stelli80 ha scritto:entrambi.....le complicazioni nascono da un radicale cambio organizzativo e dal fatto che questo cambio ha incrmentato la mole di lavoro in maniera esponenziale.....
non sono così utopistica dal credere che anche cambiando realtà non incontrerei più problemi....ma così la situazione sta diventando veramente assurda.......oltretutto cornuta e mazziata perchè a quanto pare non essendo dotata di pisello tutto quello che dico non ha alcun valore...................

par di capire che anche l'ambientino non è il massimo
immagino che la soluzione migliore sia abbandonare la nave, ma - intanto che trovi altro - devi trovare un modo per uscire da questo loop.
I tuoi capi sanno della situazione? hai dei dati con cui dimostrare quello che dici? (certo, non è il pisello ma magari aiutano ) E' una situazione temporanea che poi rientrerà?

stelli80 ha scritto:entrambi.....le complicazioni nascono da un radicale cambio organizzativo e dal fatto che questo cambio ha incrmentato la mole di lavoro in maniera esponenziale.....
non sono così utopistica dal credere che anche cambiando realtà non incontrerei più problemi....ma così la situazione sta diventando veramente assurda.......oltretutto cornuta e mazziata perchè a quanto pare non essendo dotata di pisello tutto quello che dico non ha alcun valore...................

più o meno quello che sta accadendo da me....

loremir77 ha scritto:fede ne voglio una anch'io

Ne ordino una anche per te

Quando si avverte di aver raggiunto il limite penso che sia obbligatorio prendersi una pausa, Stelli non puoi con una scusa prenderti un giorno di pausa?
E' vero che i problemi rimangono e si accumulano ma a volte un giorno o anche solo una mezza giornata tutta per se stesse è indispensabile.
Dovremmo essere abbastanza egoiste da ritagliarci un pò di tempo anche solo per fare una bella passeggiata, .... immagina ora che bello con tutte le foglie che scricchiolano sotto i piedi

bradipa66 ha scritto:

stelli80 ha scritto:entrambi.....le complicazioni nascono da un radicale cambio organizzativo e dal fatto che questo cambio ha incrmentato la mole di lavoro in maniera esponenziale.....
non sono così utopistica dal credere che anche cambiando realtà non incontrerei più problemi....ma così la situazione sta diventando veramente assurda.......oltretutto cornuta e mazziata perchè a quanto pare non essendo dotata di pisello tutto quello che dico non ha alcun valore...................

più o meno quello che sta accadendo da me....

...e anche a me

iladoc ha scritto:

bradipa66 ha scritto:

stelli80 ha scritto:entrambi.....le complicazioni nascono da un radicale cambio organizzativo e dal fatto che questo cambio ha incrmentato la mole di lavoro in maniera esponenziale.....
non sono così utopistica dal credere che anche cambiando realtà non incontrerei più problemi....ma così la situazione sta diventando veramente assurda.......oltretutto cornuta e mazziata perchè a quanto pare non essendo dotata di pisello tutto quello che dico non ha alcun valore...................

più o meno quello che sta accadendo da me....

...e anche a me

Secondo me si arriva a un certo punto dove non ce la si fa più. Anche io ho vissuto dei momenti bruttissimi ed ero stremata a livello psicologico. Era ora di darci un taglio e ho preso coraggio, licenziandomi. Io non riuscivo più a sostenere la situazione paradossale che si era venuta a creare. Non vedevo l'ora delle 18 e avevo l'angoscia ogni mattina. Tuttavia, mi rendo conto che ora non è il momento migliore per licenziarsi...

eli_felix ha scritto:
Secondo me si arriva a un certo punto dove non ce la si fa più. Anche io ho vissuto dei momenti bruttissimi ed ero stremata a livello psicologico. Era ora di darci un taglio e ho preso coraggio, licenziandomi. Io non riuscivo più a sostenere la situazione paradossale che si era venuta a creare. Non vedevo l'ora delle 18 e avevo l'angoscia ogni mattina. Tuttavia, mi rendo conto che ora non è il momento migliore per licenziarsi...

Quotone!!!
E, sinceramente, anche il momento meno adatto per lamentarsi continuamente del proprio lavoro, visto quanta gente lo perde e fa fatica a ritrovarne uno con un contratto a tempo indeterminato !!!
Sicuramente lavorare in un ambiente poco gratificante non è bello, l'ho provato in prima persona.
Ma siccome, sempre in prima persona, so benissimo, purtroppo, che significa perdere un lavoro, non lavorare per un sacco di tempo ed avere grosse difficoltà a trovare un nuovo lavoro, vi invito, cortesemente, a contare almeno fino a 10 ed immaginarvi disoccupati, prima di lamentarvi del vostro lavoro.
Scusate se sono stata un po' dura, ma è un po' che volevo esprimere questo concetto, visto che spesso molte persone scrivono qui, lamentandosi del proprio lavoro, anche per delle cavolate.

stelli80 ha scritto:fissati appuntamenti il 12 e 13 novembre per gli accertamenti cardiologici del marito a Pavia..........................

mi sono appena fatta un piantino liberatorio in bagno......

