cyberjack ha scritto:Marylu81 ha scritto:
su questo sono pienamente d'accordo...questo vuol dire che siamo sullo stesso identico piano...stessi diritti, ma anche stessi doveri, giusto???...e' qui il problema...i diritti li pretendono ma i doveri non li rispettano....e allora io non mi sento piu' di stare sul loro stesso piano, no e'....io rispetto rigorosamente tutte le leggi del mio paese e vorrei che la stessa cosa si estendesse anche a chi coinvive quotidianamente nella mia stessa citta'
vedi Mary...
Se tu facessi parte di un'associazione di stampo mafioso, nessuno ti romperebbe le scatole.
Vuoi essere un'onesta cittadina o vuoi che nessuno ti rompa le scatole?
Tu dici "noi italiani"... ma "noi italiani" siamo gente onesta, ladri, mafiosi, professori universitari, politici, vecchietti, assassini, onesti lavoratori....
Non puoi dire: "noi italiani siamo rispettosi" perchè altrimenti il quotidiano che leggi, nella pagina cronaca locale scriverebbe "che caxxo di aspetti di leggere?!?!? Siam tutti buoni!!!"
Invece ne leggi di cotte e di crude...
Non puoi nemmeno dire "noi italiani, quando espatrivamo (come i nostri nonni) ci adattavamo ed eravamo rispettosi delle leggi locali" perchè in America la mafia non ce l'hanno portata gli indiani... l'alchool in era del proibizionismo non lo facevano girare i cinesi... Se oggi in America "italiano" e sinonimo di "mafia" non è colpa degli onesti lavoratori, ma degli altri italiani sì, però!!!
Quindi, ripeto: non dire "noi italiani" pensando solo AD UNA FASCIA DI ITALIANI, ossia quelli onesti!
Perchè, ti ripeto, l'italianissimo mafioso locale è rispettato da tutti, polizia compresa! E nessun vigile si sogna di fargli la multa, e nessun esponente dell'ufficio di igiene si sogna di fargli una capatina nel ristorante, e nessuna guardia di finanza va acontrollare cosa fa nel suo negozio...
Come diceva la mia prof di mate: "Non sommare le mele con le pere"!