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Un parere dai colleghi su tassa rifiuti per il negozio.

#1
Vorrei sentire come funziona da voi... mi pare una cosa importante.
Sappiamo che esiste una tassa rifiuti solidi urbani (tarsu), che si paga sulle normali abitazioni per i rifiuti urbani (e dunque dovrebbero essere solo quelli domestici, e non dunque gli imballi che produce un negozio).
L'art 35 del dlgs 5/2/97 n. 22 fa capire in sostanza che gli imballaggi sono rifiuti speciali per i quali, a certe condizioni, non è ammessa l’assimilazione a quelli urbani.. e dunque non dovrebbero essere sottoposti alla tarsu.

La normativa però non è sempre applicata bene e i regolamenti comunali spesso creano pasticci...
Un magazzino in teoria non produce rifiuti "urbani", ma "speciali", ossia imballaggi; anche nell'esposizione non ci si sta sempre, dunque anche lì i rifiuti sono molto modesti rispetto ad es. ad un locale cucina di casa!

Dunque la questione è ambigua... mi sto documentando e pian piano conto di chiarire la cosa con il mio comune (che vuole ricomprendere tutto!)
Intanto volevo capire da voi come funziona, pagate o no, o avete delle riduzioni?

1) Il vostro locale magazzino viene tassato per la tarsu o no?
2) La superficie dell'esposizione è esclusa dalla tarsu o la pagate lo stesso??
3) Oppure il magazzino è tassato facendo riferimento al dlgs 22/07 riguardante gli imballaggi??
Mobiliere

#2
non sono un collega,ma qui la tarsu si paga anche sui garage...e con questo ho detto tutto.per il negozio ovviamente si paga molllllllto di più

#3
Sì Francesca, la Tarsu in genere è ritenuta dovuta anche sui garage (ma non sempre, come vedremo..), ma quello che vorrei capire è come si regolano gli altri comuni per le attività commerciali, visto che la tarsu è per i rifiuti domestici, mentre gli imballaggi (tipico e prevalente rifiuto di un'attività commerciale come un negozio di mobili) dovrebbero sottostare al dlgs 22/07 in quanto rifiuti speciali..
Ho letto sentenze che escludevano la tarsu per un garage adibito a deposito mobili, sul presupposto che non vi fosse presenza dell'uomo e dunque produzione di rifiuti... Alcuni regolamenti comunali differenziano (giustamente) la tariffa in base al tipo di locali etc. etc...
Sempre sui garage, tanto x informarti, la Commissione Tributaria Provinciale di Parma, n. 113, dell’8 luglio 1998 ad esempio, ha escluso la sussistenza del presupposto di tassabilità dei solai, cantine e garage asserendo che l’uso di tali locali è saltuario e che in essi la presenza dell’uomo non è collegata all’intensità della vita familiare.
Come vedi la legge è generica, e sta ai comuni disciplinare in un modo o nell'altro, al cittadino far valere le proprie ragioni (si può sempre dimostrare che non si producono rifiuti in quel locale) e poi ai giudici interpretare il tutto (con risultati a volte discordanti).

Vorrei capire come vengono coordinate le 2 normative in base all'esperienza dei colleghi (o di chiunque altro abbia da dire in merito :wink: ), poi elaborerò tutto quanto appreso e trarrò le mie conclusioni.
Non è cosa da poco.. visto che personalmente pago un botto di tarsu!
Mobiliere

#4
infatti sono i comuni che poi "aggiustano " le leggi a loro piacimento.Io abito a Catania e qui per i negozi è previsto il pagamento della tarsu,ovviamente calcolato in maniera superiore rispetto alle abitazioni.Riguardo al dimostrare che un garage non produce rifiuti stendiamo un velo pietoso,ci ho rinunciato tempo addietro,il mio comune funziona malissimo quando deve riconoscere un diritto,di contro è il massimo dell'efficienza quando paghi con un giorno di ritardo...
Facci sapere comunque,le grandi battaglie cominciano dal passo di una formichina

#5
Ciao Giurista!
Beh... pure noi paghiamo un gran bel botto per quanto riguarda la Tarsu!!!


