casimira ha scritto:la coerenza estrema secondo me direbbe di non mangiare nessun animale e di non usare prodotti di origine animale. il buon senso dice che se, per esempio, ho un piumino in vera piuma di mia nonna e il piumino ha ormai 20 anni... le oche sono morte, non movimento il mercato ed è un peccato buttarlo.
passiamo a un esempio di cambiamento...
si può essere per tanti anni non credenti, razionali più di San Tommaso e poi credere? è la resa della ragione all'imponderabile?
a quel punto è coerente accettare questo cambiamneto o è più coernete rifiutarlo in modo deciso?
più che una cosa da "definire", la coerenza è una cosa da *vivere* in linea con i propri pensieri, principi e ideali
il punto è che essere coerenti comporta talvolta sacrifici e posizioni scomode
per quanto riguarda l'animalismo e l'essere vegetariani, non mi sono mai posta il problema
mangio carne, porto scarpe con la suola in cuoio, ho giacche bordate di pelliccia
non mi sento una criminale
dalla notte dei tempi l'uomo ha usato gli animali per trarne pelli per coprirsi, e per nutrirsi; sono contraria alla crudeltà sugli animali ma questo è un altro paio di maniche
per quanto riguarda l'essere non credenti e razionali, mi sembra di ricordare che da qualche parte hai scritto di sentire ultimamente della spiritualità in te... ma tu non hai mai detto di essere *atea* bensì *agnostica* (come me) ovvero molto umilmente ammetti di non sapere se Dio esiste o no... questo fondamentalmente ti mette in una posizione di ricerca e di apertura, e mi sembra del tutto coerente