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#46
fedelyon ha scritto:
Lalli04 ha scritto:Fede..brutalmente... :roll: :roll:
credi nella indissolubilita' del matrimonio?
..poi ci sarebbero altr cosette :wink: ma alla fine quello e' il nocciolo..
dopo il Vaticano II i cattolici possono ragionare con la loro testa..
ma non inventarsi la loro personalissima concezione del matrimonio e portarla all'altare..le nullita' che citava Steve sono insanabili, :!: :!:
anche se applicate alla lettera le regole gran parte dei matrimoni
cattolici sarebbero nulli :roll: :roll:
Accidenti, qui non so darti una risposta.
Grande e' la confusione sotto il cielo, la situazione e' eccellente :wink: :wink: :wink: :wink:
a parte gli scherzi, praticare il dubbio me pare segno di sanita' mentale 8) 8) 8)

#47
Claudia81 ha scritto:ok, però vedi che allora i conti non tornano con la fede cattolica cristiana?
tu non frequenti, fai parte della categoria "la domenica ho altro da fare", non ti confessi e pecchi.
però ti sposi in chiesa. hai le tue motivazioni, giustissime per altro sono anche le mie.
ma anch'io non frequento la chiesa ogni domenica. :roll:
:shock: :shock: :shock:

dove hai letto che non frequento e faccio parte di quella categoria???

Non ho mai scritto niente del genere.
Ho semplicemente detto che pecco e che continuerò a farlo, perchè fa parte della natura umana, essendo dotati di libero arbitrio.

I conti con la fede cattolica tornano sempre.
Il problema è quando si vuole interpretare cose o comportamenti a proprio piacimento. :wink:

Io non so quali siano le tue motivazioni, ma la questione del matrimonio non è opinabile.
Ti sposi in Chiesa se ci credi, punto.
Ma allo stesso tempo non puoi fare l'equazione contraria... visto che la scorsa domenica non sei andato in Chiesa allora non puoi più sposarti in Chiesa...
no... non è così.

#49
Steve1973 ha scritto: :shock: :shock: :shock:

dove hai letto che non frequento e faccio parte di quella categoria???

Non ho mai scritto niente del genere.
Ho semplicemente detto che pecco e che continuerò a farlo, perchè fa parte della natura umana, essendo dotati di libero arbitrio.
Steve, però è pur vero che la confessione è un sacramento che ha senso solo se fornita in regime di pieno pentimento.

Significa che se usi il preservativo e hai rapporti pre-matrimoniali una volta poi vai a confessarti...
Ma non puoi continuare a farlo coscente di commettere un peccato e confessarlo ogni volta, perchè, altrimenti, la confessione non ha valore in quanto noin è la richiesta di una assoluzione dopo essrsi sinceramente pentiti del poprio peccato, bensì diventa un mero elenco di cose da farsi perdonare, coscenti che le commetterai nuovamente ;)
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#51
cyberjack ha scritto:la confessione è un sacramento che ha senso solo se fornita in regime di pieno pentimento.

Significa che se usi il preservativo e hai rapporti pre-matrimoniali una volta poi vai a confessarti...
Ma non puoi continuare a farlo coscente di commettere un peccato e confessarlo ogni volta, perchè, altrimenti, la confessione non ha valore in quanto noin è la richiesta di una assoluzione dopo essrsi sinceramente pentiti del poprio peccato, bensì diventa un mero elenco di cose da farsi perdonare, coscenti che le commetterai nuovamente ;)
non so da che parte iniziare il post ma ci provo....

Guardiamoci in faccia... siamo quasi tutti cristiano cattolici perchè le nostre famiglie hanno deciso così per noi. L'Italia è stata quasi sempre la sede del Vaticano e la religione che porta con se è parte della nostra cultura comune, come i crocefissi nelle scuole
Non dimentichiamo che il clero, fino a circa 50 anni fa, era la classe più istruita... agni inizi del '900 era già tanto se si andava a scuola fino alle elementari. La famiglia di mio padre non era agiata, ma lui molto volenteroso e sveglio: gli proposero di entrare in seminario per prendere il diploma.
A 40 giorni io sono stata battezzata, a 3 anni schiaffata in un istituto di suore e tenuta lì dentro 10 anni perchè era la scelta migliore per i miei genitori cattolici praticanti.
Anche al liceo non andava meglio, perchè c'era l'ora di religione... ma religione cattolica... un'alternativa più didattica come "storia delle religioni" non era contemplata.
Il risultato è che mi professo agnostica da 15 anni.
Il mio moroso invece è molto credente, va a messa praticamente ogni domenica e si confessa con regolarità e muore dalla voglia di sposarsi in chiesa. Ascolta con attenzione la predica del parroco benchè molto povera di contenuti e dottrina. Però la sua condotta morale è di un'incongruenza unica......... e natualmente guai a farglielo notare.....