A quanto so io non ci sono differenze di rifiuti.....noi ad esempio paghiamo e basta.....
ma per carità, se scopri qualcosa che possa far risparmiare, fammi sapere!

#6
Mi sto documentando passo x passo. Il punto è coordinare le 2 normative su rifiuti urbani e speciali.
Un magazzino non produce rifiuti urbani, ma cartone, dunque non deve pagare la tarsu ma la tia.... Non ho capito se le tariffe cambino o se poi il tributo ha sempre la stessa sostanza...(e dunque cosa conviene).
Pian piano scioglierò la matassa. (Per ora ho già ottenuto esclusione su tarsu per abitazione non utilizzata... poi esamino il negozio)

Se uno non è assoggettato a Tarsu paga più o meno di Tia? (ossia la tariffa igiene ambientale ex dlgs 22/97).


Intanto va chiarito che l'art 68 della legge sulla tarsu, il dlgs 507/93 dice:

ART. 68. REGOLAMENTI

1 . PER L'APPLICAZIONE DELLA TASSA I COMUNI SONO TENUTI AD ADOTTARE APPOSITO REGOLAMENTO CHE DEVE CONTENERE:

a) LA CLASSIFICAZIONE DELLE CATEGORIE ED EVENTUALI SOTTOCATEGORIE DI LOCALI ED AREE CON OMOGENEA POTENZIALITÀ DI RIFIUTI E TASSABILI CON LA MEDESIMA MISURA TARIFFARIA;

b) LE MODALITÀ DI APPLICAZIONE DEI PARAMETRI DI CUI ALL'ART. 65;

c) LA GRADUAZIONE DELLE TARIFFE RIDOTTE PER PARTICOLARI CONDIZIONI DI USO DI CUI ALL'ART. 66, COMMI 3 E 4;

d) LA INDIVIDUAZIONE DELLE FATTISPECIE AGEVOLATIVE, DELLE RELATIVE CONDIZIONI E MODALITÀ DI RICHIESTA DOCUMENTATA E DELLE CAUSE DI DECADENZA.

2 . L'ARTICOLAZIONE DELLE CATEGORIE E DELLE EVENTUALI SOTTOCATEGORIE È EFFETTUATA, AI FINI DELLA DETERMINAZIONE COMPARATIVA DELLE TARIFFE, TENENDO CONTO, IN VIA DI MASSIMA, DEI SEGUENTI GRUPPI DI ATTIVITÀ O DI UTILIZZAZIONE:

a) LOCALI ED AREE ADIBITI A MUSEI, ARCHIVI, BIBLIOTECHE, AD ATTIVITÀ DI ISTITUZIONI CULTURALI, POLITICHE E RELIGIOSE, SALE TEATRALI E CINEMATOGRAFICHE, SCUOLE PUBBLICHE E PRIVATE, PALESTRE, AUTONOMI DEPOSITI DI STOCCAGGIO E DEPOSITI DI MACCHINE E MATERIALE MILITARI;

b) COMPLESSI COMMERCIALI ALL'INGROSSO O CON SUPERFICI ESPOSITIVE, NONCHÉ AREE RICREATIVO-TURISTICHE, QUALI CAMPEGGI, STABILIMENTI BALNEARI, ED ANALOGHI COMPLESSI ATTREZZATI;

c) LOCALI ED AREE AD USO ABITATIVO PER NUCLEI FAMILIARI, COLLETTIVITÀ E CONVIVENZE, ESERCIZI ALBERGHIERI;

d) LOCALI ADIBITI AD ATTIVITÀ TERZIARIE E DIREZIONALI DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLE LETTERE B), E) ED F), CIRCOLI SPORTIVI E RICREATIVI;

e) LOCALI ED AREE AD USO DI PRODUZIONE ARTIGIANALE O INDUSTRIALE, O DI COMMERCIO AL DETTAGLIO DI BENI NON DEPERIBILI, FERMA RESTANDO L'INTASSABILITÀ DELLE SUPERFICI DI LAVORAZIONE INDUSTRIALE E DI QUELLE PRODUTTIVE DI RIFIUTI NON DICHIARATI ASSIMILABILI AGLI URBANI;

f) LOCALI ED AREE ADIBITE A PUBBLICI ESERCIZI O ESERCIZI DI VENDITA AL DETTAGLIO DI BENI ALIMENTARI O DEPERIBILI, FERMA RESTANDO L'INTASSABILITÀ DELLE SUPERFICI PRODUTTIVE DI RIFIUTI NON DICHIARATI ASSIMILABILI AGLI URBANI.

Dunque si si produce rifiuti non assimilabili a quelli urbani non si deve pagare la Tarsu. Resto in attesa di chiarire e capire bene il tutto...
Mobiliere

#7
ne intendo un granchè però io pago la tassa in base alla metratura del mio negozio. devo portare imballaggi e materassi vecchi in discarica ma ho un limite ad esempio di 2 materassi al giorno...

di più giurista non so dirti..
Materassi Barone, dal 1967 a Castel S. Pietro Terme, Bologna, Casalecchio di Reno

Rivenditori di 22 marche tra cui Tempur Bultex Falomo Epedà Dorelan Simmons

http://www.baronematerassi.it" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.facebook.com/MaterassiBarone/" onclick="window.open(this.href);return false;

#9
Giurista ammiro sinceramente il tuo coraggio nel volerti scontrare con la burocrazia dell'apparato pubblico, purtroppo non posso esserti d'aiuto perchè in questo caso mi comporto da perfetto pecorone italico, arriva il bollettino e pago... logicamente uno sproposito...

più volte mi sono domandato: visto che carta e cartone li porto in un macero privato (che fino a qualche anno fa addirittura pagava me tot al quintale, un'inezia ma pagava, ora non paga più), polistirolo e celophane li porto in piattaforma pagando tot al quintale di smaltimento... azzo la pago a fare la tassa smaltimento rifiuti ??? però non ho proprio voglia di infilarmi in un ginepraio da cui difficilmente riuscirei a uscire, l'unica cosa che rinuncio ad affrontare è proprio la pubblica amministrazione... siamo in mano a comitati d'affari che si spartiscono il nostro portafoglio... :cry:
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#10
GIURISTA ha scritto: Pian piano farò luce su tutto :lol:
Ti aggiorno solo sul fatto che il D. Lgs. 22/97 è stato abrogato dal D. Lgs. 152/06 (la parte sui rifiuti è la Parte Quarta) e aggiornato con il D. Lgs 4/08. Non ti so dire però se in materia di rifiuti cambia qualcosa rispetto al 22/97.
Ciao
Simo

#12
cinzia* ha scritto:
GIURISTA ha scritto:
Pian piano farò luce su tutto :lol:
Un applauso.....sei UN GRANDE!

quotissimo, mi viene una tristezza dovermi occupare di tutta questa burocrazia :cry: :cry: :cry: :cry:
Sicuramente sbaglio ma mi passa anche la voglia di leggere il topic (che anzi giurista apprezzo molto il topic), ed è un mio limite, pago e basta (e sono un coxxone).
Fortuna che mi aiuta la santa donna (commercialista).

#13
Per quanto riguarda il mio comune , invece, non paghiamo la tassa come i privati ma veniamo "inquadrati" a seconda dei mq e della tipologia di vendita... i negozi di mobili ad es. vengono tassati come le concessionarie ad. es. , o , più in generale, a tutte quelle attività che hanno ampie superifici espositive ed una produzione ridotta di rifiuti , il cartone non viene considerato rifiuto , e meno male aggiungerei viste le montagne che se ne producono... :D
Mi è stato spiegato che ogni comune decide autonomamente come comportarsi e infatti ho colleghi , a 10 km di distanza, con il doppio dei mq che pagano la metà di quanto pago io.... :shock:
Skyline

