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#61
printina ha scritto: mi sa anche a me che ci sia un po di caos.. :(
questo succede perchè le persone(probabilmente a volte l'ho fatto anche io) non leggono tutto ma solo una parte del discorso! :?
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#62
è terribile quello che hanno fatto a quella famiglia, a quelle persone e a quel bambino.

è terribile quello che i giornali hanno fatto al padre di quel bambino
gli inquirenti 'ovviemente'cercavno i familiari e ci hanno messo un po a rintracciare il padre del bimbo... il tutto è finito sui giornali e se ne è fatto un caso.
In realtà gli inquirenti credo che non abbiano incolpato lui prima di trovarlo ed interrogarlo visto che non avavano elementi.

invece è agghiacciante il motivo scatenante dell'eccidio ed il comportamento dei due omicidi...
se ci pensate invece di scappare questi due si sono creati un alibi ed hanno continuato a vivere li
ci pensateeee?????

questi sono proprio fuori ....
Roby

#63
paprina ha scritto:
printina ha scritto: mi sa anche a me che ci sia un po di caos.. :(
questo succede perchè le persone(probabilmente a volte l'ho fatto anche io) non leggono tutto ma solo una parte del discorso! :?
io lo faccio sempre!!
e infatti molte volte nn capisco una cippa!!! :lol:
Cè solo un punto di vista da cui il mondo si vede in modo diverso:IL TUO.

#64
Papera ha scritto: Comunque non perdiamo di vista chi sono davvero le vere vittime di questo tragicissimo fatto.
Papera ha scritto:
cyberjack ha scritto:
Io, tra le vittime vere e proprie annovero il marito. La sua vita è stata irrimediabilmente distrutta, recisa come quella delle altre vittime...
Quella però è una vittima viva, che si soffrirà tutta la vita per la perdita della moglie e del figlio, ma è VIVA!!!!!!!!!!!!!!!!
PAPRI: forse ho capito male (no, non sono interpretazioni che faccio come mi pare, ma che faccio come *posso*).. ma a me sembra che qui ci fosse stato un dibattito (non limitato ai post di cui sotto) dove sì si cercasse di capire se uno o l'altro soffrisse, facesse pena, se di più o di meno, ecc.

#65
anabellita ha scritto:ma che c'entra l'indulto? chi era stato in carcere è innocente. invece, chi non lo è stato... insomma... :roll:

ma, mi sembra ridicolo mettersi a cercare di capire siano "più" vittime i morti od i sopravissuti :roll: Si è vittima e basta. Non ci sono "gradi". Che discorsi sono? Qui c'è una famiglia spezzata, gente a chi è stata tolta la vita e gente a chi la *loro* vita è stato rubata e scambiata per un'altra. Mi sembra una vicenda terribile per tutti, e fare la gara alla miseria mi sembra proprio fuori luogo.

Ma la cosa assurda (assurda si dice per dire), e che i vittimari sono diversi. Gli omicidi da un lato. Che hanno inflitto male a tutti.

Ed una cultura piena di pregiudizi e capace di dare verdetti prima del processo dall'altra, che ha inflitto del male al padre/marito.

Sugli omicidi non possiamo che inorrodirci e chiedere (e sperare nella) giustiza. Sulla cultura invece possiamo prendere parte attiva e riflettere. Perché lì, i vittimari sono tutti.
Preciso che:
:arrow: il discorso sui pregiudizi era generico, nel senso che io non ne ho o almeno cerco di non averne;
:arrow: che comunque rimango dell'idea che, in primis, le vittime sono quelle a cui è stata tolta la vita e poi tutti coloro che sono ingiustamente accusati e che amavano chi non c'è più.
Sono stata chiara?
COMITATO PRO-CLASSICO:PER ESSERE DIVERSI

#66
xxxxrobybis ha scritto:è terribile quello che hanno fatto a quella famiglia, a quelle persone e a quel bambino.

