Pagina 4 di 9

Inviato: 20/02/07 11:43
da bertok
Ieri sera con mia figlia (13 anni)abbiamo letto questo topic...è venuta sul letto con me e mi ha rubato il pc dalle mani.
Ad un certo punto mi guarda e mi9 ha detto:" ma quella è matta" :shock: :lol: :lol: :lol:
Abbiamo parlato un altro pò! :wink:

Inviato: 20/02/07 11:46
da domovoy
boo ha scritto:i miei genitori hanno avuto con me un'educazione sessuale molto aperta ed onesta fin dalle elementari. sapevo tutto su preservativi, malattie sessualmente trasmissibili, gameti... tutto.
la prima volta che ho avuto un rapporto sessuale, a 15 anni, con un ragazzo con cui stavo da tre mesi e per cui ero cotta (ci sono poi stata insieme 7 anni), sapevo di dover usare il preservativo. ma poi non ce l'avevamo, o era scomodo, o ci dava fastidio.... morale: coito interrotto per i primi 10 mesi. mi è andata alla grande devo dire, se penso che la mia migliore amica è rimasta incinta DA VERGINE (una sega fatta troppo vicino all'entrata...) e ha dovuto abortire DA VERGINE....

l'educazione quindi a volte si scontra con l'imbecillità dell'adolescente in questione.
Troppo spesso purtroppo.


Io onestamente non avrei non solo "obbligato" la figlia ad abortire, ma neanche appoggiato questa scelta se fosse stata sua!
E' abbastanza grande per fare cavolate? Allora lo è anche per rimboccarsi le maniche e cominciare una vita vera fatta di sacrifici.

Inviato: 20/02/07 11:49
da domovoy
Mercury ha scritto: Un figlio a 13 anni è una responsabilità per un'intera famiglia, non solo di una bambina a cui è "andato male" un gioco troppo grande e inadatto per la sua età........
Non concordo.
A 13 anni una ragazzina, grazie all'insegnamento dei genitori, deve essere in grado di capire cosa è un gioco e cosa no!!!!

Da adolescenti non usare un preservativo perchè da fastidio è stupido! E nella vita si deve sempre fare i conti con le scelte stupide.

Cosi' come hanno agito i genitori non hanno di certo aiutato quella ragazza, quale insegnamento le è rimasto?
Qualunque fesseria lei faccia non è grave e non porta conseguenze.

Ed è sbagliato!

Inviato: 20/02/07 11:50
da casimira
mah... io avevo 13 anni e le mie amiche iniziavano ad andare in discoteca il sabato pomeriggio... i miei me l'hanno sempre vietato e non ci sono andata.
il massimo del trasgressivo che ho fatto è stato bermi delle birre per strada (1 per pomeriggio non di più).

ero una ragazzina impacciatissima, un pò per carattere un pò perchè avevo ricevuto questa educazione non bigotta ma rigida...
mi sentivo sempre la sfigata del gruppo e ci sono stati anni in cui ero profondamente infelice.
ora quando mi guardo indietro capisco che non era la mancanza del ragazzino a deprimermi ma il sentirmi diversa.
non sarei tenera con una ragazzina che limona al parco e fa petting/amore a 12 anni... come non lo sarei se la beccassi a fumare/bere/sballarsi.

mi chiedo come farò un domani... se i miei figli dovranno subire la mia stessa tristezza come contrappeso di non bruciarsi con esperrienze premature

Inviato: 20/02/07 11:50
da rananera
bert...ti ha confessato di non esser stata in vacanza quei due mesi là?
quindi ora possiam chiamarti nonnnnno? 8)


tranquilla...io andavo in dicosteca alla fine della seocnda media...
baravo sull'età per poter entrare anche al sera...fino a notte.
ho sempre avuto massima libertà di azione e movimento da parte dei miei...loro si fidavano.
e questa è stata la fregatura peggiore...non potevo deludere due persone così...
riuscivo ad esser tristisssssima (nel tuo senso) anche tornando a casa alle 3 di notte a 13 anni...
alla fine l"'ho data via" moooolto più tardi di altre amiche con meno libertà, alla fine io ora non fumo da almeno 15 anni, mentre altre amiche con coprifuoco ridicoli, ora si fumano l'impossibile...
alla fine i miei, mannaggia allloro, avevan ragione...
ma io son triiiste comunque, mi manca anche la classica bigiata...(mammà oggi non vado a scuola, ok, fai fai...) :? 8)

