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#46
boo ha scritto:il problema per me non sta nel mammonismo o meno.
è che temo - per quella che è la mia esperienza - che i ragazzi che vivono in famiglia fino a oltre i trent'anni perano il contatto con la realtà.

sono quei figli che, finché stanno con i genitori, vivono una vita più ovattata, trovano pronta la cena e pagate le bollette, e vanno in giro con borse gucci pensando che un buono stipendio non possaa essere inferiore ai 2500 euro, altrimenti non si vive.
GIURO CHE non parlo per stereotipi, ma per esperienze vissute.

sono le stesse persone che quando vanno a vivere da sole cercano di mantenere un certo stile di vita, e fanno rate anche per le vacanze.
che non sanno portare avanti una casa né cucinare.
che non sanno educare i figli (sempre per coloro che ho visto io).

dall'altra parte, GIURO!, tutti coloro che hanno iniziato a vivere da soli presto (senza passare da mammà a vita di famiglia) sanno come si ripara un water, sanno montare da soli un dimer per la luce, sanno stirarsi una camicia.
e attribuiscono ai soldi il loro vero valore.

mi ripeto per l'ennesima volta: questa è una classifica basata su una personale esperienza.
ho la fortissima ma personale impressione che sia estendibile alla maggior parte dei giovinceli mammoni di tutta italia, ma non voglio accusare nessuno di essere così.
perfettamente d'accordo

#47
boo ha scritto:il problema per me non sta nel mammonismo o meno.
è che temo - per quella che è la mia esperienza - che i ragazzi che vivono in famiglia fino a oltre i trent'anni perano il contatto con la realtà.

sono quei figli che, finché stanno con i genitori, vivono una vita più ovattata, trovano pronta la cena e pagate le bollette, e vanno in giro con borse gucci pensando che un buono stipendio non possaa essere inferiore ai 2500 euro, altrimenti non si vive.
GIURO CHE non parlo per stereotipi, ma per esperienze vissute.

sono le stesse persone che quando vanno a vivere da sole cercano di mantenere un certo stile di vita, e fanno rate anche per le vacanze.
che non sanno portare avanti una casa né cucinare.
che non sanno educare i figli (sempre per coloro che ho visto io).

dall'altra parte, GIURO!, tutti coloro che hanno iniziato a vivere da soli presto (senza passare da mammà a vita di famiglia) sanno come si ripara un water, sanno montare da soli un dimer per la luce, sanno stirarsi una camicia.
e attribuiscono ai soldi il loro vero valore.

mi ripeto per l'ennesima volta: questa è una classifica basata su una personale esperienza.
ho la fortissima ma personale impressione che sia estendibile alla maggior parte dei giovinceli mammoni di tutta italia, ma non voglio accusare nessuno di essere così.
in linea di massima potrei essere d'accordo...ma...non vorrei tornare su un argomento trito e ritrito, quelli che conosco io che se ne sono andati di casa in giovane età l'hanno fatto solo perchè avevano un cattivo rapporto in famiglia.
se vogliamo dirlo più brutalmente sono "scappati" dai genitori.

ripeto, non voglio generalizzare, è la mia personale esperienza questa.

#48
quoto lalu.

ma porca paletta qui ogni volta che si parla di ragazzi che vivono in famiglia ne parlate come si parla di un violentatore :lol:

io sono stata in famiglia fino a 26 anni e free fino a 32............ma meno male....io stavo proprio bene con i miei e me ne sono andata solo perchè era davvero tanta la voglia d ivivere con free...........altrimenti ma chi si spostava.
mi piace tanto stare con i miei, ma mica perchè mi trovo le maglie stirate......io faccio a casa mia quello che già facevo dai miei(ok mia mamma supervisionava tutto :lol: ) e, fratello a parte, stavo bene.......la mia indipendenza??ce l'avevo....le mie responsabilità pure e pure le mie libertà.
insomma la differenza tra prima e adesso è che ora non trombo più solo quando casa è libera :lol:
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#50
paprina ha scritto:quoto lalu.

ma porca paletta qui ogni volta che si parla di ragazzi che vivono in famiglia ne parlate come si parla di un violentatore :lol:

io sono stata in famiglia fino a 26 anni e free fino a 32............ma meno male....io stavo proprio bene con i miei e me ne sono andata solo perchè era davvero tanta la voglia d ivivere con free...........altrimenti ma chi si spostava.
mi piace tanto stare con i miei, ma mica perchè mi trovo le maglie stirate......io faccio a casa mia quello che già facevo dai miei(ok mia mamma supervisionava tutto :lol: ) e, fratello a parte, stavo bene.......la mia indipendenza??ce l'avevo....le mie responsabilità pure e pure le mie libertà.
insomma la differenza tra prima e adesso è che ora non trombo più solo quando casa è libera :lol:
straquoto :lol:

#51
lilmaul ha scritto: dove in italia uno di 18 anni deve lottare per fare ilviaggio di maturità, altrove son già abituatia viaggiare soli dai 14 anni :roll: tranne pochissmi illuminati esempi come i genitori di kali :roll:
:lol: :lol: :lol: la filosofia di mio padre sotto sotto era...meglio a 12 anni che a 18 che poi mi torna magari in 2 :lol: :lol: :lol: :lol: :oops: scherzavo ... :lol: :lol: :lol:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#52
forse non avete capito quelloc he intendevo, io non discuto il se sia giusto o sbagliato restare in casa fino a 30 anni...

ma il fatto che un ministro ne parli come un proboema sociale, in un momento dove credo ci siano cose pegigori..

poi sarà che a me sincerametne quelloc eh ognuno fa della propria vit anon interessa, sarà che ci sono i mammoni che restano tali anche se vanno a vivere per conto loro (con l mamma che va a pulir casa, stirare, prepara i pentolini...) e ci sono quelli che in casa dividono equamente i lavori con i genitori e passano pure una parte di stipendio...

tutto qui...

magari sono solo io che vedo problemi più grandi al momento... :roll: :roll:
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#53
Io sono d'accordissimo con Ela.
Questo mi sembra proprio l'ultimo dei "problemi", anzi, per me non è neppure da considerarsi un problema, ma il fatto che sempre più famiglie sono al limite della soglia di povertà questo si che è un problema, tanto per cominciare.

#54
Comunque, loremir, non è che per sposarsi sia necessario avere la casa di proprietà e i mobili di valore.
Io mi rendo solo conto che c'è una frattura enorme tra chi esce di casa presto e chi no, anche sulle semplici cose, dal prenotarsi un biglietto di treno all'organizzarsi un viaggio di lavoro.
Il peso e l'importanza che si danno alle cose è decisamente diverso.
C'è chi i soldi per farsi mesi di studio all'estero non li ha avuti e comunque si è rimboccato le maniche e appena ha potuto è uscito di casa.
E' un po' diverso fare i conti, non solo economici, solo sulle proprie tasche o fare i conti sulle proprie tasche + il materasso che ti ammorbidisce l'atterraggio. ;)

#56
fedelyon ha scritto:Comunque, loremir, non è che per sposarsi sia necessario avere la casa di proprietà e i mobili di valore.
Io mi rendo solo conto che c'è una frattura enorme tra chi esce di casa presto e chi no, anche sulle semplici cose, dal prenotarsi un biglietto di treno all'organizzarsi un viaggio di lavoro.
Il peso e l'importanza che si danno alle cose è decisamente diverso.
C'è chi i soldi per farsi mesi di studio all'estero non li ha avuti e comunque si è rimboccato le maniche e appena ha potuto è uscito di casa.
E' un po' diverso fare i conti, non solo economici, solo sulle proprie tasche o fare i conti sulle proprie tasche + il materasso che ti ammorbidisce l'atterraggio. ;)
più che fuori o dentro casa sembra un discorso benestanti non benestanti...e l' unica differenza tra le due categorie è appunto la disponibilità economica...poi gli impediti e quelli svegli ci sono dovunque
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#57
Kalimeroxxx ha scritto:più che fuori o dentro casa sembra un discorso benestanti non benestanti...e l' unica differenza tra le due categorie è appunto la disponibilità economica...poi gli impediti e quelli svegli ci sono dovunque
non so se ho frainteso la tua risposta...
comunque.
ho conosciuto ragazzi che andavano a vivere in quattro in un appartamento scrauso (che termine gggiovane!) alla periferia di milano.
la mia migliore amica adesso è a lambrate, oltre il ponte della ferrovia, con altre due ragazze.

e per esperienza ho sempre trovato questa gente molto più sveglia e con i valori affini ai miei del resto della gioventù mammona e viziata milanese.

poi ho trovato dalle vostre descrizioni esperienze diverse dalla mia, e per fortuna!!! :D

#58
io trovo aberrante che qualcuno pensi "io a casa mia ci stavo benissimo"...
Cioè, va contro ad ogni logica, dal mio punto di vista...

Io voglio essere padrone della mia vita, e padrone della mia vita significa che se non ho i soldi per pagarmi un gelato in più, sono comunque felice perchè significa che per il gelato che ho mangiato fino a quel momento non devo chiedere grazie a nessuno se non a me stesso!
io voglio essere padrone della mia vita nel senso che se devo condividere l'appartamento con altri 5 ragazzi e avere solo 3 cambi da lavare e stirare ogni giorno, sono felice perchè quell'appartamento lo sto pagando IO e nessuno al mondo potrà mai avere il dirtto di dirmi cosa posso o non posso fare in casa mia!

Quando i miei coetanei arrivavano vestiti di marca e con il motorino ultimo modello e con i capelli sempre perfetti, io non provavo invidia, per loro, ma solamente pena, perchè nulla di quello che avevano era realmente loro... erano cose che qualcun altro aveva comprato e poi regalato a loro... quando loro mi gurdavano pensando "che pezzente" io li guardavo pensado "che poveretti"...

Quei poveretti, ora, hanno 35 anni e si affacciano per la prima volta in un mercato del lavoro dove guadagnano 1.200 euro al mese e continuano a farsi venire a lavare i pavimenti o stirare alle mamme...
io, pur avendo avuto APPARENTEMENTE molte meno opportunità di loro, sono un imprenditore di discreto successo...

Perchè?

Perchè io ho imparato come si sopravvive quando cercano di farti la pelle, loro hanno avuto la mamma che teneva lontani i pericoli.
Io ho imparato a stringere i denti sapendo che in futuro le cose andranno meglio, loro non si sono mai dovuti nemmeno immaginare com'era, il futuro.
Io ho imparato a dirigere un'azienda perchè ho preso tanta di quella pupù dai miei superiori che potrei riempirci una piscina, loro hanno imparato che quando il "capo" (la mamma) si incazza, posso benissimo mandarla a quel paese e tutto torna come prima...

Non esistono ne "se" ne "ma"... se hai la pappa pronta non ti crescono i denti forti... e poi però, tutti a lamentarsi....
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#60
pur'io sono d'accordo con cyber.
hai detto quello che io tentavo di dire... incasinandomi più di te! :P