Cucine con bancone, alternative e conviviali

La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

- 22 gennaio 2016

Cucina con banco snack

Si può sicuramente affermare che l'aria in cucina è davvero cambiata. Sempre più difficilmente, in case contemporanee, troviamo piccole e buie cucine rilegate in stanze lunghe e strette. Luogo nascosto, accessibile solo alla casalinga, la cucina era lontana dal soggiorno per mascherare disordine e odori. Questa è sicuramente un'immagine in bianco e nero, infatti, ora più che mai, la cucina è a vista sul soggiorno, comunica e interagisse con esso, in un armonioso open space. Questa nuova tendenza e necessità spaziale ha dato vita a soluzioni progettuali di cucine con bancone, aperte verso l'area living. Il bancone unisce e separa allo stesso tempo. Mette in comunicazione chi sta cucinando con chi sta solamente guardando o mangiando e spinge così alla convivialità. Il bancone può avere più funzioni, come quella di comoda base per preparare pietanze, o come piano attrezzato con lavello e fuochi, ma il più delle volte è un banco snack. Come dice la parola stessa, il banco snack, si presta a mattiniere colazioni e a fugaci e veloci pasti ed è circondato da alti sgabelli, per godere comodamente di questi rapidi momenti culinari. Da non sottovalutare neanche il fatto che le cucine con bancone sono la risposta giusta anche per chi ha poco spazio. Infatti, bancone può sostituire a pieno il tradizionale tavolo da pranzo. I materiali più consoni per il banco snack sono i legni lasciati al loro stato grezzo, per un effetto di grande calore e naturalità e i legni laccati, vivacemente colorati e più moderni, sopratutto nella loro versione opaca. In foto, cucina con banco snack laccato di Novacucina.

Cucina con bancone e tavolo

Altra tendenza approdata saldamente nella zona di preparazione dei cibi è quella di collegare il tavolo da pranzo alle basi e al bancone della cucina. Questo accattivante accostamento dà vita a composizioni senza soluzione di continuità, creando divertenti movimenti di linee e volumi, in quanto i vari elementi si innestano gli uni agli altri ad altezze diverse. Se il banco snack può risultare più scomodo e fugace, il tavolo con la sua altezza contenuta e la sua superficie più estesa, si presta perfettamente a lunghi e comodi rituali culinari. Il tavolo anche se interconnesso con la cucina, può ospitare da sei a più persone e può essere allestito anche in maniera formale. I vantaggi? La comunicazione fisica e visiva con la cucina e la praticità di avere tutto a portata di mano, in un armonioso open space. Da non sottovalutare poi, che la soluzione del tavolo in continuità, permette di abbinare con gusto e raffinatezza i materiali delle finiture, coordinando il tavolo per affinità o per contrasto al modello della cucina e al materiale del bancone. In foto, Immagina di Lube, in cui il tavolo moderno, accostato alla penisola, ha linee accattivanti, smussate e asimmetriche.

Altezza bancone cucina

Facciamo ora chiarezza su quale altezza deve avere il bancone da cucina, per rispondere a pieno alle diverse esigenze di chi lo utilizza. Per iniziare, partiamo dalla situazione in cui il bancone sostituisce il tavolo da pranzo. In questo caso può avere un'altezza da terra di 75 cm, come un tradizionale tavolo e si possono utilizzare sedie standard. Si ha così una maggiore libertà e diversità di scelta di forme e materiali per le sedie e di possibili allestimenti per il bancone. Se invece abbiamo spazio per il classico tavolo da pranzo, dobbiamo evitare di inserire un doppione per quello che riguarda l'altezza, possiamo dunque dare al bancone una quota pari a quella del piano da cucina, ovvero 90 cm circa. In questo caso il bancone sarà il naturale proseguimento del top e potrà essere utilizzato per la preparazione degli alimenti. Se invece vogliamo osare e creare un maggior gioco di altezze e movimenti di linee, possiamo salire sino a 110 cm di altezza. Il bancone maschererà così la zona di cottura e di lavaggio dei cibi, che di solito sono le aree più disordinate. In questa circostanza ci occorreranno degli alti sgabelli, come quelli dei bar. L'ideale poi, per assecondare le diverse esigenze dell'utilizzatore, sarebbe adottare sgabelli ad altezza regolabile. In foto, cucina Urban di Scavolini

Penisole in cucina

A proposito di cucine con bancone, perché non parlare delle penisole? Sempre più utilizzate, le penisole donano un tocco glamour e funzionale alla cucina, rendendola particolare e di tendenza. Ma ci sono penisole e penisole. Possono infatti, trovare la loro naturale collocazione alla fine della composizione della cucina. Al contrario, possono spezzare il suo sviluppo, oppure essere appoggiate a muro. In questo ultimo caso, si ha una maggiore libertà di scelta, sia nelle finiture del top che nell' altezza da terra. Si può infatti, optare per un'altezza simile a quella di un tavolo da pranzo, oppure la penisola può restare più alta ed essere circondata da sgabelli. Se invece la penisola si colloca al termine della composizione, avrà la stessa altezza del top e sarà realizzata nello stesso materiale. Ma al di là di altezze e finiture, le penisole hanno una marcia in più, poiché sono estremamente funzionali. A differenza dei banconi, sono delle vere e proprie basi attrezzate, con cassetti, ante o vani a giorno. Possono addirittura ospitare lavello e fuochi, avendo l'accortezza di adottare profondità del piano maggiori di 60 cm. Quando le penisole assolvono il ruolo di piani cottura, si adotteranno scenografiche cappe a vista, architettoniche e affascinanti, che saranno il perno visivo della composizione. Come nel caso della cucina Fly 04 di Elmar, con tavolo estraibile, cappa a isola e zona cottura su penisola, con piano snack.

Sfoglia i cataloghi: