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con la comunione dei beni...

#1
Qualsiasi cosa viene acquistata dopo il matrimonio diventa automaticamente di entrambi i coniugi al 50% se si ha la comunione dei beni?

Esempio, due coniugi decidono di acquistare casa.
Possono comunque decidere di intestare l'immobile in percentuali diverse o in qualsiasi caso poi essendoci la comunione verrebbe automaticamente suddiviso per legge nel 50% a testa?

Mi interessava saperlo non per me (che nemmeno sono sposata) ma per cercare di aiutare a chiarire, se posso, una situazione che si sta prospettando alla famiglia del mio ragazzo.

Re: con la comunione dei beni...

#2
Comunione o separazione dei beni
In seguito alla riforma del Diritto di famiglia, i coniugi possono liberamente determinare "il regime patrimoniale della famiglia" e scegliere fra due tipi di "convenzione" previsti dalla legge.

È opportuno che prima delle nozze i futuri sposi concordino insieme se scegliere il regime di comunione dei beni o il regime di separazione dei beni, che sono delle norme che regolano le proprietà di ciascuno dei due sposi.

A cerimonia conclusa, sia civile che religiosa, gli sposi devono comunicare al Parroco o all'Ufficiale di stato civile il regime prescelto.

È opportuno che gli sposi si informino delle implicazioni legali di ciascuna scelta, eventualmente consultando un notaio o un avvocato.

Comunione dei beni
Se i coniugi non stipulano nessuna convenzione, automaticamente viene applicato il regime della "comunione dei beni", che in questo caso è detto "comunione legale".

La comunione dei beni è quindi il regime più frequente perché è quello che la legge applica se i coniugi non optano per un'altra scelta.

Nel regime di comunione dei beni i coniugi mettono in comune il loro patrimonio e ne sono proprietari in parti uguali. Fanno parte del patrimonio comune:

tutti i beni acquistati insieme o separatamente dopo il matrimonio, salvo quelli di "carattere personale";
i risparmi che ciascun coniuge ha accantonato, anche separatamente, durante la vita matrimoniale;
le aziende costituitesi dopo il matrimonio e gestite da entrambi i coniugi;
i debiti, sia contratti congiuntamente che separatamente dai coniugi per il mantenimento della famiglia o l'educazione dei figli;
le ipoteche o altri oneri che gravano sui beni acquistati.

Sono esclusi dalla comunione dei beni:

i beni che ciascun coniuge possedeva prima del matrimonio;
i beni che ciascun coniuge ha ricevuto dopo il matrimonio in donazione o in eredità;
i beni ottenuti a titolo risarcimento danni o di pensione per invalidità;
i beni ad uso strettamente personale o necessari per l'esercizio di una professione;
i beni acquistati vendendo o dando in cambio i beni personali, purché all'atto dell'acquisto venga specificato che non devono entrare nella comunione dei beni.
In caso di vendita di immobili o altri atti di amministrazione straordinaria, occorre il consenso di entrambi i coniugi. In caso di disaccordo, sarà il giudice a decidere se l'atto voluto da uno solo dei coniugi è necessario all'interesse della famiglia o dell'azienda famigliare.

Lo scioglimento della comunione dei beni si verifica in questi casi:

morte di uno dei coniugi;
annullamento del matrimonio;
separazione;
divorzio;
decisione di entrambi i coniugi di cambiare il regime patrimoniale;
fallimento di uno dei coniugi;
separazione giudiziale dei beni.



Separazione dei beni
Prima della riforma del Diritto di famiglia, il regime di separazione dei beni era attribuito per legge a tutti quei coniugi che non sceglievano deliberatamente il regime di comunione dei beni.