è terribile quello che i giornali hanno fatto al padre di quel bambino
gli inquirenti 'ovviemente'cercavno i familiari e ci hanno messo un po a rintracciare il padre del bimbo... il tutto è finito sui giornali e se ne è fatto un caso.
In realtà gli inquirenti credo che non abbiano incolpato lui prima di trovarlo ed interrogarlo visto che non avavano elementi.

invece è agghiacciante il motivo scatenante dell'eccidio ed il comportamento dei due omicidi...
se ci pensate invece di scappare questi due si sono creati un alibi ed hanno continuato a vivere li
ci pensateeee?????
questi sono proprio fuori ....
Roby
Come nel caso di Tommy..............
Ma ce l'abbiamo ancora la coscienza???????????
Ultima modifica di Papera il 11/01/07 18:34, modificato 2 volte in totale.
COMITATO PRO-CLASSICO:PER ESSERE DIVERSI

#67
anabellita ha scritto:
Papera ha scritto: Comunque non perdiamo di vista chi sono davvero le vere vittime di questo tragicissimo fatto.
Papera ha scritto:
cyberjack ha scritto:
Io, tra le vittime vere e proprie annovero il marito. La sua vita è stata irrimediabilmente distrutta, recisa come quella delle altre vittime...
Quella però è una vittima viva, che si soffrirà tutta la vita per la perdita della moglie e del figlio, ma è VIVA!!!!!!!!!!!!!!!!
PAPRI: forse ho capito male (no, non sono interpretazioni che faccio come mi pare, ma che faccio come *posso*).. ma a me sembra che qui ci fosse stato un dibattito (non limitato ai post di cui sotto) dove sì si cercasse di capire se uno o l'altro soffrisse, facesse pena, se di più o di meno, ecc.
forse non è chiaro che non c'era nessunissima gara in corso..........si parlava di sofferenza e basta.
poi se si vuole polemizzare a tutti i costi allora è un altro discorso.



p.s.:papera ti va di fare una gara a chi arriva prima all'altra sponda dello stagno, almeno su quello non ci può dire niente nessuno giusto?? :lol:
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#68
paprina ha scritto:
p.s.:papera ti va di fare una gara a chi arriva prima all'altra sponda dello stagno, almeno su quello non ci può dire niente nessuno giusto?? :lol:
Magari fossi veramnte una papera, non capirei tutti gli orrori di questo mondo!!!!!!!!!!!
COMITATO PRO-CLASSICO:PER ESSERE DIVERSI

#69
Papera ha scritto:Preciso che:
:arrow: il discorso sui pregiudizi era generico, nel senso che io non ne ho o almeno cerco di non averne;
:arrow: che comunque rimango dell'idea che, in primis, le vittime sono quelle a cui è stata tolta la vita e poi tutti coloro che sono ingiustamente accusati e che amavano chi non c'è più.
Sono stata chiara?
che il discorso sui pregiudizi fosse generico mi era chiaro, e mi sembra di averne dato atto pure io, proprio commentando come fosse un elemento di riflessione COMUNE. Non credo di aver fatto nessuna accusa personale a nessuno :?

che ci sia uno che arriva primo ed un altro solo dopo sembra, a mio modesto parere, il risultato di una gara. o comunque una conclusione frutto di un'analisi che utilizza il paragone come metodologia.

...ma che non ha nessun senso. non ci sono paragoni possibili. e anche se ci fossero, non sarebbero utili a nessuno. :roll: possiamo parlare per ore e ore su quanto siamo dispiaciuti, e subito dire quanto siano "pazzi", "str..", "ingiusti" pinco e pallino. Ma allora parleremmo soltanto di cronaca. Sinceramente, mi pare poco interessante. E' più vicino al morbo che alla riflessione seria sulla condizione umana.

