoli negozi dal loro commercialista portano una serie di “lati umani” al posto delle fatture?
Il “lato umano” è una cosa che esiste nei negozi di telefonia tanto quanto nelle salumerie.. si tratta solo di vedere quanto utile è per arrivare alla vendita :)
Ricorda che il negozio di mobili (grande o piccolo che sia) ha come scopo principale quello di mantenere la famiglia del proprietario….
Appunto che lo scopo è guadagnarsi la pagnotta, il proprietario ha bene a cuore il cliente. E per portare quelle fatture al commercialista, ho tutto interesse ad avere lato umano e di conseguenza a trattare bene il cliente.
Un commesso di un grande centro commerciale, lo stipendio lo prende comunque anche se ti sbadiglia in faccia.

In un negozio a conduzione famigliare, tipo la salumeria che hai detto, non sentirai mai risposte come nei reparti telefonia centri commerciali. Quante volte ti è capitato di portare un cellulare in riparazione e ti sei sentito magari dire: "batteria non è coperta da garanzia; il display è segnato ed il cellulare e può esser caduto, dunque la casa non risponde. Il cellulare ha sull'auricolare del trucco, dunque il guasto è dovuto alla polvere. Grazie, bongiorno avanti il prossimo" etc.. e ne esci mortificato.
Invece, per legge: la batteria va garantita 2 anni, come tutto il resto. Il telefono anche se ha un'ammaccatura va riparato in garanzia etc.. ma i grossi centri ti danno queste risposte citate, perchè puntano sulla loro forza.
In un negozio tradizionale, invece, difficilmente certe risposte vengono date, perchè una grossa catena conta sui numeri, non gliene frega nulla del piccolo cliente, e i commessi di mediaworld hanno sempre il loro stipendio anche se sono poco cortesi. Invece, il titolare di un negozio tradizionale, almeno per mia esperienza, ha un altro modo di fare.

L'altro giorno ho fatto una consegna, e il proprietario di casa mi ha chiesto un favore: portargli al piano di sotto un tavolo. E' un cliente fedele e non ci ho pensato un attimo, ma non avrei negato la cortesia nemmeno ad un altro: visto che ha comprato da me, potevo anche fargli un favore.
Poco dopo mi ha detto: "sai, un anno fa ho cambiato il frigo ed ho chiesto ai fattorini se mi portavano in cantina quello vecchio. Mi hanno detto che ci volevano 30 euro. Trenta euro per fare quei 6 scalini. Una volta non c'erano mica questi sistemi....".
Questo è il lato umano, per me. Un pò di cortesia, malleabilità, elasticità e grano salis :wink: .
Mobiliere

#87
Buongiorno Tessa
No........ per una scelta personale ho preferito non lavorarci piu', sono ottime cucine ma la distibuzione non era affatto curata (parlo almeno per la mia zona ), troppi rivenditori.
Ottimo pero' il loro corso.............
Buon lavoro e buona giornata.

tessa ha scritto:ciao Mavi,
allora se hai fatto il mio stesso corso, vendi anche tu la stessa marca di cucine.

Tessa

#88
Ho sempre sostenuto che farsi fare un preventivo e' lecito, cio' che non lo e', e' come alcuni clienti lo usino, ma a questo punto anche come lo leggono.
Faccio una domanda............ma il cliente per quanto possa essere preparato, per quanto possa aver girato a farsi fare preventivi, per quante riviste abbia sfogliato, o per quanto abbia navigato.....credete che ne sappia piu' di un mobiliere ?
Stiamo parlando di cucine, e non di un divano oppure di una sedia, che e' li in esposizione, quindi o ti piace oppure no. La cucina va' progettata, personalizzata, e per fare questo occorre del tempo, e questo il mobiliere classico, come scrive IL GIURISTA (che apprezzo molto ), lo fa',
i grossi centri no, da Ikea il progetto il cliente deve farselo da solo, come tutto il resto...la consegna il montaggio......e se sbagliate ....beh sono affari Vostri.......pensate che questo sia un bene ?
Scusate forse sto' fuorviando.....quello che volevo scrivere e' questo......
Siete prorpio sicuri che sbattendo il preventivo del mobiliere A sul tavolo del mobiliere B, quest'ultimo Vi riservera' un trattamento migliore, pensate veramente che il mobiliere B abbassera' il prezzo a vostro favore senza trucchi o furbate? Beh.voglio sperare di no...............Beh...........siete ancora convinti che chi Vi fara' il prezzo migliore e' quello piu' conveniente?


GiaSte ha scritto:Premetto che voglio discostarmi dai toni offensivi usati da alcuni utenti (ma esistono i moderatori qui?)

"Sbattere il preventivo sul tavolo dei concorrenti è sleale".
Perché? A me pare un ottimo e pratico modo per poter sapere se il prezzo che mi è stato fatto è “in linea”. Dato che a tutti piace guadagnare (anche agli onesti) è normale stare “alti” all’inizio della trattativa, quale altri parametri di confronto posso avere io cliente ignorante se non i vari preventivi?


Qualcuno dice:
“Grazie al cielo per i mobili, a differenza dell'elettronica, non è ancora così e nei piccoli negozi esiste ancora il LATO UMANO, non solo i numeri”
Quindi i piccoli negozi dal loro commercialista portano una serie di “lati umani” al posto delle fatture?
Il “lato umano” è una cosa che esiste nei negozi di telefonia tanto quanto nelle salumerie.. si tratta solo di vedere quanto utile è per arrivare alla vendita :)
Ricorda che il negozio di mobili (grande o piccolo che sia) ha come scopo principale quello di mantenere la famiglia del proprietario….

