ragionamento che non fa una grinza...boo ha scritto:vorrei un attimo intervenire nel discorso "divisa professionale".
perché anch'io mi ritenevo contro, ma effettivamente sono stata smentita da mrboo.
lui va sempre a lavoro in giacca e cravatta.
perché?
perché a lavoro se vai in giacca e cravatta, sicuro non sei un tecnico.
se invece vai in maglietta e jeans, ci possono essere dei dubbi.
il lavoro che fa mrboo si basa su progetti, presentazioni, riunioni eccetera.
se in una riunione dove presenti, insieme al tuo capo, un progetto ai capoccia di organizzazione, sei vestito da tecnico, i capoccia, che non ti conoscono, ti tratteranno come un tecnico.
e non prenderanno mai le tue considerazioni come fatte da un eventuale pari, ma come le pulci fatte da un tecnico. e inizieranno a interloquire solo col tuo capo. il quale però magari è lì solo come rappresentanza perché il progetto è tuo. ma tu non hai più credibilità.
è difficile da accettare, ma il nostro aspetto comunica molto di noi, e quando non conosci una persona ti basi su come si presenta. quindi, se si presenta vestita informale, pensi anche che possa essere un ottimo tecnico, ma non un gestore.
ecco perché da un certo punto in poi sono tutti giaccacravattati: per evitare di vedersi fare le scarpe dai tanti che li sorpasserebbero solo perché con l'aria più da organizzatori.
ma sai quante risate mi sono fatta quando nello studio dove lavoravo prima veniva il tecnico della fotocopiatrice in giacca e cravatta?
(fermo restando che contento lui...)
Comunque anche qui, non so la realtà nelle grandi aziende, ma mio papà che lavora nel settore delle automazioni non sai quante volte dopo estenuanti riunioni con gli ingenieri e i capoccia vari senza riuscire a farli capire, parlava con i tecnici e in 4 e quattr'otto si capivano e risolvevano?
Solo che deve far in modo che deve sembrare che non bypassa gli ingenieri, sennò apriti cielo, questo per dire che alle volte forse se badassero anche un po' alla sostanza oltre che alla forma....
so che è una frase fatta, ma quant'è vera!
.... in certe circostanza il lasciarsi condizionare diventa un abile capacità di adattarsi alle sitauzioni a proprio vantaggio.
Ma come si può dire che quello sia un esempio "rappresentativo" della classe dirigente Italiana?