Ho cercato di far notare che, invece, aparte inorridirci ed aspettare il verdetto della giustizia (cosa umana, naturale e dovuta), possiamo anche cercare di capire quei pochi meccanismi sui quali possiamo fare leva e che ci interessano/coinvolgono in prima persona. è più difficile parlare di noi stessi (noi come persone e noi come comunità) che di altri, ma forse può portare a qualcosa di più utile - il cambiamento a migliore.

in questo senso. mi pare molto più utile e necessario pensare ai meccanismi che ci sono dietro quella parte della tragedia di cui facciamo parte come protagonisti e non come osservatori:
  • * la facilità con cui accettiamo delle accuse senza fondamento e prima di un processo
    * la facilità con cui accettiamo che i media facciano questo genere di accuse, permettendo la distruzione della riputazione di un uomo, senza censurarli ne scandazzarci... sino a quandonon ci troviamo davanti all'innegabile (ricordo molti meno scandali sul "hanno parlato troppo velocemente" quando è stato praticamente accusato dai giornali pur non essendoci stato il processo)
    * la sfiducia portata subito verso il marito della vittima, senza pensare seriamente ad alternative
    * la sfiducia portata subito a chi ha commesso errori in passato, senza pensare che possa aver imparato e cambiato
    * la sfiducia portata verso chi è diverso da noi, senza pensare che la diversità non vuol dire per forza qualcosa di negativo
Volete un altro spunto di riflessione interessante? Ieri Gianluca Nicoletto su Mellog (Radio24.. adoooro quella trasmissione) ricordava lo scandalo su panorama il mese scorso per quel videogioco giapponese il cui nome adesso mi sfugge. Si parlava di come potrebbe influenziare la mente dei bambini (dimenticando il fatto che si tratta di un gioco per adulti, però, vabbè). Invece, dice, sentite cosa è successo a Porta a Porta, in presenza del padre/marito e davanti a milioni di persone, tra cui, famigliari ed amici delle vittime. Ed ecco che manda in onda descrizioni terribili e quasi macabre di cosa fosse successo al corpo delle vittime. Descrizioni, ripeto, che rilevano della realtà, non della fantasia come il videogioco.

Sulla stessa linea, ci ricordava Nicoletti, abbiamo assistito all'impicaggione di Saddam. Intera. Reale. Terribile. 8 bambini in tutto il mondo, dagli USA all'Arabia Saudita, dopo aver visto quelle scene hanno giocato all'impicagione. E sono morti impiccati. Giocavano a ciò che è reale, non al videogioco. Sono bambini, non scemi, e sanno distinguere fra realtà e fantasia.

Quindi, altro discorso su cui riflettere. Parliamo di Erba perché ci interessa riflettere sulla società o perché siamo morbosi? Ne discutiamo in termini di interesse pubblico o di macabrità?


Ecco, volevo far notare che il discorso stava deviando un po' dai problemi reali che sollieva questo caso, che vanno al di là dell'umana empatia ed orrore per la sofferenza altrui.

#70
anabellita ha scritto: che il discorso sui pregiudizi fosse generico mi era chiaro, e mi sembra di averne dato atto pure io, proprio commentando come fosse un elemento di riflessione COMUNE. Non credo di aver fatto nessuna accusa personale a nessuno :?

che ci sia uno che arriva primo ed un altro solo dopo sembra, a mio modesto parere, il risultato di una gara. o comunque una conclusione frutto di un'analisi che utilizza il paragone come metodologia.

...ma che non ha nessun senso. non ci sono paragoni possibili. e anche se ci fossero, non sarebbero utili a nessuno. :roll: possiamo parlare per ore e ore su quanto siamo dispiaciuti, e subito dire quanto siano "pazzi", "str..", "ingiusti" pinco e pallino. Ma allora parleremmo soltanto di cronaca. Sinceramente, mi pare poco interessante. E' più vicino al morbo che alla riflessione seria sulla condizione umana.

