ragazzi, quest'argomento mi interessa molto, voglio capire le vs esperienze e i vostri "trucchi" per dividere nettamente le due cose.
Quanto incide il vs lavoro sulla vostra vita privata?
Quanto lo stress portato a casa danneggia le vostre 3/4 ore di tranquillità casalinga?
Quando chiudete la porta dell'ufficio, riuscite a lasciarvi tutto dietro le spalle, ma proprio tutto, anche le peggiori giornate dietro la scrivania e i malumori che talvota scaturiscono coi colleghi e/ capi?
Io personalmente......purtroppo non come vorrei.
Cerco sempre disperatamente di lasciare a lavoro i problemi di lavoro, ma non sempre ci riesco, ed è indubitabile che lo strascico te lo porti a casa....
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#2Io riesco a lasciarmi in ufficio le problematiche legate al lavoro da quando ho capito che non mi apportera' mai soddisfazioni di nessun genere. Pace. Entro in ufficio, mi diedo, faccio le mie ore e poi via a casa!!
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)
(Coco Chanel)
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#3io spesso mi rendo conto di portarmi dietro la stanchezza: per quella non ho trovato ancora soluzione!
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#4ecco, la stanchezza poi.....nun ne parliamo và!bradipa66 ha scritto:io spesso mi rendo conto di portarmi dietro la stanchezza: per quella non ho trovato ancora soluzione!
Bubu, anche io, razionalmente, la penso come te, di fatto mi lascio coinvolgere (ovviamente parlo di quei periodi "neri" di stress, in cui capita di tutto e di più, e in cui non ho un momento i tregua neanche per andare al ce@@o )
"ci vediamo quando ci vediamo"
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#5c'è stato un tempo, lunghissiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimo tempo, che le soluzioni ai problemi le trovavo di notte!
ora francamente me ne sbatto!
ora francamente me ne sbatto!
ma sempre, comunque...strega inside!
la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)
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Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#6bene, allora proverò a risolvere i problemi "di notte" anche io, e sfornerò un paio di pupattoli, così mi passa st'ansia!
"ci vediamo quando ci vediamo"
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#7ma si...timbra il cartellino!po ha scritto:bene, allora proverò a risolvere i problemi "di notte" anche io, e sfornerò un paio di pupattoli, così mi passa st'ansia!
ma sempre, comunque...strega inside!
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Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#8quoto!bradipa66 ha scritto:io spesso mi rendo conto di portarmi dietro la stanchezza: per quella non ho trovato ancora soluzione!
Per me è quello il peggio: non riesco a scrollarmela di dosso e questo influisce negativamente sul privato.
Il tesoro invece se lo porta tutto il lavoro a casa e io mi infurio
The sisterhood of The Calf 40
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#9ora, con il lavoro che faccio, appena timbro il cartellino, chiudo. Anche se il capo mi chiama a casa per qualche cosa, risolvo telematicamente il problema senza strascichi.
Quando insegnavo invece il lavoro era la mia vita. parlavo di lavoro con relaexo, con le mie amiche, con il mondo. Non riuscivo a staccare e pensavo costantemente ai miei ragazzi.
Credo che tutti i lavori dove si instaurano relazioni personali forti e di "dipendenza" e "responsabilità" nei confronti dei propri assistiti (insegnanti, medici, infermieri, psicologi) comportino un coinvolgimento tale che non si riesce a staccare. nel bene e nel male
Quando insegnavo invece il lavoro era la mia vita. parlavo di lavoro con relaexo, con le mie amiche, con il mondo. Non riuscivo a staccare e pensavo costantemente ai miei ragazzi.
Credo che tutti i lavori dove si instaurano relazioni personali forti e di "dipendenza" e "responsabilità" nei confronti dei propri assistiti (insegnanti, medici, infermieri, psicologi) comportino un coinvolgimento tale che non si riesce a staccare. nel bene e nel male
Una donna libera è l'assoluto contrario di una donna leggera. (S. De Beauvoir)
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http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?f=26&t=30772
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Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#10io credo che se il lavoro ti piace, ti piace davvero...non sia un sacrificio, ti viene spontaneo farlo e farlo bene!realexa ha scritto:ora, con il lavoro che faccio, appena timbro il cartellino, chiudo. Anche se il capo mi chiama a casa per qualche cosa, risolvo telematicamente il problema senza strascichi.
Quando insegnavo invece il lavoro era la mia vita. parlavo di lavoro con relaexo, con le mie amiche, con il mondo. Non riuscivo a staccare e pensavo costantemente ai miei ragazzi.