Inviato: 20/02/07 11:59
da bertok
domovoy ha scritto:
boo ha scritto:i miei genitori hanno avuto con me un'educazione sessuale molto aperta ed onesta fin dalle elementari. sapevo tutto su preservativi, malattie sessualmente trasmissibili, gameti... tutto.
la prima volta che ho avuto un rapporto sessuale, a 15 anni, con un ragazzo con cui stavo da tre mesi e per cui ero cotta (ci sono poi stata insieme 7 anni), sapevo di dover usare il preservativo. ma poi non ce l'avevamo, o era scomodo, o ci dava fastidio.... morale: coito interrotto per i primi 10 mesi. mi è andata alla grande devo dire, se penso che la mia migliore amica è rimasta incinta DA VERGINE (una sega fatta troppo vicino all'entrata...) e ha dovuto abortire DA VERGINE....

l'educazione quindi a volte si scontra con l'imbecillità dell'adolescente in questione.
Non penso ci siano adolescenti imbecilli (a meno di una vera potologia).
Penso invece che si diventi "imbecilli" (io userei il termine ribelli) perchè poco ascoltati,non compresi e per una grossa mancanza di dialogo e di confronto,.
Con questi atteggiamenti non cercano altro che l'essere ascoltati..l'essere capiti, è il loro modo per cercare un dialogo di cui non conoscono l'esistenza.
Il problema è a valle, non a monte.

Inviato: 20/02/07 12:03
da Anna73
rananera ha scritto: anna...questa tua sicurezza mi fa ben sperare per i tuoi piccini...si vede che non son proprio del genere che ho io a scuola...
lì, fidati, anche tu spesso, troppo spesso, non sapersti che pesci pigliare...
altro che medico di base... :?
Rana mio figlio ha 5 anni e credo di avere ancora qualche anno prima di pensare a questi problemi :roll: i figli di Campo hanno 13 anni il maschio e 15 la femmina, ma non fanno molto testo perchè vivono in un'isola felice (beh, felice felice non proprio :roll: però non credo sia come Milano :wink: ).
Ho un nipote che ha 16 anni. Questo è il mio campione di minorenni :wink:
Un anno e mezzo fa mia sorella mi chiama (la madre del 16enne, che frequenta un liceo di Milano) dicendomi che ha il sospetto che suo figlio abbia "provato" a fumare il sabato sera durante un'uscita con gli amici (e nella sua cerchia di amici ci sono ragazzi "poco raccomandabili", uno dei suoi amichetti d'infanzia è stato beccato a spacciare :? ) e mi chiede: secondo te cosa devo fare???
Le ho risposto: parla con lui, non tanto per avere la conferma che l'abbia fatto, ma per spiegargli (ed è abbastanza grande per capirlo!) quali sono i rischi a cui va incontro.
E' questo che voglio farti capire :wink: se mia sorella avesse vietato a suo figlio di frequentare il suo amichetto d'infanzia diventato spacciatore avrebbe risolto qualcosa? No.
Non è stato forse meglio il dialogo? Il risultato è stato che dopo un anno e mezzo mia sorella non ha + avuto nessun sospetto che il figlio provasse sostanze strane (ovvio che lo tiene sotto controllo, ma senza chiuderlo in casa togliendogli la libertà), mia sorella ha parlato con la madre del ragazzino spacciatore, questa famiglia si è fatta aiutare (se il ragazzino spacciava è perchè a monte c'erno parecchi problemi irrisolti, una separazione difficile, una madre con 3 figli piccoli da mantenere e un padre che non passava gli alimenti :evil: ) ed ora il ragazzino in questione è tornato in carreggiata.
Sono pienamente d'accordo con Mercury, se una 13enne si sballa in discoteca c'è qualcosa che non va e non puoi non accorgetene!!!

