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Inviato: 17/04/07 17:47
da e.do.
in effetti un legame fra arte e design c'è: alcune aziende si avvalgono della collaborazione di alcuni artisti per la progettazione e la realizzazione di pezzi di arredo, magari numerati e firmati come fossero multipli.
zanotta ci ha creato persino una linea a se stante, la zanotta edizioni;
memphis-milano ha la metamemphis e nomi del calibro di paladino e pistoletto;
gufram dei multipli di gilardi e via dicendo.

Inviato: 17/04/07 20:46
da Lestat
Anche versace ha una linea di mobili.. O aveva almeno..

Inviato: 18/04/07 8:57
da ismaele
Ciao,
sono nuovo del forum ma lo leggo con interesse da molto tempo.
Volevo dare il mio modesto contributo alla discussione, ed in particolare spezzare una lancia in favore di E.do.!
Gli esempi fatti di mobili sono veramente fra il meglio della produzione nazionale: dire che sono banali, non originali è semplicemente testimoniare che non si è avuto la possibilità di vederli dal vivo!
D'altra parte quonti negozi hanno il coraggio di mettersi in casa certi pezzi di arredo, se poi il cliente cerca sempre Pianca e simili? Se il gusto personale lo si forma sulle riviste del settore, campa cavallo: io le ho comprate qulche volta, ma propongono sempre le stesse linee trite e ritrite, gli stessi materiali e le stesse marche: fatemo un esempio di rivsita che ha fatto ultimamente vedere Driade, Bernini, Ift, o Zanotta!!
C'è (forse) un forte vincolo fra le aziende inserzioniste e le ambientazioni mostrate...il gusto generale in questo non potrà essere diverso, ergo anche i piccoli mobilieri proporranno materiale simile a quello delle aziende che compaiono sulle riviste, per cercare di vendere il più possibile (...come dargli torto!) e quindi tutta la fascia di prezzo bassa sarà occupata da prodotti tutti simili fra loro.
Oggi si dice "mobile di design" per dire modile dalle linee essenziali: ma il design, quello vero, che ha portato il mobile italiano ad essere leader nel mondo è ben altro!!!!
Ho messo in casa la libreria Driade in foto, nonostante le perplessità di mia moglie: uno spettacolo, non c'è parete attrezzata che tenga, ed è produzione da circa 20 anni, alla faccia delle mode (potenza del design). Molti miei amici, abituali acquirenti di riviste i arredamento, non l'avevano mai vista in nessuna di queste.
Altro esempio. I miei genitori hanno un sala da pranzo Bernini dagli anni '70: eccezzionale in tutto, disegno, materiale...al prossimo salone del mobile fatevi un giro allo stand Bernini, rimarrete colpiti, ve lo assicuro (non parliamo dello Zibaldone in foto: un mobile di una finezza e di una qualità inarrivabile, una sintesi di architettura, design, abilità artigiana che è dinventato una pietra miliare - uno dei pochissimi mobili cotruito anche in wengè, quello vero e pregiatissimo, non in impiallaciatura tinta)
Questo non per dire che bisogna tutti comprare Driade, Zanotta, Cassina... ma che se le riviste propongono sempre le stesse lineee, per forza di cose anche la produzione minore seguirà la via a perta, e ci troveremo così le case tutte uguali, come nell'europa dell'est, senza che però ci abbiano obbligato a farlo!!!!
Scusate la scarsa sintesi

Inviato: 18/04/07 9:28
da domovoy
Non hanno delle LINEE particolari, questo è il punto!
Hanno delle linee normalissime e comuni a centinaia di prodotti simili.

Hanno una qualità migliore, e su questo non si discute. Ma è un concetto molto diverso.

Inviato: 18/04/07 9:37
da COSTA
Forse le linee diventano comuni perchè poi gli altri copiano.
Nelle cucine è la stessa cosa, trovi il modello particolare che dura 2 minuti, dopodichè tutti si metto a proporre, chessò, l'anta a telaio.

Inviato: 18/04/07 10:06
da ismaele
domovoy ha scritto:Non hanno delle LINEE particolari, questo è il punto!
Hanno delle linee normalissime e comuni a centinaia di prodotti simili.

Hanno una qualità migliore, e su questo non si discute. Ma è un concetto molto diverso.
Non voglio essere polemico: cosa vuoi intendere per linee particolari? La diversità fine a se stessa è mooolto lontana dal concetto di design! In questo senso anche le creazioni di Sottsass per Memphis (quelle riportate in foto da E.do.) non sono solo fatte per stupire, ma hanno un loro preciso sognificato: per apprezzare un mobile del genere bisogna conoscere quello che vuole comunicarci (..lo si può anche non apprezzare eh, non è questo il punto...) perchè si inserisce nella storia evolutiva del design.
Anche sulla diversità c'è poi molto da discutere: fammi un esempio di una libreria simile a quella di Driade in foto, con ante scorrevoli in vetro di 90X260 con profili in alluminio, oppure di un mobile simile ad uno qualunque di Bernini...o anche alla libreria Book di Ift!

Cosa voglio dire è che finchè le riviste propongono la solita pappa precotta, per forza di cose le proposte commerciali saranno uniformate: forse il ruolo di informazione di queste utlime sarebbe da rivedere!

Inviato: 18/04/07 10:22
da Mercury
ismaele ha scritto:fammi un esempio di una libreria simile a quella di Driade in foto, con ante scorrevoli in vetro di 90X260 con profili in alluminio, oppure di un mobile simile ad uno qualunque di Bernini...o anche alla libreria Book di Ift!
finchè le riviste propongono la solita pappa precotta, per forza di cose le proposte commerciali saranno uniformate: forse il ruolo di informazione di queste utlime sarebbe da rivedere!
Avessi tempo di fare una ricerchina, di esempi te ne troverei un po', di grandi nomi e di anonimi.
Non sono del tutto sicura che le riviste propongano "pappa precotta", dipende dalla rivista e dal target a cui si rivolge. Il lettore di un outletarredamento.it cerca idee pratiche ed economiche, mentre su Casaviva del mese scorso -se non sbaglio- c'era un intero articolo su De Padova, marchio tutt'altro che banale direi....

Inviato: 18/04/07 10:41
da Diana_Stella
ismaele ha scritto:In questo senso anche le creazioni di Sottsass per Memphis (quelle riportate in foto da E.do.) non sono solo fatte per stupire, ma hanno un loro preciso sognificato: per apprezzare un mobile del genere bisogna conoscere quello che vuole comunicarci
E cos'è che vuole comunicarci?
Non è una domanda polemica, è che proprio sarei curiosa di sapere cosa ci si vede dietro... :roll:

Inviato: 18/04/07 11:00
da domovoy
Cio' che non mi piace in questo discorso non è l'apprezzamento verso un pezzo di design che ha sicuramente tutta la mia attenzione, ma è il considerare "sterile" una copia del tutto simile all'originale.

Magari utilizza un sistema leggermente diverso per l'apertura o lo scorrimento delle ante, magari ha un legno scelto con delle venature particolari, pero' sostanzialmente svolge la sua funzione nello stesso identico modo.

Trovo molto superficiale il definire la scelta di un mobile pianca (è un esempio) come la scelta di una persona senza gusto e senza personalita' solo perchè è una copia mentre possedere l'originale dopo aver speso migliaia di euro per averlo è una scelta di gusto.


Giusto come nota a margine, non ho comprato mobili pianca :lol:

scusate

Inviato: 18/04/07 13:27
da DAMI
scusate l'intrusione ma questa discussione è troppo interessante...
design...pezzi d'autore...copie...legno vero
Io sono d'accordo con chi ritiene che il design sia studio,progettazione e arte. In alcuni casi i pezzi di design sono molto semplici ma dietro quella semplicità c'è armomia, geometria e qualcosa che "prende" l'osservatore. E poi hanno la caratteristica di adattarsi perfettamente a tutti gli ambienti. Detto questo che dire il design storico è sicuramente quello di cassina, Knoll....(qui si parla di design vero e anche di qualità) ma il design è anche quello di chi come voi dite "copia". Le aziende di maggior rilievo si sono uniformate, hanno cominciato a produrre pezzi d'autore ( pensate alla èpoltrona palcellona o Le Corbusier) e a mettere il design (lo studio di progettazione, spesso anche dei giovani) a disposizione delle tasche non di tutti ma di qualcuno di più....
Io so solo una cosa...quando arredai la mia prima casa, il design non sapevo cosa fosse e se l'avessi visto l'avrei considerato irrilevante...ho comprato dei mobili moderni-classici...il ciliegio, l'anta bugnata, il legno massello che fa tanto caldo, il divano morbidoso....ma oggi ringrazio dio che il design si sia diffuso e che le aziende propongano finalemente linee..geometrie e perchè no anche colori forti, contrasti( e soprattutto non vedo l'ora di cestinare tutti i miei mobili ad eccezzione di una sala di design di una marca sconosciuta ...ma vi giuro che era di design e mi costò un patrimonio! e oggi trovo sia bella ....). Finalmente una moda che ha carattere!!!
A me viene il conato di vomito a vedere il moderno anni 90' ...pareti stile plastica bombata con tanto cristallo verde bottiglia...ma a guardare il tavolo mackintosh dei miei genitori (disegnato nel 1918 e oggi ancora prodotto da Bauhaus) mi emoziono e non aspetto altro che i miei genitori me lo regalino!

Scusate lo sfogo!