Poi ancora:
“maggiore funzione sociale più calorosa ed attenta al cliente e poi vuoi fare del mobiliere un manager spietato costruito sulle strategie del nuovo millennio??”
Stiamo sul mezzo, diciamo solo un po sveglio..
Ma poi, se un venditore scende troppo con il prezzo di certo non sono “io cliente” ad essere sleale, semmai sono fortunato. Sarebbe preoccupante il contrario (non navigando nell’oro se posso risparmiare ben venga, il prezzo è vero che non è tutto ma è un pre-requisito fondamentale!!!)
Semmai sarà il concorrente a lavorare in modo “sleale”, ma qui si tratta di definire quale dei concorrenti è stato veramente sleale e soprattutto nei confronti di chi!!

Questa è un'altra perla:
“Riguardo al preventivo dettagliato di attacchi ecc.vado contro i miei interessi e dico che io non lo darei,se non compri la cucina da me”
Bravo, in questo modo però fai un favore ai tuoi concorrenti, pensaci..
“Il mobiliere , ed un po lo capisco, non vuole che il cliente possa fare dei paragoni con altri rivenditori della stessa cucina e per tale motivo cerca di ,passatemi il termine, "rendere fumosa e poco chiara" la differenziazione dei prezzi.”
E questo secondo te perché?
Perché invece chi non ha nulla da temere o nascondere non si fa alcun problema ad agire diversamente?

#89
scusa mavi, ho capito il punto di vista del mobiliere... assolutamente lecito: nessuno lavora per hobby, ma per portare a casa la pagnotta
guardiamo un attimo dal punto di vista del cliente: non quello poco corretto che prende e porta il disegno fatto da un mobiliere all'altro per strappare un prezzo migliore ma quello che si informa, e cerca, per il proprio budget di massimizzare la qualità di quello che ottiene.

in questo forum, a tutti i nuovi arrivati si consiglia di girare, farsi fare preventivi, perchè è l'unico modo per farsi un po' le ossa e iniziare a distinguere una finitura dall'altra, e di farsi fare il preventivo sempre sulla stessa composizione per poter capire subito quale costa DAVVERO di più..

secondo il vostro metodo, io che ho girato 7 mobilieri diversi, portando io il mio disegno, che però ho migliorato in alcuni punti grazie a osservazioni fatti dall'uno o dall'altro, pur non cambiando la sostanza, avrei dovuto spendere circa 700€ (in realtà da un paio ho avuto preventivi per più marche: dovevo pagare per ciascuno?) a fondo perduto, perchè non avrei comprato da nessuno?
tranne 2 (che infatti alla fine erano quelli in lizza per il reale acquisto) nessuno mi ha dedicato tempo: ad un paio ho lasciato io la lista dei pezzi e degli eldom, e mi hanno fatto il totale dopo, probabilmente nei ritagli di tempo
e quando alla fine ho comunicato a quelli che non avevo scelto che avrei preso un'altra cucina (un'altra marca), entrambi mi hanno chiesto se non si poteva fare qualcosa per ... sinceramente? a parte la differenza sui preventivi, avevo già dato "parola" a quello scelto, e non ho voluto mettermi a contrattare

logorrea a parte: quello che vorrei arrivare a capire è se la vostra "linea dura" è davvero COSI' dura, o, a seconda del cliente che vi trovate davanti, del tipo "tutto lo sconto del mondo" o quello che parla chiaro, davvero li trattate nello stesso modo!?!?!!
“Che cosa faresti, se non avessi paura?” Spencer Johnson
The Sisterhood of The Calf 43

#90
No assolutamente, i clienti non sono tutti uguali, c'e' chi vuole il tappeto rosso, e chi bada solo alla sostanza, bisogna essere versatili, non e' mia abitudine comunque assumere una linea dura con chi mi porta da mangiare, neanche con chi se lo meriterebbe.
Ogni persona che entra nel mio negozio rappresenta una potenziale vendita, ha il diritto di essere ignorante (in materia s'intende), chiedere tutte le spiegazioni che desidera, in piu uno o piu' preventivi, ma sempre senza esagerare.................in negozio io ho due arredatrici, che passano la giornata a sfornare disegni e preventivi, non uno, ma due, tre, quattro, affinche' composizione e prezzo calzino a pennello alla cliente, se pero' dopo aver lavorato una giornata intera per trovare la soluzione giusta, la cliente si limita a prendere i disegni per portarli a spasso e sbatterli sul tavolo della concorrenza con tanto di prezzo scontato cercando di ottenere sconti extra impossibili mostrando il mio modo di operare, beh se permetti questo da' fastidio.
Il cliente e' libero di girare quanto vuole, farsi fare tutti i preventivi che desidera, fare tutti i paragoni immagginabili possibili, sempre pero' nel rispetto di chi lavora....e sopratutto senza causare danni/problemi a chi..... senza chiedere nulla ti ha offerto una consulenza, gratuitamente......................
Il tuo di discorso e' diverso..tu dici "portando io il mio disegno", questo vuol dire che la maggior parte del lavoro l'hai fatto tu, sai gia' cosa vuoi ma desideri solo affinarlo e sapere quanto costa, quindi non pretendi altro che un prezzo...................ma non e' sempre cosi', solitamente chiedono disegno........prezzo...........varianti..........ecc....... il tutto per due o tre modelli.
Ripeto non e' giusto pretendere di farsi pagare il preventivo........ma non e' giusto neanche pretendere consulenze particolareggiate gratuite.