I coniugi che scelgono il regime di separazione dei beni mantengono separati i loro patrimoni personali. In particolare:

ognuno dei due coniugi resta esclusivo proprietario dei beni acquistati durante la vita matrimoniale;
ognuno dei coniugi conserva la proprietà esclusiva dei beni acquistati prima del matrimonio;
entrambi i coniugi sono obbligati a contribuire alle spese della famiglia, proporzionalmente alle loro possibilità.
"Perchè la vita è un brivido che vola via, è tutta un equilibrio sopra la follia...”.

Re: con la comunione dei beni...

#3
[quote="lalu"]Qualsiasi cosa viene acquistata dopo il matrimonio diventa automaticamente di entrambi i coniugi al 50% se si ha la comunione dei beni?

si

Esempio, due coniugi decidono di acquistare casa.
Possono comunque decidere di intestare l'immobile in percentuali diverse o in qualsiasi caso poi essendoci la comunione verrebbe automaticamente suddiviso per legge nel 50% a testa?


so che si può fare una suddivisione diversa. però devi parlarne con un notaio.

#4
Vi spiego meglio la questione e specifico, se mai ce ne fosse bisogno, che non è una cosa che interessa a me direttamente ma mi è stato domandato.

Si è sposato il fratello del mio ragazzo e i genitori, come avevano fatto a suo tempo anche con il mio moroso, vogliono dare dei soldi anche a lui per aiutarlo a comprarsi casa.

Il fatto è che suo fratello si è appena sposato in regime di comunione dei beni (perlomeno così pare visto che fanno tanti misteri su questa cosa).
La moglie del fratello non ha alcun capitale da poter investire attualmente nella casa, quindi partirebbe da zero.
Insieme, loro due, provvederanno a pagare il mutuo per la cifra rimanente.
A questo punto però si verificherebbe una NOTEVOLE disparità iniziale.

In sostanza, i genitori vorrebbero in qualche modo poter tutelare quei soldi che daranno al figlio nel caso qualcosa nel matrimonio andasse male, ma se hanno la comunione dei beni, a quanto ho capito, se loro danno al figlio ipotizziamo 100 mila euro, nella malaugurata eventualità di una separazione non c'è modo di dimostrare che questi soldi ce li ha messi solo a lui?
O comunque non c'è modo di intestare la casa in percentuali diverse? Nemmeno con uno scritto dal notaio?

Spero di essere riuscita a spiegarmi almeno un po' :roll:

#5
Una mia collega si è trovata nella stessa situazione, nel senso che i suoi erano disponibili a darle un aiuto molto "importante" per l'acquisto della casa, assolutamente sproporzionato a quello che avrebbe potuto mettere lui.
Da quanto mi aveva riferito la mia collega dopo aver consultato un notaio, con la comunione l'immobile sarebbe stato comunque in comproprietà al 50% ed aveva suggerito di optare per la separazione dei beni (che si può fare in qualsiasi momento, anche se si è già scelta la comunione).
Alla fine la casa è stata intestata solo a lei (in pratica i suoi hanno pagato tutto) e l'arredamento lo pagherà tutto lui.
Nel caso di cui parli, forse la cosa migliore sarebbe che passassero in regime di separazione dei beni.

Penny

#6
quando ci consegneranno casa sarò più o meno nella stessa situazione...
ma quando si cointesta una casa (nel mio caso senza essere sposati) si può stabilire una percentuale diversa da 50-50, giusto? o se no si può fare 50-50, precisando però che una delle due persone dovrà pagare il mutuo per tot anni prima di essere giunto a tutti gli effetti al suo 50%?

#7
Penny01 ha scritto:Una mia collega si è trovata nella stessa situazione, nel senso che i suoi erano disponibili a darle un aiuto molto "importante" per l'acquisto della casa, assolutamente sproporzionato a quello che avrebbe potuto mettere lui.
Da quanto mi aveva riferito la mia collega dopo aver consultato un notaio, con la comunione l'immobile sarebbe stato comunque in comproprietà al 50% ed aveva suggerito di optare per la separazione dei beni (che si può fare in qualsiasi momento, anche se si è già scelta la comunione).
Alla fine la casa è stata intestata solo a lei (in pratica i suoi hanno pagato tutto) e l'arredamento lo pagherà tutto lui.
Nel caso di cui parli, forse la cosa migliore sarebbe che passassero in regime di separazione dei beni.

