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#16
Marcvsrvs ha scritto:
Lupacchiotta ha scritto:
Marcvsrvs ha scritto: può andare. Ma se fai risultare il soggiorno e lo studio come un unico ambiente non riesci a raggiungere il valore famoso di 1/8?

a questo punto come consigliava marcurus mi sta venendo un'altra idea...

Immagine


far arrivare una parete a metà tra i due ambienti soggiorno e studio e lasciare un passaggio libero magari a forma di arco (così riesco a coprire anche il pilastro) ...in modo tale di ritrovarmi col rapporto aeroilluminante e considerare un unico ambiente....tuttalpiù in un secondo momento far mettere una porta

che ne pensate?
mi sembra uno stratagemma più che degno. Sei sicura che così facendo rispetti i rapporti aeroilluminanti? sennò è tutto inutile.

Ah, verifica tante volte che sul regolamento edilizio del tuo comune non ci siano norme "strane" circa ambienti troppo grandi o troppo profondi.
si mi ritrovo....l'altra finestra ha una superficie di 3,149 mq che sommati ai 1,90 mq danno 5,0518.....39,84 mq è la superficie pavimentata:
mi ritrovo...però non ho contabilizzato la superficie del corridoio...vale lo stesso?

#18
Marcvsrvs ha scritto:per corridoio cosa intendi? quello che ti trovi davanti alla porta d'ingresso o quello che è un vero e proprio corridoio? Se intendi il corridoio vero e proprio, non va considerato perchè c'è la porta.
intendo quello davanti alla porta d'ingresso....che confina col soggiorno e la cucina...mi sa tanto che lo devo considerare nel calcolo...

ora mi preme capire questo :

Vorrei capire se:
1) con la DIA si deve presentare la verifica igienico-edlizia riguardo la superficie aeroilluminante?
2) la superficie aeroilluminante da considerare nel calcolo è la superficie totale della finestra o la superficie utile della finestra?
3) nel presentare la DIA si deve chiedere prima il parere igienico sanitario della ASL oppure occorre solo una dichiarazione del tecnico circa la conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie??

#19
1) certo, in genere viene graficizzato all'interno dei tipi allegati alla pratica: in ogni ambiente si specifica la superficie finestrata, la superficie calpestabile, e si sottolinea il superamento del minimo di legge. Oppure si fa una tabella accanto alla pianta post-operam
2) la superficie effettiva apribile, ma se prendi le dimensioni del vano finestra va bene lo stesso.
3) no, basta l'asseverazione del tecnico sulla legittimità della preesistenza, indipendentemente dal discorso ASL.
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#20
Marcvsrvs ha scritto:1) certo, in genere viene graficizzato all'interno dei tipi allegati alla pratica: in ogni ambiente si specifica la superficie finestrata, la superficie calpestabile, e si sottolinea il superamento del minimo di legge. Oppure si fa una tabella accanto alla pianta post-operam
2) la superficie effettiva apribile, ma se prendi le dimensioni del vano finestra va bene lo stesso.
3) no, basta l'asseverazione del tecnico sulla legittimità della preesistenza, indipendentemente dal discorso ASL.

in riferimento alla 3 risposta...non occorre quindi il parere delle ASL?

#21
Lupacchiotta ha scritto:
Marcvsrvs ha scritto:1) certo, in genere viene graficizzato all'interno dei tipi allegati alla pratica: in ogni ambiente si specifica la superficie finestrata, la superficie calpestabile, e si sottolinea il superamento del minimo di legge. Oppure si fa una tabella accanto alla pianta post-operam
2) la superficie effettiva apribile, ma se prendi le dimensioni del vano finestra va bene lo stesso.
3) no, basta l'asseverazione del tecnico sulla legittimità della preesistenza, indipendentemente dal discorso ASL.

in riferimento alla 3 risposta...non occorre quindi il parere delle ASL?
no, perchè finche si tratta di accertare la sussistanza di alcune regole tecniche, basta l'asseverazione del tecnico. Il parere della asl serve quando devi fare e/o modificare esercizi commerciali particolari, tipo i ristoranti, in cui ci deve essere una certa gestione dell'igiene. Cmq già basta la DIA a rompere abbastanza: non dargli pure l'idea di mettere in mezzo la ASL sennò non si lavora più :P
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#22
Marcvsrvs ha scritto:
Lupacchiotta ha scritto:
Marcvsrvs ha scritto:1) certo, in genere viene graficizzato all'interno dei tipi allegati alla pratica: in ogni ambiente si specifica la superficie finestrata, la superficie calpestabile, e si sottolinea il superamento del minimo di legge. Oppure si fa una tabella accanto alla pianta post-operam
2) la superficie effettiva apribile, ma se prendi le dimensioni del vano finestra va bene lo stesso.
3) no, basta l'asseverazione del tecnico sulla legittimità della preesistenza, indipendentemente dal discorso ASL.

in riferimento alla 3 risposta...non occorre quindi il parere delle ASL?
no, perchè finche si tratta di accertare la sussistanza di alcune regole tecniche, basta l'asseverazione del tecnico. Il parere della asl serve quando devi fare e/o modificare esercizi commerciali particolari, tipo i ristoranti, in cui ci deve essere una certa gestione dell'igiene. Cmq già basta la DIA a rompere abbastanza: non dargli pure l'idea di mettere in mezzo la ASL sennò non si lavora più :P
OK grazie per la precisa risposta... :P