Ho cercato di far notare che, invece, aparte inorridirci ed aspettare il verdetto della giustizia (cosa umana, naturale e dovuta), possiamo anche cercare di capire quei pochi meccanismi sui quali possiamo fare leva e che ci interessano/coinvolgono in prima persona. è più difficile parlare di noi stessi (noi come persone e noi come comunità) che di altri, ma forse può portare a qualcosa di più utile - il cambiamento a migliore.

in questo senso. mi pare molto più utile e necessario pensare ai meccanismi che ci sono dietro quella parte della tragedia di cui facciamo parte come protagonisti e non come osservatori:
  • * la facilità con cui accettiamo delle accuse senza fondamento e prima di un processo
    * la facilità con cui accettiamo che i media facciano questo genere di accuse, permettendo la distruzione della riputazione di un uomo, senza censurarli ne scandazzarci... sino a quandonon ci troviamo davanti all'innegabile (ricordo molti meno scandali sul "hanno parlato troppo velocemente" quando è stato praticamente accusato dai giornali pur non essendoci stato il processo)
    * la sfiducia portata subito verso il marito della vittima, senza pensare seriamente ad alternative
    * la sfiducia portata subito a chi ha commesso errori in passato, senza pensare che possa aver imparato e cambiato
    * la sfiducia portata verso chi è diverso da noi, senza pensare che la diversità non vuol dire per forza qualcosa di negativo
Volete un altro spunto di riflessione interessante? Ieri Gianluca Nicoletto su Mellog (Radio24.. adoooro quella trasmissione) ricordava lo scandalo su panorama il mese scorso per quel videogioco giapponese il cui nome adesso mi sfugge. Si parlava di come potrebbe influenziare la mente dei bambini (dimenticando il fatto che si tratta di un gioco per adulti, però, vabbè). Invece, dice, sentite cosa è successo a Porta a Porta, in presenza del padre/marito e davanti a milioni di persone, tra cui, famigliari ed amici delle vittime. Ed ecco che manda in onda descrizioni terribili e quasi macabre di cosa fosse successo al corpo delle vittime. Descrizioni, ripeto, che rilevano della realtà, non della fantasia come il videogioco.

Sulla stessa linea, ci ricordava Nicoletti, abbiamo assistito all'impicaggione di Saddam. Intera. Reale. Terribile. 8 bambini in tutto il mondo, dagli USA all'Arabia Saudita, dopo aver visto quelle scene hanno giocato all'impicagione. E sono morti impiccati. Giocavano a ciò che è reale, non al videogioco. Sono bambini, non scemi, e sanno distinguere fra realtà e fantasia.

Quindi, altro discorso su cui riflettere. Parliamo di Erba perché ci interessa riflettere sulla società o perché siamo morbosi? Ne discutiamo in termini di interesse pubblico o di macabrità?


Ecco, volevo far notare che il discorso stava deviando un po' dai problemi reali che sollieva questo caso, che vanno al di là dell'umana empatia ed orrore per la sofferenza altrui.
Credo che il male/bene di tutto ciò possa attribuirsi al potere della stampa, alla voglia di ogni giornalista di voler dare per forza la notizia prima degli altri, senza riflettere se è giusta o sbagliata.
Spesso penso che non raccontare alcune cose sarebbe meglio, perchè poi si creano casi di emulazione di un fatto, di un reato.
Sarà un discorso qualunquista il mio, ma credo che non sapere a volte sia meglio!!!!!!!!!
COMITATO PRO-CLASSICO:PER ESSERE DIVERSI

#71
Credo che il male/bene di tutto ciò possa attribuirsi al potere della stampa, alla voglia di ogni giornalista di voler dare per forza la notizia prima degli altri, senza riflettere se è giusta o sbagliata.
Spesso penso che non raccontare alcune cose sarebbe meglio, perchè poi si creano casi di emulazione di un fatto, di un reato.
Sarà un discorso qualunquista il mio, ma credo che non sapere a volte sia meglio!!!!!!!!![/quote]



Sono d'accordo. Cio che i giornali scrivono andrebbe filtrato e non poco..a volte addirittura taciuto per non scatenare casi di emulazione.
La vicenda fa orrore da tutte le prospettive... e forse dovremmo riflettere sul fatto che la violenza è dentro ciascuno di noi, e può venir fuori ...Ne parliamo e giustamente condanniamo, ma molto spesso chi commette certi delitti è, fino al giorno prima, una persona come tante...normale. Ecco.. questo mi fa paura..l'aggressività che riscontro ormai sempre più spesso, tutti i giorni, in mezzo al traffico o in fila in banca o appunto tra vicini...