Penny
Infatti anche secondo me...ma sai...vista la situazione delicatina non so mai fino a che punto "dire la mia", non vorrei mai sembrare quella che mette il becco in affari non suoi.
Del resto mi è stato chiesto un consiglio o parere che dir si voglia e sto cercando di raccogliere informazioni.

Il punto è che il fratello del mio ragazzo è una testa dura.

I suoi genitori secondo me fanno benissimo a voler tutelare i soldi che sborseranno visto che sono frutto di sacrifici e accantonamenti di una vita...se il matrimonio dovesse andare male non credo proprio sarebbero contenti di vedere i loro risparmi vanificarsi per metà così come nulla fosse.

Ma il fratello del mio ragazzo (del quale per inciso ho sempre avuto e ho una pessima opinione) si arrabbia se viene toccato l'argomento perchè dice ai suoi che sono venali, che stanno lì a guardare il centesimo, qui, là...
Insomma, io trovo più che legittimo che i genitori vogliano tutelare in qualche modo i loro soldi, visto che non si parla di due lire, e li vedo un po' preoccupati per la situazione che va prospettandosi.

Spero di no ma tempo che al rogito succederà il finimondo.

Perchè non oso neppure immaginare la sua reazione se i suoi dovessero dirgli "ok, noi ti possiamo dare questo aiuto, ma perlomeno fate la separazione dei beni". :roll:

#8
eldu ha scritto:quando ci consegneranno casa sarò più o meno nella stessa situazione...
ma quando si cointesta una casa (nel mio caso senza essere sposati) si può stabilire una percentuale diversa da 50-50, giusto? o se no si può fare 50-50, precisando però che una delle due persone dovrà pagare il mutuo per tot anni prima di essere giunto a tutti gli effetti al suo 50%?
Io e il mio ragazzo abbiamo comprato casa e ce la siamo intestata in percentuali differenti, è fattibilissimo.

Poi però dovete calcolare che il mutuo, se lo fate cointestato, a livello legale risulta che lo pagate in base alla vostra percentuale di proprietà della casa.

Quindi per esempio se tu sei proprietaria del 40% della casa paghi il 40% della rata del mutuo, il tuo ragazzo pagherà il 60%.

#9
lalu ha scritto:
I suoi genitori secondo me fanno benissimo a voler tutelare i soldi che sborseranno visto che sono frutto di sacrifici e accantonamenti di una vita...se il matrimonio dovesse andare male non credo proprio sarebbero contenti di vedere i loro risparmi vanificarsi per metà così come nulla fosse.
....

Insomma, io trovo più che legittimo che i genitori vogliano tutelare in qualche modo i loro soldi, visto che non si parla di due lire, e li vedo un po' preoccupati per la situazione che va prospettandosi.

ma certo, è più che legittimo, fanno bene... le cose possono cambiare da un giorno all'altro! e non è mancanza di fiducia!

#10
lalu ha scritto:
eldu ha scritto: Poi però dovete calcolare che il mutuo, se lo fate cointestato, a livello legale risulta che lo pagate in base alla vostra percentuale di proprietà della casa.

Quindi per esempio se tu sei proprietaria del 40% della casa paghi il 40% della rata del mutuo, il tuo ragazzo pagherà il 60%.
Attenzione però che se le rate non vengono pagate la banca può rivalersi su entrambi, indipendentemente dalla % mutuo.

#11
Lalù, se ti è stato chiesto un consiglio tu dallo serenamente. E' chiaro che poi saranno loro a decidere; d'altronde, da quello che scrivi, i genitori sono i primi a non essere convinti e hanno tutte le loro buone ragioni.

