Saper prendere e prendersi in giro, persino al culmine di una tragedia, rimane l’antidoto più efficace contro la paura."13 febbraio ha scritto: Abu Miao
MASSIMO GRAMELLINI
"C’è stato un momento, domenica, in cui le operazioni della polizia belga hanno rischiato di essere messe a repentaglio sui social network da messaggi del tipo: «Stanno circondando il mio condominio» che finivano inconsapevolmente per fornire informazioni utili ai terroristi. Allora a qualcuno è venuta l’idea di confondere quelle altrui, mettendo in circolo immagini di gattini. In breve la Rete è stata intasata di caricature e fotomontaggi comici o patetici, comunque funzionali all’obiettivo, tanto da meritarsi a operazioni concluse il pubblico e ironico ringraziamento della polizia, che ha postato la foto di una ciotola di crocchette.
Non che basti essere dei cazzoni per sconfiggere i terroristi. Però obiettivamente aiuta. «Il Nome della Rosa» ci ha insegnato che il riso è nemico di ogni ideologia cupa. La libertà di ridere è qualcosa che l’Isis non può nemmeno concepire. Perciò ne sottovaluta il potere. Entrambi gli schieramenti hanno un’arma che l’avversario non possiede: loro la voluttà della propria morte, noi quella dei futili sghignazzi.
Saper prendere e prendersi in giro, persino al culmine di una tragedia, rimane l’antidoto più efficace contro la paura."
Concordo e cerco di praticare il più spesso possibile!
Nasciamo, moriamo e tra le due cose ci becchiamo pure un sacco di rotture di scatole. Non ci sarebbe tanto da stare allegri... Invece abbiamo la fantastica possibilità di ridere. E ridendo rovesciamo la prospettiva del mondo.
Non abbiamo scelto i genitori, il posto dove nascere, il nostro corpo, però possiamo scegliere di ridere. Ridere ci distingue dagli animali e dalle macchine. Ridere ci rende pari agli dei.
La vita contiene un segreto meraviglioso. La vita è una domanda: "Che senso ha la vita?"
Ridere è la via per trovare la risposta. Ridere è la risposta.
Jacopo Fo