Radici
Inviato: 15/05/06 14:39
Ti ho visto.
Macerie.
Ti ricordo, casa dei miei genitori, da me vissuta come in prestito, per tanti anni.
Ti rivedo, casa vuota, immersa nel silenzio di chi aspetta solo l'agonia.
Immagine del dolore di chi c'era e adesso non c'è più.
Di chi ha lasciato il suo velo di tristezza, di lavoro, di rabbia silenziosa; di chi ha fissato la sua anima nei muri.
Ti ho vista simile a un santuario; c'è voluta forza a smontarti, un cassetto alla volta, togliendo dai sacchetti emozioni e sensazioni dimenticate.
C'è voluto coraggio a immaginarti diversa, a volerti mia.
Ti sento adesso, piena di rumore dove prima c'era solo il silenzio, fatto di mille cose mai dette e mai capite.
Ti sto liberando, rendendo mobile; ti riporto alla vita.
Adesso c'è di nuovo respiro.
Adesso ci sono macerie.
Dovevo farlo.
Ciao.
Macerie.
Ti ricordo, casa dei miei genitori, da me vissuta come in prestito, per tanti anni.
Ti rivedo, casa vuota, immersa nel silenzio di chi aspetta solo l'agonia.
Immagine del dolore di chi c'era e adesso non c'è più.
Di chi ha lasciato il suo velo di tristezza, di lavoro, di rabbia silenziosa; di chi ha fissato la sua anima nei muri.
Ti ho vista simile a un santuario; c'è voluta forza a smontarti, un cassetto alla volta, togliendo dai sacchetti emozioni e sensazioni dimenticate.
C'è voluto coraggio a immaginarti diversa, a volerti mia.
Ti sento adesso, piena di rumore dove prima c'era solo il silenzio, fatto di mille cose mai dette e mai capite.
Ti sto liberando, rendendo mobile; ti riporto alla vita.
Adesso c'è di nuovo respiro.
Adesso ci sono macerie.
Dovevo farlo.
Ciao.