Inviato: 20/02/07 12:05
da Mercury
domovoy ha scritto:
Mercury ha scritto: Un figlio a 13 anni è una responsabilità per un'intera famiglia, non solo di una bambina a cui è "andato male" un gioco troppo grande e inadatto per la sua età........
Non concordo.
A 13 anni una ragazzina, grazie all'insegnamento dei genitori, deve essere in grado di capire cosa è un gioco e cosa no!!!!
Da adolescenti non usare un preservativo perchè da fastidio è stupido! E nella vita si deve sempre fare i conti con le scelte stupide.
Cosi' come hanno agito i genitori non hanno di certo aiutato quella ragazza, quale insegnamento le è rimasto?
Qualunque fesseria lei faccia non è grave e non porta conseguenze.

Ed è sbagliato!
Sono MOLTO d'accordo con te, suppongo però che in una famiglia ci debbano essere occasioni eudcative circa "fatti > conseguenze" anche ben prima dei 13 anni e spero in episodi meno drammatici di questo.

Avessi una figlia la crescerei cercando di inculcarle valori chiari, come questo, che ritengo basilare.

Ma all'atto *pratico*... con una figlia di 13 anni e un neonato che strilla nella culla... "che cosa" si fa?
Io vado in ufficio, lei a lavare le scale nei condomini o a spostare cassette al mercato ortofrutticolo (dico a caso... ma che occasioni oneste di impiego e guadagno ci sono per una 13enne? posto che il limite minimo di frequenza alle scuole dell'obbligo è 16 anni) fino a che il 15 enne fidanzatino e padre raggiunta la maggiore età può legalmente sposarla?
Poi con lo stipendio dei 2 neomaggiorenni li mando a vivere in un appartamento in affitto ricevuto con l'assistenza dei servizi sociali?
-ecco, l'altra metà di questa storia... il padre 15enne... è stato placidamente ignorato, eppure mi sembra parte attiva della vicenda quanto la 13enne-

E' importante per una madre fare la madre fino in fondo... ma come incerotti il ginocchio sbucciato quando tuo figlio facendo il pirla casca dalla bici, è moralmente corretto dare una mano anche in situazioni serie.
Un figlio intelligente lo dovrebbe capire e apprezzare.

Inviato: 20/02/07 12:08
da rananera
quando un genitore risolve il rpoblema anche solo parlando con il figlio...tragicamente negli ultimi tempi lo definirei aver vinto un terno al lotto.
la prevenzione si fa anche a scuoal..
'sti disgarziati sanno benissimo a cosa vanno incotnro impasticcandosi...chiamiamo esperti medici, psicologi e anche ragazzi poco più grandi della loro età proprio per far comprendere bene i rischi che si corrono, i neuroni che si bruciano, le malattie cui si va incontro sballando in discoteca o altrove...
ma in certi casi il gruppo, la voglia di fare i grandi, la necessità di emergere...è più forte di qualsaisi discorso...è anche l'ambiente che fa la differenza purtroppo, non solo la famiglia (certo già quella è una buona base di partenza) :wink:

anna tranquilla...se il piccinotuo ha 5 anni...che dire...altri...2, 3 anni di calma, forse, ma non è detto, te li posso assssicurare :twisted: 8) :wink:

Inviato: 20/02/07 12:11
da casimira
sono d'accordo con i vostri interventi...

ma teniamo presente quanto può essere forte il gruppo e la voglia di farne parte.

io frequentavo bravi ragazzi, davvero la mia compagnia era una delle migliori della città... a volte provavano ad aggregarsi persone nuove ma se non erano in linea se ne andavano da soli. nel mio gruppo nessuno fumava, neppure le sigarette. si beveva ma molto poco. non si andava in discoteca.

tutto bene quindi. solo che se due stavano insieme c'era una scadenza ben precisa per fare sesso. se lei non ci stava veniva mollata. verso i 16 anni eravamo sui sei mesi. a 20 anni eravamo al mese.
mi sconvolgeva questo diktat. e mi immagino una ragazzina non convinta, che non se la sente ma che ci sta per non essere lasciata e oltretutto spuxxxxxa nel gruppo come la monaca di turno.