Questo per dire il contesto in cui ci troviamo TUTTI.

Quel che cambia è il senso di spiritualità di ognuno. C'è chi ce l'ha, c'è chi non ce l'ha.
Chi ce l'ha non manca di esprimerlo a suo modo, e anche se incerto o un po' sgarrupato non dubito che Dio lo apprezzi in ogni caso.
C'è chi crede in Dio, "fa" il cattolico, ma in fondo lo "fa" a sua misura. E ne ha quasi ragione perchè in confronto all'ebraismo il cattolicesimo è sempre più una passeggiata.
La fede ha tanti modi per esprimersi, pertanto non solo il cattolicesimo che ci è stato inculcato fin da piccoli, e non guasterebbe a nessuno dare un'occhiata negli altri orticelli degli altri tanti modi in cui si rende grazie al Signore, si interpreta la sua parola, si chiede perdono dei propri peccati o si chiede intercessione e aiuto.

Una nota di vivo elogio per Niumax: almeno ci ha pensato un attimo se far fare o meno la comunione ai suoi figli cercando di guidarli consapevolmente nella scelta (per quanto si possa essere consapevoli a quell'età ovviamente)
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#52
Mercury ha scritto: Guardiamoci in faccia... siamo quasi tutti cristiano cattolici perchè le nostre famiglie hanno deciso così per noi.
Concrdo in pieno con la tua disanima.
vorrei far notare, però, che se siamo tutti cattolici è perchè siamo pigri e perchè della nostra religione ci importa poco...
Se la cosa ci stesse a cuore, esiste un modo praticissimo per essere coerenti con noi stessi:

http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

a discolpa dei miei genitori, però, voglio anche aggiungere che spesso non c'è una vera e propria "scelta" in quanto l'essere battezzati apre moltissime porte, dall'accettazione della famiglia (spesso in provincia) all'asilo ecc...

EDIT: la pratica del pedobattesimo trovo che sia orribile.... gesù stesso si fece battezzare a 30 anni!
Ultima modifica di cyberjack il 26/04/07 17:03, modificato 1 volta in totale.
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#53
Bella questione!

Premesso che:
- io vado in chiesa domeniche e feste comandate, e frequento la parrocchia;
- mi sposerò in chiesa;
- non mi considero molto cattolica ne molto praticante, ma vabbè... sono nata criticona per natura.

Ammetto di fare molta fatica a capire chi si sposa in chiesa e poi si lamenta del prete, della predica del corso fidanzati... penso macchevvuole questo, non poteva andare in comune?
Per contro, stimo moltissimo chi si sposa in comune perchè riconosce di non avere Fede.

