Design Index ADI. Lo stato di salute del design

- 30 settembre 2008

ADI Design Index

152 prodotti eccellenti usciti da una selezione di 1.178 proposte, operata dall’Osservatorio permanente del design: 120 esperti coordinati da Alberto Bassi, attivi in 9 sezioni territoriali e 7 commissioni tematiche centrali. L'ottava edizione del prestigioso rapporto annuale ADI Design INDEX si conferma come l'occasione più attesa per conoscere quanto di meglio viene progettato e prodotto nel nostro paese. Uno strumento che per i suoi contenuti e i suoi metodi di selezione rappresenta un caso unico nel panorama internazionale. Sette le aree tematiche presenti nell’Index 2007: Abitare, Ambiente, Lavoro e servizi, Persona, Visual Design, Ricerca teorica, storica e critica, Ricerca d’impresa. Le immagini che vi proponiamo presentano alcuni prodotti legati al Design per l’abitare.

ADI Design INDEX 2007

Con ADI Design INDEX 2007 si conclude la raccolta delle eccellenze progettuali e produttive del triennio 2005-2006-2007: un'accurata e affascinante "nomination" che sarà affidata alla Giuria Internazionale per la selezione dell'atteso XXI Premio Compasso d'Oro ADI, il più autorevole e prestigioso Premio di Design, quest'anno ospitato da Torino 2008 World Design Capital. I concorrenti Premiati o Segnalati nella XXI Edizione del Premio entreranno così a far parte della Collezione Storica Premio Compasso d'Oro, dichiarata "patrimonio nazionale di straordinario interesse artistico e storico" dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Opinione di Enrico Morteo

Ma qual è oggi lo stato di salute del design italiano rispetto ai risultat dell'ADI Design Index? Risponde Enrico Morteo, critico e storico del design e dell’architettura. “A dispetto di quanti indicavano il design italiano avviato verso un declino più o meno irreversibile, in crisi generazionale, assediato dagli imitatori, prosciugato dal minimal o ubriacato dal maximal, ci ritroviamo nel nuovo millennio di fronte a un fenomeno ancora in buona salute. Certo, alla velocità con cui avvengono oggi i cambiamenti, non vorrei lasciarmi andare a un eccessivo ottimismo, ma mi pare di poter constatare che il sistema ha saputo reggere alle congiunture non certo facili degli anni passati. Nonostante il resto del Paese fatichi a recuperare slancio ed energia, il design italiano è riuscito a tenere il passo e rinnovarsi, continuando evidentemente a offrire suggestioni e proposte capaci di catturare l’interesse e l’attenzione di molti”.

Design dell'illuminazione

“Dove allora guardare per incrociare nuovi segnali di futuro? Certo, ancora nel prediletto territorio della casa. Ma, forse, non solo più nel campo ben dissodato del furniture, dove oramai è iniziata una puntuale rilettura delle esperienze degli anni passati, in un processo di sistematizzazione storicistica del progetto i cui risultati di sicuro cominceranno a maturare fra qualche tempo. Più interessanti i territori a maggior tasso tecnologico. Dopo aver riscritto i codici formali e funzionali della cucina e del bagno, oggi è il mondo dell’illuminazione al centro della scena. Nuovi materiali e nuove sorgenti luminose, ma soprattutto il confronto fra le esigenze di risparmio energetico e la tendenza a spettacolarizzare il ruolo della luce sembrano nutrire interessanti percorsi di ricerca. Non più affidata alle intuizioni di splendidi bricoleur del progetto, l’illuminazione è diventata un settore ad alto contenuto di progetto e di sperimentazione, affidato a figure professionali estremamente specializzate. Non meno interessante il processo di integrazione in atto fra i diversi dispositivi di comunicazione personale riscontrabile nei risultati dell'ADI Design Index, che prima o poi dovranno trovare efficienti piattaforme di interscambio e connessione con la scena domestica”.

Selezioni ADI Design INDEX

Le selezioni ADI Design INDEX sono state condotte con rigore metodologico e su esclusivi criteri di merito, grazie alle competenze e all'impegno di un vasto network di esperti: l'Osservatorio Permanente del Design di ADI conta infatti oltre cento specialisti, organizzati in commissioni che operano a tre livelli. Via via è stato promosso e favorito l’ingresso nell’Osservatorio di numerosi esperti e professionisti delle nuove generazioni e competenti in differenti aree disciplinari come il fashion design, l’interaction e la progettazione visiva. Il numero dei selezionati é rimasto costante negli anni: l’Index 2007 ne raccoglie e documenta circa 150; di questi la metà riguarda il Design per l’abitare. Il progetto grafico del volume è curato anche per l’edizione 2007 da Italo Lupi. Nel volume, curato da Alberto Bassi ed edito da Editrice Compositori di Bologna, 500 illustrazioni a colori descrivono e sottolineano le caratteristiche di ogni prodotto, lungo un percorso armonico e dinamico, che sa rendere facile la consultazione e gradevole la lettura.

Articoli di John Thackara e di Enrico Morteo

Precedono le pagine del Design Index dedicate ai prodotti (come sempre relativi a tutti i campi di attività del design) un articolo di John Thackara dedicato alla “perdita dell’innocenza” del design nel panorama contemporaneo della cultura produttiva e uno di Enrico Morteo che sottolinea alcune rinnovate positive direzioni di sviluppo che si rilevano nel design italiano di oggi. Un saggio sul Design centrato sulla persona (dall’usabilità al Design for All), un intervento di Claudia Donà sul progetto di scheda pilota per la catalogazione del design, e un rapporto di Alberto Bassi sul triennio di attività dell’Osservatorio permanente del design completano il volume.

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