(ovviamente questo esempio può valere per qualsiasi cosa...)
ps: ieri sera abbiamo visto 3 metri sopra il cielo... a parte il giudizio critico che risparmio se no lo smembro... ma l'ho trovato estremamente diseducativo :?

Inviato: 20/02/07 12:12
da niumax
rananera ha scritto: ...un paio di miei alunni, terza media, assumono regolarmente sostanze non meglio identificate....dove? ma in discoteca, ovvio.
uno l'altro giorno s'è abbioccato di colpo mentre stavamo facendo un murales a scuola...sboink....gli è sfuggito dalle mani il barattolo in vetro del colore...m'è pure preso un colpo... :?
ci credo che ti abbia preso un colpo. che fa un'insegnante in questa situazione? tanti anni fa :lol: quando andavo a scuola io, come minimo la preside avrebbe convocato la famiglia, ora mi rendo conto che insegnanti e presidi hanno le mani legate...
il problema è che spesso i genitori non vogliono vedere, sapere, per stupidità, egoismo, o ignoranza. sarebbero costretti a prendere atto della propria inefficienza. li vediamo ad es. nei tg, ragazzi accusati di stupro o violenze difesi ad oltranza dai genitori, difesi a qualsiasi costo anche negando l'evidenza. difendere i figli per difendere e proteggere se stessi.

Inviato: 20/02/07 12:24
da COSTA
E' da ieri che penso a sta storia e mi sono interrogota molto. Io ho una figlia e non è stata una facile, troppo onesta, troppo diretta una che non te le mandava a dire una che la prima volta che ha dormito con un ragazzo circa 16 anni è venuta a casa e mi ha detto: Stasera vado a dormire a Campaegli con Natalino. A me è preso un colpo e subito ho detto no, lei ha risposto e perchè? sediamoci e parliamone. Con Natalino di sotto che aspettava. Ho cercato di arrampicarmi sugli specchi per circa un'ora con lei ribatteva ogni mia motivazione. Alla fine mi ha detto: avresti preferito che ti dicessi una bugia? Però alla fine credo che anche lei non mi abbia raccontato proprio tutto tutto. E forse è giusto così. In fondo siamo madre e figlia e non "amiche". Per tornare all'argomento forse io non l'avrei obbligata ad abortire. Sicuramente quella di non abortire non l'avrei considerata una cosa giusta ma non l'avrei obbligata. L'avrei sostenuta e aiutata e mi sarei morsicata la lingua ogni volta che mi sarebbe venuto l'impulso di dirle: te l'avevo detto.
Si, penso proprio che avrei agito così.

Inviato: 20/02/07 12:25
da domovoy
Onestamente io non credo ci sia un collegamento diretto tra il comportamento di un adolescente ed il gruppo che frequenta. Dipende tutto dal carattere che ha la singola persona e dall'educazione che i genitori gli hanno dato.
Io ho frequentato persone di tutti i tipi, dai tossici di borgata ai pariolini (a Roma sono le persone tutte precisine, figli di persone benestanti e con una cultura medioalta) ma l'ho fatto sapendo che tipo di persona avevo di fronte e conoscendo me e il mio carattere.
Non è certo farsi una canna nel we con gli amici il problema e non è neanche pomiciare al parco a 13 anni. Cio' che conta è il motivo per cui lo si fa, il valore che si da ad ogni cosa, sia anche una caxata, purchè sia fatta con cognizione di causa.