#14
Io non ho parole.....
Intentai anche causa al comune di Bo, peraltro vinta e stravinta con contorno di rimborso.
Ma lavoravo ancora su 2 sedi.
Nel 2000 ho ridotto a 1 nasando l'aria che puzzava di marcio e adesso mi scontro con la seguente realtà:
sono tassato in base ai metri e al momento non posso mettere nulla nel cassonetto ne usufruire delle isole ecologiche e come se non bastasse, in un escalation di follia pura, non posso più conferire nulla alla discarica autorizzata tranne i RAEE e i metalli (capirai quelli glieli pagano da dio).
Soluzione degli organi statali preposti:
noleggiare un cassone in ferro di quelli scarrabili enormi (non mi ricordo più la cubatura e le misure d'ingombro perchè quando me le hanno dette sono svenuto) metterlo davanti al negozio nel parcheggio clienti :twisted: oppure in magazzino dove precluderebbe l'entrata ai camion che scaricano, alla modica somma di 700,00 € trimestrali ( attenzione però che c.a. ogni 15 gironi loro vengono e lo svuotano ) :twisted:
Dimenticavo:
pago già annualmente € 4400,00.
Evviva!

#15
ramirez ha scritto:Io non ho parole.....
Intentai anche causa al comune di Bo, peraltro vinta e stravinta con contorno di rimborso.
Ma lavoravo ancora su 2 sedi.
Nel 2000 ho ridotto a 1 nasando l'aria che puzzava di marcio e adesso mi scontro con la seguente realtà:
sono tassato in base ai metri e al momento non posso mettere nulla nel cassonetto ne usufruire delle isole ecologiche e come se non bastasse, in un escalation di follia pura, non posso più conferire nulla alla discarica autorizzata tranne i RAEE e i metalli (capirai quelli glieli pagano da dio).
Soluzione degli organi statali preposti:
noleggiare un cassone in ferro di quelli scarrabili enormi (non mi ricordo più la cubatura e le misure d'ingombro perchè quando me le hanno dette sono svenuto) metterlo davanti al negozio nel parcheggio clienti :twisted: oppure in magazzino dove precluderebbe l'entrata ai camion che scaricano, alla modica somma di 700,00 € trimestrali ( attenzione però che c.a. ogni 15 gironi loro vengono e lo svuotano ) :twisted:
Dimenticavo:
pago già annualmente € 4400,00.
Evviva!
Bel casino.. ma tu paghi a titolo di tarsu, tia o quale diavoleria?
Premetto che sto ancora cercando di far luce sulla normativa, comunque, se si parla di tarsu, sia legge che alcune circolari (vedi soprattutto quella Min. finanze n. 3 del 26.06.87) fanno capire che è necessario che il comune preveda delle aliquote moderate per quelle attività che richiedono grossi spazi, ma che al contempo sono poco produttive di rifiuti (classico esempio: la mostra di mobili, proprio citata dalla circolare che ho indicato).
La realtà è però che spesso i comuni "sparano" una tariffa generale per le attività commerciali, senza distinguere, e così magari un mobilificio paga la stessa tariffa percentuale di un fruttivendolo (che come noto fa una valanga di rifiuti urbani), solo che i metri di un mobilificio quasi sempre sono molti di più e dunque i conti vengono da sè.
Peccato che è un grattacapo prendere il regolamento e/o la delibera e impugnarla, pochi ne hanno voglia.
Oppure si emanano le tariffe in base al criterio di redditività dei locali, anzichè alla categoria merceologica, con sperequazione fiscale e trattamento non paritario, violando la legge.
Il risultato è che mentre la legge vorrebbe che il costo fosse parametrato all'effettiva potenziale produzione di rifiuti, in realtà ciò non avviene, e chi più è grande più paga, indipendentemente da quanto produce.

Oltre a questo c'è dell'altro, come l'esclusione tarsu proprio per le esposizioni mobili se il comune non ha dichiarato "quei" rifiuti assimilabili a quelli urbani. Se non l'ha fatto sono da classificarsi "speciali", non urbani, e cade l'imponibilià alla tarsu.
Resta da capire, in tal caso, se ne deriva l'assoggettamento a qualche altro tributo e quindi cosa eventualmente si paga in sostituzione, e dunque, in parole povere, se conviene o meno svincolarsi dalla tarsu e pagare altro.

Tempo al tempo capirò come stanno le cose.. anche io pago un botto per un "nulla" di rifiuti!
Mobiliere