Penny

#12
lalu ha scritto:
eldu ha scritto:quando ci consegneranno casa sarò più o meno nella stessa situazione...
ma quando si cointesta una casa (nel mio caso senza essere sposati) si può stabilire una percentuale diversa da 50-50, giusto? o se no si può fare 50-50, precisando però che una delle due persone dovrà pagare il mutuo per tot anni prima di essere giunto a tutti gli effetti al suo 50%?
Io e il mio ragazzo abbiamo comprato casa e ce la siamo intestata in percentuali differenti, è fattibilissimo.

Poi però dovete calcolare che il mutuo, se lo fate cointestato, a livello legale risulta che lo pagate in base alla vostra percentuale di proprietà della casa.

Quindi per esempio se tu sei proprietaria del 40% della casa paghi il 40% della rata del mutuo, il tuo ragazzo pagherà il 60%.
mi sa che il mio caso è diverso...
poniamo che la casa costi 100. Lui parte da zero e io da 25 perché me li danno i miei.
Noi possiamo farci 2 conti per vedere quante rate del mutuo spettano a lui perché si arrivi a parità... ma se intestiamo subito la casa al 50-50 e succede qualcosa come la mettiamo?
Mi chiedevo cosa posso fare per tutelare il "contributo" dei miei... non credo che basti una scrittura privata, ma non vogliamo neanche spendere ulteriori soldi di notaio...

#13
Penny01 ha scritto:Lalù, se ti è stato chiesto un consiglio tu dallo serenamente. E' chiaro che poi saranno loro a decidere; d'altronde, da quello che scrivi, i genitori sono i primi a non essere convinti e hanno tutte le loro buone ragioni.

Penny
Già...hanno tutte le buone ragioni al mondo anche secondo me e secondo tutti quei pochi a conoscenza dei fatti, mio ragazzo compreso.

#14
eldu ha scritto:
lalu ha scritto:
eldu ha scritto:quando ci consegneranno casa sarò più o meno nella stessa situazione...
ma quando si cointesta una casa (nel mio caso senza essere sposati) si può stabilire una percentuale diversa da 50-50, giusto? o se no si può fare 50-50, precisando però che una delle due persone dovrà pagare il mutuo per tot anni prima di essere giunto a tutti gli effetti al suo 50%?
Io e il mio ragazzo abbiamo comprato casa e ce la siamo intestata in percentuali differenti, è fattibilissimo.

Poi però dovete calcolare che il mutuo, se lo fate cointestato, a livello legale risulta che lo pagate in base alla vostra percentuale di proprietà della casa.

Quindi per esempio se tu sei proprietaria del 40% della casa paghi il 40% della rata del mutuo, il tuo ragazzo pagherà il 60%.
mi sa che il mio caso è diverso...
poniamo che la casa costi 100. Lui parte da zero e io da 25 perché me li danno i miei.
Noi possiamo farci 2 conti per vedere quante rate del mutuo spettano a lui perché si arrivi a parità... ma se intestiamo subito la casa al 50-50 e succede qualcosa come la mettiamo?
Mi chiedevo cosa posso fare per tutelare il "contributo" dei miei... non credo che basti una scrittura privata, ma non vogliamo neanche spendere ulteriori soldi di notaio...
secondo me la cosa più "semplice" è intestarvela in percentuali diverse.

#15
Secondo me chi deve essere convinto è il fratello del tuo ragazzo. Alla fine i genitori danno i soldi a lui e lui deve decidere cosa farne.
Se ha optato per la comunione dei beni è perchè pensa che tutto ciò che è suo è anche di sua moglie, quindi dubito che accetti di buon grado l'idea dei genitori :roll:
Sai, si potrebbero scatenare anche brutte discussioni...
Cmq se in comunione dei beni la casa sarebbe di tutti e due.
Secondo me i genitori dovrebbero parlarne bene con il figlio.