Inviato: 13/04/07 18:30
secondo me è un discorso che va ben oltre.
il nostro gusto (ehm, ok il mio decismnete meno), il gusto nel campo estetico ormai è piuttosto omologato...
siamo assuefatti a "cose belle" dove per "bello" si intendono solo date idee, addirittura solo certe marche, certi abibnamenti di colore.
il nostro gusto ormai non è più nostro, è il gusto di (quasi) tutti.
siamo pigri.
sperimentare in prima persona richiede pazienza, palle per reggere eventuali errori, palle per reggere le inevitabili critiche, spalle larghe per reggere, da soli, il peso di scelte non universalmetne condivise.
lo vedo anche in campi diversi...
nell'abbilgiamento come nella tecnologia...
la maglietta deve avere il d&g in vista, così ci si paran le chiappe da eventuali critiche (che poi a molti quel modlelo farà anche schifo ma sicocme è un marchio consolidato sul territorio e nelle nostre retine nessuno dirà "bef" contro di noi).
siamo animali sociali...l'accettazione da parte del gruppo fin da bambini parte dai giochi, poi da ragazzini passa per i vestiti e via via s'allarga anche cellulari...arrivando poi, ovviamente, alle case e agli arredi.
siamo una civiltà di pigri assuefatti all'immagine (disegnata e ideata però però da -pochi- altri), viviamo di stereotipi tanto da non accorgerci nemmeno di avere, molto spesso, pantaloni uguali, cellulari uguali, magliette uguali...case uguali.
inconsciamente essere uguali ci mette al riparo...da che? da tutto e da tutti.
e in più siam fermamente convinti di aver scelto quella data cosa perchè "caxxo mi piaceva un sacco".
(io è da parecchio che ammetto qui e altrove, di non riconocere molte delle vostre cucine o dei vostri salotti...vero è che io son stordita, lo so....lo so.... )
il nostro gusto (ehm, ok il mio decismnete meno), il gusto nel campo estetico ormai è piuttosto omologato...
siamo assuefatti a "cose belle" dove per "bello" si intendono solo date idee, addirittura solo certe marche, certi abibnamenti di colore.
il nostro gusto ormai non è più nostro, è il gusto di (quasi) tutti.
siamo pigri.
sperimentare in prima persona richiede pazienza, palle per reggere eventuali errori, palle per reggere le inevitabili critiche, spalle larghe per reggere, da soli, il peso di scelte non universalmetne condivise.
lo vedo anche in campi diversi...
nell'abbilgiamento come nella tecnologia...
la maglietta deve avere il d&g in vista, così ci si paran le chiappe da eventuali critiche (che poi a molti quel modlelo farà anche schifo ma sicocme è un marchio consolidato sul territorio e nelle nostre retine nessuno dirà "bef" contro di noi).
siamo animali sociali...l'accettazione da parte del gruppo fin da bambini parte dai giochi, poi da ragazzini passa per i vestiti e via via s'allarga anche cellulari...arrivando poi, ovviamente, alle case e agli arredi.
siamo una civiltà di pigri assuefatti all'immagine (disegnata e ideata però però da -pochi- altri), viviamo di stereotipi tanto da non accorgerci nemmeno di avere, molto spesso, pantaloni uguali, cellulari uguali, magliette uguali...case uguali.
inconsciamente essere uguali ci mette al riparo...da che? da tutto e da tutti.
e in più siam fermamente convinti di aver scelto quella data cosa perchè "caxxo mi piaceva un sacco".
(io è da parecchio che ammetto qui e altrove, di non riconocere molte delle vostre cucine o dei vostri salotti...vero è che io son stordita, lo so....lo so.... )