Credo di avervi tediato abbastanza, ma per chi non lo sapesse a giorni divento nonna. Da qualche giorno mi frulla per la testa che mi piacerebbe "regalare" al mio nipotino una poesia. Una cosa che lo accompagni e che sia significativa. Ho provato un po' in giro ma non ho trovato niente che mi "somigli". Voi avete in mente qualcosa?

non sono esperto in poesia, ma ti faccio lo stesso gli auguri per la prossima nonnitudine

questa a me piace molto....ma forse è un pò presto!

Kavafis, Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

La maestra d'asilo della mia piccola pulce alla fine del primo anno mi ha regalato questa scritta su una pergamena


I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO
di
Doret's Law Nolte


I bambini imparano ciò che vivono

Se un bambino vive nella critica impara a condannare

Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire

Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido

Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole

Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente

Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia

Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia

Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede

Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi

Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo

bertok ha scritto:questa a me piace molto....ma forse è un pò presto!

Kavafis, Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

che bella Bertok.......

Bellissima Bertok, quella di Anna è altrettanto bella ma mi sembra più "dedicata" ai genitori.

COSTA ha scritto:Bellissima Bertok, quella di Anna è altrettanto bella ma mi sembra più "dedicata" ai genitori.

la rileggo spesso.....

bertok ha scritto:

COSTA ha scritto:Bellissima Bertok, quella di Anna è altrettanto bella ma mi sembra più "dedicata" ai genitori.

la rileggo spesso.....

e questo la dice lunga su di te.......

..e se volessi dedicarne una anche ai suoi genitori, io ti consiglio questa:


E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
La vita procede e non s'attarda sul passato.
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.


Kalhil Gibran - Il Profeta

una sera, guardando il cielo stellato, scrissi questa pensando alla mia nipotina che stava per arrivare...

"Desiderio"

Perse nell’infinito della notte
alla luce materna della luna
splendono vivaci e giocose stelle

d'amore, fortuna
ed esistenza son ghiotte


Il cuor resistere non sa
batte forte al pulsare della stella
che tra poco arriverà
così dolce e così bella
che con la luce del cielo
la vita ci riempirà.

Manfa la "tua" la conosco però appunto è più adatta ai genitori. Ing la tua è tenera ma non la sento "mia". Non so come spiegarvi, è come se cercassi il modo di dire delle cose mie, quella di Bertok mi somiglia di più, comunque suggerite, suggerite gente.

scusa Costa, ma perchè non scrivere dei pensieri TUOI a questo nipotino in arrivo, secondo me li gradirà di più, da grande, e apprezzerà il tuo gesto d'amore.
Meglio che affidarsi a delle idee altrui che puoi non sentire completamente tue.
Una lettera di benvenuto alla vita che un domani diventerà un tenerissimo ricordo di Te......

cucù ha scritto:scusa Costa, ma perchè non scrivere dei pensieri TUOI a questo nipotino in arrivo, secondo me li gradirà di più, da grande, e apprezzerà il tuo gesto d'amore.
Meglio che affidarsi a delle idee altrui che puoi non sentire completamente tue.
Una lettera di benvenuto alla vita che un domani diventerà un tenerissimo ricordo di Te......

Ci ho provato cucù, ma vengo da un periodo difficile, ho perso mio marito da relativamente poco e ho un po' di difficoltà ad esternare i sentimenti. Mi sento fragile e bloccata è un po' come se il "dentro" non fosse collegato con il "fuori". Dentro ho un sacco di cose e pensieri ma se provo a tirarli fuori le emozioni mi sopraffanno e divento un casino, comincio a piangere a balbettare, insomma non ci riesco ancora.

Non centra nulla, perchè è un papà che la dedica e per di più non è una poesia.... congedetemi di postarla lo stesso perchè mi piace molto

Assomigliami adesso
di Antonacci Biagio

Assomigliami adesso
cucciolo appena arrivato
Assomigliami il mondo
Ti dia un grande benvenuto
Assomigliami adesso
Sotto un cielo agitato
Su queste calde mie mani
Ancora sporche di gelato
Assomigliami adesso
Che sono grande da poco
E guardo ancora con gli occhi
Di chi si aspetta un po' di tutto
Assomigliami adesso
Che sara' fresca l'estate
E con l'estate vedrai
Colori e che bellezze al mare
Impareremo a nuotare
Impareremo a capire
Ad amare le cose
Quelle piccole cosi'
Assomiglieremo come gocce
Saro' presente la tua notte
Io padre tu mio figlio
Diventero' piu' grande insieme a te
Divideremo il bene dal male
Terro' distanti le tue paure
Arrivera' l'amore
Il primo gioco che non vincerai
Assomigliami adesso
Cucciolo appena arrivato
Sei cosi' piccolo e quasi
Ho paura di toccarti
Ma tu sei la' che mi guardi
Mi stai chiedendo qualcosa
Non ti capisco ma forse
Non e' poi cosi importante
Stanotte prego piu' forte
Per questa piccola vita
E questo nuovo mio amore
Che sta' dormendo qui con me
Assomiglieremo come gocce
Saro' presente la tua notte
Io padre tu mio figlio
Diventero' piu' grande insieme a te
Divideremo il bene dal male
Terro' distanti le tue paure
Arrivera' l'amore
Il primo gioco che non vincerai
Assomiglieremo come gocce
Saro' presente la tua notte
Arrivera' l'amore
Il primo gioco che non vincerai.

COSTA ha scritto:

cucù ha scritto:scusa Costa, ma perchè non scrivere dei pensieri TUOI a questo nipotino in arrivo, secondo me li gradirà di più, da grande, e apprezzerà il tuo gesto d'amore.
Meglio che affidarsi a delle idee altrui che puoi non sentire completamente tue.
Una lettera di benvenuto alla vita che un domani diventerà un tenerissimo ricordo di Te......

Ci ho provato cucù, ma vengo da un periodo difficile, ho perso mio marito da relativamente poco e ho un po' di difficoltà ad esternare i sentimenti. Mi sento fragile e bloccata è un po' come se il "dentro" non fosse collegato con il "fuori". Dentro ho un sacco di cose e pensieri ma se provo a tirarli fuori le emozioni mi sopraffanno e divento un casino, comincio a piangere a balbettare, insomma non ci riesco ancora.

mi dispiace molto per le tue vicende private.
però questo evento che sta per capitare nella vs vita dovrebbe riportare serenità e gioia......
magari è solo questione di aspettare quel tempo necessario a smaltire la fragilità del momento. Poi sono sicuro che riuscirai ad esprimere il tuo amore, magari non ce la fai adesso, ma fra qualche mese.....e tanto il tuo nipotino il tuo dono non deve per forza riceverlo "alla nascita".
Il mio parere è che preferirei ritrovarmi un domani fra le mani una lettera pensata PER ME da una persona che mi ha voluto bene, non una poesia utilizzata da milioni di altre persone, perciò di per sè impersonale