Inviato: 18/04/07 13:32
da ismaele
Mercury ha scritto: ... su Casaviva del mese scorso -se non sbaglio- c'era un intero articolo su De Padova, marchio tutt'altro che banale direi....
Hai perefttamente ragione, ma di articoli su De Padova (e molti altri) la rivista ne dovrebbe essere piena, non averne uno solo: sono aziende leader nella produzione di design, ed il compito dei giornalisti è quello di informare sulle nuove tendenze. Magari la linea editoriale è mutata, ma io ho smesso di comprare Casaviva perchè aveva troooppa pubblicità e poco succo.
[/quote]

Inviato: 18/04/07 14:06
da ismaele
[quote="Diana_Stella
E cos'è che vuole comunicarci?
Non è una domanda polemica, è che proprio sarei curiosa di sapere cosa ci si vede dietro... :roll:[/quote]
... comunica nella loro radicalità tutte le istanze del neomodernismo!
E' un progetto (fine anni settanta) che mescolando insieme i fermenti culturali di oltreoceano (pop art...) e la curiosità verso ciò che è nuovo, utilizza le nuove tecniche di produzione industriale e, con l'intenzione di reinventare le basi del design, crea un nuovo linguaggio dell'arredamento: non è il superamento di un razionalismo ormai privo di linfa vitale, ma è il manifesto di fondazione di un design che non utilizza riferimenti classici, ma nasce lì, in quel momento.
Un modo senza forme prestabilite, giovane e tutto da inventare: e lo si inventa utilizzando nuovi materiali plastici, superfici e disegni di pura fantasia, forme antropomorfe piene di ironia.
E' un mobile che non può essere inserito in ambiente perchè nulla ha a che fare con la produzione precedente!
Può sembrare un esercizio fine a se stesso, ma ti garantisco che questo movimento ha portato ricadute in termini di rilancio dell'industria del mobile italiano tutt'altro che trascurabili.
Personalmente non lo comprerei, ma è un pezzo di storia universalmente riconosciuto.

Inviato: 18/04/07 14:28
da ismaele
[quote="domovoy"]Cio' che non mi piace in questo discorso...ma è il considerare "sterile" una copia del tutto simile all'originale... quote]
Su questo sono pronto a darti ragione, ma bisogna comunque fare alcune considerazioni generali."Copiare" un progetto variandone alcuni particolari è un'operazione rischiosa, perchè si corre il rischio di stravolgerne l'armonia generale... la corrispondenza della parte con il tutto.Se non si hanno bene in mente gli obiettivi stilistici e funzionali dell'originale, la copia nascerà già morta, non avrà un linguaggio definito.
E' comunque cosa buona avere ottimi modelli e prenderne spunto (è sempre meglio copiare dai primi della classe...), ma ormai mi sembra, guardando le esposizioni dei mobilieri, che si sia arrivati alla copia della copia della copia...da qui il problema di non avere alternative alle solite forme e materiali!
Eppoi hai ragione, intervene anche un fattore di "feticismo": possedere l'originale è più appagante!!!

Inviato: 18/04/07 15:52
da domovoy
Le alternative ci sono, è sciocco pensare che ora non ci sono alternative mentre 50 anni fa gli architetti erano geniali e i mobili perfetti!!!

La scelta del colore del laccato, la scelta del tessuto del divano e della forma, la scelta degli accessori, delle lampade, l'insieme della stanza.... tutto rende originale e personalizzato l'ambiente.

Se poi mi dite che una mensola wengè è banale, rispodno che anche la mensola vecchia di 50 anni dell'architetto famoso lo era.

Inviato: 18/04/07 20:48
da ismaele
domovoy ha scritto:Le alternative ci sono, è sciocco pensare che ora non ci sono alternative mentre 50 anni fa gli architetti erano geniali e i mobili perfetti!!!

La scelta del colore del laccato, la scelta del tessuto del divano e della forma, la scelta degli accessori, delle lampade, l'insieme della stanza.... tutto rende originale e personalizzato l'ambiente.

Se poi mi dite che una mensola wengè è banale, rispodno che anche la mensola vecchia di 50 anni dell'architetto famoso lo era.
Ma guarda che io non ho mai detto una cosa del genere, anzi!!!
Oggi come ieri ci sono ottimi oggetti e paccottiglia, l'unica differenza è che il tempo è galantuomo e gli oggetti mediocri di ieri sono tutti spariti dalla circolazione...è più facile distinguere.
Ma ripeto: anche oggi ci sono in giro ottimi designer, ci mancherebbe!!
Soltanto che Smeagol nel suo post iniziale ha ragione: in genere le proposte sono omologate nelle linee, nei colori, nelle finiture... è un'osservazioen oggettiva.
Per trovare qualcosa di diverso bisogna sbattersi molto, leggere, girare.... eppoi c'è la rete e forum come questo che una grossa mano te la possono dare!