Tornando alla ragazza in questione, onestamente non mi sento di esprimere un giudizio sul comportamento della mamma, del papa' o dei nonni. Perchè nelle situazioni bisogna trovarsi per poter sapere davvero come comportarsi. Cio' che posso dire è legato a cio' che farei io da "nonna" ma con il mio carattere.

Inviato: 20/02/07 12:26
da bertok
niumax ha scritto:
rananera ha scritto: ...un paio di miei alunni, terza media, assumono regolarmente sostanze non meglio identificate....dove? ma in discoteca, ovvio.
uno l'altro giorno s'è abbioccato di colpo mentre stavamo facendo un murales a scuola...sboink....gli è sfuggito dalle mani il barattolo in vetro del colore...m'è pure preso un colpo... :?
ci credo che ti abbia preso un colpo. che fa un'insegnante in questa situazione? tanti anni fa :lol: quando andavo a scuola io, come minimo la preside avrebbe convocato la famiglia, ora mi rendo conto che insegnanti e presidi hanno le mani legate...
il problema è che spesso i genitori non vogliono vedere, sapere, per stupidità, egoismo, o ignoranza. sarebbero costretti a prendere atto della propria inefficienza. li vediamo ad es. nei tg, ragazzi accusati di stupro o violenze difesi ad oltranza dai genitori, difesi a qualsiasi costo anche negando l'evidenza. difendere i figli per difendere e proteggere se stessi.

Sacrosanta verità....per fortuna piano piano sta crescendo la sensibilità al problema!

Inviato: 20/02/07 12:31
da raffa79
niumax ha scritto:
rananera ha scritto: ...un paio di miei alunni, terza media, assumono regolarmente sostanze non meglio identificate....dove? ma in discoteca, ovvio.
uno l'altro giorno s'è abbioccato di colpo mentre stavamo facendo un murales a scuola...sboink....gli è sfuggito dalle mani il barattolo in vetro del colore...m'è pure preso un colpo... :?
ci credo che ti abbia preso un colpo. che fa un'insegnante in questa situazione? tanti anni fa :lol: quando andavo a scuola io, come minimo la preside avrebbe convocato la famiglia, ora mi rendo conto che insegnanti e presidi hanno le mani legate...
il problema è che spesso i genitori non vogliono vedere, sapere, per stupidità, egoismo, o ignoranza. sarebbero costretti a prendere atto della propria inefficienza. li vediamo ad es. nei tg, ragazzi accusati di stupro o violenze difesi ad oltranza dai genitori, difesi a qualsiasi costo anche negando l'evidenza. difendere i figli per difendere e proteggere se stessi.

ecco io quoto tutto questo che ha detto niumax, spesso i genitori sono troppo impegnati e non hanno molto tempo da dedicare ai loro figli.
Io mi reputo molto fortunata, i miei hanno sempre lavorato e sino a 16anni sono cresciuta con la tata, ma la sera quando rientravano a casa si dedicavano in tutto e per tutto a noi,nn esisteva la tv le uscite con gli amici per loro,solo io e mio fratello e la nostra quotidianetà.Per noi nn esiteva fare filone a scuola, mia madre preferiva la verità, e diceva meglio che me lo dite e rimanete a casa e nn che vi devo vedere x strada, ed è stato meglio così perchè in tutta la carriera scolastica nn le ho mai chiesto di nn andare a scuola, poi quando io e mio fratello all'età di 16 anni abbiamo iniziato a fumare, loro subito hanno detto meglio che lo fate in casa e nn di nascosto che magari fate altro, bene abbiamo sempre fumato in casa tranquillamente e poi pian piano abbiamo capito che era meglio smettere.
Siamo stati fortunati ad avere questi genitori ne siamo fieri, ora abbiamo entrambi 28anni, nn fumiamo,nn abbiamo mai provato nulla di strano, e spero un giorno di essere in grado di avere la stessa intelligenza nell'educare i miei figli