XXXXXXXXXXXXXXXX Stelli

I suoceri.

Papera ha scritto:

eli_felix ha scritto:
Secondo me si arriva a un certo punto dove non ce la si fa più. Anche io ho vissuto dei momenti bruttissimi ed ero stremata a livello psicologico. Era ora di darci un taglio e ho preso coraggio, licenziandomi. Io non riuscivo più a sostenere la situazione paradossale che si era venuta a creare. Non vedevo l'ora delle 18 e avevo l'angoscia ogni mattina. Tuttavia, mi rendo conto che ora non è il momento migliore per licenziarsi...

Quotone!!!
E, sinceramente, anche il momento meno adatto per lamentarsi continuamente del proprio lavoro, visto quanta gente lo perde e fa fatica a ritrovarne uno con un contratto a tempo indeterminato !!!
Sicuramente lavorare in un ambiente poco gratificante non è bello, l'ho provato in prima persona.
Ma siccome, sempre in prima persona, so benissimo, purtroppo, che significa perdere un lavoro, non lavorare per un sacco di tempo ed avere grosse difficoltà a trovare un nuovo lavoro, vi invito, cortesemente, a contare almeno fino a 10 ed immaginarvi disoccupati, prima di lamentarvi del vostro lavoro.
Scusate se sono stata un po' dura, ma è un po' che volevo esprimere questo concetto, visto che spesso molte persone scrivono qui, lamentandosi del proprio lavoro, anche per delle cavolate.

Papera hai ragione, infatti butto giù e non mi passa manco per l'anticamera del cervello di licenziarmi, ma ogni tanto un sano sfogo ci sta, no??!!!
Togliamoci anche quello è poi è finita davvero!!!

Ah, io ho un contratto che scade a ottobre del 2015 quindi so benissimo che prima che rimanere a piedi va bene anche li schifo che ho

Papera ha scritto:

eli_felix ha scritto:
Secondo me si arriva a un certo punto dove non ce la si fa più. Anche io ho vissuto dei momenti bruttissimi ed ero stremata a livello psicologico. Era ora di darci un taglio e ho preso coraggio, licenziandomi. Io non riuscivo più a sostenere la situazione paradossale che si era venuta a creare. Non vedevo l'ora delle 18 e avevo l'angoscia ogni mattina. Tuttavia, mi rendo conto che ora non è il momento migliore per licenziarsi...

Quotone!!!
E, sinceramente, anche il momento meno adatto per lamentarsi continuamente del proprio lavoro, visto quanta gente lo perde e fa fatica a ritrovarne uno con un contratto a tempo indeterminato !!!
Sicuramente lavorare in un ambiente poco gratificante non è bello, l'ho provato in prima persona.
Ma siccome, sempre in prima persona, so benissimo, purtroppo, che significa perdere un lavoro, non lavorare per un sacco di tempo ed avere grosse difficoltà a trovare un nuovo lavoro, vi invito, cortesemente, a contare almeno fino a 10 ed immaginarvi disoccupati, prima di lamentarvi del vostro lavoro.
Scusate se sono stata un po' dura, ma è un po' che volevo esprimere questo concetto, visto che spesso molte persone scrivono qui, lamentandosi del proprio lavoro, anche per delle cavolate.

Si, indubbiamente quello che dici è vero...oggi bisogna considerarsi fortunati ad avere un lavoro (sebbene non ci siano più le garanzie di un tempo...della serie oggi c'è, domani non si sa), però dall'altra parte è anche stressante lavorare in un ambiente ostile. Poi dipende da cosa intende una persona con ambiente ostile. Nel mio caso erano stipendi arretrati (tanti, sono ancora in causa), pretese assurde nonostante il ritardo nel pagamento, rapporto incrinato con il datore di lavoro e conseguente mancanza di rispetto. Io ero esausta e mi sono licenziata, consapevole poi di non avere un altro posto fisso (ho aperto la partita iva in seguito a questo spiacevole episodio). Se le cause sono banali, le cose cambiano...ci si tappa il naso e si va avanti in attesa di tempi migliori! (non mi riferisco a te stelli, era un discorso in generale )

Ho già detto che lavorare in un ambiente ostile non è assolutamente piacevole, ma non lavorare per niente, credo, sia nettamente peggio!!!
Sarà che ho conosciuto realtà lavorative davvero "scomode" e sempre molto precarie, ma mai mi sarei potuta permettere di "cazz@ggiare" su di un forum, e contemporaneamente lamentarmi del mio lavoro.
Ecco l'ho detto: ora sbranatemi pure!!!



P.S.
Per carità ognuno ha il diritto di lamentarsi, ma non tutti i santi giorni e non per cavolate!!!

Papera ha scritto:Ho già detto che lavorare in un ambiente ostile non è assolutamente piacevole, ma non lavorare per niente, credo, sia nettamente peggio!!!
Sarà che ho conosciuto realtà lavorative davvero "scomode" e sempre molto precarie, ma mai mi sarei potuta permettere di "cazz@ggiare" su di un forum, e contemporaneamente lamentarmi del mio lavoro.
Ecco l'ho detto: ora sbranatemi pure!!!