Tuttavia, penso che in questi pensieri sia insito un giudizio, un volermi mettere su un piano migliore di queste persone, per cui ritengo che debba sposarsi in chiesa chiunque lo voglia.
Del resto l'essere praticanti è solo la punta dell'iceberg dell'essere un buon cristiano. Anzi è un aspetto minoritario, secondo me.
Il mio fidanzato, ad esempio, non pratica ed è molto distante dalle frequentazioni della chiesa... se mi avesse detto di non credere al matrimonio in chiesa, mi sarei sposata in comune, perchè detesto l'idea di sporcare un sacramento che ritengo importante con delle intenzioni d'animo non pure.
Invece mi ha detto di volersi sposare in chiesa. Perchè? Perchè è un rito affine ai suoi saldi e tradizionali principi. Del resto lui è molto diverso da me in questo, è una persona molto terrena mentre io mi dedico molto di più a questioni spirituali. E allora? Io trovo nell'andare in chiesa una risposta a certi miei bisogni (di raccolgimento, di meditazione, di riflessione, ecc...) lui no.
Si nasce in un certo modo in questa vita, con certe attitudini, e non si può usare se stessi come metro di paragone per tutto. Magari io apprezzo molto la struttura filosofica del cristianesimo, ma quante volte sono stata critica con il papa e i vescovi, quante volte ho trasgredito ai principi dottrinali?
Questo mi toglie il diritto di sposarmi in chiesa? Io non credo.
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#54
Federinik ha scritto:
Del resto l'essere praticanti è solo la punta dell'iceberg dell'essere un buon cristiano. Anzi è un aspetto minoritario, secondo me.
è un effetto minoritario nell'esssere un "buon cristiano", ma è un elemento ESSENZIALE per essere un "buon cattolico" ;)
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#55
cyberjack ha scritto:
Federinik ha scritto:
Del resto l'essere praticanti è solo la punta dell'iceberg dell'essere un buon cristiano. Anzi è un aspetto minoritario, secondo me.
è un effetto minoritario nell'esssere un "buon cristiano", ma è un elemento ESSENZIALE per essere un "buon cattolico" ;)
Giusto. Quindi, siccome penso che lo sposarsi in chiesa possa essere un legittimissimo desiderio di un cristiano, ritengo che non si debba giudicare chi si sposa in chiesa senza essere praticante.
(Basta che ne sia contento e non si lamenti ogni minuto!! io odio chi si lamenta).

Forse sembrerò un po' talebana, ma conosco dei supercattolici... brrr... :evil:
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#56
questa è una domanda che mi ponevo proprio stamane...

se un protestante e un ortodosso, quindi entrambi cristiani, decidono di sposarsi di fronte a Dio.... come fanno? chi officia?
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#57
cyberjack ha scritto:
Steve1973 ha scritto: :shock: :shock: :shock:

dove hai letto che non frequento e faccio parte di quella categoria???

Non ho mai scritto niente del genere.
Ho semplicemente detto che pecco e che continuerò a farlo, perchè fa parte della natura umana, essendo dotati di libero arbitrio.
Steve, però è pur vero che la confessione è un sacramento che ha senso solo se fornita in regime di pieno pentimento.

Significa che se usi il preservativo e hai rapporti pre-matrimoniali una volta poi vai a confessarti...
Ma non puoi continuare a farlo coscente di commettere un peccato e confessarlo ogni volta, perchè, altrimenti, la confessione non ha valore in quanto noin è la richiesta di una assoluzione dopo essrsi sinceramente pentiti del poprio peccato, bensì diventa un mero elenco di cose da farsi perdonare, coscenti che le commetterai nuovamente ;)
Hai ragione.

Però sarei ipocrita a pensare anche lontanamente di non peccare più dopo una confessione.
La differenza sta anche nel riconoscere di avere peccato e per questo chiederne perdono.

#58
Steve1973 ha scritto: La differenza sta anche nel riconoscere di avere peccato e per questo chiederne perdono.
scusa, eh.... ma secondo me è fuori di testa!!! :shock:

Ma tu veramente quando fai l'amore con la tua fidanzata ti senti "sporco" e "peccatore, colpevole di un'offesa di fronte a dio"????????? :roll:

ma secondo me è malato, chi pensa una roba del genere!!
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#59
Claudia81 ha scritto:ma il problema è l'opposto: io non credo che se tu non frequenti ogni domenica sei un cattivo credente e quindi non ti puoi sposare in chiesa!
questo è il nocciolo secondo me :wink:
Ed è questo che fin dall'inizio io contesto.
Se tu scientemente, volontariamente e costantemente decidi di non frequentare la domenica in Chiesa e di non santificare le feste non ti riconosci in uno dei principi basilari del credo cristiano.

Non puoi ricordarti che esiste una Chiesa solo quando ti fa comodo.

#60
cyberjack ha scritto:questa è una domanda che mi ponevo proprio stamane...

se un protestante e un ortodosso, quindi entrambi cristiani, decidono di sposarsi di fronte a Dio.... come fanno? chi officia?
Se funziona come per i cattolici, basta che uno non si opponga a educare i figli alla fede dell'altro... e officia il prete dell'altro.

Esiste un rito per sposare i cattolici con chiunque, atei o altre religioni, a patto che chiunque non si opponga a educare i figli alla religione cattolica.

(anzi ho un'amica che sposerà un ortodosso... spetta che glielo chiedo).
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