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- 27 settembre 2016

Lema protagonista del design a Londra

A un anno dall’apertura del flagshipstore di Kings Road, anche il brand Lema è stato fra i protagonisti del London Design Festival, appuntamento clou del design internazionale. Grazie a proposte derivanti da un costante incontro fra la moderna produzione in serie e i valori di una consolidata cultura manifatturiera, l’azienda si sta imponendo sul mercato britannico registrando costanti e importanti tassi di crescita. Dalle creazioni customizzate per i grandi progetti alle proposte del catalogo Casa, tutte declinabili in una gamma infinita di finiture, Lema ha costruito la sua forza proprio sul concetto di un design di alta qualità su misura. E in occasione della kermesse londinese il racconto dell’universo creativo di Lema si è tradotto nella presentazione delle nuove collezioni 2016. All’interno dello store ubicato nell’iconica Danish House nel cuore di Chelsea sono state esposte le inedite interpretazioni del sistema giorno T030 di Piero Lissoni (in foto), definite dalle nuove finiture lignee sviluppate in partnership con Alpi, azienda leader nella produzione di superfici decorative in legno composto. Si tratta dell’esclusiva collezione di tranciati Xilo 2.0, progettata sempre da Lissoni, che arricchisce la già ampia gamma di finiture disponibili per i prodotti del catalogo Lema Casa.

In mostra le novità 2016

Oltre alle inedite versioni del sistema giorno T030 di Piero Lissoni e i legni Xilo 2.0 (Piero Lissoni per Alpi), in occasione della kermesse londinese Lema ha presentato le nuove collezioni 2016 disegnate da altri designer di fama internazionale tra cui Christophe Pillet, Matteo Nunziati, Francesco Rota, Gordon Guillaumier. E’ caratterizzato da un tocco vintage Graceland di Pillet (in foto), un tavolo rotondo che gioca sulle forme pulite e razionali e si definisce nella struttura in metallo, dalla forte personalità, abbinata al piano nell’elegante finitura laccato lucido. Sempre Pillet firma Lady Jane, una poltrona bergère ispirata all’estetica degli anni Cinquanta, poetica eppure rigorosa, dall’anima polivalente, per la casa ma anche per l’ufficio. Un’audace fluidità definisce invece la chaise-longue asimmetrica Eydo di Francesco Rota: caratterizzata dall’impronta architettonica, invita al relax come dichiara il nome d’origine greca. Si definisce nella struttura aerea in metallo verniciato bronzo e dall’unico volume di seduta e schienale che, seppur rimandando grazie al suo spessore ridotto alla leggerezza di un’ala, offre un alto livello di grande comfort. Le cuciture impunturate e il rivestimento in pelle impreziosiscono il progetto. Ancora, la vetrina Glance di Matteo Nunziati è una raffinata sincrasi tra la forza del rovere termotrattato e la leggerezza del cristallo, delicatamente uniti dall’alluminio bronzato che ne delinea il perimetro. Inedito anche il pouf poggiapiedi Lennox imbottito con leggera struttura in metallo color bronzo di Gordon Guillaumier, disegnato a corredo dell’omonima lounge-chair presentata nel 2015, per arredare un angolo privato dove dedicarsi alla lettura e all’ascolto della buona musica: così si spiega anche il nome.

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