Credo che tutti i lavori dove si instaurano relazioni personali forti e di "dipendenza" e "responsabilità" nei confronti dei propri assistiti (insegnanti, medici, infermieri, psicologi) comportino un coinvolgimento tale che non si riesce a staccare. nel bene e nel male
questo succedeva a me anni fa...ora, che conta la quantità e non la qualità, mi appassiona molto meno!
certo, quando riesco a risolvere un problema, a trovare una soluzione, anche con prodotti che non conosco, la soddisfazione è grande...ma è tutta mia!
ma sempre, comunque...strega inside!
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Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#11A me entrambi i lavori piacciono molto. tanto che qui per farlo bene mi trattengo anche fuori orario. Ma quando ho finito, ho finito. Quando insegnavo non finivo mai, perchè se un ragazzo aveva manifestato un problema non riuscivo a dirmi vabbè ci penso di nuovo domani in classe
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Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#12te prova a dire al cliente che c'ha un incident di produzione ci pensiamo domani...realexa ha scritto:A me entrambi i lavori piacciono molto. tanto che qui per farlo bene mi trattengo anche fuori orario. Ma quando ho finito, ho finito. Quando insegnavo non finivo mai, perchè se un ragazzo aveva manifestato un problema non riuscivo a dirmi vabbè ci penso di nuovo domani in classe
hai ragione!
ma sempre, comunque...strega inside!
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Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#13Quanto mi piacerebbe poter dividere il lavoro dalla vita...ma ahimè, credo sia impossibile..o meglio...un modo c'è...basterebbe non avere alcun tipo di rogna sul posto di lavoro
Infatti se notate quello che ci portiamo a casa è lo stress, il nervosismo o la preoccupazione....quindi ecco..facilissimo! basta trovare un lavoro bello, che ci piace, dove tuti sono sereni, non c'è la crisi, i soldi arrivano regolari e nessuno si incaxxa.....insomma.....utopiawork!
Scherzi a parte...a me personalmente il lavoro ha sempre inciso molto (sarà che son passata da un posto peggio dell'altro )
Ora sto' relativamente bene ma mi trovo con un cognato come capo che mi usa da antistress e spesso mi confida tutte le sue rogne chiamandomi anche a casa...quindi sono cmq fregata!
Infatti se notate quello che ci portiamo a casa è lo stress, il nervosismo o la preoccupazione....quindi ecco..facilissimo! basta trovare un lavoro bello, che ci piace, dove tuti sono sereni, non c'è la crisi, i soldi arrivano regolari e nessuno si incaxxa.....insomma.....utopiawork!
Scherzi a parte...a me personalmente il lavoro ha sempre inciso molto (sarà che son passata da un posto peggio dell'altro )
Ora sto' relativamente bene ma mi trovo con un cognato come capo che mi usa da antistress e spesso mi confida tutte le sue rogne chiamandomi anche a casa...quindi sono cmq fregata!
Si può scegliere un gatto in base alla propria personalità, al proprio carattere o al suo colore perchè si abbini all'arredamento..ma in verità è lui che sceglie te, ricordandoti che sotto quel pelo morbido si trova ancora lo spirito più libero del mondo.
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#14mah, dove lavoro io diventa difficile staccarsi dal lavoro per alcuni aspetti... sarà che ho sempre lavorato lì, sarà che i miei colleghi praticamente vivono li, sarà che ho così forti carichi di stress,bho
l'unico periodo in cui avrei davvero voluto stacarmi al 100% e vivermi solo il privato (e sarebbe stato mio diritto farlo) è stata la maternità...ma non mi è stato possibile nemmeno quello
l'unico periodo in cui avrei davvero voluto stacarmi al 100% e vivermi solo il privato (e sarebbe stato mio diritto farlo) è stata la maternità...ma non mi è stato possibile nemmeno quello
Re: Il lavoro quanto incide nel privato?
#15intanto molto dipende dal lavoro che si fa (se ci piace o meno) e dall'ambiente di lavoro (se l'ambiente è tranquillo o come mi è capitato in passato ai limiti del sostenibile )
poi ovvio che lo stare fuori casa tutto il giorno, rientrare e avere mille cose da fare, la stanchezza fisica e mentale, ci limitano/condizionano per forza...
ed è veramente brutto scaricarsi coi familiari
poi ovvio che lo stare fuori casa tutto il giorno, rientrare e avere mille cose da fare, la stanchezza fisica e mentale, ci limitano/condizionano per forza...
ed è veramente brutto scaricarsi coi familiari
Simona