P.S.
Per carità ognuno ha il diritto di lamentarsi, ma non tutti i santi giorni e non per cavolate!!!

Infatti io cazzeggio quando sono a casa in maternità o ferie o quando non sono al lavoro.
Ti assicuro che quando son lì al massimo ce la faccio a fare pipì a metà mattina, w neppure sempre
E sono d'accordisdimo sul fatto che non lavorare sia assai peggio

iladoc ha scritto: Infatti io cazzeggio quando sono a casa in maternità o ferie o quando non sono al lavoro.
Ti assicuro che quando son lì al massimo ce la faccio a fare pipì a metà mattina, w neppure sempre
E sono d'accordisdimo sul fatto che non lavorare sia assai peggio

Ma io non dico che non ci si possa distrarre, un poco, durante le ore lavorative.
Dico, solamente, che farlo per lamentarsi spesso del proprio lavoro, che ti consente pure di cazz@ggiare, mi sembra assurdo!!!
Sarà anche il momento storico, ma credo che chi fa ciò non hai mai, fortunatamente, dovuto subire tutto ciò che comporta il non avere un lavoro, le frustrazioni e le rinunce conseguenti.

Papera ha scritto:

iladoc ha scritto: Infatti io cazzeggio quando sono a casa in maternità o ferie o quando non sono al lavoro.
Ti assicuro che quando son lì al massimo ce la faccio a fare pipì a metà mattina, w neppure sempre
E sono d'accordisdimo sul fatto che non lavorare sia assai peggio

Ma io non dico che non ci si possa distrarre, un poco, durante le ore lavorative.
Dico, solamente, che farlo per lamentarsi spesso del proprio lavoro, che ti consente pure di cazz@ggiare, mi sembra assurdo!!!
Sarà anche il momento storico, ma credo che chi fa ciò non hai mai, fortunatamente, dovuto subire tutto ciò che comporta il non avere un lavoro, le frustrazioni e le rinunce conseguenti.

Mmm, papera secondo me il discorso è un po' più complicato...
Non avere un lavoro è un grosso problema.
Avere un lavoro che ogni singolo giorno ti provoca ansia, dove la parola d'ordine è umiliazione, dove i tuoi superiori offendono la tua dignità non solo di professionista ma anche di uomo, dove vengono costantemente minate le tue sicurezze...beh, anche questo è un grosso problema...
Si chiama mobbing, e c'è gente che è arrivata a gesti estremi a causa di ciò, non possiamo semplificare il tutto con un "hai lo stipendio fattelo bastare..."

iladoc ha scritto: Mmm, papera secondo me il discorso è un po' più complicato...
Non avere un lavoro è un grosso problema.
Avere un lavoro che ogni singolo giorno ti provoca ansia, dove la parola d'ordine è umiliazione, dove i tuoi superiori offendono la tua dignità non solo di professionista ma anche di uomo, dove vengono costantemente minate le tue sicurezze...beh, anche questo è un grosso problema...
Si chiama mobbing, e c'è gente che è arrivata a gesti estremi a causa di ciò, non possiamo semplificare il tutto con un "hai lo stipendio fattelo bastare..."

Alzato il gomito a cena, eh???
Prima di mangiare mi davi ragione, poi hai cambiato un po' idea
Comunque, se non fosse chiaro il mio sfogo, io mi sono lamentata soprattutto di chi, qui, durante l'orario di lavoro si può permettere di seguire ed intervenire qui, anche manifestando i problemi, di lieve entità, visto soprattutto la situazione attuale dell'occupazione in Italia,
Ho ribadito il diritto di potersi sfogare di tutti e di ogni argomento, ma magari se su fa sempre per lo stesso motivo, spesso, inizia ad essere pesante.
Sarà anche che io, caratterialmente non sono una tipa lamentosa e, di conseguenza, sopporto poco chi lo è, però, permettimi, visto la mia inoccupazione da svariato tempo, di "stranirmi" un pochettino...
In fondo ho una prospettiva diversa, rispetto a voi lavoratrici.
Ti faccio un esempio con te protagonista, ma non offenderti, ok?
Anche perché il tuo sfogo non era del genere che m'infastidisce di più!
Hai presente quando ti sei lamentata di aver perso la tua postazione fisica in ufficio?
Capisco che ciò ti abbia creato problemi, ma, non hai tenuto presente che ciò è accaduto per colpa di un dirigente, quindi di qualcuno che ha più potete di e, dopo una maternità, che hai potuto avere senza tante preoccupazioni (conosco gente che al momento di annunciare la propria gravidanza, si è vista tirare fuori la famosa lettera di dimissioni, firmata in bianco al momento dell'assunzione); se malauguratamente fra 2 anni, non ti rinnoveranno il contratto (e, ti giuro, non te li auguro assolutamente), forse, ripensando a questo problema, ti darai della scema e rimpiangerai non averlo.
Reso l'idea?