#72
Robina ha scritto:Credo che il male/bene di tutto ciò possa attribuirsi al potere della stampa, alla voglia di ogni giornalista di voler dare per forza la notizia prima degli altri, senza riflettere se è giusta o sbagliata.
Spesso penso che non raccontare alcune cose sarebbe meglio, perchè poi si creano casi di emulazione di un fatto, di un reato.
Sarà un discorso qualunquista il mio, ma credo che non sapere a volte sia meglio!!!!!!!!!


Sono d'accordo. Cio che i giornali scrivono andrebbe filtrato e non poco..a volte addirittura taciuto per non scatenare casi di emulazione.
La vicenda fa orrore da tutte le prospettive... e forse dovremmo riflettere sul fatto che la violenza è dentro ciascuno di noi, e può venir fuori ...Ne parliamo e giustamente condanniamo, ma molto spesso chi commette certi delitti è, fino al giorno prima, una persona come tante...normale. Ecco.. questo mi fa paura..l'aggressività che riscontro ormai sempre più spesso, tutti i giorni, in mezzo al traffico o in fila in banca o appunto tra vicini...[/quote]


non voglio difendere i giornalisti..anzi...però ci lavoro e so cosa succede..
la crisi della stampa, la concorrenza spietata tra giornali (basta pensare agli inserti che rifilano)e agenzie di stampa, scarsa professionalità e troppi collaboratori malpagati, portano i giornalisti a scrivere..troppo e male. quello che il giornalista raccoglie andrebbe verificato bene prima di essere pubblicato. purtroppo a volte il controllo è sommario, perchè le notizie devono essere in tempo reale.
se la stampa fosse filtrata ( e cmq già lo è per certi versi..) si griderebbe allo scandalo perchè deve esistere la libertà di stampa.. ciò non toglie che tanti giornalisti dovrebbero essere presi a calci nel c@@o..
per avere un minimo di informazione bisognerebbe leggere più giornali, ascoltare più telegiornali, e non limitarsi ad uno solo.

#73
Robina ha scritto: La vicenda fa orrore da tutte le prospettive... e forse dovremmo riflettere sul fatto che la violenza è dentro ciascuno di noi, e può venir fuori ...Ne parliamo e giustamente condanniamo, ma molto spesso chi commette certi delitti è, fino al giorno prima, una persona come tante...normale. Ecco.. questo mi fa paura..l'aggressività che riscontro ormai sempre più spesso, tutti i giorni, in mezzo al traffico o in fila in banca o appunto tra vicini...
Su questo non sono assolutamente d'accordo: 2 persone che per anni hanno insultato, sputato addosso, minacciato di morte i propri vicini di casa per beghe condominiali NON SONO PERSONE NORMALI!!!!
Ma stiamo scherzando???? :shock:
Ogni volta che succedono cose del genere tutti a dire: ma no, erano persone per bene, persone normali :shock:
Ma non diciamo fregnacce!!!!! Le persone normali non uccidono in quel modo, con quella freddezza agghiacciante e soprattutto, con la stessa freddezza agghiacciante, si costruiscono un alibi :evil:
Il fatto è che forse nessuno fa + caso ai segnali che persone di questo tipo mandano a chi gli sta intorno (come il discorso delle madri depresse che uccidono i figli: un depresso si riconosce lontano un miglio!) :evil:
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REBECCA psw: polpetta

#74
è una vicenda senza senso..i segnali però c'erano stati visto che la vittima aveva sporto denuncia tempo prima!non credo al raptus di follia qui c'è cattiveria e malvagità pura e semplice...non si può uccidere un bambino solo perchè piange e tu hai mal di testa.Incredibile!!!