Nuovi obblighi relativi alla revisione caldaia

La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

- 16 ottobre 2014

Obbligo revisione impianti

I controlli periodici sugli impianti delle nostre abitazioni, oltre ad assicurare la sicurezza degli ambienti, favoriscono il risparmio energetico ed economico, riducendo le emissioni inquinanti. Per quanto riguarda la revisione caldaia, è in procinto di arrivare un nuovo impegno – a dire il vero piuttosto oneroso - per gli italiani. Si tratta del libretto che dovrà essere preservato con scrupolo da inquilini e proprietari di abitazioni che hanno una caldaia, un condizionatore o un impianto solare. Tale libretto è una certificazione obbligatoria di buon funzionamento dell'impianto che costa 200 euro all'anno e coloro che tentano di sgarrare rischiano multe da 500 a 3mila euro. Sono in effetti gli abitanti di una casa i responsabili degli impianti (tranne in caso di appartamenti in affitto) e sono loro che devono ricorrere all'esperto per verificare il rendimento e la salubrità dell'ambiente.

Libretto caldaia

Il libretto caldaia a cui abbiamo accennato sopra rappresenta la “carta d’identità” della caldaia autonoma ed è uno dei protagonisti della revisione caldaia. Per legge deve sempre mettere a disposizione i dati del cliente, il numero di matricola dell’apparecchio, i risultati degli interventi di manutenzione come pure i dati relativi all’analisi dei prodotti della combustione. Su tale documentazione vengono annotati anche i risultati delle ispezioni svolte dalla Pubblica Amministrazione. Manutenzione. I controlli obbligatori sono realizzati da professionisti iscritti alla camera di commercio e in possesso di abilitazione (come previsto dal D. M. 37/2008). Per la sicurezza dei cittadini, alcune regioni hanno istituito specifici albi e catasti cui i manutentori devono essere iscritti. Al termine degli interventi il professionista deve approntare un rapporto di controllo tecnico, i cui risultati verranno conservati insieme al libretto d’impianto. Copia di essi sarà comunicata all’autorità competente.

Manutenzione caldaia

La revisione caldaia è responsabilità del proprietario e dell’inquilino della residenza in cui è installata la caldaia o sull’amministratore di condominio per gli impianti centralizzati. L’inquilino deve attenersi dunque alla manutenzione ordinaria -controlli dell’efficienza e dei fumi- mentre è spetta al proprietario la manutenzione “straordinaria” , come la sostituzione compresa dell’impianto stesso. La manutenzione ordinaria prevede pulizia, controlli sulla sicurezza e sul funzionamento; deve essere effettuata con cadenza annuale, ovviamente nella stagione in cui il riscaldamento è inattivo. L’analisi del rendimento di combustione o “esame dei fumi” è invece obbligatorio per legge e consiste nel misurare la quantità dei gas presenti nella combustione, tra i quali il monossido di carbonio, permettendo così di tenere sotto controllo sia la sicurezza in casa sia l’inquinamento atmosferico.

Costo revisione caldaia

Mentre in passato la spesa di revisione caldaia variava in media tra i 100 e i 120 euro, con l'aggiunta dei controlli della sanificazione prevista dal nuovo libretto che abbiamo citato all’inizio di questo articolo, una famiglia che possiede una caldaia collegata a quattro, cinque radiatori e a un impianto di climatizzazione con due o tre split spenderà come minimo 200 euro. La periodicità della manutenzione resterà a discrezione di ogni singola e potrebbe spaziare dai due ai quattro anni, mentre il check della sicurezza resterà annuale. Bisognerà dunque prestare attenzione a conservare con scrupolo due libretti: uno per registrare l'efficienza degli impianti, l'altro per l'uso e la manutenzione per il mantenimento della sicurezza.

Sfoglia i cataloghi: