visto che la situazione è questa:marito benestante ma tirchio
moglie succube che per avere qualche piccola soddisfazione deve abbassarsi a fare la cresta sulla spesa
possibile soluzione trovarsi un di quei piccoli lavoretti che non impegnano molte ore tipo stirare occuparsi di un bimbo ecc sono molto più facili da trovare rispetto ad un lavoro regolare
ovviamente "dimenticare" di stirare qualche camicia in casa di far trovare pronto la cena ecc. praticamente il signore in questione deve arrangiarsi come fanno molti uomini che hanno le compagne che lavorano
non mi uccidete......ho solo provato a dare una possibile soluzione

Kalimeroxxx ha scritto:
quoto questa frase ma potrei quotare ttti gli altri sms di free ( ho un cognatin che è un amore io )

cmq concordo che le carte ti permettano di tenere una contabilità più precisa e più responsabile dei contanti e poi non hai gli svantaggi di dover prelevare a tutti i costi e di trovare i bancomat off

OPPERBACCO!!!! t'ho mannato gli SMS e manco me ne so accorto???

povera donna..usata come un oggetto ..che tristezza!E' vero che ognuno è artefice del proprio destino..ma in amore ci sono delle regole di base che dovrebbero nascere spontaneamente..boh

moreeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, guarda che quando inizierò a fare la mantenuta, se mi lascerai i soldi sul comodino con tanto di biglietto"sei stata favolosa"giuro che non mi offendo, anzi!!!
lo sai chen on mi formalizzo

Secondo me lei dovrebbe gestire il suo lavoro proprio come un lavoro. Nel senso che dovrebbe affrontare il marito dicendo: io per mandare avanti la casa, la famiglia e ME di un TOT (facendo un rapido calcolo di quello che può chiedere in base allo stipendio). E quindi gestirsi il suo stipendio, calcolando le spese di casa ne più e ne meno come se fossero le spese che ognuno affronta per lavoro. Cercate di non pesare troppo le parole, nel senso che la mia è un'estrimizzazione del problema. Certo sarebbe meglio che lei usasse il conto del marito ma se questo non è possibile, comunque è sempre meglio aprirsi un conto per conto suo, per emanciparsi, per "imparare a gestirsi" in tutti i sensi. In fondo spendacciona o no si danno le paghette anche ai bambini proprio per farli imparare a gestire il denaro. Torno a ripetere che finchè i soldi sono del marito hanno un valore che è diverso da quando è tuo, non perchè se è del marito vale di meno ma perchè quando è tuo ha un "sapore" diverso. Quando è "guadagnato" ti da una soddisfazione in più. Spero di essere riuscita a farmi capire.

ANTO12 ha scritto:

people ha scritto:

ANTO12 ha scritto:
ma scusa siamo realisti!!
quando mia madre nn lavorava lei nn pretendeva un centesimo da mio padre! sia perchè era la sua unica e sola entrata e dire più che 1 ...mezza...e non aveva la possibilità di darle oltre ai soldi della spesa anche il più per lei!!!!
poi appunto per qusto lei ha iniziato a lavorare...

noto quanto poco femminista sia ANTO


mia madre ha sempre lavorato,in un'epoca in cui le donne che lavoravano erano poche...ma nonostante cio' ad amministrare il bilancio familiare era apparentemente mio padre...
ho rispetto per le donne che lavorano e per quelle che decidono di non farlo avendo conosciuto entrambe le condizioni
non e' facile vivere con un solo stipendio..anche perche' le spese sono le stesse...e quindi dividere per due e' piu' facile che per uno....

ma adesso facciamo un ipotesi:
lavora solo tuo marito e la sua paga basta SOLO per viverci..tu come moglie gli chiederesti un bancomat?o un conto corrente?
Io sinceramente non ne avrei il coraggio.e se in accordo comune la moglie sta a casa è giusto che quello che entra se lo facciano bastare...

ma scusami eh, se anche fosse così, invece che lei debba chiedere i soldini x la spesa e tutto il resto, non è meglio e + dignitoso che lei abbia un suo bancomat nello stesso conto??? dov è il problema? oppure sto marito padrone, ha paura che la moglie prelevi soldi x spese pazze, ma dico questo x me è un egoista, che non ha fiducia e non apprezza il lavoro che fa la moglie anche x lui, si comporta come se la stesse solo mantenendo e che lei non contribuisse a nulla, è strasbagliato x me!

bluesky ha scritto:

ANTO12 ha scritto:

lizzy_1978 ha scritto: Ok Anto, ma se lei tiene la casa non e' che per forza sia una fannullona! Magari se lei lavorasse dovrebbero pagare una colf e/o una babysitter e/o qualcuno che dia ripetizioni alla figlia... Insomma, non e' che una casalinga sia un "peso morto" per la famiglia! Io credo che se lei si occupa tutto il giorno della casa per fargliela trovare in ordine al marito e si occupa della bimba abbia tutto il diritto di avere qualche soldo anche per se.

nn dico che le casalinghe siano delle scansafatiche..ma ci sono lavori anche di soli 4 ore che ti permettono di gestire il tutto:il bimbo a scuola la mamma stesse ore lavora,e quando il bimbo è a casa anche la sua mamma!

si vede che non hai figli!! non è sempre cosi' semplice trovare un lavoro che ti impegni poco e nel tempo che i figli sono a scuola...io è una vita che lo cerco un lavoro simile....ma per ora mi devo accontentare di fare i salti mortali fra la scuola, il lavoro (quando c'è) e la casa!

quotissimo, e poi scusa eh, ma dove sta scritto che la mamma si deve fare il kulo lavorando, tirando su i figli e pulendo casa, e il marito lavora e basta?????

Adoro questi discorsi!

bertok ha scritto:Adoro questi discorsi!

freejack74 ha scritto:

paola ha scritto: quoto pienamente!

Domandina o.t. (ma non tanto) per tutti: ma il bancomat non vi manda in tilt? riuscite a portare i conti dei vari pagamenti nei vari negozi? non sforate mai?
Con quello di mio marito sbandiamo facilmente e, per questo motivo, io ne ho richiesto uno 'aziendale' così finchè raggiungo lo sportello della mia banca per prelevare, ho già pensato 10 volte se è il caso di fare quell'acquisto o meno, io mi trovo bene così

Io sinceramente la prima cosa che ho fatto con il primo stipendio è stato aprirmi un conto e richiedere il bancomat...
cosa che poi ha fatto esattamente uguale la paperella....
in tutta sincerità la troviamo solo una gran comodità, il fatto di non avere la reale visione delle spese non la capisco molto...

quando avevo 16 anni se avevo 2 lire per le mani le sperperavo a destra e a manca... ora le spese sono una necessità prima che un piacere... e quindi le pondero (ponderiamo) ogni volta prima di farne...
Sto facendo la domiciliazione di tutte le utenze di casa... il che non vuol dire che non so quanto spendo di luce, Gas, o altro... a scadenze mensili me le vado a vedere...
il discorso del bancomat che fa sperperare i soldi secondo me non sta in piedi proprio... se si hanno le mani bucate non cambia se hai soldi contanti o bancomat...

su questo ti quoto!

paprina ha scritto:

bertok ha scritto:Adoro questi discorsi!

C'è poco da ridere papri!

Mi piacciono perchè sono discorsi che per me sanno di un sapore antico; ricordo mia nonna 75enne quando seduta al tavolo con le sue amiche dopo aver passato la giornata a vedere come si comportavano e quello che facevano gli altri giocando a carte bla bla bla....

bertok ha scritto:Adoro questi discorsi!

Corsi e ricorsi storici...

con più o meno gli stessi protagonisti...

continuo a rimanere perplessa...ripeto..la comunione dei beni nel matrimonio non ha niente a che vedere con la generosita'..e' questione di far valere i propri diritti
quanto alle questioni sollevate sull'oculatezza di certe spese...ci si sposa tra adulti capaci nello stesso modo..nessuno dei due ha una funzione educativa verso l'altro
se non si vuole condividere la responsabilita' del bilancio familiare non ci si sposa
io sono cresciuta in una famiglia in cui i pranzi della domenica sembravano consigli di amministrazione ..figurati se sto a mischiare argomenti finanziari col rapporto di coppia...no no... due cuori e a ognuno i suoi problemi con la banca

bertok ha scritto:Adoro questi discorsi!

mi fai morire!!!

rispondo agli altri...:
non ho figli ..si sa..ma so cosa vuol dire fare sacrifici!anche essendo così giovane!
adesso si sta puntando il dito contro il marito... che nn si sanno nemmeno i fatti..mah!

Lalli04 ha scritto:continuo a rimanere perplessa...ripeto..la comunione dei beni nel matrimonio non ha niente a che vedere con la generosita'..e' questione di far valere i propri diritti
quanto alle questioni sollevate sull'oculatezza di certe spese...ci si sposa tra adulti capaci nello stesso modo..nessuno dei due ha una funzione educativa verso l'altro
se non si vuole condividere la responsabilita' del bilancio familiare non ci si sposa
io sono cresciuta in una famiglia in cui i pranzi della domenica sembravano consigli di amministrazione ..figurati se sto a mischiare argomenti finanziari col rapporto di coppia...no no... due cuori e a ognuno i suoi problemi con la banca

si, ma questo è a prescindere dal matrimonio, va ben aldilà, x fortuna, è una questione mentale, il modo di porsi con la persona che divide la vita di tutti i gg con te.